Commentario del 7.05.18

IN PRIMA PAGINA
Di Maio tenta Salvini: "Sì a un premier terzo". E divide il centrodestra (QN, Corriere). Tra Berlusconi e Salvini lite sul M5S (Stampa). Oggi il giorno della verità (Repubblica). Al Colle pronta la lista del governo di tregua (Messaggero). Mattarella potrebbe dare l'incarico domani o mercoledì, forse alla Casellati. Gentiloni: dire no al Colle è come dire no all'Italia (Messaggero). Prime sfide, evitare l'Iva al 24% e una manovrina bis da 5 miliardi (Stampa, QN). Bini Smaghi: i mercati non temono il voto bis (Stampa). La pensa così anche Cottarelli: "Non c'è emergenza, possiamo rivotare" (Libero).
Dall'estero. Rohani sfida Trump sull'accordo nucleare (Messaggero): "Vi pentirete". L'Iran avverte la Casa Bianca (Corriere). Francia, dopo un anno si spegne il sole Macron (Repubblica).
In cronaca, a Roma comandano i Casamonica: cinghiate a una disabile in fila al bar (Repubblica). Su Corriere e Messaggero la maxi inchiesta della Finanza sul doppio lavoro dei prof universitari: sotto accusa 411. Su Repubblica l'inchiesta sui fondi neri in Formula Uno: ombre sul clan di Ecclestone. Calcio, la Juve vince lo scudetto "virtuale" (Giornale), la Roma espugna Cagliari, parte la fuga per la Champions (Messaggero). Al Giro super sprint di Viviani, trionfo in Israele (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
"Un'incognita per l'Ue il governo Lega-M5S" (Stampa): così Gentiloni, ieri sera intervistato da Fazio. Per il premier uscente, se i mercati non attaccano l'Italia come nel 2011 è solo "grazie ai sacrifici che gli italiani hanno fatto in questi anni. Ma a riportare fuori strada il Paese ci si mette un attimo. Attenzione alle scelte che si fanno in economia e politica estera". Bini Smaghi alla Stampa: "Tentare di mettere insieme una maggioranza a tutti i costi rischia di essere una perdita di tempo: meglio tornare alle urne, i mercati non hanno paura del voto". Per  il banchiere, oggi presidente di Société Générale e Italgas, "un governo tecnico perderebbe consenso in fretta, come successe a Monti nel 2011. L'alibi dei mercati non è accettabile. La cosa che temono più i mercati è un lungo periodo di instabilità politica e l'incapacità di fare le riforme. Un governo pienamente in carica serve e in fretta perché in Europa ci attendono decisioni importanti". Su posizioni analoghe Carlo Cottarelli, intervistato da Libero:"Non c'è emergenza economica, possiamo rivotare". Ma prima serve un governo per riscrivere la legge elettorale "e per quello scopo è più indicato un giurista, io sono un economista". Anche Cottarelli si dice scettico sul governo tecnico e rassicura sulla tenuta dei mercati: "I mercati sono narcotizzati da Draghi e poi finché c'è crescita sono tranquilli. Io invece sono preoccupato che uno choc esterno possa causare una recessione e far schizzare lo spread come avvenne nel 2011. La situazione è fragile. Il debito pubblico conta poco finché cresce l'economia, diventerebbe molto pericoloso se entrassimo in recessione. Se ci fosse uno choc esterno la pagheremmo cara".
Sul Corriere parla Sangalli (Confcommercio): "Serve subito un governo per evitare il rincaro dell'Iva. Mi aspetto un supplemento di responsabilità della politica per dare un governo al paese. Mi pare che l'allarme lanciato dal commissario Moscovici sia stato sottovalutato.Non so quanto le cancellerie e i mercati potranno accettare senza tensioni questa prolungata fase di stallo". Sangalli si dice contrario a elezioni anticipate: "Serve un governo per mettere i conti in sicurezza e rendere più esplicita la via delle riforme, prime fra tutte quella fiscale".
Sulla Stampa le opinioni di industriali, commercianti e sindacalisti. "L'immobilismo non aiuta né la crescita né l'export" dice Licia Mattioli (Confindustria). "Serve un governo di competenti: la priorità è lo stop all'aumento dell'Iva". "Se si pensa alle tattiche non si va da nessuna parte" dice Carmelo Barbagallo (Uil): "La priorità deve essere il lavoro. Basterebbe mettere in sicurezza il territorio per far ripartire l'edilizia". Patrizia De Luise (Confesercenti): "Il Paese è debole e gli aumenti ricadrebbero sulle famiglie". Brenno Begani (Cooperative): "Bisogna fare in fretta e riportare al centro il lavoro".
Per Stampa e QN il governo che verrà dovrà evitare l'aumento dell'Iva (trovando i 12,4 mld che servono a disinnescare le clausole di salvaguardia) e varare una manovrina correttiva da 5 mld. La spada di Damocle resta l'esercizio provvisorio, in cui il Paese scivolerebbe se entro l'autunno un governo in carica non varasse la Finanziaria.

