Commentario del 9.02.18

IN PRIMA PAGINA
Macerata, la sinistra si spacca anche sui cortei, timori per gli scontri (Messaggero, Repubblica, Corriere). Il Pd non manifesta, Leu, Fiom, Arci e Anpi sì. Cofferati: "Sfilare serve, i promotori ci ripensino" (Fatto). A tenere alta la tensione la nuova ipotesi di delitto per Pamela e le dichiarazioni di Salvini: Islam incompatibile con i nostri valori (Stampa). Buttafuoco: "Destra e sinistra fuori dalla realtà sui migranti" (Stampa). Per i sondaggi la paura dopo Macerata non sposta elettori (Stampa). Aspettando il voto, il procuratore De Raho sugli impresentabili: "Puniamo chi candida indagati" (Fatto). Su Mattino e Italia Oggi i grandi assenti dal dibattito: Europa e terremoto. Sul Sole gli scenari del dopo voto: sul ritorno alle urne subito la cautela del Quirinale.
In primo piano anche l'Italia da record che non fa figli (Corriere). C'è un caso Lazio (Messaggero). Senza bambini un Paese in panchina (Avvenire). Libero: manco gli immigrati fanno figli, l'Italia non piace neppure a loro. All'opposto QN che titola sul ritorno dei giovani che se n'erano andati: meglio l'Italia.
Tra economia e finanza la cessione di Italo a un fondo Usa: un'altra azienda agli stranieri (Corriere). Cattaneo al Sole:"Così Italo diventerà un treno per l'Europa". Calenda alla Stampa: "Nel nostro Paese il capitalismo è troppo fragile" (Stampa).
In cronaca, l'assoluzione di Bertolaso per gli appalti della cricca (Repubblica, Fatto, Giornale): "E' il mio riscatto" (Messaggero). Doping ai ragazzini: "Soltanto così vinci" (QN). Arrestati dirigenti e medici (Avvenire, Mattino). A Sanremo l'Italia di Baglioni (Messaggero): il ciclone Virginia Raffaele scuote il Festival. Moro e Meta riammessi, incanta James Taylor.

