Commentario del 3.11.17

IN PRIMA PAGINA
Spagna in primo piano, con la gran retata di ministri catalani (Fatto): in carcere 9 leader catalani (Corriere). Tutti dentro tranne Puidgemont, il "narciso irresponsabile" (QN). Barcellona si ribella, migliaia in piazza (Repubblica). Libero: l'Europa perseguita la democrazia.
Sul fronte interno lo scontro è su pensioni e intercettazioni.
Niente aumento dell'età pensionabile per chi fa lavori gravosi: il governo apre il tavolo (Sole). Gentiloni chiude al Pd ma tratta con i sindacati (QN). Calenda: "Pensioni, un errore il rinvio" (Corriere).
Sulle intercettazioni si cambia (Corriere). Sì alla stretta: "Usare solo quelle essenziali" (Repubblica, Sole). Gentiloni: "Limitato solo l'abuso" (Messaggero). Arriva il bavaglio targato Pd-Alfano, per il Fatto. Giornale e Libero: c'è la legge ma è una farsa.
Politica, tra Renzi e Di Maio duello in tv sulle fake news (Stampa, Messaggero). In Sicilia Berlusconi snobba Salvini&Meloni (Fatto), aria di fuga pd verso il M5S (Messaggero). Il Giornale contro il Pd: fa pagare le tasse ai terremotati sfollati. Libero contro il governo: taglia i soldi alle Regioni che hanno votato per l'autonomia.
Dall'estero: salta il tappo libico, migliaia di migranti sulla rotta per l'Italia (Messaggero, Avvenire)
Negli Usa Trump vara la riforma fiscale con il taglio delle aliquote (MF). Per le imprese Usa, tasse dal 35 al 20%, meno sconti per i contribuenti (Sole).
In cronaca, la Stampa torna sulla tragedia di piazza San Carlo a Torino: pm pronti a indagare i vertici cittadini. Su Repubblica il Paese spaccato in due dai certificati. A Milano metà online, a Napoli nessuno.

ITALIA-ECONOMIA
Pensioni, Padoan blinda i 67 anni (Repubblica) ma niente aumento dell'età pensionabile per chi fa lavori gravosi (Sole): Gentiloni apre alle correzioni (Corriere). Soluzione di compromesso al tavolo tra governo e sindacati. Gentiloni salva il meccanismo di adeguamento dell'età pensionabile – "non deve saltare, non solo perché è valido ma perché è decisivo per la credibilità del Paese" – ma apre ad una possibile revisione del metoo di calcolo e soprattutto a deroghe nell'applicazione, per categorie di lavoratori e metodi di calcolo. Idem Padoan: "Il rinvio dell'aeguamento sarebbe dannoso. Ma si può smussare l'effetto della media e individuare lavori usuranti da esentare". Ma "l'automatismo rimane, perché è il pilastro del sistema previdenziale italiano". Con i sindacati nuovo incontro il 13. Al Parlamento l'ultima parola: già pronto un emendamento del Pd per il rinvio a giugno. Calenda al Corriere: "Nella proposta del Pd un errore di metodo e di merito. Nel metodo perché può essere letta come una mossa solo elettorale. Nel merito perché si rischia di determinare uno squilibrio grave del sistema pensionistico: difficilmente il primo atto del prossimo governo sarà un via libera all'adeguamento. In tal caso il potenziale costo complessivo secondo l'Inps sarebbe di 140 mld. Il tutto mentre più di un terzo dei giovani è senza lavoro e rischia di non avere la pensione". Per Calenda "è giusto aprire a correzioni su lavori gravosi e usuranti" ma è bene ricordare "in Italia oggi l'effettiva età del pensionamento è di circa 62 anni". Critico col Pd anche il senatore Tonini, che a Repubblica dice: "L'adeguamento automatico è un principio di buon senso che non può essere messo in discussione senza tornare a una stagione di politiche irresponsabili sulla previdenza. Meglio togliere solo le categorie in condizioni di necessità e bisogno". Sul Messaggero le categorie che potrebbero essere escluse dall'adeguamento del limite pensionistico a 67 anni: dalle maestre d'asilo ai ferrovieri, dai facchini ai netturbini, dagli infermieri turnisti ai conciatori.
Avvenire rilancia sui bonus bebé: c'è l'impegno di Gentiloni e Renzi, scrive il quotidiano dei vescovi, ma è caccia a 200 milioni per i nati nel 2018. Il rischio è che parte delle coperture vengano dal fondo per la Famiglia appena rifinanziato, mentre è certo che i 42 milioni stanziati e non usati negli anni scorsi siano tornati nelle casse dello Stato.
Sul Messaggero l'assalto al decreto fiscale: emendamenti per avere sconti su tutto, dalle spese sulle badanti alle spese funebri.

