Commentario del 17.05.18

IN PRIMA PAGINA
Salvini-Di Maio, il patto c'è (Corriere e altri). Si tratta su un premier 5 Stelle (Repubblica). Via libera della Lega, purché non sia Di Maio (Messaggero). Ma il Di Maio-Salvini già spaventa lo spread (MF): scossa sui mercati, cala la Borsa, balzo dello spread (Corriere). I mercati bocciano il piano anti-Ue (Sole). Ora Draghi teme la speculazione (Stampa). Calenda: "Serve una grande mobilitazione contro chi minaccia l'Italia" (Foglio). Berlusconi: "L'Europa è preoccupata" (Giornale). Anche l'America. Sulla Stampa parla l'ambasciatore Usa: "Le sanzioni a Mosca non vi danneggiano". Giornale e Libero contro il governo: tagliano le pensioni, gioco al massacro. Sul Fatto i pro e i contro del SalviMaio. Sul Giornale i timori di Confindustria. Intanto l'Istat fotografa il Paese: meno artigiani e più anziani, ritratto d'Italia solitario e final (Giornale). Tramonta il welfare familiare (Stampa). E dalla Tunisia tornano i barconi gli immigrati (Messaggero).
Dall'estero. Kim gela le ambizioni di Trump e sospende i negoziati (Sole). In Venezuela Maduro cerca la riconferma elettorale in un clima di fame, crisi economica e scontri di piazza (Sole)
Dall'Europa. Sulla Stampa le cooperative di bio-nazi che allarmano la Germania. Sul Corriere la legge sul sesso che divide la Francia. Sul Messaggero i parti sospetti a Kiev: neonati ucraini in vendita.
A Roma "pecore tagliaerba", l'ultima ricetta della giunta Raggi per curare il verde cittadino (Messaggero, Libero, Tempo). Al Foro Italico Fognini fa sognare: battuto Thiem, ora ottavi di finale (Messaggero). A Cannes Dogman di Matteo Garrone è da Palma d'Oro (Fatto): "Il mio canaro assomiglia a Buster Keaton" (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Le incertezze sul governo e il piano anti-Ue di Lega e M5S affondano Piazza Affari e spingono lo spread (Stampa, Sole e tutti). Milano fa –2,3%, la peggiore in Europa, lo spread sale a 150 punti, il rendimento dei Btp decennali al 2,12%. Per il Corriere è la scossa più forte da cinque anni. La retromarcia sul taglio del debito e sull'uscita dall'euro non ha rassicurato i mercati. I timori maggiori riguardano la tenuta dei conti pubblici e l'assenza di riforme strutturali.
Oggi nuovo test sul programma definitivo. Per la Stampa, l'altro test-chiave sarà il nuovo ministro dell'Economia: "Serve un nome credibile, non vorrei che i politici si fossero dimenticati che il Qe della Bce sta per finire", dice un gestore londinese esposto su asset italiani. Per il Messaggero il banco di prova sarà in autunno, quando andrà a concludersi il programma di acquisti della Bce.
"Questo è soltanto un assaggio, i mercati attendono di avere maggiore chiarezza prima di rispondere ai nuovi sviluppi" dice al Corriere l'economista El-Erian. Su Repubblica parla l'economista tedesco Daniel Gros: "Affermazioni come quelle sull'Europa lette nel contratto Lega-M5S fanno danni spaventosi, diretti e indiretti. Le smentite non valgono. Il solo fatto che qualcuno abbia pensato di inserire nel contratto di governo l'auto perdono di 250 mld di debito aleggerà per sempre come una cappa sull'Italia. Senza contare l'errore grossolano di attribuire alla Bce quello che sta nei forzieri della Banca d'Italia. E comunque loro pensano davvero queste cose". Quanto all'Italia "è il Paese che ha beneficiato di più del Qe della Bce. Ma dopo questa sparata mi sembra impossibile che continui ancora, sapendo che sotto sotto c'è qualcuno che trama per non restituire i soldi".
