Commentario del 14.05.2018

IN PRIMA PAGINA
In primo piano la politica. Governo, Lega e M5S annunciano: siamo pronti (Corriere). A un passo dal governo ma è giallo sul nome del premier (Stampa). "Mancano solo le virgole" dicono Salvini e Di Maio, ma resta da capire chi sarà il capo del governo (Fatto). Caccia al premier, ma Lega e M5S restano divisi su migranti e sicurezza (Repubblica). Vertice notturno su un "nome terzo" dopo la chiusura del programma, oggi saranno da Mattarella (Messaggero). Giornale: povero Salvini, il premier lo decide il capo dello Stato. Libero scettico: "solite balle, nulla di fatto".
Tra i temi del programma, la riforma delle pensioni. Fornero addio, l'ostacolo spesa (Sole). Ma Bechis su Libero scrive: abolire la Fornero è un giochetto da 2 mld. Nel programma trova spazio anche il reddito di cittadinanza. Repubblica sul contratto di governo: sul welfare libro dei sogni da 70 mld. Mentre il Messaggero segnala l'assenza di un piano strategico per il Sud. Su A&F l'analisi su vincitori e vinti in caso di aumenti dell'Iva.
Dagli esteri, in evidenza l'apertura dell'ambasciata Usa a Gerusalemme che divide l'Europa (Messaggero). Oggi il D-Day di Gerusalemme minacciata dal terrore (Giornale).
In Francia, dopo l'attacco a Parigi, il killer era schedato. Rabbia in Francia (Giornale).
Su tutti il settimo scudetto di fila della Juventus: è la Juve più forte di sempre (Stampa). Lo scudetto che fa storia (Corriere). I bianconeri fanno un miracolo che sembra normalità (Libero).
Altra tragedia sul lavoro: colata di acciaio fuso travolge quattro operai (Repubblica).
Scuola, mancano 2400 dirigenti: è rischio paralisi (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Grande attenzione sui quotidiani ai temi economici presenti nel contratto di governo. Trovano spazio sia la flat tax - con due aliquote Irpef del 15% fino a 80 mila euro di reddito e del 20% sopra quella soglia - che reddito di cittadinanza, nella forma di un assegno di 780 euro senza scadenze, ma vincolato alla ricerca di un impiego tramite gli uffici di collocamento, che saranno riformati (Messaggero p.6 e tutti). Novità anche sulle pensioni: superamento della Fornero per introdurre "quota 100" come somma di età e anni di contribuzione, ma con un'età anagrafica minima di 64 anni e un minimo contributivo di 36 anni. Il Sole (in prima e p.4) sottolinea il nodo spesa per la riforma delle pensioni: la nuova maggioranza mette in conto 5 mld, ma le stime dell'Inps arrivano a 14-18. Secondo le stime dei tecnici Ue, già senza interventi il peso della previdenza salirebbe dal 15,1 al 18,4% del Pil nel 2040. Bechis (Libero in prima e p.3) però definisce "esagerati" gli allarmi sui conti pubblici per la modifica o cancellazione della Fornero: costerebbe 2 mld e non 20 mld. Repubblica (p.5) parla di "libro dei sogni" da 70 mld, analizzando l'intero programma economico su tasse, welfare, pensioni e lavoro. Per il Corriere (p.6) si tratta di una manovra da 100 mld: per le coperture si punta su condono e crescita, ma c'è il rischio di una nuova clausola di salvaguardia. Di "libro dei sogni" parla anche Libero (p.3), che sottolinea come trovare i soldi per fare tutto sarà un'impresa quasi impossibile. Senza contare che bisognerà trovare i soldi per evitare l'aumento dell'Iva. E a proposito delle clausole di salvaguardia, Boitani su A&F (in prima e p.4) ragiona sulla conseguenze di un aumento dell'Iva: secondo le simulazioni contenute nel Def, si produrrebbe una minor crescita del Pil reale e un rialzo dell'inflazione. Il Pil nominale crescerebbe di più che in assenza di aumenti Iva: una crescita che avrebbe effetti favorevoli sul rapporto tra debito pubblico e Pil. Inoltre, evidenza Boitani, evitare gli aumenti Iva tagliando investimenti e occupazione potrebbe aggravare gli effetti di minor crescita, almeno nel breve periodo, così come negativo sarebbe puntare sull'aumento dei contributi sociali per disinnescare le clausole, poiché comporterebbe un aumento del costo del lavoro delle imprese e quindi dei prezzi dei beni che esportiamo, avviando una contraddizione nei confronti della avviata detassazione sul lavoro. Tuttavia, un aumento dell'Iva colpirebbe i redditi più bassi e accentuerebbe il carattere regressivo dell'imposta, ma – secondo le stime – non si evince una prospettiva di peggioramento della disuguaglianza, visti gli effetti del Sostegno all'inclusione attiva e del Reddito di inclusione.