ITALIA-POLITICA
Di Maio va in tv e tenta Salvini: "Troviamo un premier terzo" (QN e tutti). Una mossa che divide il centrodestra e rilancia le tensioni tra Salvini e Berlusconi(Corriere e tutti).
Intervistato dalla Annunziata, Di Maio conferma il proprio passo indietro ma chiede a Salvini e a Berlusconi di fare altrettanto. "Nella Terza Repubblica i cittadini fanno un passo avanti e la politica fa un passo indietro". Diversamente, meglio votare subito che un governo di tregua, a cui il M5S direbbe no. Ma se dovesse andare così "il rischio sarebbe lo spostamento di 11 milioni di persone lontano dalla democrazia rappresentativa", con il rischio di "azioni non democratiche". Una mossa che mette Salvini all'angolo ma che dal Carroccio apprezzano: riprende quota l'ipotesi di un incarico a Giorgetti. In serata lo scontro tra Salvini e Berlusconi, indisponibile al passo indietro. Il vertice di Palazzo Grazioli finisce con Berlusconi che ribadisce che non intende restare fuori da un governo con i 5 Stelle e Salvini che dice no a un governo del presidente, preferendo il ritorno alle urne. La Meloni si schiera con Salvini, contraria anche lei a un governo di tregua o del presidente (Corriere, Stampa,Messaggero). Stamattina alle 9 nuovo round tra alleati prima di salire al Colle.
Mattarella stringe i tempi: la posizione del Capo dello Stato non cambia, si possono tentare nuove ipotesi solo se supportate da numeri certi in Parlamento. Oggi nuovo giro di consultazioni poi si prenderà un giorno per riflettere. Per il Messaggero, senza intese tra partiti mercoledì Mattarella potrebbe andare in tv e annunciare la sua squadra di governo, su cui i partiti si esprimeranno in Parlamento. Sarebbe la prima volta che accade nella storia repubblicana, un governo che nasce e giura davanti al presidente senza che prima i partiti si siano espressi o abbiano assicurato la fiducia. Per il Messaggero l'incarico di premier potrebbe andare alla Casellati. La Stampa fa il nome dell'ex ministro Bray, e parla di un governo di tregua fino a fine anno per fronteggiare gli obblighi finanziari e di bilancio. Una simile ipotesi al momento avrebbe però solo il consenso di Pd e Berlusconi e rischia quindi la bocciatura in Parlamento. Gentiloni: dire no al Colle sarebbe come dire no all'Italia (Messaggero). "Di Maio minaccia le elezioni con parole gravi, va al Quirinale come uno che poggia la pistola sul tavolo – dice Rosato (Pd) al Messaggero - Per noi è sciagurata l'ipotesi di elezioni in estate. Noi siamo pronti alla massima collaborazione con il Capo dello Stato. Il Pd è pronto a fare la sua parte".

ESTERI
Usa-Iran, ultimi giorni per evitare lo strappo sul nucleare. A Trump che il 12 maggio potrebbe decidere di non rispettare più l'accordo siglato nel 2015 con Teheran insieme alla Ue, il presidente iraniano Hassan Rouhani manda a dire: "Se gli Usa lasceranno l'accordo nucleare se ne pentiranno amaramente" (Corriere, Repubblica e tutti). L'Iran è contrario a revisioni o rinegoziazioni dell'accordo: o si va avanti con la versione attuale o l'Iran si considererà con le mani libere. Per Stefanini (Stampa) un braccio di ferro dall'esito non scontato: non è detto che Trump voglia davvero tagliare i ponti con l'Iran, e anche l'atteggiamento di Rouhani dipenderà dalla reazione delle altre potenze firmatarie,a cominciare dall'Europa. Sullo sfondo la reintroduzione di sanzioni americane e il bisogno dell'Iran di continuare ad esportare petrolio.
Sul Corriere la gaffe di Trump sul Bataclan: rabbia in Francia per l'intervento di Trump alla convention della Nra, la potente lobby delle armi americana. Trump ha mimato la strage al Bataclan, sostenendo che poteva essere evitata se solo uno dei presenti fosse stato armato e avesse sparato ai terroristi. L'indignazione dei parenti delle vittime ha spinto il ministro francese Le Maire a pretendere delle scuse. Macron, che con Trump vanta un "rapporto speciale e bizzarro", tace.
Su Repubblica il giuramento di Putin: per lui 18 anni (più i 6 anni che iniziano adesso) di potere assoluto per spegnere l'opposizione. Nella grande sala del Cremlino dove giurerà potrebbero esserci anche Berlusconi e l'ex cancelliere tedesco Schroeder, finito poi nell'orbita della Gazprom russa.

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