Commentario del 28.02.18

IN PRIMA PAGINA
Napoli, caos neve (Corriere), l'emergenza treni blocca il Paese (Stampa). Processo alle Ferrovie: "Abbiamo sbagliato" (Repubblica). L'odissea treni si poteva evitare con un milione (Messaggero). Libero: Delrio tifa ius soli e si dimentica i binari.
Il caos legato al maltempo si divide le aperture dei quotidiani con la politica. Di Maio fa le prove per Palazzo Chigi e manda la lista dei ministri al Colle (Stampa, QN). Gentiloni: "E' surreale" (Repubblica). Berlusconi rilancia Tajani premier, carta per il centro sud (Sole, Messaggero). Il presidente dell'Europarlamento al Foglio: "Cosa deve fare una destra di governo". Sul Messaggero parla la Meloni: "Nella Ue diremo no all'asse franco-tedesco". Sul Mattino intervista alla Carfagna: "Legge Fornero da rivedere, sconto alle donne per ogni figlio a carico". Grasso cerca i voti grillini: "Tornate a sinistra" (QN). Tutti cercano gli indecisi, ma sulle urne pesa anche l'incubo gelo (Stampa).
Sul Sole i dossier del prossimo governo: Ilva, Alitalia, tlc. Calenda ad Avvenire: "Serve un governo vero. E per le imprese c'è il fondo anti-crisi". Il Fatto contro Gentiloni: ecco i suoi flop. Libero contro Padoan: è una frana ma da lezioni a tutti.
Auto, la Germania dice stop ai diesel in città (Sole, Giornale). La Raggi fa altrettanto: stop a Roma dal 2024 (Sole, QN, Messaggero). Il Sole: ora l'industria deve adeguarsi.
Scalata mondiale a Sky, trema lo squalo Murdoch (Giornale): Comcast offre 22 mld di sterline (Sole).

ITALIA-ECONOMIA
Ilva, Alitalia, ma anche Tlc – lo scontro tra Telecom e Mediaset – Fincantieri – per l'alleanza italo-francese sulle navi militari – ed Embraco: sul Sole i dossier industriali "congelati" in attesa del voto, la cui soluzione è ora affidata al futuro governo. Calenda ad Avvenire: "All'Italia serve un governo effettivo. Per Ilva Taranto l'investitore c'è ma c'è da superare il vaglio dell'Antitrust europeo, il ricorso al Tar degli enti locali e l'accordo sindacale sui 14mila lavoratori. In Alitalia i commissari hanno fatto un eccellente lavoro di ristrutturazione ma i potenziali acquirenti vogliono aspettare le elezioni. Quanto alla Embraco c'è il tema della delocalizzazione all'Est dove si offrono condizioni strutturali che mai potremmo eguagliare, e il rifiuto di 10 mesi di cassa integrazione a spese nostre per trovare una soluzione alla deindustrializzazione". Per Calenda "dobbiamo continuare in un'azione seria per una crescita basata su più investimenti, più lavoro, più reddito. Non si da crescita in altri modi, non ci sono scorciatoie". E per le transizioni industriali Calenda rilancia il fondo anti-delocalizzazioni: "Il Cipe dovrebbe deliberare un fondo gestito da Invitalia con congrui finanziamenti per consentire di prendere un'azienda in crisi, ristrutturarla e rivenderla sul mercato".
Sul Fatto tutti i flop di Gentiloni in politica economica: nei conti pubblici più deficit e rischio di manovra correttiva ad aprile; sul fronte banche, Mps non è guarita, le Banche Veneto in regalo a Intesa con un sostegno miliardario dello Stato. Alitalia e Ilva lasciate nel limbo. Contestabili anche le nomine, a cominciare da quella del banchiere Profumo a Leonardo-Finmeccanica (nell'ultimo anno il titolo è crollato del 28%)  la conferma di Mazzoncini alle Fs (emblematico il caos di questi giorni), la nomina di Nava alla Consob (sarebbe molto legato a Tajani). Libero attacca invece Padoan: il debito cresce, i nuovi occupati sono precari, i giovani fuggono ma lui continua a dare lezioni.
Napoli, caos neve (Corriere), l'emergenza treni blocca il Paese (Stampa). 43 treni cancellati per gli scambi gelati. Delrio: "Mai più fatti simili". Oggi garantito l'80% dei convogli ad Alta velocità. L'Authority dei Trasporti minaccia sanzioni. Camanzi: "Neve e gelo non possono ridurre i diritti e la ttela dei passeggeri" (Corriere).

