Commentario del 24.02.18

IN PRIMA PAGINA
In Europa nessun rischio-Italia, titola il Sole in apertura, dopo il passaggio di Gentiloni a Bruxelles insieme a Merkel e Macron. Sul Sole parla Weidmann, capo della Bundesbank e candidato alla successione di Draghi: "I problemi dell'Italia? Non tocca a Bce risolverli". Berlusconi invoca il "voto utile" contro gli speculatori (Giornale): "Senza stabilità mercati a rischio". Padoan, sulla Stampa, mette in guardia dal clima di tensione: "Sbagliato sottovalutare". Su Corriere e Messaggero l'allarme scontri tra voto e cortei: Roma in trincea. Libero e Giornale contro gli antifascisti-killer. Su Repubblica e Messaggero i guai del M5S.  Caiata indagato viene espulso. Ma il patron del Potenza non si ritira (Messaggero). "Vado avanti anche senza M5S" (Repubblica). Sulla Stampa il passo falso di Di Maio al Quirinale. Sale al Colle e Mattarella se ne va (Giornale). Il Fatto parla di Mattarella in allarme: col Pd in picchiata, niente inciucio. Su Libero parla Sgarbi: "Sarò io il numero uno di Forza Italia. Vedrete". Sulla Verità esplosiva intervista a Giorgia Meloni "Oggi vado in piazza e sfido i violenti. E con il primo decreto chiudo i centri sociali".
Sul Sole l'accordo per la sanità: 85 euro di aumento. Sul Messaggero chi guadagna di più con i rinnovi: in testa i Vigili del Fuoco.
Sulla Stampa reportage dalla Siria: Quirico racconta l'ecatombe silenziosa di Ghouta.
In cronaca le giornate del grande gelo: dalla Siberia arriva il Burian (Corriere, Stampa)
Sul Corriere e tutti il record di Soldini sulla rotta del tè: Hong Kong-Londra in 36 giorni. Il navigatore a Repubblica: "Un'avventura non un viaggio. E quanta plastica".

ITALIA-ECONOMIA
In Europa nessun rischio Italia, titola il Sole in apertura riprendendo le parole di Juncker. La Borsa rifiata (Milano a +0,93%), spred in rialzo da 137 a 140 punti. Gentiloni, ieri a Bruxelles a braccetto con Merkel e Macron, spegne le polemiche: "L'Europa lavora insieme  ed è il modo migliore per battere populismi e anti-europeisti" (Sole). Ribadita una "leadership condivisa" su migranti e bilancio. Sul Sole lunga intervista al governatore della Bundesbank Weidmann e il botta e risposta ad un forum a porte chiuse ieri a Milano sul debito italiano ed una eventuale nuova recessione in Europa: "I problemi dell'Italia? Non tocca alla Bce risolverli. Deve risolverli la politica di bilancio. Perché non chiedete ai vostri politici: cosa potere fare perché ciò non accada più? Le responsabilità sono dei politici". Siri (Lega) al Sole: "Basta con questa ossessione del debito, l'unico modo per ridurlo è puntare sulla crescita ed è quello che faremo quando saremo al governo". Ma intervistato da Matrix Berlusconi rilancia: "Comprensibile la preoccupazione dell'Europa. Se mancasse una maggioranza e un governo stabile ci saranno delle speculazioni su di noi come è successo nel 2001" (Giornale). Padoan, intervistato dalla Stampa, mette piuttosto in guardia dalla flat tax promessa da Berlusconi: "I conti pubblici sarebbero davvero a rischio e sarebbe un pericolo per il Paese, i mercati cambierebbero in fretta umore". Quanto a Bruxelles "rispetto a mesi fa ci sono meno preoccupazioni. I mercati sono calmi perché non c'è l'impressione che il nuovo governo cambi rotta e c'è la convinzione che l'economia italiana sia più solida di dieci anni fa". Padoan nega trattative in corso per una manovra correttiva, si dice tranquillo su Mps e promette: "Bisogna rafforzare il Jobs Act, ridisegnare gli incentivi fiscali e fare un piano pluriennale sulla formazione professionale". Ma la Stampa, riguardo a migranti, manovra correttiva, cessione dell'Ilva e rischio infrazione per lo smog parla di "moratoria pro-Italia" in attesa del voto. L'ordine non scritto della Commissione Ue, anche sul caso Ema, sarebbe: "Niente bacchettate fino al 4 marzo".
Rinnovo dei contratti, sul Sole la pre-intesa per il comparto sanità, 550 mila lavoratori tra infermieri, tecnici e amministrativi: in busta paga aumento medio di 85 euro lordi in busta paga (da un minimo di 80,50 a un massimo di 94,80 euro) più gli arretrati, che ammontano mediamente a 480 euro. Le indennità rinviate alla contrattazione decentrata. Ora nella sanità restano da rinnovare i contratti per la dirigenza medica e sanitaria e quella tecnica-amministrativa.

