Commentario 8.05.18

IN PRIMA PAGINA
Governo neutrale (Sole): da Lega e M5S no a Mattarella. Rischio voto in piena estate (Repubblica, Stampa). In primo piano su tutti la proposta del capo dello Stato ai partiti: un governo nato morto, per la Verità. Il Giornale parla di ammutinamento: "Mattarella è incavolato nero". E' comunque toto-premier: una donna, per il Messaggero, tecnico e che non si ricandidi, per il Giornale. I sondaggisti: ora Lega favorita (Mattino).
Tra politica interna e estera l'appello dell'ex segretario di Stato Usa Kerry all'Italia: "Non togliete le sanzioni alla Russia" (Corriere). Putin, intanto, ricomincia dalla Germania (Corriere).
In cronaca la disabile pestata al bar dai Casamonica. I pm: metodi mafiosi (Messaggero). Repubblica: un pezzo di Roma senza Stato. Nessuno fa la guerra ai Casamonica (Fatto).
Su tutti la morte di Ermanno Olmi, il regista che cantò la vita degli umili e la terra madre (Repubblica), il poeta della civiltà contadina (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Rischio voto su crescita e conti: sul Sole l'allarme di Confindustria. Boccia: "Dobbiamo prepararci a questa fase di rallentamento potenziale dell'economia mondiale" e questo in un Paese "che cresce meno degli altri e ha deficit di competitività importanti". Ieri nuovo allarme dall'Istat: "Crescita economica meno intensa" (QN). Per l'economia italiana "si rafforzano i segnali di rallentamento" così da delineare "uno senario i minore intensità della crescita"; in aprile tendenza al peggioramento nella fiducia di imprese e famiglie come pure del clima di fiducia dei consumatori.
Oggi intanto cominciano le audizioni sul Def, anche in vista della legge di Stabilità dell'autunno. Dal presidente Mattarella ribadite le priorità: neutralizzare l'aumento delle aliquote Iva da gennaio 2019 (operazione da 12,5 mld) e approvare la legge di Stabilità per evitare l'esercizio provvisorio. Per il Messaggero il passaggio è stretto: serviranno tagli alla spesa pubblica (per esempio bloccando l'aumento del fondo sanitario o le assunzioni nella pubblica amministrazione) e alle agevolazioni fiscali. Difficile trovare forze politiche che si intestino una simile scelta in vista del voto. "Per evitare rischi futuri sul debito pubblico all'Italia serve ancora un aggiustamento fiscale di 2 o 3 punti del reddito nazionale – scrive sul Foglio Guido Tabellini – Non solo non c'è spazio per misure fantasiose come il superamento della legge Fornero, la "Flat tax" e il reddito di cittadinanza, ma occorre completare l'aggiustamento fiscale iniziato dal governo Monti e poi abbandonato".
Italia attesa a Bruxelles anche per altre partite. A giugno ci si gioca il bilancio Ue, ricorda Libero. La proposta per il budget Ue 2021-2027 presentata dalla Commissione prevede un aumento dei contributi richiesti ai singoli Stati e una rimodulazione delle voci di spesa, con tagli ad agricoltura e coesione sociale e più fondi per ricerca, sicurezza e immigrati. Mesi decisivi, i prossimi,anche per la riforma dell'eurozona, con la Francia che spinge per una politica fiscale comune e otto Paesi del Nord Europa che vogliono regole più rigide su banche e titoli di Stato.
Altro fronte caldo, quello del commercio internazionale. "L'escalation sui dazi minaccia l'economia globale": su Sole, Corriere, MF e tutti l'allarme della Bce sulle politiche protezionistiche dell'amministrazione Trump. I dazi finora minacciati dal presidente Usa avranno un impatto "probabilmente modesto" sul commercio internazionale ma in caso di escalation protezionista si potrebbe avere un deragliamento della ripresa negli scambi e nell'attività globale". La Ue minaccia ritorsioni ma la posizione europea  è debole per i forti avanzi commerciali negli confronti degli Usa.

