Commentario del 9.11.17

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano, tra Messina e Ostia. Eletto e arrestato in due giorni. Musumeci perde già un alleato (Fatto). Deputato in cella scuote la Sicilia del dopo elezioni (Corriere). L'arresto dell'impresentabile apre il caso dei mancati controlli (Messaggero).
Nella Ostia nera che torna al voto il fratello del boss pesta il cronista (Repubblica e tutti). Il cronista: "Lui ci picchiava e la gente attorno non ci ha soccorsi" (Fatto). Raggi: "Una marcia contro il clan" (Fatto). Repubblica: Ostia, un pezzo di Roma senza Stato.
Su Repubblica il dibattito sulla sinistra in panne. Prodi: "Tragedia Italia".
Sulla Stampa i contatti web tra M5S e Mosca.
Sul Fatto Forza Italia al crac: i creditori volgio pignorarle conti correnti e fondi.
Libero sotto tiro per il titolo di ieri su Renzi: pure Grasso e Boldrini sparano: stupidaggini. Renzi non si offende e si prepara a fare stragi nel Pd (Libero).
Spazio anche all'economia. Al club delle potenze industriali l'Italia ancora settima nel mondo (Sole). Ma i conti pubblici non tornano: l'Ue promuove la crescita italiana ma non il deficit (Stampa). Novità per gli statali: congedo anche per le unioni civili e assunzioni dei precari (Messaggero, Corriere). Sul Messaggero la promessa del garante: "Scioperi dimezzati dal 2018".
Dall'estero: Trump in Cina, pronti accordi commerciali da 250 miliardi (Sole). Tra l'uomo forte Xi e il fragile Trump a Pechino il vertice del sorpasso (Repubblica). E negli Usa è sconfitta elettorale (Messaggero).
In cronaca: sulla Stampa reportage dalle terre del sisma. A più di un anno ancora al freddo senza casa. La De Micheli: "Lavori lenti per garantire la sicurezza".

ITALIA-ECONOMIA
Bruxelles rivede al rialzo il pil italiano (Sole): oggi le stime della Commissione Ue, che dovrebbero ritoccare il tasso di crescita dallo 0,9% all'1,5% quest'anno, all'1,3% l'anno prossimo e all'1% nel 2019. Altro dato positivo, il debito pubblico finalmente in calo dal 132,1% del pil nel 2017 al 130,8% nel 2018 per scendere al 130 del 2019. La Ue promuove la crescita ma non il deficit (Stampa): sui numeri del deficit strutturale i conti non tornano ed è da questi che dipende il giudizio sulla manovra. A prima vistal'Italia sembrerebbe fuori dal Patto di Stabilità: ballano quasi 3,5 mld e si rischia una "deviazione significativa". Per la Stampa questo vuol dire che il giudizio positivo sulla manovra atteso per il 22 novembre è tutt'altro che scontato. Anche Repubblica sottolinea il buco nei conti pubblici italiani ma parla di scostamento minimo dai target per 1,7 miliardi. Per non condizionare la campagna elettorale la Commissione potrebbe quindi promuovere l'Italia e rimandare in primavera una revisione del giudizio.
Intanto su manovra e pensioni è il momento degli "assalti". Sul fronte fiscale fa discutere il raddoppio della tassa di imbarco negli aeroporti (Messaggero e tutti): tre gli emendamenti depositati in Senato che se approvati farebbero lievitare il balzello locale sui biglietti da 2 a 4 euro. Nettamente contraria l'intera filiera del trasporto aereo. Novità anche per la rottamazione bis delle cartelle esattoriali: un emendamento prevede una rottamazione totale, così da incrementare il gettito atteso.
Sul fronte pensioni il il governo blinda le deroghe (Corriere):  saranno 15 e non una in più, le categorie esentate dall'aumento dell'età pensionabile a 67 anni,  ha chiarito ieri il governo al tavolo con i sindacati. Cisl e Uil dovrebbero accettare, la Cgil no e si prepara alla mobilitazione. Camusso; "Se un meccanismo non va bene bisogna cambiarlo, non si può agire per deroghe".
Novità sul fronte della pubblica amministrazione. Ieri la Madia ha annunciato "maglie larghe" per l'assunzione di precari (così da consentire la stabilizzazione di 50mila addetti) e tempi stretti per gli aumenti contrattuali: agli 85 euro lordi al mese potrebbero aggiungersi circa 460 euro medi di arretrati relativi al primo biennio coperto dal nuovo contratto. Molto dipenderà dai tempi di firma dell'accordo con i sindacati. Nella bozza rimessa ieri dall'Aran ai sindacati spicca l'adeguamento anche del contratto degli statali alla nuova legge sulle unioni civili, pienamente equiparate ai matrimoni per quel che riguarda permessi e congedi. Altra novità, le ferie "solidali": il lavoratore, su base volontaria e a titolo gratuito, potrà cedere a un altro dipendente che abbia necessità familiari o di salute la parte che eccede le quattro settimane di ferie di cui ognuno deve necessariamente usufruire. Possibile anche lo spacchettamento in ore dei permessi e permessi ad hoc giornalieri per visite specialistiche.

