Commentario del 29.05.2018

IN PRIMA PAGINA
Governo, Cottarelli al via (Corriere). Democrazia sospesa, Lega e M5S preparano un contro-esecutivo (Giornale). Si rischia il voto in agosto (Repubblica). Cottarelli nasce morto e la Merkel ci minaccia (Fatto). M5S e Lega, parte l'assalto al Colle (Stampa). Pronti alla piazza, con il leghista Giorgetti che al Corriere dice: "Il contratto non è morto, governeremo dal Parlamento". E a Repubblica rilancia: "L'alternativa non ero io. Credo nell'euro". Savona su MF: "Il capo dello Stato mi ha fatto un grave torto". Conte a Repubblica: "Incontrai Savona, in un'ora e mezza mi ha convito". Sondaggi: la crisi fa bene alla Lega, che sale al 27%, M5S al 29% (Messaggero).
Italia-Economia: senza governo aumento Iva vicino (Sole).
Mercati: Rischio Italia su Borsa e BTp (Sole). Cambia il premier, non lo spread (MF). Spread che vola a 233, scende in campo la Bce (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Lo spettro del voto affonda euro e Borse, giù le banche: in 24 ore bruciati 12 mld (Stampa p.12 e tutti). "Prepariamoci a tre mesi di fuoco" avverte Libero (p.4). Rischio Italia su Borsa e BTp (Sole in prima e p.3 e tutti): l'escalation no-euro spinge lo spread a 235 punti. Piazza Affari perde il 2% e azzera il guadagno da inizio anno. Il caro spread pesa il doppio sulle banche. Intanto si registra il balzo dei tassi, il mercato ha iniziato a prezzare un rischio valutario nei titoli governativi italiani. Il rendimento del decennale italiano è arrivato al 2.69%, vicino ai livelli del novembre 2013. Visco (Bankitalia) preoccupato scende in campo su debito pubblico, Europa e banche (Messaggero p.12). Italia appesa a rating e spread (MF p.4): in caso di un altro declassamento da parte delle agenzie, i titoli di Stato non potranno più essere accettati come collaterale dei finanziamenti Bce. La Stampa (p.12) evidenzia come i colossi angolosassoni Bridgewater, Aqr e altri guadagnino con il crollo di Piazza Affari: hanno scommesso al ribasso contro le azioni della finanza: Mediolanum, Azimut, Banco Bpm e Ubi. Secondo la Consob sono stati colpiti anche i titoli industriali Telecom, Mediaset, Eni, Enel, Prysmian e Salini. E MF (p.6) evidenzia come i grandi fondi vendono le banche: seduta di forti ribassi con l'indice del settore che ha chiuso in calo del 4,1%. Pesano i titoli di Stato in bilancio: 182 mld per i primi sei istituti, anche se l'esposizione si è ridotta.

