Commentario del 22.05.18

IN PRIMA PAGINA
Lega e M5S indicano il nome di Conte (Sole e tutti). La richiesta del professore: "Mi serve autonomia" (Corriere). E avverte: "Non sarò solo un esecutore" (Messaggero). "E' Conte ma non si sa quanto conta" segnala la Verità. "Premier non eletto: Conte come Monti, tornano i tecnici" attacca il Giornale. L'avviso del Colle: serve una pausa. Mattarella, preoccupato per conti e mercati, chiede cautela (Messaggero). E chiama Fico e Casellati (su tutti). Stampa parla di "frenata" di Mattarella su Conte e sul ministro anti-euro. Gelo su Savona all'Economia (Repubblica). La Russa al Mattino: "L'appoggio di FdI? Molto difficile". La delusione di Berlusconi sul nome di Conte: "E' un signor nessuno" (Giornale). Delrio a Repubblica: "Bisogna fermarli, faranno male al Paese".
Intanto mercati in tensione: lo spread vola a 187 punti, tassi del BTp decennale al 2,4%. Fitch vede un rischio Italia (Sole). Ma Piazza Affari tiene (Messaggero). Incubo spread e rating, il giallo-verde spaventa (Giornale). Scontro di Salvini con l'Europa (Corriere).
Governo rosso o niente: per Libero il programma è troppo sbilanciato a sinistra. Italia-Oggi: il blocco delle grandi opere pubbliche sarebbe un boomerang contro l'Italia. Il ministro uscente De Vincenti al Mattino: "Lasciamo un tesoretto per il Sud". Sul Sole l'avvertimento di Boccia (Confindustria): "Occupazione e giovani restano priorità per il Paese".
Esteri, in primo piano l'annuncio di Pompeo: "Dagli Usa contro l'Iran sanzioni senza precedenti" (Sole). L'Italia rischia oltre 30 mld di danni (Stampa e altri).
Venezuela, Maduro confermato alla presidenza (Sole). Usa e Ue: voto farsa (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
In grande evidenza sui quotidiani, la reazione dei mercati alla fase politica: "Allarme di Fitch, spread a quota 188"(Sole p.5): la prospettiva del nuovo governo, secondo l'agenzia, mette a rischio la tenuta dei conti pubblici, lo dimostrano lo spread cresciuto di 50 punti base in una settimana e il rendimento del Btp biennale, a 2,4%. Mercati spaventati anche dalla prospettiva di uno scontro con Bruxelles. "La stabilità dell'eurozona è a rischio se l'Italia non rispetta gli impegni su debito, deficit e risanamento" ha detto il francese Le Maire, "State giocando col fuoco, l'Italia è pesantemente indebitata" tuona Manfred Weber. "Pensi alla Germania" gli risponde Salvini (Corriere e tutti) "Già ci sparano addosso" gli fa eco Di Maio (Repubblica, p.4). "Schiaffo di Fitch, ora la paura fa 190" scrive il Giornale (p.9), mentre per Messaggero (p.7) si parla "Con M5s e Lega aumenta il rischio per il Paese". Ora i mercati temono i costi del programma (Fatto, p.7): incerti gli impatti delle misure e coperture ancora da indicare. Fubini sul Corriere (p.9): La Bce e lo scoglio dei rating sul cammino del governo, i costi di nuove bocciature: la nota di Fitch, che sottolinea l'incoerenza tra il progetto di governo e la riduzione del debito, fa perdere 200 punti in pochi minuti alla Borsa ed è indice di come la politica sottovaluti l'influenza delle agenzie di rating, visto che proprio su questi giudizi la Bce basa le sue decisioni su temi come l'acquisto di titoli.
Nella Commissione Ue si tratta in extremis per ammorbidire la pagella sui conti pubblici italiani (Stampa p.5). Domani le indicazioni, con una novità importante sul tema pensioni: in vista della riforma , la Commissione Ue avverte Roma: "Tagliate le pensioni d'oro non coperte dai contributi" (Repubblica p.6). L'indicazione della Commissione, che apparentemente strizza l'occhio ai gialloverdi, in realtà suona come un avvertimento alla loro voglia di mettere mano alla Fornero. Per Bruxelles già con la piena applicazione della riforma 2011 il nostro sistema previdenziale è al limite della sostenibilità. Dunque la spesa per le pensioni andrebbe vagliata, non aumentata modificando.
Intanto, sul programma di governo, Fatto (p.9) torna sullo stop ai lavori per la Tav, segnalando come il blocco sia possibile. E senza pagare: non c'è traccia nei contratti dei lavori della penale da 2 mld, fermando i lavori se ne risparmierebbero 8,6. Delrio a Repubblica (p.8): "Bloccando la Tav isoleranno il nostro Paese dal traffico di merci europeo e i nostri porti perderanno un'occasione". Secondo Italia Oggi (in prima e p.6) il blocco delle grandi opere pubbliche sarebbe un boomerang contro l'Italia. Libero (in prima e p.2) all'attacco del contratto di governo: "Programma rosso, è il governo dello statalismo e l'economia è a rischio". Da Confindustria le richieste al nuovo esecutivo: "Lavoro e giovani priorità del Paese" (Sole p.6). L'economista dell''Asvis, Enrico Giovannini, a Repubblica (p.21): "Il contratto contiene molte parti legate ai goal di sostenibilità: dal reddito di cittadinanza al miglioramento dell'istruzione, ma propone questi temi in ordine alfabetico, sembra mancare la visione integrata dei problemi". Proseguono le polemiche sulla mancanza di misure per il Sud. Il ministro De Vincenti al Mattino (p.7): "Il silenzio assordante sugli investimenti e, viceversa, la grancassa sul reddito di cittadinanza stanno a significare che si intende compensare l'assenza di una politica di sviluppo per il Sud con la vecchia politica dell'assistenzialismo".
L'economista Tridico al Mattino (p.6) spiega: "È vero: sul contratto per il Sud c'è poco. Ma ad una rilettura più attenta, si può cogliere nel patto di governo l'intenzione di attuare politiche volte a colmare i divari territoriali. Se così dovesse essere, mi auguro che la questione meridionale possa avere l'attenzione che merita. Vorrei dare fiducia a questo governo che parte, anche perchè la vaghezza del contratto potrebbe essere un vantaggio per il Sud".

ITALIA-POLITICA
Lega e M5S indicano Conte premier (Sole p.3 e tutti). Di Maio assicura: "Sarà un governo politico". Dubbi di Mattarella, che avvisa i due leader: "Guida lui, fedeltà alla Ue" (Repubblica p.2). Il Colle prende tempo su Conte, oggi Mattarella incontra Fico e Casellati (Corriere e tutti). "Non digerisce – scrive Libero (p.5) - . il premier maggiordomo". Incarico non prima di domani. Il rinvio del Quirinale preoccupa la Lega e tra i 5S tornano dubbi e paure (Messaggero p.2). "Sì all'incarico, ma non sia un burattinaio" avverte Mattarella (Fatto p.2), che ribadisce: "Il premier non è una figura simbolica" (su tutti). Le preoccupazioni del Colle legate agli effetti sui mercati. "Conte come Monti, premier non eletto. Tornano i tecnici" titola polemicamente il Giornale (p.2). Pronto a una "nuova avventura", dice Conte, che ha chiesto garanzie e autonomia (Corriere p.3). "Sono un mediatore nato" rivendica il giurista (Repubblica p.3), che poi assicura: "Non sarò un esecutore" (Messaggero). Libero (p.3) all'attacco: "Vogliono rifilarci un altro premier di sinistra" (Libero p.3).
Si ragiona sulla squadra di governo. Resta lo scontro sul ministro dell'Economia: braccio di ferro sull'eurocritico Savona (Messaggero p.4 e tutti). L'altra carta è Giorgetti, numero due leghista (Stampa p.3). Di Maio e Salvini saranno vice-premier.
Intanto, Salvini vede Meloni per un estremo tentativo di far entrare FdI nell'esecutivo, ma le non ci sta e dice: "E' tardi" (Messaggero p.2). Servono i voti di FdI, in cambio potrebbe andare a Crosetto alla Difesa (Stampa p.3). Ma la Meloni è pronta a votare no (Corriere p.8). E La Russa al Mattino (in prima e p.2) conferma: "FdI nel governo? La vedo difficile". Mentre la Meloni torna a ribadire che avrebbe preferito un incarico al centrodestra, Berlusconi si rivolge al Quirinale: "Doveva credere nel centrodestra" (Stampa p.6). Il leader di Fi è deluso e sul nome indicato da Salvini e Di Maio per Palazzo Chigi avverte: "E' un signor nessuno" (Libero p.10)
Reazioni internazionali sul nuovo governo italiano. Esulta per Salvini la Le Pen: la leader del FN festeggia l'ingresso al governo dell'alleato leghista, ora ai populisti francesi puntano a rafforzare i sovranisti europei. "Con lui al potere – ha detto la leader del Fn – sogniamo il ritorno delle nazioni" (Stampa p.7). "Aspettiamo finchè la formazione del nuovo governo non sarà conclusa. Italia e Germania sono strettamente intrecciati, sono certo che il prossimo governo sarà fermamente convinto del valore dell'Europa – dice invece il viceministro degli Esteri tedesco, Roth a Repubblica (p.4) -. Sono preoccupato per l'avanzata di populisti e nazionalisti, ma la prosecuzione dell'integrazione europea è nell'interesse di tutti".

ESTERI
Eurozona, il viceministro degli Esteri tedesco Roth a Repubblica (p.4): "Con la Francia al consiglio europeo di giugno vogliamo fare una proposta per una integrazione maggiore tra i Paesi dell'Eurozona. Sarebbe magnifico se potessimo approfondire la nostra collaborazione con l'Italia, nell'ambito di questa discussione sulle riforme europee. La risposta all'aumento delle pulsioni nazionalistiche e populiste è il rafforzamento dell'Europa, al suo interno e nei rapporti con il mondo".
Eurosfida dei Balcani: entro fine giugno si decide la partita dell'integrazione in Ue di Serbia, Montenegro, Albania e Macedonia (Repubblica p.12). Le istituzioni Ue e la Germania premono per l'integrazione, su cui l'Italia è stata finora favorevole, ma resta da capire come si muoverà il nuovo governo italiano.
Usa-Iran, l'affondo del Segretario di Stato americano Pompeo: "L'Iran riceverà le sanzioni più dure della storia se non cambia politica" (Sole e tutti). Gli Usa chiedono il ritiro da Siria e Iraq e la fine dei finanziamenti ad Hamas e Hezbollah. La replica di Rohani, presidente iraniano: "Gli americani non sono i padroni del mondo" (Stampa p.8). Il ministro degli Esteri iraniano Zarif esorta le imprese Ue a mantenere gli investimenti, ma sul nucleare critica l'Ue: "L'impegno sull'accordo è insufficiente". Dalla nuova stretta Usa contro Teheran un possibile danno da 30 mld per l'Italia (Stampa p.11): dalle ferrovie all'energia, molte imprese avevano già firmato in segreto protocolli d'intesa, ignorando i moniti americani. Boccia (Confindustria) parla di "situazione difficile e delicata", sottolineando come "il nostro Paese rischia di farsi molto male".

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