Dure le reazioni politiche di Lega e 5Stelle. Salvini: "Lo spread sale? I soliti giochi della finanza, vuol dire che stiamo facendo bene". Di Maio: "Vedo una certa paura da parte degli eurocrati ma non mi spaventano". Di Battista: "A quanto parte i fantomatici mercati sono tornati a farsi sentire. Ai parlamentari di M5S e Lega dico:siate patrioti, non emissari del capitalismo finanziario" (Stampa e tutti). Grillo, in un'intervista a Newseek, ripresa dal Corriere, torna a proporre un referendum sull'euro: "Potrebbe essere una buona idea per avere due Euro, per due regioni economiche più omogenee". Non la pensa così Armando Siri (Lega) che al Messaggero dice: "Penso che si debba avere una sola velocità.Il problema vero è la crescita, per questo dobbiamo far ripartire la domanda interna e far crescere il Pil. A Bruxelles chiederemo maggiore flessibilità. E se certe regole fatte in un'altra epoca fanno soffrire le persone vanno ridiscusse". Quanto al governo "il primo provvedimento sarà la pace fiscale".
Su tutti i giornali il rapporto annuale Istat presentato ieri alla Camera, presente il presidente Roberto Fico. "L'Italia recupera, Sud ancora penalizzato", titola il Messaggero. Sul Corriere e Stampa il taglio sociale del rapporto: i giovani si fidano della famiglia, si cerca aiuto nella rete dei parenti.Anziani sempre più soli. Sul Sole una lettura più economica: per le imprese più reti ma c'è il rischio arcipelago. L'occupazione si avvicina ai livelli registrati nel 2008. Sulla Stampa il commento della Sabbadini: "Il welfare familiare è entrato in crisi. Era quello che ci sosteneva". Sul Corriere l'analisi di Di Vico: investire sulle relazioni per rompere l'isolamento.

ITALIA-POLITICA
M5S-Lega, c'è il contratto di governo "per il cambiamento", manca solo il nome del premier. Sarà un Cinque Stelle, scrivono tutti i quotidiani, probabilmente il leader Di Maio, anche se dal Movimento arriva una rosa di nomi (Stampa). Salvini punta tutto sul Viminale per gestire rimpatri ed espulsioni degli immigrati (Corriere). Per Economia e Esteri prende quota l'ipotesi di due esterni: Corriere e Stampa fanno il nome di Massolo per la Farnesina (Corriere).
Berlusconi prende le distanze dall'asse gialloverde: "C'è grande preoccupazione in Europa. Ma non c'è nessun complotto. Anzi, c'è il contrario, c'è la voglia di aiutare l'Italia ad uscire dalla situazione in cui siamo" (Corriere e tutti). Berlusconi si dice egli stesso preoccupato "per quello che può succedere alle aziende e ai risparmiatori italiani". E al Ppe promette: "Voterò contro il governo Lega-M5S" (Stampa).
Sul Foglio l'allarme di Calenda: "Serve una grande mobilitazione contro chi minaccia l'Italia". "Il Pd dovrebbe smetterla di parlare di renziani e antirenziani, cancellare l'assemblea e mobilitare le forze sociali del Paese per difendere la collocazione europea dell'Italia. Qui siamo oltre la differenza tra programmi politici. Lega e Cinque Stelle sono usciti allo scoperto, con un programma che nega alla radice la collocazione internazionale dell'Italia, stravolge il funzionamento delle istituzioni democratiche. Dobbiamo mobilitare i partiti, le forze economiche e produttive e sindacali. L'argine a questa deriva pericolosissima deve arrivare dall'interno del Paese, non da fuori. Dobbiamo reagire noi. Adesso".