Su Repubblica il "processo" alle Ferrovie. L'ad Mazzoncini chiede scusa: "Sono stati commessi errori che non ripeteremo – dice a Repubblica - Dobbiamo delle scuse ai passeggeri. Pronti a investire 100 milioni". Traffico nel caos per il blocco delle scaldiglie di Orte e Termini. "La legge vieta l'overdesign ovvero gli investimenti ingiustificati e il grande freddo nel Lazio non era considerato sistematico – si difende Mazzoncini - Ma ora abbiamo deciso di inserire nel contratto di programma tra Ministero e Rfi l'attrezzaggio di tutta la rete laziale con i sistemi anti neve e antighiaccio. Un investimento di 100 milioni a regime, che metterà la rete in condizioni di parità con il resto del paese".
Sul Corriere parla Gentile, ad di Rfi: "La nevicata attesa su Roma era debole, su questa base abbiamo commesso un errore, non abbiamo ridotto l'offerta dei treni". E sulle scaldiglie: "Ne servono altre 150, per coprire tutto il Lazio serviranno 100 milioni. Il governo ci ha detto di procedere. Per Termini ci vorrà un anno, per il Lazio due".
Libero attacca Delrio: pensa allo ius soli e se ne frega dei binari. Meno di una settimana fa aveva annunciato che nel 2017 l'Italia era tornata a spendere 290 mld in investimenti per le opere pubbliche: ci spieghi dove sono finiti questi soli visto che cantieri in giro non se ne vedono e che la paralisi ferroviaria di questi giorni è dovuta al fatto che 150 scambi su 300 nei pressi di Roma sono privi di scaldiglie.

ITALIA-POLITICA
Di Maio fa le prove per Palazzo Chigi (Stampa e tutti). Il leader M5S nomina i ministri, li riunisce e manda via mail l'elenco al Colle. Nella squadra dei 18 Lorenzo Fioramonti al Mise, Giuseppe Conte alla Pa, Pasquale Tridico al Lavoro, Alessandra Pesce all'Agricoltura (su tutti). Restano coperte le caselle più importanti: Economia, Esteri, Interni e Difesa. Gentiloni attacca:  "Un governo ombra. Surreale" (Repubblica e tutti). La replica di Di Maio: "Quale governo ombra, questo è alla luce del sole. Gentiloni pensa già agli inciuci post voto". L'economista Tridico, indicato per il Lavoro, alla Stampa: "Il livello delle personalità è altissimo. E non è stata violata nessuna norma".  Conte, scelto per sburocratizzare la Pa, a Repubblica: "Prima votavo a sinistra, ma gli schemi ideologici del '900 non sono più adeguati. I movimenti si giudicano sulle proposte utili ai cittadini". Ma la lista non ha nessun valore istituzionale per il Colle scrive il Messaggero; Mattarella non prenderà in considerazione la mail fino a dopo il voto (Corriere). Il Costituzionalista Luciani al Corriere: "è solo un'iniziativa politica, i giochi per il governo si aprono dopo il voto". Per Franco (Corriere) quella del M5S è una mossa d'anticipo che rischia di essere una forzatura. Ferrara sul Foglio definisce "pericoloso" il placet di Mattarella al M5S
Centrodestra, nuovo scontro a distanza tra Berlusconi e Salvini sul nome di Tajani (Stampa). "Aspetto il suo ok" dice il leader di Fi (Corriere e tutti), anche se, in caso di stallo, vorrebbe tornare al voto tra un anno e ricandidarsi premier (Giornale e altri). Sul nome di Tajani, nuova chiusura di Salvini, che alla Stampa dice: "Fa egregiamente il suo lavoro all'Europarlameno e continuerà a farlo. Perchè il 4 marzo vinciamo noi". Per il Messaggero la scelta di Tajani serve a Berlusconi per recuperare il Centrosud – dove Fi teme il flop del Pd che potrebbe aiutare il M5S - perchè il suo profilo euromediterraneo rafforza il messaggio anti-Lega sulla premiership. Tajani, in un colloquio col Foglio, si smarca: "Parliamo di come deve essere una destra di governo. Serve una cura da cavallo per il Meridione, poi un abbassamento delle tasse, un'economia sociale di mercato. Poi sicurezza e controllo del territorio. Le riforme? Il modello presidenziale e le riforme istituzionali sono da sempre un nostro obiettivo". Sul programma, Salvini alla Stampa dice: "Stiamo già lavorando sul post legge Fornero, sulla flat tax, sulla legittima difesa e sull'immigrazione". La Meloni al Messaggero: "L'Italia, se vinciamo noi, dovrà dialogare con il gruppo dei Paesi Visegrad piuttosto che con l'asse franco-tedesco: l'Europa dell'Est si sta impegnando a difendere i confini dell'Ue dall'immigrazione incontrollata. Per questo oggi sarò da Orban". Intanto, in dubbio la presenza di Berlusconi alla manifestazione di domani.  Per il Corriere non ci sarà, ma per Repubblica e altri Berlusconi si. Salvini alla Stampa: "L'Atlantic di Roma è prenotato, io ci sarò. Gli altri, non so". La Meloni al Messaggero convinta della presenza degli alleati: "Finalmente uniti sul palco, i continui distinguo rischiavano di confondere i nostri elettori".
Centrosinistra, Gentiloni avvisa Renzi: "Nessuno strappo a sinistra" (Stampa). Il presidente del Consiglio conferma che "il Pd ha tanti candidati premier, l'importante è che confermi il suo ruolo di partito guida". Renzi e il premier alla kermesse romana con Zingaretti: "non ci divideranno". Ma Orlando e la Bonino insistono su Gentiloni: "Deve essere lui il nostro candidato" (Messaggero). Sul Corriere l'apertura di Bersani, che ipotizza un bis del capo del governo per fare la riforma elettorale. "Il Rosatellum era l'unico compromesso possibile. E' possibile migliorarlo, ma con due Camere e tre poli non basta la legge elettorale a garantire la governabilità. Potevano votare sì al referendum costituzionale" accusa Rosato al Sole. Grasso (Leu) intervistato dal QN: "Il Pd ha smesso da tempo di parlare alla sua gente e ha fatto cadere le bandiere della sinistra. Dal 5 marzo daremo vita a un partito di sinistra. Noi siamo la vera novità dopo 25 anni di Berlusconi, 3 di Renzi, le pericolose valanghe populiste".

ESTERI
Diesel,la sentenza tedesca scuote l'Europa: in Germania il tribunale di Lipsia autorizza le città a mettere al bando le vetture a gasolio per ridurre le emissioni. La sentenza, molto attesa, ha stabilito che i piani per la qualità dell'aria devono essere attuati a livello locale anche in mancanza di modifiche alla normativa quadro federale. Normativa ferma ai divieti per le Euro 3. La sentenza si applicherà da subito alle auto Euro 4 e da settembre 19 alle Euro 5. A rischio un parco macchine di 12 milioni di auto: introdurre filtri alla flotta esistente potrebbe costare fino a 29 mld. Un colpo all'industria già in crisi e alle politiche del governo Merkel (Sole). In allarme la Spd, contraria al bando (Stampa). Immatricolazioni di diesel in caduta libera. Opinione pubblica spaccata a metà: il 43% a favore dei divieti. Edoardo Croci (Bocconi) a QN: "I combustibili fossili hanno la strada segnata e indietro non si torna, ma l'elettrico non basta: meno auto più salute, puntiamo di più sui mezzi pubblici".
La Raggi dal Messico durante il Convegno C40 sul clima, annuncia: "Via i diesel dal centro di Roma dal 2024" (Messaggero, Giornale, Sole e tutti). La sindaca anticipa di dodici mesi la sua "collega" di Parigi, Hidalgo, che qualche tempo fa aveva già fissato al 2025 la data-limite e dice: "Insieme alle altre grandi capitali mondiali, Roma ha deciso di impegnarsi in prima linea". Ma serve una regia comune e incentivi dello Stato (Corriere e altri). Nel parco-auto del Campidoglio, solo 378 bus sono ecologici, mentre 1500 mezzi sono dotati di motore diesel, così come i 150 in arrivo (Messaggero Roma). Resta, inoltre, da chiarire quale sarà il parametro esatto della zona in cui il bando verrà pubblicato.
Slovacchia, sul delitto del giornalista Jan Kuciak l'ombra della 'ndrangheta (Stampa, Messaggero, Fatto). Nella redazione di Aktuality, il giornale per cui il cronista lavorava da tre anni, c'è il sospetto che mandanti e killer d Jan e della fidanzata siano italiani, i fratelli Sebastiano, Antonino e Bruno Vadalà. I tre, in Slovacchia, erano destinatari di fondi europei su cui il giornalista aveva cominciato ad indagare per un vorticoso giro di società fittizie e per i rapporti con il Partito Socialdemocratico.

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