ITALIA-ECONOMIA
Italo dice addio alla Borsa e all'Italia (Stampa e tutti): il gruppo dei treni ad alta velocità va agli americani di Gip per 2miliardi. Pioggia di milioni per i soci: al presidente Montezemolo 254, all'ad Cattaneo 116 milioni. Per il Corriere un'altra azienda italiana finita agli stranieri per un'offerta "irrinunciabile", dopo i casi di Ynap,Pirelli, Krizia, Fedrigoni. Montezemolo al Corriere: "Noi colonizzati? Retorica. Quando nel 2014 eravamo sul punto di chiudere nessuno ha alzato un dito eccetto Intesa Sanpaolo. E anche adesso, con l'offerta di Global Infrastucture sul tavolo, nessuno si è presentato con ipotesi alternative.Il gruppo Usa rappresenta un segnale di ottimismo verso le possibilità del nostro Paese". In prospettiva "il modello di concorrenza italiana nei treni diventerà tra due anni il modello europeo". "Italo diventerà un treno per l'Europa" dice l'ad Cattaneo al Sole. Cattaneo nega spaccature tra gli azionisti e rassicura dipendenti e dirigenti: "Chi investe 2 miliardi non vuole deprimere il bene ma farlo crescere". "Bene la vendita agli americani ma era meglio la quotazione", dice il ministro Calenda alla Stampa. "In questo caso la difesa dell'italianità è un non senso: i treni operano in Italia, non c'è rischio di delocalizzazione". Ma per Calenda avrebbe preferito in prima battuta una gestione di imprenditori: "Siamo un Paese con un'imprenditoria forte ma un capitalismo fragile, per cui quando viene il tempo arrivano i capitali stranieri. Ci possono essere stati casi di interventi predatori ma abbiamo adottato una normativa che consente di porre un limite". Sul Corriere parla Padoan: "Invece di lamentarci se altri investono in Italia dobbiamo credere nella nostra economia e investire noi stessi nel Paese". E sul caso specifico: "La quotazione a Milano sarebbe stato l'esito ideale, che peraltro avrebbe contribuito a rafforzare la Borsa italiana" e aperto al contributo di capitali italiani. Ma l'azienda ha deciso diversamente e il governo prende atto: "E' il segnale di un apprezzamento per le potenzialità dell'azienda, del settore e del nostro sistema regolatorio".
Italia senza culle, nati al minimo storico, al Lazio il record negativo (Messaggero in apertura e tutti). Quanto ai flussi migratori: in crescita quelli verso l'Italia (337 mila arrivi) in calo per la prima volta da 10 anni quelli in uscita, a quota 153 mila. Per l'Istat potrebbe aver influito la Brexit. Per QN è il richiamo di casa. Il demografo Alessandro Rosina al Messaggero: "Ora serve davvero uno sforzo straordinario o la tendenza non si invertirà più". Servono "politiche di conciliazione, per far percepire che l'arrivo di un bambino non minaccia il benessere. Servono sostegni economici e servizi". Sul Messaggero il quadro delle proposte dei partiti a riguardo e le politiche di Francia, Inghilterra e Germania a sostegno di mamme e nuove generazioni.
Sul Giornale il piano di Forza Italia per far ripartire l'economia del mattone: via le tasse su prime case e negozi sfitti, niente tasse neppure su donazioni e successioni, piano straordinario per la riqualificazione delle periferie secondo il principio della sostituzione edilizia. "Il mattone è la chiave per ridare all'Italia un futuro senza crisi" dice al Giornale Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia: "Serve un salto di qualità rispetto al passato, a partire dalla consapevolezza della centralità del settore per lo sviluppo e la crescita. Serve ridurre la fiscalità: bene la proposta del centrodestra sull'assenza di tassazione dove non c'è reddito. Significa la fine della tassazione patrimoniale. E poi maggiori garanzie per i proprietari nel rientro del possesso di un immobile".

