Commentario del 6.05.18

IN PRIMA PAGINA
Di Maio riapre a Salvini, pronto a cedere sul premier (Repubblica, Stampa). Sul Fatto l'ideona di di Berlusconi: Casellati più Renzi. Ma il Colle pensa a un governo "neutrale e nuovo" (Avvenire). Finite le consultazioni, Mattarella parlerà agli italiani (Messaggero). Possibile l'incarico a una donna: in corsa Casellati, Reichlin e Cartabia (QN).  Tajani al Sole: "Gravi pericoli per l'economia,serve governo di lungo respiro". Martina al Corriere: "Sì a un esecutivo del presidente". Meloni al Messaggero: "L'incarico a noi: 50 voti li troviamo in Parlamento" (Messaggero). Grillo: "Hanno usato la democrazia per distruggerci" (Fatto).
Ricomincia la campagna elettorale. Gentiloni fuori di melone: "Servono più immigrati". Libero: Non c'è da stupirsi se poi Salvini cresce.
Economia, sbloccate 1.900 assunzioni per gli statali, aumenti da 250 euro ai dirigenti (Messaggero).
Lavoro, sul Messaggero il flop degli uffici di collocamento: danno lavoro al 3% dei disoccupati. Terremoto, su Avvenire l'urlo di Teramo: "Non fate ripartire le tasse a giugno".
Dall'Europa. Paura all'Aia: invoca Allah accoltella tre passanti (Corriere). A Parigi la sfilata contro Macron (Stampa). A Mosca la retata degli anti-Putin (Stampa). Negli Usa, cascata di lava sulle strade. Diecimila evacuati alle Hawaii (Corriere)
In cronaca. Sul Messaggero e tutti l'addio a Pamela, tra dolore e voglia di vendetta: "Sei viva, anche dopo il massacro". Sul Corriere il pasticcio di Bassano: nessuno salva il ponte degli Alpini. Sulla Stampa la frana di Sarno: vent'anni dopo può ancora succedere.
Sport, la Juve vince, oggi il Toro può regalarle lo scudetto (Stampa). E' il settimo consecutivo (Repubblica). Ghiaccio, sali e creme speciali: il Giro sfida il caldo del deserto (Stampa). L'ombra del riciclaggio sul circo della Formula 1, fondi neri per 80 milioni (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Dirigenti statali, via ai rinnovi. Sbloccate 1.890 assunzioni da qui al 2020 (Messaggero e altri): i ministri Padoan e Madia hanno firmato il decreto che autorizza ad assumere e a bandire concorsi diverse amministrazioni pubbliche, dall'Agenzia delle Dogane al ministero dell'Interno passando per l'Inail. Via libera anche ad altre 450-500 assunzioni destinate al Ministero dell'Economia e al Ministero dell'Istruzione.
In arrivo anche gli aumenti retributivi del contratto 2016-2018 firmato nei mesi scorsi. Comincia invece adesso la trattativa per il rinnovo di quello dei dirigenti, 150 mila in tutto: gli aumenti previsti, in percentuale, sono gli stessi degli altri comparti (il 3,48%) ma applicati a retribuzioni medie vicine ai 100 mila euro porteranno ad incrementi mensili lordi di circa 250 euro. Libero critico: pronto l'aumento ai burocrati strapagati.
Governo pronto a rimettere mano anche alla cassa integrazione straordinaria (Sole): martedì durante l'ultimo consiglio dei ministri, Gentiloni potrebbe finanziare con circa 30 milioni il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi complessa, allungando la cassa straordinaria fino a fine anno. Migliaia i lavoratori interessati, da Porto Marghera a Gela e Termini Imerese.
Sul Messaggero il flop dei centri per l'impiego: sono 556 in tutta Italia, costano 600 milioni l'anno ma riescono a trovare posto solo al 3% dei 2 milioni e mezzo di disoccupati che ogni anno vi si rivolgono per cercare un nuovo lavoro. In Francia e Germania la percentuale di "successo" è del 20%. I dati sono della Federcontribuenti, ma sono confermati dall'Anpal. Peraltro ogni Regione ha un sistema informatico diverso, non collegato con l'Agenzia nazionale e con altri banche dati. Emilia Romagna e Veneto le regioni mediamente più efficienti, il Lazio meno. Paccagnella (Federcontribuenti): "Bisogna eliminare il fattore burocratico e di intermediazione dai centri per l'impiego per creare un fondo nazionale per il sostegno all'occupazione con 800 milioni l'anno".
Su Repubblica l'inadeguatezza dei Comuni nel fare gli appalti: ferma un'opera pubblica tre. Il 35% dei miliardi impegnati negli ultimi 15 anni per infrastrutture (48 miliardi su 137) non è stato speso per annullamento o revoca delle gare, dichiarate irregolari. Il picco al Sud, dove i miliardi non spesi sfiorano il 54%. Nel mirino la qualità delle stazione stazioni appaltanti: Comuni incapcaci di progettare, gestire e controllare l'affidamento dei lavori. L'analisi è dell'Ufficio valutazione impatto del Senato. I soldi ci sono ma i cantieri no.

