Commentario del 04.02.18

IN PRIMA PAGINA
Macerata, grida "Viva l'Italia" e spara agli stranieri incontrati per strada (Stampa). E' un "fascio-leghista" (Fatto), voleva vendicare la ragazza fatta a pezzi da un nigeriano. Il raid razzista avvelena le elezioni (Repubblica, Messaggero). Salvini si difende - "Anche da noi ci sono dei cretini" (Stampa) - e contrattacca: "E' colpevole chi ci riempie di clandestini" (QN). Il Giornale parla di sciacallaggio. Libero: armato dai buonisti, non dalla Lega. Avvenire: xenofobia da fermare. Gentiloni: l'odio non dividerà (Sole). Minniti: "Rischio di nuovi episodi" (Corriere). E dal Viminale parte la stretta sull'odio social: "Sanzioni per chi incita all'intolleranza" (Messaggero). La madre della ragazza morta: "Adesso basta violenza" (Stampa). Ma per metà degli italiani lo Stato ha fallito sui migranti (QN).
Intanto il M5S svela i risultati delle Parlamentarie: vota un grillino su tre. Di Maio choc, solo 490 preferenze (Corriere, Giornale). Epurati in rivolta, scaricato il candidato con la casa a 7 euro (Repubblica). Sul Messaggero intervista a Tajani: un governo stabile per cambiare la Ue.
Sulla Stampa intervista esclusiva al premier turco Erdogan: "L'Ue ci faccia entrare". Incontrerà il Papa per parlare di Gerusalemme (Repubblica). Ma si moltiplicano i richiami sui diritti umani in Turchia (Corriere).
A Venezia festa a numero chiuso per il Carnevale: città divisa (Repubblica). A Roma Olimpico esaurito per il Sei Nazioni: oggi la sfida di Italrugby ai maestri inglesi (Messaggero, Tempo).

ITALIA-ECONOMIA
Sì ai braccialetti ma per monitorare le macchine: Corriere e Sole tornano sul caso Amazon. I braccialetti figurano infatti nell'elenco dei sussidi che possono godere delle agevolazioni fiscali per le imprese che fanno investimenti per digitalizzare la produzione. Ma Calenda chiarisce: "I sistemi di monitoraggio e di supporto al lavoratore, braccialetti inclusi, sono parte di Industria 4.0. Ma il brevetto di Amazon è un device che dà impulsi direttamente sul corpo. E' una roba totalmente diversa". Per Calenda "dare impulsi anche non dolorosi al lavoratore è una violazione della dignità, è una soglia che non possiamo oltrepassare". E sul piano politico "dire che è una conseguenza del Jobs Act è una gloriosa fesseria". Padoan: "Ci sono leggi a tutela dei diritti dei lavoratori che vanno rispettate: se l'obiettivo è aumentare la produttività questo non si ottiene con i braccialetti ma con gli incentivi. E questi stanno funzionando".
Dal lavoro alle grandi opere: pagamenti in ritardo, pochi cantieri, le grandi opere vanno in crisi e i big italiani del settore fanno rotta verso l'estero (Corriere). Quello che potrebbe essere uno dei settori trainanti del Paese è sostanzialmente fero, con investimenti qusi nulli (meno del 2% del pil) e nessun grande progetto all'orizzonte. Gli operatori del settori lamentano la mancanza di programmazione: "Non c'è una visione politica a lungo termine con grandi progetti, un progetto strategico per il Paese. Quel poco che si realizza riguarda opere piccole a brevissimo termine". A bloccare le imprese anche il ritardo dei pagamenti da parte dello Stato: attesa media 156 giorni contro i 60 previsti. Di qui la crisi di Condotte e la fuga all'estero di Salini Impregilo, Astaldi, Rizzani de Eccher, Pizzarotti, Ghella. Negli altri Paesi Ue avviene l'esatto contrario, con il mercato domestico che rappresenta la quota maggiore del fatturato.