ITALIA-POLITICA
"Così governerò l'Italia": sul Dubbio intervista a Berlusconi, che avanza l'ipotesi di FI al 20, 25% e frena le aspettative di Salvini: "Salvini è giovane, arriverà anche il suo momento". Su Tajani non conferma e non smentisce: "Chiunque sarà il premier resto io il garante degli impegni verso gli elettori". "Parafrasando Nenni potrei dire che questa volta la scelta è Forza Italia o il caos. Sono convinto che gli elettori, anche quelli in fuga dal Pd, rifletteranno su questo".
Voto e cortei, allarme scontri (Corriere e tutti). Ieri ancora tensioni tra centri sociali e polizia a Pisa per l'arrivo di Salvini. "C'è un clima da Anni '70, molti partiti sottovalutano o giustificano le gravi violenze di piazza, è molto pericoloso" dice Padoan alla Stampa (in prima e p.7). L'allarme del Viminale per i cortei di oggi a Milano, Roma e Palermo. "Qualcuno vuole destabilizzare" avvertono dal ministero degli Interni. Capitale ostaggio di cortei e antagonisti (Messaggero p.2): si teme il pericolo infiltrati al raduno di partigiani e Cgil. Sulla Verità (in prima e p.5) parla Giorgia Meloni: "Oggi vado in piazza e sfido i violenti. E con il primo decreto chiudo i centri sociali". "Se vinciamo, mai più teppisti rossi. Se non ci fossero le violenze di piazza, in primo piano ci sarebbe il cado Embraco. E' solo l'ultimo caso di delocalizzazione, bisognerebbe mettere al primo posto la difesa dell'interesse nazionale. L'Ue non ci tutela contro concorrenza sleale e dumping salariale".
M5S, passo falso di Di Maio al Quirinale (Stampa in prima e p.3): il leader grillino sale al Colle, ma fallisce la richiesta di avallo ai superministri. Il segretario generale: "Non è questo il momento". Per Franco (Corriere p.6) il vero obiettivo di Di Maio era corteggiare Mattarella perchè sappia sin d'ora che il M5S non vuole essere escluso dalle trattative per il governo. Di Maio ha ribadito i "segnali di disponibilità a un governo con Pd e Leu". Tra i dem, è Emiliano ad aprire al governo con il M5S, ma viene snobbato anche dai fedelissimi (Messaggero p.11). In un'intervista a Sky, il leader grillino: "Agli altri partiti dico di incontrarci e contrattare il programma della prossima legislatura. Poi contiamo i voti e facciamo un contratto sul programma che li vincoli" (Corriere p.6). Nel frattempo, arrivano altre defezioni nella possibile squadra di governo: si sfilano Magri e Becchetti. Nel Movimento tiene banco anche il caso Caiata: il presidente del Potenza calcio – indagato per riciclaggio - è stato espulso  (su tutti). Nel mirino degli investigatori dieci anni di compravendite fittizie dell'imprenditore su quote di ristoranti e bar a Siena (Repubblica p.2). L'ira di Di Maio: "Non ci aveva informato", l'inchiesta è del 2016. Ma lui tira dritto: "Non mi ritiro".

EUROPA
"La Bce non può sostituirsi ai governi": sul Sole intervista al governatore della Bundesbank Weidmann, dato in corsa per la successione a Draghi alla guida della Bce. "Tra Draghi e Merkel è stato più facile lavorare con Merkel: ha un approccio molto analitico. Alla fine è lei che decide ma fino a quel momento si può discutere ottimamente. Con Draghi è facile conversare, è una persona colta, si può parlare di tantissime cose con lui". Risposta diplomatica che sorvola sui duri scontri di questi anni tra i due e più in generale sull'opposizione della Bundesbank alla politica della Bce: "La fiducia deriva dalla comprensione ma anche dalla personalità. La discussione sulla nazionalità di un candidato alla presidenza della Bce è assurda. Non dovrebbe funzionare così. La Bce è indubbiamente un'istituzione che funziona bene ma questa non può essere una ragione per sostituirci ai governo".
Su Stampa e altri il Patto Roma-Berlino sui migranti: "Più fondi Ue a chi li accoglie". Al momento è solo un "paper" che gira ai tavoli del Consiglio Europeo dove sono iniziate le discussioni sul prossimo bilancio Ue. La proposta italo-tedesca avrebbe trovato il sostegno di altri big ma non dei Paesi dell'Est. Altro tema di discussione i "beni pubblici europei" da finanziare con entrate comuni (per esempio la web tax): si tratta della gestione delle frontiere, difesa, sicurezza, investimenti comuni, clima, cultura e giovani. Ma le priorità sono tante e le risorse meno che in passato, ora che dal bilancio verrà meno il contributo britannico,provocando un buco da 10-15 miliardi l'anno. Sempre sulla Stampa l'orientamento italiano sulla riforma della Ue: Roma punta a un'Europa più forte e integrata: a Bruxelles dovrebbe esserci un unico presidente, e anche l'esecutivo andrebbe rivisto; il bilancio dovrebbe essere più ricco e attento a temi come il sociale e le migrazioni.
Minacce turche e la nave piattaforma Eni-Saipem lascia le acque cipriote (Foglio in prima e p.4, Corriere e altri): navi da guerra turche hanno minacciato l'uso della forza per fermare Saipem 12000, l'imbarcazione per l'estrazione petrolifera di Eni diretta nell'area di mare a sud-est di Cipro, dove Eni vorrebbe esplorare riserve di gas. Perforazioni rimandate, la Saipem 12000 ora sarebbe diretta in Marocco. Il caso è stato ieri al centro dei colloqui tra il presidente cipriota Anastasiadis, Juncker e il premier greco Tsipras (Sole p.6). Al centro della contesa le esplorazioni di idrocarburi nella zona economica esclusiva, parzialmente rivendicata dalla Turchia e al centro dell'interesse di molte compagnie stranieri, non solo Eni.

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