Commentario del 22.02.2018

IN PRIMA PAGINA
Coltelli e agguati spaventano il voto (Stampa). In primo piano il picco di violenze che fa crescere la tensione in vista delle urne (Messaggero e tutti). Appello del Viminale: "Ora giù i toni" (Corriere). Minniti: "Nessuna impunità" (Repubblica). Intanto, arriva l'investitura di Napolitano: "Gentiloni essenziale per la stabilità, non solo nel breve periodo" (Sole, Repubblica e altri). Per il Giornale, Napolitano silura Renzi: "Meglio Gentiloni". Relazione dell'Antimafia: "I partiti hanno liste sporche, le mani delle mafie sul voto" (Fatto).  Giornale apre con l'appello di Weber, leader del Ppe: "Non fate inciuci".
Ancora spazio al caso Embraco, la Vestager (Ue) chiede di "creare lavoro, non spostarlo" (Sole). Intanto, appello delle imprese Ue: no al dumping sociale (Sole).
Fisco: nuove regole per i controlli sulle società (Sole).
Caso Ema, Tajani: "Dateci tutte le carte" (Corriere e altri). Via il segreto dal dossier Olanda, pressing su Juncker, e Milano spera ancora (Repubblica).
Olimpiadi invernali, oro per Sofia Goggia nella discesa libera (su tutti).

ECONOMIA
Garanzie del governo sulla forza della ripresa (Avvenire p.21): Gentiloni a Milano spiega: "Siamo tornati ad essere competitivi, il piano Industria 4.0 ha prodotto ottimi risultati e c'è un nuovo made in Italy contagiato dall'innovazione digitale". Anche Padoan ottimista: "Il debito pubblico calerà". Avvenire intervista l'economista tedesco Guntram Wolff, direttore dell'Istituto Brugel di Bruxelles: "L'Italia sta meglio ma ha bisogno di continuare le riforme: formazione dei giovani ed efficienza dello Stato sono due punti necessari. Non si possono toccare misure come la Fornero, oggi è uno di forza dell'Italia. Non si può aumentare ancora il debito, altrimenti di comprometterebbe la credibilità tra gli investitori internazionali".
Ancora in primo piano il caso Embraco: si muove Invitalia, in campo per favorire la possibile reindustrializzazione. Intanto, prosegue il braccio di ferro con Whirlpool (Corriere e tutti). In corso una ricerca per trovare investitori interessati allo stabilimento di Chieri, Calenda: "Stiamo incontrando alcune aziende interessate" (Sole p.2). Intanto, il commissario Ue per la Concorrenza, Vestager, ha dichiarato che i fondi Ue "servono per creare lavoro, non spostarlo". Su Repubblica (p.31) reportage da Spisska Nova Ves, in Slovacchia, dove si trova lo stabilimento Embraco che diventerà l'unico polo europeo del gruppo: salari sotto mille euro, operai giovani e aiuto agli investimenti fino al 35% sono i motivi che hanno portato in quest'area tante aziende.
Contratto statali, via agli aumenti per 467 mila lavoratori pubblici (Messaggero p.10). Scatti da 81 a 92 euro e fino a 606 euro di arretrati, in arrivo anche nuove indennità per mansioni rischiose. Anci soddisfatta: "Restituiamo dignità ai dipendenti dei Comuni". Intanto, al via il rush pre-voto per adeguare i contratti anche nel settore sanità (Sole p.8).

