Commentario del 06.02.18

IN PRIMA PAGINA
Il raid di Macerata ancora in primo piano su tutti i giornali. Tra destra e M5S fronte anti-migranti. Allarme Ue (Repubblica). Appello del Colle: senza comunità nasce la violenza (Corriere, Sole, Avvenire). Traini voleva vendicare Pamela colpendo il nigeriano in tribunale (Stampa). Spari anche verso i bar "di sinistra" (Fatto). Da Torino a Roma, ora nei quartieri multietnici si temono violenze (Stampa). Sul Messaggero il conto dei migranti irregolari: sono ancora 491 mila, in dieci anni scesi del 20%. Sul Giornale il piano del centrodestra per rimpatriarli: restano solo i veri profughi. Sul Fatto tutte le bugie di Berlusconi e Renzi sui migranti. Su QN parlano i sindaci: "Noi, in trincea".
In primo piano anche la visita di Erdogan a Roma, tra proteste e accordi (Corriere). Gentiloni: "Sì al dialogo ma Ankara rispetti i diritti" (Sole). Dialogo sulla Libia. Sintonia con il Papa su Gerusalemme (Messaggero). Poi la cena con gli imprenditori: investite da noi, vi aiuteremo (Stampa). Libero attacca il Papa: si è inchinato a Erdogan. Il Foglio lo difende: il Papa sfugge al trappolone di Erdogan.
Tra politica ed economia l'intervista di Salvini al Sole: "In pensione dopo 41 anni di contributi. Pace fiscale pagando il 15% della cartella" (Sole). Confindustria dice sì alla flat tax (Giornale). Gli operai lasciano il Pd per M5S: sfiducia nelle promesse sul fisco (Fatto). I partiti ci vogliono dare 200 miliardi inesistenti (Libero). E Veronica nega i soldi a Silvio e fa ricorso in Cassazione: "Ero un'attrice, con il matrimonio la carriera è finita" (Repubblica).
Borse, giorno nero. Wall Street crolla, poi chiude a -4,6% (Corriere). Tassi e inflazione ora fanno paura all'America (Repubblica). Primo stop dell'era Trump (QN).
In cronaca, il primo caso di morte per biotestamento: staccata la spina ad una malata di Sla (Corriere, Messaggero). Su tutti il Festival di Sanremo. Baglioni: "Il mio Sanremo? Solo tanta musica" (Corriere). Editto renziano su Scanzi: "Via dalla giuria, è del Fatto" (Fatto).