ITALIA-POLITICA
Governo, Mattarella sferza i partiti: "Esecutivo neutrale fino a dicembre. L'alternativa? Elezioni in estate o autunno, ma vedo delle controindicazioni" (su tutti). Dopo le consultazioni lampo di ieri, confermata l'assenza di maggioranze, il capo dello Stato chiama i partiti  a scegliere: Lega e M5S respingono l'appello, dicono no ai tecnici e chiedono le urne a luglio. Fi frena, solo il Pd accetta la formula di Mattarella (su tutti). Giornale parla di "ammutinamento". E Mattarella mette in mora i populisti: "Non tutelano né ascoltano gli elettori" (Messaggero). Poi avverte: "Tutto ciò che succederà sarà colpa vostra" (Stampa). Per Repubblica al Colle sarebbe sgradito un altro voto nel 2018 ma, se necessario, luglio preferito all'autunno. Ma si infrangerebbr il tabù del voto in vacanza (Repubblica).
Domani il possibile incarico. Totonomi sui giornali: premier donna ed esecutivo agile con 12 ministri (Corriere). Tutti i quotidiani evidenziano l'ipotesi che sia una donna a ricevere l'incarico: Elisabetta Belloni (Farnesina) e la vice presidente della Consulta Cartabia in pole, ma ci sono anche Carlo Cottarelli, Salvatore Rossi e Dario Scannapieco (Corriere), Enzo Moavero Milanesi e l'ex direttore della Bce Lucrezia Reichlin (Stampa).
M5S già in campagna elettorale. Di Battista dice no ai traditori, mentre si va verso la conferma dei candidati: salterà il limite del doppio mandato (Corriere). Di Maio chiede l'aiuto di Grillo per essere ancora candidato premier (Messaggero). Caccia al voto moderato (Repubblica). "Sfido la Lega nelle urne" ha detto Di Maio, che punta al 40%. Ma è pronto il piano B: patto post-elezioni con la Lega se Salvini si mangia Forza Italia (Stampa).
Centrodestra, Salvini avverte Fi: "Se votano il governo neutrale è la volta che salta il centrodestra" (Corriere e tutti). Il Cav, che avrebbe preferito dire sì alla proposta del Colle, teme l'abbraccio mortale della Lega (Stampa). "No al voto lampo, il centrodestra può ancora provare a fare il governo" dice il deputato di Fi, Sisto al Mattino. Ma in Fi cresce l'apprensione per il ritorno alle urne con i sondaggi che collocano gli azzurri sotto il 10%. Per Fi sono a rischio metà dei seggi (Repubblica). Ma il vicepresidente leghista della Camera, Fontana al Messaggero dice: "Meglio tornare al voto, i governi tecnici hanno fatto solo male".
Il Pd, unica forza ad accettare la formula dell'esecutivo "di servizio", teme il tracollo (Repubblica). E il governo "neutro" è l'unico salvagente (Giornale). Il rischio di un ritorno immediato alle urne mette fretta ai dem, che accelerano sulla scelta del nuovo leader (Corriere): spinta per la premiership a Gentiloni (Stampa).

ESTERI
"Non togliete le sanzioni. Da Mosca insidie e attacchi: nessuno può essere sereno". Sul Corriere intervista all'ex segretario di Stato americano John Kerry, a Milano per il "Seeds and Chips". Kerry si sta spendendo per salvare l'intesa sul nucleare con Teheran – con Trump che ha definito "potenzialmente illegali" i suoi colloqui con leader politici – e perché vengano mantenute le sanzioni europee alla Russia. "Dal 1945 abbiamo stabilito valori e istituzioni comuni: solo la Russia ha violato tutto in modo sfacciato. Solo un Paese sta apertamente cercando di penetrare la politica degli altri in modo insidioso. Nessuno dovrebbe restare tranquillo di fronte a questi attacchi. La Russia viola la struttura e le fondamenta con cui cerchiamo di ridurre conflittualità e violazioni dei diritti umani nel mondo". Quanto all'Europa "quando l'economia diventa debole, quando la gente ha paura e salgono il settarismo, il nazionalismo, quando girano i mercanti della paura finisci per perdere diritti e il livello di libertà si riduce e aumentano i conflitti. L'Europa resti intelligente".
A Mosca si apre l'era di "Zar Putin IV": il presidente insegue Stalin e ricomincia il corteggiamento della Germania (Corriere). Putin promette "una nuova qualità della vita, benessere, sicurezza e salute del popolo" e mette in cima all'agenda investimenti e liberalizzazioni. Ma ogni sforzo di rilancio dell'economia passa per la cooperazione con l'Occidente, ora congelata dalle sanzioni. Per questo Putin guarda a Berlino: ieri in prima fila al Cremlino c'era l'ex cancelliere tedesco Schroeder, alla guida del consorzio del gasdotto North Stream 2, e il 18 maggio vedrà la cancelliera Merkel a Sochi.

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