Commentario del 08.02.18

IN PRIMA PAGINA
Germania in primo piano su tutti, per l'intesa sulla Grosse Koalition (Sole).Berlino incorona Angela IV ma i ministri forti vanno all'Spd (Repubblica, Stampa). Per il Messaggero è l'addio all'austerity. Avvenire parla di Grande Coalizione pronta a cambiare la Ue. A Berlino c'è un po' di sinistra, titola il Fatto. Ma la Merkel dà buca a Gentiloni: ieri era a Berlino ma non l'ha ricevuto (Libero). E la commissione avvisa Roma: "Attenzione ai conti pubblici" (Stampa).
Sempre in primo piano anche la politica, con il duello sul condono edilizio tra Berlusconi e Salvini (Corriere). Libero sprona Silvio: più condoni per tutti. Salvini dice "no" e rilancia sulla leva militare (Sole). Dagli alpini ai fanti, nel paese c'è voglia di naja (Avvenire, QN).
Ancora spazio al tema migranti dopo il caso di Macerata. Sul Corriere parla il cardinal Ruini: "In un'Italia arrabbiata cattolici a rischio irrilevanza". E su Renzi: "Un bene il no al referendum costituzionale". Su Repubblica e Stampa parla Minniti: "No ai razzisti, spaccano il Paese". Sul Giornale intervista al presidente nigeriano Buhari: "Troppi criminali nigeriani. Non dovete più accoglierci". Intanto il sindaco chiude Macerata: "Niente cortei, serve silenzio" (Messaggero).
Repubblica torna sul caso delle toghe sporche. Legnini: "Nella magistratura serve più tensione morale" (Repubblica).
Su tutti il caso dei militari morti da uranio. La Commissione parlamentare: "Nesso con i tumori". La Difesa: accuse false (Messaggero).
In cronaca: ancora una ragazza uccisa, arrestato un tranviere-stalker (Avvenire). Sanremo vola, con l'amarcord di Baudo. Ma scoppia il caso Meta-Moro (Corriere p.42)

ITALIA-ECONOMIA
L'Italia cresce di più ma resta in coda alla Ue (Avvenire). E la Commissione Ue avvisa l'Italia: "Attenzione ai conti pubblici" (Stampa). Le stime di Bruxelles parlano di un pil all'1,5% per il 2018, una frenata nel 2019 (1,2%). L'Italia resta comunque il Paese con il tasso di crescita più basso dell'eurozona e della Ue. Solo il Regno Unito alle prese con la Brexit cresce meno. Per i tecnici Ue i venti favorevoli che hanno spinto l'economia italiana si indeboliranno con il graduale ritiro delle politiche di stimolo della Bce. Pesa anche lo stato " ancora fragile" del settore bancario. Per l'Italia il momento della verità sarà a maggio. Intanto da Moscovici arriva un doppio monito: "Serve consolidare il bilancio" visto anche l'alto livello del debito", e continuare il percorso delle riforme. Per MF è un'altolà ai partiti italiani. Libero enfatizza il dato Istat sulle vendite al dettaglio, in calo anche a dicembre, e sui dati Nielsen sulla grande distribuzione, il cui fatturato a gennaio 2018 ha registrato un –6,3% rispetto al 2017.
L'alta velocità di Italo agli americani per 2,5 miliardi (Corriere, Sole p.25, MF e tutti). Il governo preferiva la Borsa (Repubblica, p.24). Il Sole (p.25) parla di "modello Ntv" unico in Europa: così la concorrenza ha abbattuto le tariffe. Ma in aiuto al settore ferroviario in Italia anche 6,4 miliardi pubblici (Sole p.25).
Tim avvia il progetto di separazione della rete e il titolo vola sullo spinn-off della rete (Sole p.4, MF p.2 e tutti). Lo scorporo al consiglio del 6 marzo. Genish a Calenda: un'entità legale controllata al 100% (Corriere p.30). Calenda: "Un fatto epocale" (Stampa p.18). Competitor freddi: "Serve chiarezza" (Sole p.4). Intanto il Garante della Privacy multa Tim per 840 mila euro per aver violato la privacy di due milioni di ex utenti di rete fissa, chiamandoli per riconquistarli senza il loro consenso. Tim ha fatto ricorso in Cassazione (Repubblica p.27).