ITALIA-POLITICA
Renzi accusa il M5S di diffondere fake news e Di Maio lo sfida ad un confronto in diretta tv: sarà il 7 novembre. Ma i due già discutono sul dove e come: Di Maio preferirebbe Floris, su La7, Renzi la Rai con Vespa (Stampa, Corriere). Sul Messaggero le strategie dei partiti: dem convinti che Renzi "farà polpette" di Di Maio, Di Maio sicuro di assestare a Renzi lo "schiaffo finale" dopo la debacle attesa in Sicilia.
Sicilia che sembra una partita aperta solo tra M5S e destra. Berlusconi, nel comizio a Catania, lancia un "piano Marshall" per la Sicilia e promette il ponte sullo Stretto, un casinò a Taormina e niente tasse ai siciliani che tornano dall'estero. Ma con Salvini e Meloni niente cena, solo un brindisi, scrivono Messaggero e Corriere. Il Giornale parla di centrodestra unito, di nome e di fatto. Per il Fatto il tour siciliano segna la resurrezione di Silvio "La Qualunque", in fuga da Salvini&Meloni. Del ritorno di Berlusconi sulla scena politica scrive anche il Financial Times.
Sul Corriere i consigli di Calenda a Renzi per il dopo-voto in Sicilia: "Fossi in Renzi chiuderei ufficialmente la fase della rottamazione e costruirei un piano per il Paese che non cerchi scorciatoie e parta da una profonda operazione di verità sulle scelte da fare e sul funzionamento delle scelte fatte. C'è bisogno di un Pd capace di costruire e di recuperare uno sguardo di lungo periodo". Ma Calenda non si candiderà: "Non credo ai partitini, tanto meno quelli personali. Mi piacerebbe poter dire che ho un'idea chiara su chi votare, ma non è così".
 "Io, medico nell'emergenza": sul Corriere l'anticipazione del libro di Vespa su Gentiloni. "Palazzo Chigi non è né Downing Street, né l'Eliso nemmeno la Cancelleria di Berlino. Qui c'è un modo di guidare le cose che rende necessario il gioco di squadra". Di sé Gentiloni dice: "Non ho vinto le elezioni e non sono un leader di partito. Sono un medico chiamato a operare in una situazione di emergenza. Sono realmente una persona calma. Spero di non essere mesto". Per se preferisce l'aggettivo "impopulista".

EUROPA
Spagna in primo piano, con l'arresto dell'ex vice presidente della Generalitat di Catalogna Junqueras e otto dei suoi ex ministri, disposto dalla giudice della Audencia Nacional Carmen Lamela. Gravissimi i reati contestati, dalla ribellione alla sedizione e alla malversazione. I nove si sono avvalsi della facoltà di non rispondere; ammenda di 50 mila euro per l'ex consigliere all'Industria che si era dimesso prima della dichiarazione di indipendenza. Oggi la decisione della giudice su Puidgemont: lui, da Bruxelles, parla di "gravissimo attentato alla democrazia e un colpo alle elezioni del 21 dicembre". Probabile un mandato d'arresto internazionale. Tutti dentro tranne Puidgemont, il "narciso irresponsabile", scrive QN. Intanto Barcellona si ribella, migliaia in piazza.
Repubblica torna in Francia, "un vulcano pronto a esplodere" secondo Mélenchon "il rosso", l'ex socialista alla guida di France Insoumise, praticamente l'unico oppositore forte di Macron. "Il Front National è allo sbando, e questa è l'unica buona notizia. La leadership di Macron è un'illusione ottica, Nel discorso alla Sorbona non ha proposto niente di nuovo, non ha parlato del debito:bisogna dire la verità ai cittadini. Il debito pubblico non si potrà mai rimborsare. La sinistra è ridotta ai mini in tanti Paesi ma noi siamo i più forti e creativi nella nostra famiglia politica". Mélenchon tranchant con Renzi: "La vittoria di monsieur Renzi sarebbe una conquista del potere da parte del popolo? Cosa cambierebbe rispetto alla destra?".

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