ITALIA-POLITICA
Sicilia, è un caso nazionale l'arresto di un consigliere appena eletto (Corriere in apertura e tutti): De Luca (Udc), accusato di evasione fiscale e fatture false per un milione e 750 mila euro, era tra i candidati "impresentabili". Fa discutere anche il suo video su Facebook: "Tanto è una sceneggiata, è tutta cipria" (Corriere). Sul Messaggero l'imbarazzo del presidente Musumeci: "Io quei voti non li volevo. Nella mia squadra tutte persone specchiate, su cui garantisco personalmente. Dovrò dire tanti no ma lo farò". Il riferimento e a Forza Italia, che chiede la presidenza dell'assemblea e sei assessori. Lo sfidante Cancelleri, intervistato dal Corriere, attacca: "E' il nuovo record della giunta Musumeci: il primo arresto in meno di 48 ore. De Luca era nella lista degli impresentabili: Musumeci si scusi". Ma l'inchiesta non ferma i centristi. Cesa: "Per Berlusconi siamo fondamentali, serve una lista nazionale per replicare il successo siciliano" (Stampa). Stefano Parisi avverte: "Al centrodestra non potrà bastare la somma dei partiti. Bisogna puntare sui programmi" (Corriere).
Un caso nazionale anche i fatti di Ostia, dove Roberto Spada – fratello del boss in carcere - ha aggredito la troupe Rai che lo incalzava chiedendo un commento sul sostegno della famiglia a Casapound alle ultime elezioni. Frattura del naso per il reporter Rai, trauma cranico per il cameraman. "Mi ha aggredito all'improvviso, nessuno ci ha aiutato" dice il reporter al Fatto. I Carabinieri hanno acquisito la denuncia e i referti medici. L'aggressore: "Spaventavano mio figlio". Bipartisan la condanna dei fatti mentre sui social in molti si schierano dalla parte degli Spada (Messaggero p.6). Raggi al Fatto: "L'aggressione è un segnale preoccupante, sintomo di qualcosa che non funziona e che deve preoccupare tutti". E preannuncia una marcia di protesta per sabato: "Si ha l'immagine di una periferia da 'Far West'. Il centrodestra non si è indignato per l'appoggio degli Spada a Casapound. Non si può essere indifferenti, altrimenti si diventa conniventi".
Con i risultati del voto regionali, alle Politiche in Sicilia il centrodestra prenderebbe 19 collegi su 20, stima l'Istituto Cattaneo (Corriere). Il ventesimo andrebbe al M5S. Nessuna chance per il centrosinistra diviso, e non solo in Sicilia ma anche in Toscana, Umbria, Emilia Romagna, in questo caso a vantaggio del M5S. 5Stelle che, a parere degli analisti del Cattaneo, comunque non riescono a sfondare.
Salvini: "Il mio obiettivo è arrivare al 42%, la maggioranza che ci permetta di governare. Il trend è questo" (Corriere).
Su Repubblica in primo piano e su tutti la sinistra in panne. Prodi si tira fuori dalla contesa: "E' una tragedia" dice dell'Italia, ma il giudizio è anche sul Pd scrive Damilano su Repubblica, anche se il professore resterà fuori dalla contesa.
Emiliano e Orlando pronti a presentare una mozione anti-Renzi per chiedere l'apertura di un tavolo di coalizione e riunire il centrosinistra (Repubblica). Dunque andranno alla direzione dem di lunedì evitando strappi. Emiliano al Corriere: "Lo schema delle grandi intese, dopo il voto in Sicilia, non c'è più. Per evitare la debacle dobbiamo costruire un'alleanza con la sinistra, a partire dal programma. Se Renzi vuole sopravvivere eve sedersi al tavolo con umiltà e con proposte che Mdp e Sinistra non possono rifiutare". Per Emiliano il voto siciliano ha messo fuori gioco anche Gentiloni.
Renzi però non arretra e pensa a una "svolta macroniana" per il Pd, trasformandone radicalmente il profilo politico. Unica concessione, le primarie di coalizione, e già si profila una conta tra Renzi e Grasso, attivissimo nel tessere relazioni e contatti (Repubblica). Sul Corriere sondaggi riservatissimi che darebbero il centrosinistra al 33,1% senza bersaniani e il centrodestra al 34%, dunque una partita aperta tutta da giocare che non prevede alleanza a sinistra. La Stampa, a riguardo, parla di un Renzi euforico per questi sondaggi il che rilancia l'ipotesi di una corsa in solitaria o al massimo di una coalizione light.
Sulla Stampa i contatti tra M5S e i russi. L'uomo di Putin per il web, Robert Schlegel, rivela: "Di Battista e Di Stefano? Ci hanno fatto in generale un'impressione positiva". Ma non risponde alla domanda se agli incontri di fine marzo 2016 a Mosca siano seguiti accordi o qualche forma di aiuto, politico e finanziario. Ma un comunicato ufficiale pubblicato dal sito di Russia Unita parla di "format per una ulteriore cooperazione con M5S, in campagne elettorali ed agenda internazionale".
Dalla Russia agli Stati Uniti: "Trump non considera i grillini una minaccia – dice alla Stampa un ex assistente del presidente Sebastian Gorka. "Se un loro governo si impegnerà a rispettare i valori della civiltà occidentale la Casa Bianca potrà lavorarci insieme"-
Sul Fatto i conti in rosso di Forza Italia: "sotto" di 100 milioni, non paga i debiti, pignoramenti per 2 milioni. Il tesoriere, Alfonso Messina: "Soldi in cassa non ci sono. Abbiamo avviato solleciti ai parlamentari perché versino la loro quota di indennità. Ma pagare tutti i dipendenti sarà difficile. Oggi siamo rimasti in tre".