ITALIA-ECONOMIA
"In pensione dopo 41 anni. Pace fiscale pagando il 15%": sul Sole intervista a Salvini, che sul programma economico del centrodestra dice: "Si andrà in pensione con 41 anni di contributi e comunque non oltre quota cento". Tornare al regime preFornero costerebbe 15 mld l'anno. "Gli 80 euro di Renzi sono costati altrettanto. Quelli li manteniamo ma sulla Fornero nessun compromesso: vogliamo mandare in pensione gli anziani e lasciar spazio ai giovani". Quanto alle coperture "ci sono 1000 mld di cartelle esattoriali non riscosse, di queste il 50% è da ritenersi inesigibile. Ma ben 500 mld possono tornare utili. Noi puntiamo alla pace fiscale: a tutti i contribuenti che anno cartelle esattoriali sotto i 100 mila euro offriamo di chiudere le pendenze col fisco pagando il 15% del dovuto. Fanno tra i 40 e i 60 mld di gettito". Ma Salvini nega che sia un condono: "Non è una misura una tantum: il 15% che paga hi oggi è in debito è lo stesso che pagherà a domani con la flat tax". Salvini nega anche un impatto sul debito pubblico. "Il debito è cresciuto per tagli e politica del rigore. Quanto alle norme Ue rispetteremo solo le norme che ci permettono di crescere: il 3% alcuni Paesi europei lo ignorano da anni": E sul referendum dell'euro dice: "Mai proposto, quella era una grillata e poi la Costituzione lo impedisce. L'euro è stato un errore ma c'è e ora dobbiamo trovare una soluzione. Anche preparandoci a un exit strategy perché chi ha guadagnato domani potrebbe dire che il sistema di moneta unica va rivisto. E le avvisaglie non mancano". Quanto ai dazi "non propongo dazi indiscriminati ma su settori che subiscono una concorrenza sleale come pelletteria, calzature, tessile e agricoltura. Con me al governo ci faremo sentire".
Contratto vigili del fuoco: aumenti fino a 400 euro (Messaggero p.13): già domani potrebbe arrivare la chiusura dell'accordo, che prevede buste paga più pesanti anche grazie al nuovo assegno legato all'anzianità.
A Confindustria piace la flat tax, scrive il Giornale. "E' un buon concetto nella logica di rivedere il sistema per una riforma fiscale che parta dai produttori, cioè imprese e lavoratori" ha detto Boccia. L'ex ministro Antonio Martino: "E' una misura che scoraggerà l'elusione fiscale e non favorisce i ricchi".
Donne, la violenza impunita. Caos tribunali: sentenze lente, archiviata una denuncia su 4. Su Repubblica (p.17) la relazione finale della commissione d'inchiesta sul femminicidio, che sarà votata oggi in Senato, nella quale vengono messi in luce alcuni nodi dolenti: dalle sanzioni troppo blande per le molestie sessuali sul lavoro alle scandalo assoluzioni, come nel caso di Caltanissetta dove il 44% degli imputati viene salvato dai giudici. Francesca Puglisi, presidente della commissione: "I magistrati non si parlano e a rimettersi sono quasi sempre i bambini. Inoltre, troppo spesso la violenza viene catalogata come 'conflitto familiare'".

ITALIA-POLITICA
Di Maio rompe il silenzio sul raid di Macerata e accusa: "La bomba sociale dei migranti è stata provocata da Berlusconi e dal centrosinistra". E a Repubblica dice: "Nessuna speculazione su fatti che condanno con forza. Ma se Berlusconi racconta balle dobbiamo ristabilire la verità. Noi vogliamo rendere più veloce la procedura per valutare il diritto del migrante a stare in Italia e puntare tutto sulla cooperazione internazionale per rendere più chiare e rapide le procedure di rimpatrio".
Sul Sole parla Salvini, che torna a sconfessare Traini - "Uno squilibrato non caratterizza un movimento" – e sulla leadership del centrodestra dice: "Vince chi ha più seggi, perché significa anche più voti".  Ma a Frosinone, inaugurando una sede della Lega, parla di "razzismo di stato della sinistra nei confronti degli italiani" (Repubblica) Anche la Meloni attacca: "Sono due giorni che parliamo di pericolo del razzismo" ma il problema è l'immigrazione "che produce un aumento dei reati". Renzi gioca in difesa: "Troppa gente la pensa come Salvini, noi perdiamo voti" il retroscena di Repubblica. L'onda lunga del raid avvantaggia la Lega e penalizza il Pd. E così la linea è evitare lo scontro frontale e rilanciare sulla sicurezza: "Bisogna investire su Carabinieri e Poliziotti – dice a Repubblica tv – proponiamo l'assunzione di 10 mila uomini. Prima di tutto c'è la difesa dell'Italia e degli italiani e quelli che li difendono sono le forze dell'ordine". Anche la Stampa parla di Renzi in stand by un attesa che passi la bufera ma rimarca anche la freddezza con Minniti. I sondaggisti "Ora ha paura degli immigrati anche chi vota centrosinistra" (Stampa). Sul Corriere parla la Boldrini: "Tutte le forze democratiche dovrebbero unirsi e fare una grande manifestazione nazionale a Milano senza simboli di partito per ribadire i principi della Costituzione". Poi attacca Salvini: "La dose di veleno che riversa nel dibattito per suscitare le reazioni più rabbiose è andata aumentando. Invece di impegnarsi per risolvere i problemi lui li alimenta. Il Pd sugli immigrati? Subalterno alla destra". Fedriga (Lega) si difende: "Noi poniamo problemi. Parlare di fascismo oggi è fuori dalla realtà" (Corriere).
Da Mattarella appello all'unità: "Senza comunità si arriva alla violenza" (Corriere). Anche la Ue in allarme. Timmermans, riferendosi al raid di Macerata, twitta: "Un attacco volontario ai nostri valori fondamentali, un tentativo di distruggere il tessuto che ci lega come europei" (Repubblica)..
Tensioni Berlusconi-Meloni sul patto anti-inciucio (Corriere): l'ex premier non andrà alla manifestazione del 18 indetta dalla leader di Fratelli d'Italia. "Non sono d'accordo sulla parola inciucio – dice ad Agorà – In Germania da 70 anni c'è una coalizione. Si deve distinguere tra patto segreto ed eventuali accordi dichiarati". La Meloni si è detta "basita" per l'apertura a "una coalizione allargata" e delusa. Ma Berlusconi ha precisato: "Non so dove l'ha letto: escludo una coalizione allargata. Se non ci sarà una maggioranza sarà necessario tornare alle urne perché non c'è nessuna possibilità di fare un governo con il Pd o con il M5S". Ma per Renzi c'è un riconoscimento: "Ha eliminato il comunismo dal suo partito trasformandolo in una forza socialdemocratica. Ma la sinistra non è più in campo: oggi lo scontro è tra M5S e la nostra coalizione dei moderati".
Nel M5S tensioni per il caso scontrini e per i no vax. Ma Grillo si prepara a tornare in piazza con Di Maio (Corriere). Sul Corriere intervista all'ex capitano De Falco: "Sono col M5S per continuare a servire lo Stato. Prima votavo a sinistra".

