Commentario del 21.02.18

IN PRIMA PAGINA
Politica, Berlusconi apre ai ribelli M5S: "Non dico no, si faranno avanti loro" (Corriere).  Offerta ai candidati espulsi da Di Maio (Messaggero). E il suo candidato premier lo svelerà su Canale 5 il primo marzo (Stampa). Larghe intese più lontane (Repubblica). Meloni a QN: "Io contro l'inciucio. Gli alleati? Chi lo sa". Su Avvenire l'allarme degli 007 sul voto. Su Stampa e Sole le mosse di Mattarella per evitare il voto bis. Tra cronaca e politica. A Napoli Gomorra, tangenti e monnezza. Le ecoballe di Renzi&De Luca (Fatto). Nella società di rifiuti dimissioni e spese folli (Mattino). Roma, per la Raggi accusa archiviata (Corriere): nessun illecito su Romeo. "Adesso basta fango". Resta il processo Marra (Repubblica). A Palermo militante di Forza Nuova legato e pestato per la strada (QN e altri): "Siamo pronti alla vendetta" (Repubblica). Libero: i veri picchiatori sono i comunisti. Il Fatto: la violenza va condannata sempre, soprattutto contro chi non ci piace.
Ancora in primo piano il caso Embraco: ora la partita si gioca in Europa (Avvenire, Sole). L'Ue a Calenda: "Saremo intransigenti". Ma per il Foglio delocalizzare non è un tabù. Su Libero "via dalla pazza Italia". Non è un Paese ospitale per chi lavora.
Altra partita Italia-Ue. Milano ricorre per avere l'Agenzia del Farmaco: "Ecco le prove dell'imbroglio dell'Olanda" (QN). L'Ema: "Amsterdam scelta inadeguata" (Sole).
In cronaca "la peggio gioventù" (QN): pestano un vecchio disabile solo per filmarlo (Libero).
Staffette show ai Giochi coreani: per l'Italia altre due medaglie (Stampa)

ITALIA-ECONOMIA
Il dossier Embraco sul tavolo della Commissione Europea: "Saremo intransigenti sulla chiusura dello stabilimento" (Stampa e tutti). Calenda: "Il governo non molla di un millimetro". Roma pone a Bruxelles due questioni: verificare se c'è stato un uso di aiuti di Stato illegittimi a favore di Embraco e, più in generale, la fattibilità del piano Calenda su un fondo per la deindustrializzazione dei siti abbandonati. Ma nello specifico, le possibilità di stoppare il trasferimento in Slovacchia delle attività dello stabilimento di Chieri sono ridotte ai minimi termini. Per questo il governo è al lavoro con la Ue per contenere i danni. Calenda ha esposto alla commissario Vestager il suo progetto di un fondo anti-delocalizzazioni, ma per la Stampa sarebbe meglio chiamarlo fondo post-delocalizzazioni, perché mira a favorire la reindustrializzazione di siti già colpiti dalla delocalizzazione. Trattenere le multinazionali non si può e nemmeno offrire condizioni più vantaggiose per evitare che se ne vadano, perché in contrasto con la normativa degli aiuti di Stato. Il governo pensa dunque ad un intervento postumo, per gestire la fase di transizione e trovare alternative per salvare i posti di lavoro. La Vestager non ha chiuso la porta ma è presto per parlare di via libera. Tajani: "Serve un'armonizzazione fiscale che non riguardi solo i giganti del web". Prodi: "L'Europa non c'è perché ogni Paese fa i suoi interessi". Sulla Stampa il retroscena sulla Embraco Europe srl: l'azienda ha avuto 13 milioni di fondi pubblici, attraverso un'intesa con Regione ed enti locali, in cambio della garanzia di salvaguardare i posti di lavoro. Per Libero il caso della Embraco-Whirlpool che va in Slovacchia è solo la punta dell'iceberg: centinaia di imprese hanno trasferito la produzione per sfuggire a burocrazia e balzelli. Feltri: l'Italia non è un Paese ospitale per chi lavora. E il governo non è in grado di trattenere quelle aziende che fuggono dall'Italia. Preferisce obbedire all'Europa piuttosto che alle leggi elementare dell'economia.

