Commentario del 27.11.17

IN PRIMA PAGINA
Belluno prima in qualità della vita nella classifica del Sole. Arretrano Milano, Roma e Torino. In coda Caserta e Taranto. Italia Oggi mette invece al top Bolzano e Trento e dà Roma in ripresa. Ma è nelle piccole città che si vive meglio.
Politica in primo piano su tutti col duello Berlusconi-Renzi su assegni e tasse (Corriere).  Renzi: 80 euro a ricchi e poveri. Silvio: Di Maio è uno scroccone (Libero). E come premier lancia il generale Gallitelli (Messaggero). Il Giornale: è il nuovo predellino. Il Fatto: anche Fazio riabilita B. Tra Renzi e M5S lo scontro è invece sulle fake news. Gli Usa: fake news russe in Italia (Stampa). Su Repubblica la legge del Pd contro le "bufale".
Spazio anche all'economia. Sul Corriere il rischio pensioni: servirebbero 88 miliardi in più. Su L'Economia affondo contro i re del web: ora pagate le tasse. Su Affari&Finanza l'ultima guerra della finanza: i bitcoin.
In cronaca, la sparatoria di Ostia, una guerra fra clan senza tregua. Minniti: "Risposta durissima" (Repubblica, Stampa, Messaggero). Su Stampa e Messaggero una mamma di Ivrea denuncia una blogger: "Istigazione all'anoressia". Rigopiano, i soccorsi deviati per i raccomandati (Messaggero).
Sport, la Juve vince. In testa è sempre una lotta a tre (Stampa). Follia De Rossi, Roma rimontata a Genova: 1-1 (Messaggero). Il Napoli passa a Udine: buon segno (Mattino).

ITALIA-ECONOMIA
Belluno prima nella classifica della qualità della vita del Sole 24 Ore, grazie all'eccellenza in campo economico, ambientale e sociale e nonostante il pil in affanno e i giovani che emigrano; seconda Aosta, terza Sondrio. Solo province alpine nei primi sette posti. Arretrano le grandi province: Milano scende dal secondo all'ottavo posto, Roma dall'undicesimo al 24esimo, Torino dal 35esimo al 40esimo posto. Spicca per dinamicità Ascoli Piceno, schizzata dal 42esimo al 15esimo posto, come pure Pescara e Treviso. In coda Reggio Calabria, Taranto e Caserta.
Italia Oggi mette invece sul podio della sua classifica Bolzano, Trento e Belluno. Dominano le province del Nord est, ristagnano le grandi città, ma Roma risale la china (da 88esima a 67esima), Milano perde una posizione (da 56 a 57esima), Torino scende dal 70esimo al 77esimo posto, Napoli stabile a fondo classifica insieme a Medio Campidano e Trapani. Si conferma la contrapposizione tra grandi e piccoli centri: non più un Centronord avanzato contro un Mezzogiorno povero, quanto piuttosto province minori più dinamiche contro grandi centri metropolitani più statici e con condizioni meno accettabili.
Calenda, ieri in tv da Minoli, nega la necessità di una manovra correttiva: "L'Ue fa ogni anno un negoziato e dovrebbe apprezzare i nostri sforzi ma sembra che basti mai niente. Va bene se fornisce buoni consigli, ma l'idea di dover sempre negoziare no" (Giornale).
Ma l'assalto alla manovra continua, scrive Repubblica, e la legge non arriverà in aula prima di dopodomani. I verdiniani di Ala chiedono di allargare il condono edilizio del 1994,il governo respinge la richiesta ma poi le richieste (e gli emendamenti) si moltiplicano, specie sul fronte delle pensioni. Sul Messaggero l'intesa finale: passa quasi senza modifiche l'emendamento del governo che recepisce l'intesa con Cisl e Uil sull'uscita a 67 anni con deroghe per 14.800 lavoratori nel 2019 fino a quasi 21 mila nel 2027. Passa pure l'emendamento di Ala sulla isopensione, ovvero sulla possibilità di andare in pensione prima ma con costi a totale carico delle imprese, e quindi a costo zero per lo Stato: i 4 anni di scivolo previsti dalle regole attuali salgono a 7. Ancora da chiudere invece l'accordo sull'estensione dell'Ape sociale ad altri gruppi professionali e con migliori condizioni per lavoratrici madri: se ne riparlerà alla Camera. Sulla Stampa il punto sulla web tax: il prelievo del 6% a carico dei colossi digitali dovrebbe entrare in vigore nel 2019, gettito atteso 114 milioni il primo anno. La nuova versione include anche le transazioni che coinvolgono i consumatori e prevede che ad applicare il prelievo siano le banche in fase di bonifico.
Sul Corriere l'allarme di Fubini sulla tenuta del sistema pensionistico: ogni anno la spesa per le pensioni pubbliche supera i contributi versati di 88 mld di euro. E' lo scarto più marcato dell'Unione Europea dopo quello dell'Austria, nonostante ministri e sindacalisti sostengano sistematicamente il contrario. La differenza viene colmata grazie alle tasse e al deficit pubblico.. L'Italia è anche il Paese dove le pensioni costano di più in Europa (15,7% del reddito nazionale) e quelli in cui si va in pensione prima (62,4 anni) ma è fra quelli che segnano il maggiore calo di spesa entro il 2060 (-1,9%). Ma neanche allora il sistema sarà in equilibrio dopo la riforma Fornero, lo scarto fra contributi versati e pensioni da pagare nel 2060 sarebbe pari al 3,2% del reddito nazionale, 54 mld di euro attuali.