ITALIA-POLITICA
Governo, incarico a Cottarelli, ma non ha i numeri: elezioni dopo l'estate (Messaggero p.2). L'economista al lavoro per formare un esecutivo snello. Pronti 12 ministri per 4 mesi (Stampa p.2): oggi la lista, domani si giura. Fi non darà la fiducia, anche il Pd verso il "no" o l'astensione: in arrivo un record di "no" alla fiducia. E il Sole (p.5) avverte: senza fiducia più vicino l'aumento Iva, per evitarlo serve un accordo tra i partiti e una procedura ad hoc. Per la squadra di governo, ipotesi Tronca all'Interno e Belloni agli Esteri (Messaggero). L'Economia potrebbe andare allo stesso Cottarelli, per la squadra di governo di fanno i nomi anche di Cantone e Moavero (Corriere p.6). Ma torna l'ipotesi di elezioni in agosto, che comporterebbero il rischio dell'esercizio provvisorio (Repubblica p.4). L'agenda corta dell'esecutivo Cottarelli: stop all'Iva, tagli e nomine (Messaggero p.3). In un decreto estivo potrebbero essere anticipate le misure urgenti, come il blocco delle aliquote dell'imposta anche solo per 3-6 mesi.
Intanto, Lega e M5S mobilitano la piazza (su tutti) e parte l'assedio a Mattarella, nei partiti è rebus sulla data delle elezioni (Sole p.4). Di Maio chiama gli italiani a manifestare contro il Colle nella festa del 2 giugno (su tutti), il primo giugno manifestazione a favore di Mattarella del Pd: clima da guerra (fredda) civile (Messaggero). L'ira dei sindaci leghisti, che rimuovono le foto del presidente e restituiscono le tessere elettorali (Stampa p.5 e tutti).  Il Colle, deluso da Di Maio: "Da lui la fiera delle bugie" (Stampa p.3). E liquida l'impeachment: un boomerang (Messaggero p.4).
Di fronte a quanto successo e allo scontro con il Colle, il garante del M5S, Beppe Grillo, scrive sul Fatto (in prima e p.5): "Stiamo calmi, è solo la Politica e finalmente si torna a parlarne". Intanto, Di Maio sceglie l'alleanza con la Lega. E ordina: "Non parlate male di Salvini" (Stampa p.6). Prosegue l'asse giallo-verde, mentre arriva la frenata sull'impeachment (Messaggero p.6). In caso di patto M5S-Lega nei collegi uninominali sarebbe "cappotto", e secondo l'Istituto Cattaneo avrebbero il 15% dei seggi in più (Corriere p.10). "Con la Lega difenderemo l'Italia" dice Massimo Bugani al Fatto (p.5). Toninelli al Sole (p.4): "Al voto con la Lega? Prematuro parlarne, avevamo fatto un lavoro serio per dare un governo al Paese, ma pensato di uscire dall'euro".
Salvini tentato dall'intesa con il M5S, prepara il divorzio a destra e propone condizioni capestro per Berlusconi (Stampa p.6). Il contratto di governo con il grillini resta valido, così come il nome di Savona per l'Economia. Anche se per il Messaggero (p.7) si va avanti anche con il fronte moderato per tenere agganciata Fi. Il numero due della Lega, Giorgetti al Corriere (p.8): "Governeremo dal Parlamento". E a Repubblica (p.10) prosegue: "Non credo il Colle abbia fatto mai il mio nome per l'Economia. Savona rappresentava il dna di questo governo, ma la strategia non era di uscire dall'euro". Repubblica (p.3) attacca la Lega e parla di "grande inganno" di Salvini, che ha spinto per il fallimento pilotato che copriva il piano No euro. Intanto, Savona a MF (p.3) si difende: "Sono stato messo sotto accusa per qualcosa che non ho detto. Da parte del capo dello Stato ho subito un grave torto". A Repubblica (p.11) è Giuseppe Conte a parlare: "Ho avuto un colloquio con Savona, da cui sono uscito rassicurato: era funzionale al nostro progetto politico, ma di uscita dall'euro non si era mai parlato".
Sondaggi, in caso di ritorno alle urne, le rilevazioni Swg per il Messsaggero (p.11) vedono l'ascesa al 27% della Lega, mentre il M5S sarebbe al 29%. Pd in lieve crescita, mentre Fi crollerebbe all'8%. Il sondaggio su Cottarelli premier vede il gradimento solo del 40% degli italiani, mentre il 60% non è d'accordo con la scelta di Mattarella su Savona. Per Mannheimer (Giornale p.6) 6 italiani su 10 criticano l'operato del Colle.

ESTERI
Reazioni internazionali alla situazione italiana. Le cancellerie europee con Mattarella. La Merkel: "Nell'Unione ci sono dei principi" (Stampa p.11). Solidarietà al capo dello Stato anche da Macron. Mentre la Le Pen attacca: "Una rapina ai danni del popolo italiano". Steve Bannon a Repubblica: "Ai poteri forti è bastato agitare lo spauracchio dello spread per annullare la volontà popolare di quei due terzi di italiani che avevano scelto forze anti-establishment. Cancellando così 84 giorni di lavoro e le scelte fatte da due leader di campi opposti che hanno avuto il coraggio di trovare un compromesso lavorando sulle loro differenze. Le forze straniere hanno preferito un tecnocrate temendo un altro tipo di "spread", la diffusione dell'idea che sul modello italiano anche altri capissero di potercela fare senza di loro". "Non c'è stata alcuna interferenza di Bruxelles nel processo politico in corso in Italia" dice la commissaria Ue alla Concorrenza, Vestager alla Stampa
Libia, oggi il piano di Macron: a Parigi la Conferenza sulla Libia. L'obiettivo del presidente è ambizioso: ricucire lo strappo tra le diverse anime del Paese nord africano e spianare la strada verso le elezioni (Sole in prima e p.7). Rispetto alle altre volte, la Conferenza sulla Libia oggi a Parigi, ha dalla sua parte punti di forza. Perché parteciperanno non solo i maggiori rappresentanti delle diverse fazioni libiche, ma anche i Paesi stranieri che da tempo stanno esercitando la maggiore influenza sull'ex regno di Gheddafi. L'Italia arriva debole al vertice (Messaggero p.15): all'incontro andrà la nostra ambasciatrice.
Spagna, Rajoy in trincea: venerdì la sfiducia (Messaggero p.17). In aula la mozione presentata dai socialisti: ma per far cadere il premier serve anche il voto di indipendentisti baschi e catalani. Il leader del Psoe Sanchez ha già incassato l'appoggio "senza condizioni" di Podemos per diventare primo ministro.

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento