Commentario del 26.11.17

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano su Repubblica e Stampa, con la lite Pd-Cinque Stelle sulle fake news. Sul Sole la linea della Leopolda: le riforme non si toccano, priorità a taglio tasse e Ue, asse con Macron (Sole). Ma su alleanze e liste è sfida tra Boschi e Lotti (Messaggero). Con i nuovi collegi più seggi a destra, e il Giglio renziano occupa i suoi (Fatto). Stasera Berlusconi in tv. Il Fatto a Fazio: ricorda a B. i tre processi per corruzione e l'accusa di strage. Ma per QN ormai il cavaliere è riabilitato: per un elettore Pd su tre è giusto che si ricandidi. Sull'Espresso chi paga e chi manipola la politica. Su QN l'affondo di Casini su banche e banchieri: "Banche fallite, paghino i manager. E stop ai mega stipendi". Spazio anche alla manovra: per gli statali una tantum di 580 euro (Sole). Slitta al 2019 la web tax, meno vincoli per gli spot telefonici (Messaggero). Sul Corriere il caos di leggi e decreti sul fisco. Nuova strage in mare. Bruxelles, per l'Africa piano da 44 miliardi (Repubblica). Sulla Stampa Gentiloni e Alfano rilanciano sui rapporti Italia-Africa alla vigilia della conferenza Med. In Francia piano di Macron contro le violenze: "Multe a chi molesta le donne in strada" (Corriere, Stampa). Fedeli: "Qui poche garanzie" (Corriere). Polemiche per l'iniziativa della Boldrini alla Camera contro la violenza sulle donne: celebrare non basta (Messaggero).
Sul Corriere le trame in Vaticano. Il cardinale Müller: "Mi vogliono guida di un gruppo contro il Papa". Sulla Stampa, la grande bruttezza che assedia l'Italia. In cronaca: la strage dei migranti divorati dagli squali (Corriere). La tragedia di Rigopiano, la rabbia dei parenti per le frasi choc dei funzionari (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Si allungano i tempi di discussione della legge di Bilancio (Corriere). La web tax slitta al 2019 (Messaggero, Sole): una nuova versione dell'emendamento Mucchetti prevede il pagamento del 6% sui servizi digitali tra due anni e questo per consentire l'allargamento della platea delle aziende assoggettate alla tassa. Nella versione precedente la tassa colpiva le transazioni tra sole aziende, nella nuova versione viene estesa anche agli acquisti effettuati dagli utenti finali. In questo modo ci rientrerà anche Amazon. Saranno poi le banche a dover trattenere l'imposta prelevandola dai bonifici per poi versarla allo Stato. Ma lo slittamento al 2019 pone un problema di coperture. Ieri è passato anche il fondo per gli organi di femminicidio, 2,5 mln per il triennio 2018-2020. Confermato il rinnovo del bonus bebé e l'apertura all'abolizione del superticket, ma spalmata su tre anni. Ma su pensioni, enti locali, agenzie fiscali e nuova tassa sul fumo è probabile che le decisioni vengano rinviate al passaggio della legge alla Camera (Corriere).
Sul Sole la partita in corso sul pubblico impiego: l'obiettivo dei sindacati è portare a casa contratto e arretrati entro l'anno. Per i dipendenti questo significherebbe trovarsi in busta paga 581 euro medi a testa, e l'obiettivo della politica è farli arrivare a ridosso delle elezioni. Lo stesso varrà per sanità, regioni, enti locali e università, ma per questi potrebbe essere un colpo difficile da sostenere.
Su Repubblica il premio infinito dei manager pubblici: gli incentivi dipendono dai traguardi raggiunti ma la pa si valuta da sola e promuove a pieni voti tutti i suoi dirigenti.
Sul Corriere il caos chiamato fisco: nel 2016 tra leggi e decreti legge nella sola materia fiscale ne sono stati approvati 11 che hanno modificato 110 normative esistenti. Il direttore dell'Agenzia delle entrate ha firmato 72 provvedimenti, gli uffici del Mef e dell'Agenzia 50 circolari e 122 risoluzioni: quasi 2000 pagine di testo in tutto. La protesta viene dal Veneto, fonte Confartigianato, ma è rilanciata dall'ultimo report della Cgia. "Disorientati" non solo i contribuenti ma anche Caf e commercialisti.

ITALIA-POLITICA
Fake news, lite Pd-M5S dopo l'articolo del Nyt. Dopo gli attacchi dem, Di Maio chiede l'intervento dell'Osce: "E' necessario, abbiamo sperimentato sulla nostra pelle cosa significhi essere oggetto di notizie false" (Repubblica in prima e p.6 e tutti). "Come ha detto Di Maio, anche io invoco l'intervento dell'Osce perché ci preoccupano la mancanza di libertà di stampa e ancora di più il voto di scambio – dice al Secolo XIX Alessandro Di Battista -. Le fake news? Sono quelle di Renzi e Boschi che avevano annunciato che si sarebbero ritirati dalla politica e non l'hanno fatto. Sono loro i professionisti delle bufale". Ma dal Pd prosegue l'attacco, Righetti: "Ci sono pagine non ufficiali legate a M5S e Lega che creano contenuti falsi con il tentativo di delegittimare la politica: è un pericolo per la democrazia". "Il pericolo che le fake news possano influenzare le elezioni è reale, è già successo negli Usa, in Francia, in Germania e in Inghilterra" dice alla Stampa (p.9) il politologo americano Sabato.
Renzi ha fretta sulle alleanze: "Bisogna chiudere in 7 giorni". Alla Leopolda il sostegno di Franceschini e Minniti (Corriere p.8). Dalla kermesse di Firenze, il segretario dem torna a difendere quanto fatto nei "mille giorni" ribadendo che "le riforme fatte non si toccano" (Sole p.7). Renzi, oltre a confermare la volontà del partito di andare avanti su Ius soli e biotestamento, annuncia le priorità per la prossima legislatura: taglio delle tasse e riassetto dell'Europa con Macron.
Intanto, Repubblica (p.11) parla di "guerra fredda" nel Giglio magico tra Boschi e Lotti: lei è forte a Palazzo Chigi, mentre lui è il regista delle liste. Restano le tensioni su come mettere in piedi il discorso alleanze.
Centrodestra, secondo un sondaggio di Noto sul QN (in prima e p.5) il 58% degli italiani ritiene giusto che Berlusconi possa candidarsi, anche il 28% di elettori Pd si dice favorevole. Per il 45% il leader di Fi ha il profilo giusto per essere presidente del Consiglio, e in un ipotetico ballottaggio con DI Maio, Berlusconi la spunterebbe con il 55% di preferenze, con il 45% del grillino. La sondaggista Ghisleri all'evento di Fi in Lombardia snocciola i numeri delle ultime rilevazioni, che vederebbero Fi e Lega sostanzialmente appaiate intorno al 15-16% dei consensi, in crescita di 2-3 punti nell'ultimo anno, mentre il Pd in calo di 5 punti si aggira intorno al 24-26%. Stabile il M5S, che oscilla tra il 27 e il 29%. Con questi numeri – scrive Libero (p.6) – e con l'apporto di FdI, il centrodestra può ambire a essere maggioritario e ad esprimere il premier.

ESTERI
Piano Marshall Africa: si parte con 44 miliardi (Repubblica). Bruxelles prepara un progetto di sviluppo per fermare i flussi di migranti e arginare il terrorismo. Al vertice di Abidjan, che vedrà riuniti 84 Paesi africani ed europei, si dovrebbe firmare l'intesa politica. Prevista la presenza di leader di primo piano come Gentiloni, Macron e Rajoy, oltre a Tusk, Juncker, Tajani e Mogherini. "Con una ventina d'anni di ritardo e dopo aver lasciato strada alla Cina, si muovono gli europei", scrive Repubblica. Ma ora si cerca di cambiare passo. Al momento i soldi realisticamente disponibili per l'Africa sono 20-25 mld, ai quali si aggiungerebbero altri 10 mld di garanzie, che dovrebbero mobilitare fino a 300-250 mld di investimenti privati. "L'Europa pronta a mettere sul piatto un investimento di 40 mld per l'Africa. Interventi mirati in una strategia complessiva di lotta alla povertà" dice il presidente dell'Europarlamento Tajani al Corriere. "Il modello cinese di fabbriche per dare lavoro agli africani è solo business, non hanno interesse alla stabilità del Paese. Il nostro interesse, più che mandare gli imprenditori, è quello di formare i loro, in modo da poterli anche accogliere in futuro nel nostro tessuto produttivo". Ma l'Europa non riesce a parlare con una voce sola – "troppi interessi di ogni singolo paese" – e la voce dell'Italia "a Bruxelles non si sente".
Italia protagonista in Europa di un nuovo legame con l'Africa: nel doppio dorso della Stampa l'intervento del premier Gentiloni e un'intervista al ministro degli Esteri Alfano in vista della conferenza Med che si apre a Roma giovedì. "Il Mediterraneo ci consegna una responsabilità che sentiamo forte – scrive Gentiloni – Vogliamo metterlo al centro dell'agenda politica europea. Una parte importante delle crisi geopolitiche mondiali si scarica sui Paesi mediterranei. Serve un nuovo rapporto fra Europa e Africa" e la presidenza dell'Ocse che l'Italia eserciterà nel 2018 sarà un'occasione per "lavorare per una Helsinki del Mediterraneo". Alfano: "Siamo stati a lungo soli, ora la Ue si sta muovendo. Anche Mosca ha un ruolo di interlocutore nella regione. Ora dobbiamo investire in progetti sui giovani: lavoriamo a intese per promuovere un Erasmus del Mediterraneo".

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