ITALIA-POLITICA
Macerata, il raid razzista di Luca Traini per vendicare la morte della giovane romana Pamela Mstropietro è un caso anche politico. La linea della destra: "Colpa dei clandestini" (Repubblica). Berlusconi: "E' il gesto di uno squilibrato ma richiama l'attenzione sul problema sicurezza". Meloni: "Azione criminale senza giusitificazione. Ormai ci troviamo in piena emergenza. Così è ridotta l'Italia in mano alla sinistra". Ma è Salvini a finire nel mirino, con Saviano che lo indica come "mandante morale" del raid e "pericolo per la democrazia" (Corriere). "Non ricordo Traini. L'Italia? Un campo profughi" dice a Repubblica. "Io condanno, punto. Ma ci sono delle ragioni: più di 500 mila immigrati irregolari che non portano tranquillità né sicurezza. L'odio e la violenza vengono istigati da chi ha riempito l'Italia di clandestini. Se non ci fosse un'immigrazione fuori controllo e delinquenziale certi episodi non ci sarebbero". Stesso concetto ripetuto a Corriere, Stampa, Libero, QN, Tempo.
Renzi: "Noi siamo diversi, nessuna polemica, la parola d'ordine è responsabilità" (Repubblica). Silenzio anche dal M5S: "Non strumentalizziamo". Gentiloni: "Odio e violenza non riusciranno a dividerci. Confido nel senso di responsabilità di tutte le forze politiche: comportamenti criminali non possono avere alcuna motivazione ideologica. Fermiamo questo rischio subito" (Corriere). Una linea condivisa con Mattarella: la politica non deve alimentare ansie (Messaggero). Ma Minniti lancia l'allarme: "Abbiamo davanti un altro mese di campagna elettorale, il rischio che l'odio generi nuove violenze è altissimo" (Corriere e tutti). Dal Viminale stretta e controlli sul web per fermare siti e pagine che alimentino l'intolleranza (Messaggero). Sui social pagine a sostegno di Luca (subito chiuse) e sfoghi choc: "Dovevi mirare meglio". E un fotomontaggio decapita la Boldrini: "Questa è la fine che devi fare".
Sul Messaggero intervista a Tajani: "Mi impegno per un'immagine del centrodestra che sappia stare ai vertici delle istituzioni europee. Oggi il nostro Paese ha bisogno di stabilità. E la stabilità italiana garantisce l'intera Europa. Il nostro Paese ha bisogno di un governo solido e che duri nel tempo. Quello il centrodestra deve dare". Esiste un piano B, ossia un governo senza Lega: "No, questa opzione non esiste affatto. Berlusconi non è andato a Bruxelles a parlare male della Lega. Ha detto solo che la guida sarà Fi, e quindi Ppe".
M5S, pubblicati i dati delle Parlamentarie: per Di Maio solo 490 voti, per un seggio ne bastano 57 (Corriere). Epurati in rivolta: "Fatti fuori da Di Maio". Scaricato anche Dessì, il candidato con la casa popolare: se sarà eletto lascerà il posto a chi è dopo di lui (Repubblica). Renzi riparte dal voto utile - "LeU fa vincere la destra" – ed evoca la grande coalizione tra Lega e M5S: "Se votate Berlusconi consegnate il governo agli estremisti" (Messaggero). Ieri il comizio a Scandicci, "ma non è più lui: noia e niente show" scrive il Fatto.
Lazio e Lombardia, liste chiuse (Messaggero e altri): nove gli aspiranti presidenti nel Lazio, 7 in Lombardia, 19 liste presentate in entrambe le regioni. E la sorella del ministro Padoan, Maria Piera, corre nella lista civica di Parisi nel Lazio.

ESTERI
"L'Ue ci faccia entrare": sulla Stampa parla Erdogan, oggi e domani a Roma per incontrare il Papa, Mattarella e Gentiloni. "Vogliamo la piena adesione alla Ue – dice - ci aspettiamo che Bruxelles rimuova il più presto possibile ogni ostacolo artificiale alla nostra adesione assumendo un approccio costruttivo. L'adesione della Turchia non può essere sacrificata a calcoli di politica interna". Col Papa parlerà dello status di Gerusalemme. Poi Erdogan ribadisce la dottrina turca su Siria e Kurdistan, la sua lotta all'Isis e sui sistema di difesa del Paese cita le trattative con Francia e Italia per la produzione di sistemi di difesa aerea e missilistica a lungo raggio. Previsto un incontro con gli imprenditori: "Mi auguro che sia proficuo. L'Italia è il nostro terzo partner commerciale ma il potenziale è maggiore". Per la visita di Erdogan capitale (e programma) blindato e nessun contatto con la stampa: iniziative di protesta organizzate dalla rete del Kurdistan e da Amnesty International.
Trump rivede la dottrina nucleare: cancellata la strategia di Obama, il Pentagono svela le mini atomiche sui sottomarini (Stampa, Corriere). Obiettivo della difesa Usa non è solo contrastare i pericoli che arrivano dalla Corea del Nord ma anche avere un deterrente in più verso Russia e Cina, considerate come una potenziale minaccia al pari dell'Iran. Mosca delusa: "Pronti a reagire. Garantiremo la sicurezza della Russia".
Ema, documenti segretati nella candidatura di Amsterdam: scrive il Corriere che la Commissione Europea, su richiesta del governo dell'Aja segretò gran parte della documentazione su Amsterdam, non verificò i tempi promessi dall'Olanda per realizzare la nuova sede né verificò l'adeguatezza della sede temporanea. Altra fonte di imbarazzo a Bruxelles è lo scontro con Londra sul contratto di affitto dell'attuale sede dell'Ema: non essendoci una clausola di uscita anticipata nei contratti di affitto e dei servizi si rischia una penale da 400-500 mln di euro.

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