ITALIA-POLITICA
Di Maio ritenta l'intesa con la Lega: "Sono pronto a sacrificare la premiership". Per Stampa, Corriere e Repubblica il leader Cinque Stelle avrebbe offerto il suo "passo di lato" a Salvini pur di arrivare a un governo con la Lega. Ma resta la condizione di sempre, ovvero che Salvini si liberi di Berlusconi. Ora servirà un "terzo nome" che garantisca entrambi, con Di Maio che chiede per sé un ministero per realizzare il reddito di cittadinanza. Quanto a Berlusconi, potrebbe dare l'appoggio esterno oppure valutare la proposta di governo di tregua di Mattarella, offrendo a Salvini l'occasione per rompere con lui: ipotesi, quest'ultima, più gradita a Di Maio e Salvini. L'incognita resta sempre Berlusconi.
Ufficialmente, Salvini propone invece di governo politico a tempo determinato: "Faccio io da garante per il centrodestra", e Berlusconi in disparte. Ma il M5S non si fida. L'altra subordinata di Salvini,sostenuta anche dalla Meloni, è un governo di minoranza del centrodestra che cerchi i voti che mancano in Parlamento (Stampa). Ma al Colle si lavora a un governo del presidente: l'ipotesi è di un premier donna – la Stampa fa i nomi della direttrice del Cern Fabiola Gianotti, dell'economista Lucrezia Reichlin, della giudice costituzionale Marta Cartabia - e una squadra di super-tecnici. Anche QN parla di premier-donna, e oltre ai nomi della Reichlin e della Cartabia fa quello della presidente del Senato Casellati. Per il Fatto alla Casellati premier penserebbe Berlusconi, con l'appoggio dei renziani del Pd, ma Salvini difficilmente appoggerebbe un simile governo. Il Giornale parla invece di "carta coperta" di Mattarella: la ricerca si sarebbe ristretta al mondo del lavoro e dell'industria, il premier incaricato sarebbe un "big del Made in Italy". Il Messaggero evoca invece esperti "tripartian": Boeri, Cassese, Cottarelli, Giovannini, Tabellini, Massolo. Per il Corriere l'ipotesi del governo di tregua per arrivare a dicembre con la legge di Stabilità approvata si è fatta più debole e anche sul Colle si riaffaccia l'ipotesi di voto a ottobre. In ogni caso martedì darà l'incarico a un suo candidato offrendo ai partiti la responsabilità di sostenerlo. Prima però parlerà agli italiani e motiverà la sua scelta (Messaggero). Stasera vertice ad Arcore tra Berlusconi, Salvini e Meloni. Tajani al Sole: "L'Italia ha bisogno di un governo autorevole e credibile in Europa, che abbia un progetto per la risistemazione dell'economia italiana e affronti i gravi pericoli che incombono sul paese. Serve uno scatto di responsabilità delle forze politiche. La guida del governo al centrodestra, ma sarebbe aperto a tutti sulla base di un accordo di programma". Meloni al Corriere e al Messaggero: "Il centrodestra chieda al Capo dello Stato un mandato pieno, per verificare in Parlamento sia possibile trovare una maggioranza su un programma di alcuni punti. Io credo che, una volta nato, un governo serio che voglia muoversi su lavoro, sicurezza, tasse, stop all'immigrazione clandestina possa ottenere consensi". Quanto al Pd "non lo riporteremo al governo. Ma se singoli parlamentari vorranno sostenerci…". Viceversa "non ci saranno i voti di Fdi a un governo tecnico: all'Italia non serve un governo di tregua, serve un governo di battaglia". Di diverso avviso Martina, che al Corriere dice: "Pronti a supportare il capo dello Stato e a dire sì a un governo del presidente. Serve responsabilità, nessuno può chiamarsi fuori". Quanto al Pd "non credo alla scissione ma non sottovaluto il momento. Il Pd ha bisogno di una riprogettazione profonda". Per la Stampa il Pd è pronto ad aprire un governo istituzionale con i voti del centrodestra.

EUROPA
L'Aia, accoltella tre passanti e invoca Allah (Corriere). L'uomo, di origine araba, "gambizzato" dalla Polizia: "Uno squilibrato". Escluso, per ora, ogni collegamento con l'Isis.
A Parigi opposizione in piazza: "Facciamo la festa a Macron" (Stampa). A un anno dall'insediamento in decine di migliaia hanno sfilato contro le leggi sul mercato del lavoro e sulla scuole volute dal presidente. "Abbasso il presidente dei ricchi" lo slogan della sinistra di Mélenchon. Alla testa el corteo François Ruffin, leader di France Insoumise, ex compagno di scuola di Macron. Sulla Stampa il bilancio di un anno "en Marche": l'economia viaggia con una crescita del 2% annuo, il debito si è ridotto, ma la popolarità è scesa a picco: solo il 35% dei francesi lo trova simpatico,per il 6,7% si è spostato troppo a destra. Il 68% ammette che è un leader energico; per il 50% vuole riformare davvero la Francia, ma il 55% ritiene che le sue riforme siano troppo autoritarie.
A Mosca la retata degli anti-Putin (Stampa): alla vigilia dell'insediamento di Putin migliaia di oppositori scendono in piazza in 90 città diverse. A Mosca fermati in 1600: tra loro anche il leader dell'opposizione Aleksey Navalny. La Ue chiede il rilascio immediato dei dissidenti. Provocazioni da parte di infiltrati cosacchi e mercenari.

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