Mattarella tiene il punto: giudicherà solo il programma definitivo, e la bozza di 39 pagine oggi sui giornali ancora non lo è. Tre i vincoli che il Colle farà valere: Costituzione, Trattati Ue e leggi di spesa (Stampa, Sole). E ai leader chiede un nome: per affidare l'incarico serve dai partiti la piena condivisione di un candidato (Repubblica).
Su tutti i giornali l'ultima bozza del programma di governo: niente uscita dall'euro, stop alle sanzioni contro la Russia, c'è il conflitto di interessi, il no alla patrimoniale. Ma per Europa e flat tax si tratta ancora (Corriere). Sugli 11 capitoli su cui trovare un'intesa la parola passa ora a Salvini e Di Maio. Nel dettaglio: alla voce Europa si chiede di ritornare allo spirito pre-Maastricht e di rivedere la governance economica dell'unione e il bail in per le banche. Scompare la richiesta choc di cancellare il debito per 250 miliardi di titoli ma c'è la proposta di non conteggiare la cifra nel rapporto deficit-pil. Sui conti c'è l'impegno a un "appropriato ricorso al deficit".
Sulle pensioni, oltre allo stop della riforma Fornero (con l'introduzione di quota 100) c'è anche il taglio agli assegni superiori a 5000 euro (un provvedimento che riguarda 10 mila persone, per un costo di 1,8 mld l'anno). Confermata anche la Flat tax ma le aliquote sono ancora in discussione. Sul fronte lavoro, confermato il reddito di cittadinanza, esteso ai pensionati sotto la soglia di povertà, e la reintroduzione dei voucher. In politica estera si ribadisce l'alleanza "privilegiata" con Usa ma si chiede il ritiro immediato delle sanzioni alla Russia, non una minaccia militare ma un "potenziale partner per la Nato e per la Ue". Sulla giustizia c'è disciogliere il nodo della riforma della prescrizione; sull'immigrazione manca l'intesa su cie, moschee e contrasto agli sbarchi.

ESTERI
Kim gela le ambizioni di Trump (Sole): "No al dialogo se gli Usa cercano di forzarci a rinunciare all'atomica". Sospesi i negoziati con Seul, in risposta alle esercitazioni militari congiunte con le forze aeree americane. Kim teme di fare la fine del rais di Tripoli e vuole che il suo Paese sia accettato come potenza nucleare. "Da Gaza alla beffa di Kim, l'America si è rassegnata ai pasticci esteri di Trump" scrive Rampini su Repubblica.
In Medio Oriente, dopo la strage di Gaza, è guerra delle ambasciate fra Israele e Turchia (Repubblica). Invitato a lasciare Ankara, l'ambasciatore israeliano è stato perquisito all'aeroporto davanti alle telecamere: "Una umiliazione intenzionale". Poche ore dopo la ritorsione degli israeliani all'aeroporto di Tel Aviv, con un trattamento analogo per l'incaricato d'affari turco.
Sulla Stampa le cooperative di bio-nazi che allarmano la Germania. I Servizi segreti denunciano il dilagare di gruppi di estrema destra che si sono organizzati e trasferiti nelle campagne: fanno riferimento alla dottrina hitleriana della "terra del sangue" e secondo alcune stime, il numero dei militanti viene stimato intorno alle 15mila unità e tra loro ci sarebbero almeno 5mila violenti e sovversivi riuniti in sette esoteriche o legati al Npd o alla destra populista di Alleanza per la Germania.
Sul Corriere la legge sul sesso che divide la Francia. Sotto accusa la ministra Marlene Schiappa, femminista, che negli ultimi giorni è finita al centro dell'attenzione per aver presentato all'Assemblea nazionale un progetto di legge contro le violenze sessuali che prevede, tra l'altro, multe per chi molesta verbalmente per strada. A provocare il dibattito più acceso è stato l'articolo 2 che fa riferimento all'età del consenso rendendo lecita una relazione sessuale tra un o una maggiorenne e una persona minore, se quest'ultima ha almeno 15 anni.

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