ITALIA-POLITICA
Politica in primo piano su tutti col duello Berlusconi-Renzi su assegni e tasse (Corriere).  Renzi: 80 euro a ricchi e poveri. Silvio: Di Maio è uno scroccone (Libero). E come premier lancia il generale Gallitelli (Messaggero). Il Giornale: è il nuovo predellino. Il Fatto: anche Fazio riabilita B.
Partita la sfida a distanza tra i due leader: "abolizione del bollo auto e agevolazioni in favore dei proprietari di animali domestici" promette il leader di Fi, lancia l'investitura dell'ex generale dei Carabinieri Gallitelli come candidato premier, poi detta lo schema del prossimo Cdm: "Nel nostro governo 12 ministri dalla società civile, soltanto 8 politici: 3 di Fi, 3 della Lega, 2 di FdI". Evita polemiche con la Lega, segnalando solo – in merito alla proposta di Salvini di un patto anti-inciucio - che "dal notaio si portano le persone di cui non si ha fiducia".
Dal Cavaliere nuovo affondo contro Di Maio e il M5S. E sul centrosinistra: "Parlano solo dei conflitti tra loro, è tanto che non fanno proposte per l'Italia: con loro nessuna alleanza".
Renzi, dal palco della Leopolda, prova a esorcizzare: "Grande testa a testa tra Berlusconi e Di Maio per capire chi arriverà secondo e chi terzo" (Corriere). Il leader dem concede pochissime battute al tema alleanze, mentre si concentra sulla volontà di proseguire con il Jobs Act e con il bonus degli 80 euro, "che va esteso alle famiglie con figli" (su tutti). Il leader dem riscopre anche il tema Ue per battere destra e M5S (Messaggero). Poi rilancia l'impegno del Pd ad approvare il biotestamento, ma non cita lo Ius soli, provvedimento troppo controverso e sul quale non ci sono i numeri in Senato.
Tra Renzi e M5S lo scontro è invece sulle fake news. Gli Usa: fake news russe in Italia (Stampa). Su Repubblica la legge del Pd contro le "bufale".
I problemi sono altri, protestano Lega e M5S. "Li abbiamo sgamati" dice Renzi dalla Leopolda, promettendo ogni 15 giorni un rapporto "sulle schifezze che girano in rete".  Fatto e Giornale polemici con Renzi e Carrai, che vanno all'assalto delle fake news, ma solo di quelle altrui.
M5S, Di Maio in una lettera al Corriere risponde all'editoriale di ieri di Della Loggia: "In Italia non ci sono partiti eversivi grazie al M5S. Rispettiamo la Costituzione e siamo contro la violenza. E' eversione questa? Noi desideriamo un Italia in cui le famiglie siano protette, in cui i giovani possano progettare il futuro, in cui chi perde il lavoro venga sostenuto, in cui la prima casa non si tocca e si tagliano le tasse alle imprese". Poi il candidato premier in pectore del M5S, scrive: "E' in atto una demonizzazione del Movimento, eppure qual è il pericolo che rappresentiamo? Qualcuno ci teme forse perchè vogliamo combattere la corruzione, tagliare i privilegi e gli sprechi?".

ESTERI
Piano Marshall per l'Africa, Minniti rilancia: "La partita decisiva per l'Europa non si gioca più a Est ma a Sud. Il nostro futuro è strettamente legato a quello dell'Africa per questo mi auguro che il vertice di Abidjan sia un successo" (Repubblica). Vertice a cui la Ue si presenta con un piano di possibili investimenti per 44 miliardi, con l'obiettivo di mobilitarne 350 nel giro di un decennio. Di fronte al problema della sicurezza e quello dello squilibrio demografico "ci vogliono risorse significative e imponenti, ma bisogna passare dalle affermazioni di principio alla concretezza".
Gentiloni è già in Tunisia, reduce da una due giorni in cui la partita degli aiuti economici si è intrecciata a quella dello stop alle partenze dei migranti (Stampa). 800 gli imprenditori italiani grandi e piccoli presenti nel Paese, 5,5 mld l'interscambio commerciale e un piano di aiuti allo sviluppo che mobilità quasi mezzo miliardi di euro in più anni.
Nel grande gioco per l'Africa Roma rincorre Parigi e Berlino, scrive il Corriere. E il gap non è sottile. Se negli investimenti di capitale con quasi 12 mld di dollari l'Italia è terza dietro Cina e Emirati, sul fronte della presenza trionfa la disorganizzazione.  
In Germania il leader socialdemocratico Schulz, non senza difficoltà, valuta una riedizione della Grande coalizione con Merkel, ma niente governo fino a Pasqua (Repubblica). Servono tempi lunghi per consentire alla base socialdemocratica di metabolizzare l'intesa. Intanto il surplus di bilancio vola a 50 mld di euro: ciò significa che il ministero delle Finanze può mettere a disposizione del prossimo governo 50 mld da spendere. Ma la paura dei partiti di essere "mangiati" da Merkel  è più forte del richiamo dei soldi.

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