ITALIA-POLITICA
L'immigrazione torna il tema centrale della campagna elettorale dopo i fatti di Macerata. Sulla Stampa (p.2) i dati del Viminale: sono 3291 su 7978 i Comuni che hanno un centro di accoglienza e ospitano richiedenti asilo. Perciò almeno 3 Comuni su 5 non hanno ospitato migranti nel 2017. Numeri che contraddicono la tesi dell'invasione. Rispetto al 2016, sono il 59,8% i Comuni che hanno aperto all'accoglienza. Minniti: "L'obiettivo è smantellare gli arrivi illegali per poi sostenere quelli legali. Sono orgoglioso del calo degli sbarchi" (Stampa e Repubblica). Poi il ministro torna sui fatti di Macerata: "Un gesto di rappresaglia cieca, motivata da odio razziale. Ingiustificata e ingiustificabile". Su Nazione Firenze parla Matteo Renzi: "Sull'immigrazione la strategia di Minniti è giusta: bloccare le partenze, porre il tema in sede europea, investire in cultura per cui chi viene qui rispetta le nostre regole. Purtroppo tutto nasce da un errore del 2003 con la firma del trattato di Dublino da parre del governo di destra". Poi sui fatti di Macerata, dice: "Se c'è un partito che avrebbe il diritto di alimentare la polemica quello è il Pd: un esponente della Lega ha sparato a sei persone e poi ha voluto colpire anche simbolicamente la nostra sede. Ma quando si hanno responsabilità importanti il primo dovere è mantenere la calma e abbassare i toni, ma non significa nascondere la realtà: è un terribile atto razzista. Servono più militari e più sicurezza". Intanto, il sindaco di Macerata ha chiesto lo stop di tutte le manifestazioni in città (Messaggero p.9). L'Anpi ha annullato il corteo antifascista in città. Carla Nespolo, presidente Anpi a Repubblica (p.6): "Rinunciamo non per debolezza, ma per senso di responsabilità verso la comunità. E' evidente, comunque, che c'è stata una sottovalutazione di quanto sta accadendo da parte del mondo democratico rispetto all'antifascismo". Salvini su Libero (p.10): "La sinistra spinge sull'allarme fascismo perchè ha fallito, nasconde il fallimento attaccando gli altri e inventando problemi inesistenti. Con me a Palazzo Chigi uno spacciatore nigeriano clandestino starebbe in Nigeria, non qui".
Centrodestra, lite tra Salvini e Berlusconi sul condono edilizio (su tutti). Mentre il leader di Fi annuncia una "sanatoria per l'abusivismo di necessità" e una facilitazione sulle procedure su permessi a costruire. Salvini lo stoppa: "Dico fortemente no, il nostro territorio è già troppo cementificato, occorre abbattere le costruzioni abusive". Prende le distanze da Berlusconi anche Giorgia Meloni, bocciando gli "abusivi seriali".  Berlusconi prova correggere il tiro: "Ho parlato di semplificazione". Sul condono edilizio, Messaggero (p.7) cita i numeri del rapporto del Centro studi Sogea: dalla vecchia sanatoria del 2005 ad oggi restano ancora da chiudere 5 mln di pratiche. Il Fatto (p.2): il condono depreda lo Stato e devasta il territorio, ma porta voti.
Sul Corriere parla il cardinal Ruini: "In un'Italia arrabbiata cattolici a rischio irrilevanza". "L'Italia sta emergendo da un periodo difficile, con poche certezze, molti italiani sono comprensibilmente arrabbiati, i partiti cercano di volgere questo a proprio vantaggio. Il vero pericolo è che questo alimenti l'astensionismo. Ora c'è una fase nuova nella quale i cattolici rischiano i essere sempre meno rilevanti. Bisona evitarlo, potenziando la capacità di tradurre la fede in cultura e azione politica". E su Renzi: "Un bene il no al referendum costituzionale". Ruini si dice allarmato per il calo demografico – "distrugge la speranza di futuro" – e sul lavoro dice: "La Chiesa dovrebbe avere idee più chiare e coraggiose. E dire che la certezza del lavoro è essenziale ma che è finita l'epoca del posto fisso". Il cardinale bolla poi come "triste deviazione" la legge sulle unioni civili e sul fine vita".