ESTERI
Cina e Usa rilanciano sugli affari (Sole): ieri primo giorno della visita di Trump in Cina, in cima all'agenda la firma di accordi commerciali per 250 miliardi di dollari e il tentativo di isolare la Corea del Nord, allontanandola dal suo storico alleato. Dietro l'intesa sul commercio una vera prova di forza tra Trump e Xi, scrive la Stampa: terreno di gioco la Nord Corea, il controllo del Mar Cinese e l'economia. Per Repubblica sarà il vertice del sorpasso tra l'uomo forte Xi e il fragile Trump.  Sul Corriere l'analisi del direttore dell'Atlantic Goldberg: "L'America ha un leader senza una vera dottrina. Neanche i generali possono controllarlo".
In Germania trattative a rilento per il governo: Merkel frustrata, e i francesi fanno i "colloqui" agli alleati (Corriere) Su Repubblica il paradosso Germania: l'economia è in volo ma le aziende licenziano.
Nel Regno Unito allo sbando la squadra di Theresa May (Corriere). Negoziati per la Brexit al palo (Foglio in prima). La Brexit sempre più in salita apre nuove incognite per la Ue (Messaggero).  p.19 Il capo negoziatore inglese Davis, in un'intervista  al Corriere, rassicura: "Ho detto chiaramente al vostro sottosegretario Gozi che dopo la Brexit gli oltre 600 mila italiani residenti e già registrati nel Regno Unito non dovranno rifare tutto dall'inizio. E ci sarà un periodo di grazia di due anni dopo la nostra uscita per la registrazione accelerata".

©riproduzione riservata


Nessun commento:

Posta un commento