POLITICA
In primo piano l'ondata di violenze in vista del voto: aggressioni, blitz e arresti (su tutti). A Palermo fermati due antagonisti, un gruppo di Fn entra a La7, accoltellamento a Perugia. Sono settanta gli episodi di violenza nell'ultimo mese e mezzo, e adesso Viminale in allerta per i prossimi cortei: oggi Casapound presenta programma e candidati a Torino. Ma si teme anche per la marcia anti-razzismo dell'Anpi a Roma e il corteo di Fn a Palermo (Corriere p.3). "Non c'è nessuna emergenza, ma tolleranza zero con i violenti" avverte Minniti, che a colloquio con Repubblica (in prima e p.3) chiede di "misurare le parole" per evitare di "lanciare un allarme che finirebbe per farci cadere in una trappola mortale". Corriere (p.5) evidenzia però il ritorno degli estremismi: scuola, occupazioni e disagio sociale rappresentano il terreno di scontro tra antagonisti e gruppi di destra. E anche il tema immigrazione infiamma il duello rosso-neri (Stampa p.3).
Verso il voto. "Gentiloni è un punto di riferimento essenziale per la governabilità e la stabilità politica dell'Italia, non solo nel breve periodo": l'investitura di Napolitano nei confronti dell'attuale premier ripresa da tutti i quotidiani. Altro endorsement per Gentiloni dopo quello di Prodi (Repubblica p.6). Per la Stampa (p.6) è uno "sgambetto" a Renzi. E anche per Giornale (in prima e p.6) Napolitano si schiera nel fronte anti-Renzi. Fatto (in prima e p.5) polemizza con il "coro" dei cantori per l'inciucio di coloro che puntano sulle larghe intese. Il vice-segretario del Pd, Martina, al Corriere (p.6): "Gentiloni sarà fondamentale in questa partita: noi offriamo al Paese una squadra e personalità di spicco". Negli scenari post-voto: Di Maio accetta la linea Mattarella: "Se Berlusconi fallisce, incarico a me" (Stampa p.7). Il leader del M5S sarebbe pronto ad un governo di scopo con chiunque ci stia. Secondo Repubblica (p.11) il Quirinale, per evitare lo stallo, vuole coinvolgere il Movimento nel gioco delle intese. Il Capo dello Stato vuole evitare un ritorno a breve alle urne: in caso di pareggio elettorale, si andrebbe verso un governo di scopo per la Finanziaria e una nuova legge elettorale. Ritorno alle urne non prima di un anno.
Centrodestra, il leader del Ppe Weber al Giornale (in prima e p.3) lancia Berlusconi: "Se vince lui, la voce dell'Italia sarà più forte in Europa". Per Repubblica (p.12) l'incontro a Roma con Weber è per Berlusconi una nuova mossa anti-Salvini: il cav vuole lanciare Tajani premier. Nel frattempo, Salvini e Meloni dicono "no" all'apertura di Berlusconi agli esclusi del M5S (Corriere p.8). Berlusconi rassicura: "Verso gli ex 5S era solo ironia". Ma anche gli espulsi grillini si tirano indietro: "Con lui non andremo mai" (Repubblica p.11). Per il Messaggero (p.7) Berlusconi ha un piano B in caso di vittoria risicata: offrirebbe una Camera al Pd, si parla di Franceschini verso la presidenza di Montecitorio.

EUROPA
Caso Ema su tutti. Anche Tajani in campo: "Vogliamo vedere i dossier riservati". Il presidente dell'Europarlamento ha chiesto a Juncker di rendere pubblica tutta la documentazione dell'offerta olandese (su tutti). Ora l'Italia spera davvero, possibile ultimatum all'Olanda (Repubblica p.30). E, intanto, l'euroburocrate olandese, Italianer, che segretò le carte, lascia a sorpresa il suo incarico (Corriere p.21). Ma il vero scontro che contrappone l'Ema e Amsterdam è il costo dell'affitto del Vivaldi building, l'edificio che dovrà ospitare l'Agenzia in maniera definitiva: l'Ema chiede, attraverso una lettera, l'intervento dell'Ue. Ma dall'Olanda sono già pronti ad uno sconto (Stampa).
La Francia chiude ai migranti economici (Messaggero p.13): il governo presenta la riforma voluta dal presidente Macron che prevede l'accoglienza per chi ha diritto all'asilo. Pugno duro con chi non è in regola: arresto per chi entra senza averne i titoli. Il 66% dei francesi approva. Intanto, in tema migranti, la Germania propone un documento, in vista della discussione sul bilancio comunitario, per assegnare maggiori fondi Ue ai Paesi che accolgono migranti (Sole p.7): la Germania vuole introdurre condizionalità su riforme, Stato di diritto e solidarietà. Moavero Milanesi sul Corriere (in prima e p.32) segnala l'importanza del vertice dei leader sul bilancio dell'Unione: bisogna prestare la massima attenzione al quadro per il periodo successivo al 2020, c'è da evitare che si escludano gli incentivi per le nostre regioni, compreso il Sud.
Brexit, la May punta ad una "finta" uscita senza scadenza. La proposta britannica alla Ue non prevede una data certa per l'addio all'Europa (Corriere p.12).

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