ITALIA-POLITICA
Berlusconi spiazza Di Maio: "Gli esclusi 5Stelle? Saranno loro a farsi avanti. Sono stati presi a casaccio, è gente che non ha mai lavorato. La nostra coalizione sarebbe molto conveniente per loro: potrebbero trattenere per intero l'indennità parlamentare". Le dichiarazioni al Corriere Tv in primo piano su Corriere e Messaggero e su tutti. Di Maio: "Peggio della Camorra". Di Battista: "Mercato delle vacche preventivo". Nell'intervista ripresa dal Corriere Berlusconi rimanda ancora l'annuncio del suo candidato premier, parla di un tecnico all'Economia, nega che Ghedini sia in corsa per la Giustizia e nega anche sue ambizioni per la presidenza della Repubblica. E sulle larghe intese dice: "Non credo che i nostri programmi siano compatibili". Poi lancia lo Young Act per spingere le assunzioni a tempo indeterminato.
Per la Stampa Berlusconi rivelerà il nome del suo candidato premier il primo marzo a "Matrix" su Canale5. Meloni inflessibile sull'inciucio - "Io mi fido solo di me stessa e dei miei candidati" – stronca un Gentiloni bis e invita Berlusconi a fare chiarezza sul suo candidato premier: "Deve dirlo prima del voto. Va bene la regola che decide il partito che prende più voti ma non possiamo accettare chiunque a scatola chiusa".
Repubblica dà per sepolte le larghe intese: troppo deboli i dem. Berlusconi: "Questo Pd non tiene più". Spaventano anche gli impegni a cui sarà chiamato il nuovo governo: subito una manovra correttiva sui conti e in autunno una legge di Stabilità lacrime e sangue.
Sulla Stampa la strategia di Mattarella per evitare di tornare alle urne. Il faro, scrive Magri, è la prassi costituzionale consolidata negli ultimi 50 anni. L'incarico non andrà necessariamente al primo partito ma a quello che ha più chance di portare a casa una maggioranza parlamentare per il governo. Le larghe intese, qualora si realizzassero, sarebbero frutto di lunghe attese. Ma Gentiloni, per quanto apprezzato, difficilmente resterà a Palazzo Chigi.
Anche il Pd si prepara al dopo voto: la Stampa rilancia sul ruolo di Zingaretti per la successione a Renzi. Su Repubblica le tensioni dentro Leu. Ieri Grasso a Londra per giocarsi la carta Corbyn, ma Leu è delusa dal leader: venti di scissione tra ex dem e Sinistra Italiana. Dopo il 4 marzo diventerà prioritario ricostruire il centrosinistra. Bersani al Corriere: "Vogliamo costruire una grande area progressista che si basi su una sinistra sociale di governo. Discuteremo con tutti quelli che sono disposti a parlare di lavoro vero, fisco progressivo, sanità e scuola".
Campania,sul caso rifiuti cade un altro uomo legato al governatore De Luca (Stampa, Repubblica e tutti). E' Biagio Iacolare, presidente della Sma. Con lui nel mirino anche Rory Oliviero, che nel video diffuso da Fanpage tratta una tangente da 50 mila euro per lo smaltimento di fanghi tossici. Di Maio: "Allucinante, sembra di vedere Gomorra". De Luca parla di operazione squadristica e camorristica contro di lui.
Sulle urne l'allarme dal cyberspazio: "Gli 007 contro le manipolazioni". Sul Corriere e tutti la relazione annuale al Parlamento dei servizi di sicurezza. Il pericolo non viene solo dagli hacker: c'è il timore che il cyberspazio "diventi sempre più un agevolatore di attività di influenza realizzate attraverso la manipolazione e la diffusione mirata di informazioni, per orientare le opinioni pubbliche ed alimentare le tensioni socio-economiche". Una minaccia che si fa più concreta avvicinandosi alle urne. Alessandro Pansa (Dis): "Pronti ad evitare che la votazione subisca influenze negative". Non cala il livello di attenzione sul terrorismo, in particolare sulle infiltrazioni grazie a sbarchi occulti e sul rientro dei foreign fighters. Guardia alta anche su spionaggio industriale e finanziario:"Occorre difendere i nostri asset strategici" ha spiegato Gentiloni. "Lontano da chi interpreta questa protezione in chiave nazionalista e da chi propone dazi ma non siamo anime belle". Sul rischio eversivo dice: "Non può mai considerarsi superato". Nella relazione dei Servizi focus anche sull'estremismo politico: tra eversivi rossi e neofascisti, torna l'incubo dei nuclei armati (Stampa). Preoccupa la deriva dell'ultradestra contro gli immigrati e la propaganda filo Br di alcuni gruppi di antagonisti.

EUROPA
"Ema, Amsterdam ha cambiato le sedi" (Corriere): cade il segreto sul dossier olandese per avere l'Agenzia del Farmaco e trovano conferma le rivelazioni del Corriere, e cioè che le due sedi indicate alla Ue come temporanee in realtà non esistono. E sulla sede definitiva, lo Spark Building, pesa la sconfessione dell'Ema: "Amsterdam scelta inadeguata" (Sole). Prende corpo l'ipotesi di slittamento di un anno del trasferimento da Londra. Milano al contrattacco. Sala: "I nostri sospetti erano fondati, pensate se avessimo fatto noi una cosa del genere" (Corriere). Pronto il ricorso anche alla Corte dei Conti Ue "per danno per i cittadini europei e anche per le nostre tasche". Ma Berlusconi attacca Sala: "A Bruxelles al momento delle scelte non c'era il sindaco, non c'era il ministro non c'era il premier. Con noi al governo l'Agenzia tornerà all'Italia perché in Europa ho vinto tante battaglie". Gelido Sala: "Prego Berlusconi di astenersi da facile battute. Io lavoro".
Italia-Francia, sei saggi al lavoro per il Trattato del Quirinale: sulla Stampa il via al tavolo che dovrà ridefinire le relazioni tra Roma e Parigi a partire da industria, difesa, ricerca e cultura. La settimana scorsa il primo incontro, da qui a fine aprile la stesura della proposta, firma finale in autunno se il nuovo governo vorrà mantenere l'impostazione data da Gentiloni. A cimentarsi col Trattato dell'Eliseo per parte italiana Paola Severino, Franco Bassanini e Marco Piantini.

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