ESTERI
Erdogan, gelo con l'Italia sui diritti (Stampa in apertura). "La Turchia deve rispettare i curdi": dal Papa avviso senza sconti a Erdogan. Chiesta anche maggiore tutela per le minoranze cristiane (Repubblica p.6). Ma su Gerusalemme il premier turco esprime soddisfazione per la "linea comune" con la Santa Sede. Freddezza la Quirinale, gelo a Palazzo Chigi negli incontri di Erdogan con Mattarella e Gentiloni, critici per la politica di Ankara verso i curdi: "L'offensiva può danneggiare la lotta all'Isis" (Repubblica). Ma tra Roma e Ankara sorprese in arrivo sul fronte militare e nuovi affari (repubblica p.7). Su Corriere, Stampa e Messaggero la cena con i grandi gruppi italiani: piano per infrastrutture ed energia.
Berlino, intesa vicina all'insegna di meno austerity (Corriere): accordo per la grande coalizione forse già oggi. Tra gli ultimi scogli l'abolizione del divieto di caccia, che si vuole superare perché ci sono troppi lupi nei boschi.
In Francia il terrorista superstite del Bataclan a processo: "Non parlo e non ho paura" (Messaggero e altri). "Sono venuto solo perché c'è un processo. Il mio silenzio non fa di me un colpevole. Ma per i musulmani non esiste presunzione di innocenza".
Brexit, su Repubblica (p.13) intervista a lord Andrew Adonis, ex del Ft, più volte ministro, ora in rotta con la May: "Un secondo referendum è possibile e stavolta Brexit perderà. I danni per la nostra economia sono già sotto gli occhi di tutti. E poi difenderemo l'ideale europeo: la Gran Bretagna ha dato sempre il meglio di se quando ha guidato l'Europa": La campagna sarà condotta con Blair, l'avvocatessa dei diritti umani Gina Miller e i ragazzi della organizzazione Our Future Our Choice. Primo obiettivo, convincere Corbyn a cambiare idea sul referendum.
Fuori dall'Unione doganale, scrive il Sole, Londra rischia barriere Ue: da oggi a venerdì nuova tornata negoziale.
Sei Paesi balcanici nella Ue entro il 2025: su Repubblica il progetto che la Commissione Ue illustrerà oggi all'Europarlamento di Strasburgo. Le porte saranno aperte non solo per Serbia e Montenegro, già in trattative, ma anche per Albania, Kosovo, Bosnia, Erzegovina e Macedonia.

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