ITALIA-POLITICA
Governo, trattativa nella notte tra Lega e M5S sul premier: accordo alla prova del Colle, ma manca ancora il capo di governo e Di Maio si rimette in pista (Repubblica p.2). "Pronti a riferire su tutto" hanno detto i due leader a Mattarella, che li accoglierà oggi (su tutti). Bruciata l'ipotesi Di Battista per Palazzo Chigi (Corriere p.3), si ragiona su un nome "terzo", ma sarà un premier politico (Messaggero p.2). Vago e Tremonti tra i papabili (Messaggero p.3). QN ipotizza invece un ticket Giorgetti-Fraccaro. Secondo il Giornale (p.2) Mattarella avrebbe già pronto il "jolly" nel caso il nome proposto non lo convincesse. Nel nuovo governo, sempre più forti le voci che vorrebbero Di Maio e Salvini nel ruolo di vice premier, con il leader 5S che punta agli Esteri e segretario leghista al Viminale (Corriere e altri), ma per la Stampa (p.5) gli Interni rappresentano uno snodo centrale del potere italiano, a cui Mattarella dedicherà un'attenzione speciale.
Repubblica (p.6) analizza i numeri del governo giallo-verde: solo sei i voti di margine in Senato. A Palazzo Madama, infatti, la somma dei senatori di Lega e M5S è 167, solamente 6 più della soglia di sopravvivenza, e i numeri potrebbero essere ancora più risicati in caso di nomina a ministri di grillini o leghisti eletti. Alla Camera sono 30 i seggi di "vantaggio" sulla soglia della maggioranza.
Tutti i quotidiani si concentrano sul contratto di governo. Accordo sui temi chiave, ma si tratta ancora su banche ed immigrati: vincolo di mandato e chiusura dei campi rom irregolari già inseriti nel testo, previsti anche un taglio dei parlamentati e i due nuovi dicasteri su Turismo e Disabili (Stampa p.6). Ma la chiusura del programma sarebbe stata rinviata a causa di attriti su opere, sicurezza e migranti (Repubblica p.4 e altri). Dal Tav alla Pedemontana, si litiga sulle grandi opere del Nord (Stampa p.7). Intanto, Messaggero (p.7) sottolinea l'assenza di un piano strategico per il Sud. Latorre sul Messaggero evidenzia come sia necessario tenere alta l'attenzione sul tema delle migrazioni: bisogna capire con quale posizione e con quali alleanze ci si affaccia al tavolo europeo, vista la presenza di Paesi "sovranisti" come il gruppo Visegrag, che vorrebbero rendere il trattato di Dublino ancora più penalizzante per i Paesi di prima accoglienza come l'Italia. E sul dialogo con l'Ue, Munchau sul Financial Times scrive: Lega e 5S fino a poco tempo fa erano profondamente euroscettici, ora sembrano cauti sulla possibile uscita dall'euro, anche se nessuno dei problemi dell'Italia in Ue è stato risolto, per cui si può pensare ad una retromarcia tattica.

ESTERI
Gerusalemme, l'ambasciata Usa divide l'Europa (Messaggero in prima e p.13 e tutti). Oggi l'inaugurazione con quattro Paesi dell'Unione: Ungheria, Repubblica Ceca, Romania e Austria. Verso il sì anche il Belgio. Oggi il D-Day di Gerusalemme minacciata dal terrore (Giornale): giornata di altissima tensione, con i palestinesi che annunciano scontri e la Striscia di Gaza resta "off limits".
i apre oggi a Bruxelles la discussione sulle risorse per l'agricoltura dopo la Brexit: a rischio 4 mld per l'Italia (Messaggero p.11). C'è il timore di tagli pesanti sul programma che va dal 2021 al 2027. E Conafagricoltura lancia l'allarme: riduzione del 12% per gli aiuti diretti e del 25% per i piani rurali.
Francia, polemiche sui controlli dopo l'attacco terroristico dell'altro ieri: il killer ceceno era già schedato dalla polizia. Dal 2010 aveva giurato per l'Isis (su tutti).
Terrorismo che sconvolge anche l'Indonesia: madre e figli si fanno esplodere in tre chiese. La prima famiglia kamikaze. Tredici morti (su tutti).

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