ITALIA-POLITICA
Sul Financial Times Bill Emmott "sdogana" i Cinque Stelle paragonandoli al francese En Marche. Nell'ottica di una vera riforma del Paese, con FI terzo partito e dopo il fallimento del renzismo, il M5S rappresenta l'unica forza con una base elettorale solida per promuovere il cambiamento, specie ora che si è affrancato dal suo fondatore Grillo e ha abbracciato una prospettiva decisamente europeista. E ora anche Bruxelles guarderebbe al M5S come una forza "potenzialmente costruttiva", per dare all'Italia quel cambiamento di cui ha necessariamente bisogno. Test credibilità sulla nomina del ministro dell'Economia. Di Maio:
"O il M5S va al governo o è il caos, perché Renzi e Berlusconi non riusciranno neanche a fare l'inciucio" l'affondo di Di Maio. Ma Renzi cerca di polarizzare lo scontro tra M5S e Pd: "La sfida per il primo posto è tra noi due. Vogliono una campagna sul fango? Risponderemo colpo su colpo" (Corriere).
Ma la politica è ancora scossa dai fatti di Macerata. Ieri scontri in piazza al corteo di Forza Nuova. Contestazioni e insulti sui social al ministro Orlando per la sua visita ai feriti e a Minniti per le sue posizioni su migranti e Macerata (Repubblica). La sinistra divisa sulla piazza (Messaggero, Corriere e tutti): Pd e Anpi raccolgono l'invito del sindaco, non manifesteranno a Macerata ma il 17 a Roma, Leu, Fiom, centri sociali  e movimenti antifascisti sì. Salvini alza il livello della tensione: "L'Islam è una legge, non è una religione ed è incompatibile con i nostri valori, diritti e libertà. Al governo porrò il problema della compatibilità". (Stampa e tutti).  Renzi a Repubblica: "Salvini squallido. Un esponente della Lega spara e anziché tacere getta la responsabilità sul Pd. Ma non lo inseguo nella sua follia, non lo considero il mandante morale e non lo etichetto come corresponsabile". Poi difende Minniti dagli attacchi della destra: "Minniti sta facendo un ottimo lavoro. In un Paese normale quando accadono certi fatti si condannano e ci si stringe intorno alle istituzioni".
Per la Stampa non c'è nessun effetto Macerata sul voto: il sondaggio di Piepoli dà il M5S in calo al 27%, il Pd al 25%, FI al 16%,Lega al 13%, Leu al 6,5%, Fdi al 5%. Trenta i seggi in bilico alla Camera: al centrodestra (dato al 36,5%) mancherebbero 600 mila voti per vincere. Ma pesa il fattore Casapound (Stampa), presente in tutta Italia, se supera il 2% rischia di danneggiare Meloni e Salvini. E nella Lega si staglia l'ombra della scissione: bossiani e maroniani non condividono la svolta nera, la convivenza tra le due Leghe si fa sempre più difficile (Repubblica). 
Berlusconi continua però a puntare sulla sicurezza: "Serve l'esercito nelle strade" (Giornale) E Buttafuoco mette in guardia dal "collasso migranti": "Sinistra buonista, destra demagogica.". 
Dalla cronaca agli scenari post voto: Salvini dubita di Berlusconi e chiede il voto per la Lega, "almeno sapete cosa aspettarvi". Berlusconi alimenta invece molta nebbia sulle scelte future, e non potendo essere lui a guidare un eventuale governo pensa a un prestanome: la Stampa fa i nomi di Tajani, Letta o Ghedini a Palazzo Chigi . Il Giornale fa l'identikit del possibile premier: lo smilzo, il tarchiato e l'amico. Quello che è certo è che col Pd in caduta libera cade anche l'ipotesi di un Gentiloni-bis. Sul Sole lo stop di Mattarella ad un eventuale rapido ritorno al voto.

ESTERI
Tra sport e geopolitica cominciano le Olimpiadi invernali coreane (Corriere): Kim manda ai Giochi atleti e majorette, ma a casa fa  sfilare migliaia di soldati e il suo arsenale di cannoni, missili e lanciarazzi. "Disgelo vicino? No, è soltanto una farsa – dice al Corriere la scrittrice Lee – Il potere della dinastia si basa sulla Bomba". Sulla Stampala voce dei rifugiati in fuga dal regime: "Un colpo basso le Coree unite". Ora l'attenzione è sul possibile incontro in tribuna tra la sorella di Kim,Yo-jong, e il vice presidente americano Pence.  Il Messaggero parla di contatti segreti tra Usa e Cina.
In Siria nuovo fronte di guerra: raid americani fanno 100 morti tra le truppe di Assad (Stampa e altri). "Legittima difesa" degli alleati impegnati nella lotta all'Isis, la posizione di Washington. La Siria parla di aggressione; dura anche Mosca che parla di "presenza militare illegale" tesa solo a prendere il controllo delle risorse economiche del Paese. E proprio in Siria Iran, Russia e Turchia stringono una triplice alleanza contro Trump (Repubblica)
Il Corriere torna sull'intesa tedesca per la Grosse Koalition e racconta la parabola di Olaf Scholz, indicato come nuovo ministro delle Finanze. Da lui ci si aspetta meno austerità ma chi lo conosce mette in guardia: "Arrogante come Schauble".
Sulla Stampa i possibili sviluppi della crisi catalana: la prossima leader della Catalogna potrebbe essere Elsa Artadi, economista quarantenne, professoressa alla Bocconi,fedelissima di Puidgemont, a cui andrebbe una carica simbolica dall'esilio di Bruxelles.

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