ESTERI
Meno austerity in Europa: così rinasce in Germania la grande coalizione (Sole p.3). Siglato l'accordo programmatico tra Cdu, Csu e Spd, 179 pagine in tutto che ora devono essere approvate dai singoli partiti e, nell'Spd, dai 460 mila iscritti. I giovani Spd sono schierati contro. In rivolta anche il partito della Merkel: nella Cdu e tra le imprese c'è chi teme che l'alleanza sia sbilanciata a sinistra per l'economia. Sei ministeri – tra cui Esteri a Schulz, Lavoro e Finanze a Scholz – vanno infatti alla Spd, la Csu prende gli Interni per presidiare migranti e sicurezza. Il governo avrà a disposizione 46 mld di euro, 10 dei quali saranno spesi per una riduzione delle tasse per la maggioranza dei contribuenti tedeschi. 12 mld stanziati per le famiglie, 4 per costruire case, 12 per i trasporti. Il Messaggero parla di fine dell'austerity. Ma per il Foglio (in prima e a p.3) chi brinda a Olaf Scholz come il paladino della fine dell'austerità rischia di rimanere molto deluso. Per la Stampa Merkel resta la regina dei giochi: nei poti chiave fedelissimi e alleati. Weber (Ppe) al Corriere: "Ora dobbiamo correggere gli errori fatti sui migranti". Su Repubblica parla il ministro francese Le Maire: "L'Europa non è più una certezza, è una battaglia". E anche se i francesi hanno scelto Macron e i tedeschi la grande coalizione "la collera dei popoli resta, e non solo in Francia". Del voto italiano dice: "Spero che quale che sia il nuovo governo resti un attore centrale nelle discussioni europee". La Francia continuerà a spingere per l'integrazione: "Con i tedeschi c'è già piena sintonia sugli investimenti. Sulla tassazione dei proitti delle aziende abbiamo già abbassato l'aliquota dal 33 al 25%. Ora auspichiamo un'armonizzazione con gli altri Paese. Faremo proposte concrete con la Germania".  Gentiloni ieri a Berlino per rafforzare la sua credibilità internazionale in vista del dopo voto: "Serve continuità anche all'Italia" (Repubblica). Ma Libero, Stampa e altri sottolineano lo sgarbo della Cancelliera a Gentiloni; rimandato a casa senza un appuntamento.
Brexit, la Ue ora minaccia sanzioni (Sole p.6). La bozza di trattato per regolamentare il periodo di transizione tra 2019 e 2020c prevede sanzioni in caso di violazione delle condizioni stabilite. Londra potrebbe essere sospesa dai benefici della partecipazione al mercato unico.
L'Europarlamento boccia le liste transazionali (Sole p.6). In vista del voto alle Europee del 2019 Strasburgo rimette mano alle regole. Passa la proposta di capilista indicati come leader della Commissione Ue, non passa quella di liste trasnazionali. E' uno stop a Macron in piena regola (Foglio).
Corsica, Macron apre ai nazionalisti: "La nazione sarà citata nella Costituzione". Ma resta fermo sulle altre rivendicazioni: niente applauso per lui. Il leader corso Simeoni: "Un'occasione persa anche se restiamo in uno spirito di dialogo".


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