Commentario del 22.11.17

IN PRIMA PAGINA
"Venduti segreti del governo": sul Corriere l'inchiesta della Procura di Milano su una consigliera di Padoan, corrotta con 220 mila euro dalla Ernst&Young per aver notizie sui progetti del governo. Dalla Ue nuovo avvertimento sul debito (Sole): "Buco di cinque miliardi, a maggio serve manovra bis" (Repubblica).
Sulle pensioni c'è il decreto (Corriere). Il governo sfida la sinistra (Messaggero). Ok di Cisl e Uil. La Cgil sceglie la piazza e l'asse con Bersani (QN). Brambilla: deroghe errate, più flessibilità (Avvenire). Intanto i taxi in sciopero fermano le città (Messaggero). Città e politica sotto scacco (Corriere).
Politica, per Berlusconi a Strasburgo l'udienza per l'incandidabilità (Sole). Renzi: sia candidabile e corra contro di me (Messaggero). Svolta a sorpresa di Scalfari: "Meglio il Cavaliere del M5S" (Giornale). Fa discutere l'abbandono di Di Battista: non ne poteva più, scrive il Fatto, per il M5S è un disastro. Per la Stampa andrà in Campidoglio se Raggi sarà condannata.
Dall'Europa. Su Repubblica intervista a Rajoy: "Ho salvato la Spagna, ora bisogna chiudere le ferite" (Repubblica). In Catalogna una crisi da 17 miliardi (Sole). Sul Sole parla l'analista Wolff: "L'impasse tedesca rischia di fermare l'Europa". Sul Messaggero l'intervento di Tajani: "Aiutare l'Africa è strategico per il futuro Ue".
Dall'estero: Russia, Turchia e Iran decidono il futuro della Siria (Avvenire). Assad abbraccia Putin, arriva un'altra guerra? (Foglio). In Zimbabwe si festeggia (Messaggero): Mugabe si dimette, finisce dopo 37 anni la signoria più lunga d'Africa (Repubblica).
Sulla Stampa reportage dalla Thyssen, dieci anni dopo la strage: nel capannone della vergogna odore di bruciato e desolazione. Malasanità a Roma: muore a 14 anni per un aneurisma ignorato. "E' stress" (Stampa, Messaggero). Tra giornali e tv: Milena Gabanelli riparte dal Corriere (Corriere). Repubblica cambia veste grafica. Domenica In chiude per due settimane (Fatto). Fazio non rende, allarme tra gli sponsor (Giornale).
Sulla Stampa focus sul bullismo: la solitudine nei racconti dei ragazzi.

ITALIA-ECONOMIA
Sul Corriere in primo piano l'inchiesta della Procura di Milano sull'esperta del ministero dell'Economia che vendeva i "segreti fiscali" del governo. Secondo l'accusa, Susanna Masi, entrata nel governo Monti nello staff del sottosegretario Cerini e poi divenuta consigliere fiscale del ministro Saccomanni (governo Letta) e Padoan (governo Renzi), ora nel cda di Equitalia, averebbe preso soldi dal colosso della consulenza legale e tributaria Ernst&Young per rivelare in diretta i piani dei governi italiani in materia fiscale. La Masi avrebbe agito a vantaggio della Ernst&Young anche premendo sul governo per introdurre modifiche a vantaggio dei suoi clienti: il compenso stimato dalla Finanza in 220 mila euro.
Dalla Ue nuovo avvertimento sul debito (Sole): attesa per la "pagella" della Commissione Ue sui conti italiani. Per il Sole, a fronte dello scostamento sul deficit strutturale tra lo 0,6% promesso e lo 0,3% realizzato, Bruxelles dovrebbe comunque usare la mano leggera e rinviare a maggio il parere sulla manovra. Repubblica parla di un buco di 5 mld tra 2017 e 2018: l'indicazione sarà quella di una manovra bis a maggio. Bruxelles non indicherà cifre ma la manovra dovrà coprire il buco da 5,1 mld. Con queste premesse, Padoan dovrebbe avere qualche chance in più per respingere l'assalto in atto alla manovra. Manovra in cui si riparla di web tax al 6%, per Facebook e Google ma non per Amazon (Repubblica). Intanto il rapporto dell'Istat dà il pil in crescita all'1,5% e la disoccupazione in calo all'11,2% (Messaggero, Sole e altri). Dombrvoskis (Ue): "L'Italia migliora ma agisca sul debito" (Avvenire).
Sulle pensioni c'è il decreto del governo per "quota 67" (Corriere e tutti), ovvero l'innalzamento dell'età pensionabile a partire dal 2019. Le concessioni ai sindacati in un emendamento al Bilancio: prevista l'esclusione di 15 categorie di lavori gravosi e per le lavoratrici con figli il raddoppio dello sconto sui contributi per accedere all'Ape social. Ok di Cisl e Uil, mentre la Cgil sceglie la piazza e l'asse con Bersani (QN). Camusso in piazza il 2 dicembre: "Conta il lavoro, nessuno scambio" (Repubblica). Landini alla Stampa: "Stavolta facciamo sul serio, le esenzioni riguardano poche migliaia di lavoratori. Non facciamo politica ma il governo usa i soldi per sgravi e decontribuzione, misure che non servono per aumentare l'occupazione". Di parere opposto la Furlan, che al Messaggero dice: "Ottenuto un risultato importante. Dispiace la rottura dell'unità sindacale ma l'obiettivo di un negoziato è portare a casa benefici per i lavoratori. Chi si oppone rischia l'irrilevanza". Ora la battaglia si sposta in Parlamento: quella di Gentiloni, scrive il Messaggero, è una sfida in piena regola al Mdp ma così la manovra rischia. In pressing sul governo per la manovra anche Salvini, che al Sole dice: "Una follia tassare le sigarette elettroniche come quelle tradizionali: la scelta è politica e di buon senso, l'uso di quelle sigarette va incentivato. Al governo decidere se salvare un intero settore e migliaia di posti di lavoro o soddisfare gli interessi delle potenti lobbies del tabacco".

ITALIA-POLITICA
Oggi a Strasburgo in discussione il ricorso di Berlusconi contro la legge Severino. Il Cavaliere spera di tornare candidabile, ma c'è l'incognita dei tempi: difficile che la sentenza arrivi prima del voto (Sole e tutti). Ma intanto Berlusconi è più in campo che mai. Domenica sarà su Rai1, intervistato da Fazio, oggi il colloquio con Repubblica: "Sul rinvio del voto spero nel Colle: candidabile o no, sarò in campo per portare il centrodestra alla guida del Paese". E rilancia sul voto a maggio invece che marzo: "Spostando le urbe di 4-5 settimane si evita di chiamare in pochi mesi gli italiani alle urne più volte e si risparmiano 500 milioni. Il verdetto di Strasburgo non c'entra". Berlusconi sostiene la Merkel – "sarei cauto nel parlare di resa" – e rimarca le differenze tra la destra italiana e quella tedesca: "Lega e Fdi sono parte integrante di un'alleanza di centrodestra di governo, con sicure credenziali democratiche". E come sfidanti vede il M5S: "è la forza più competitiva e quindi più pericolosa per il Paese: una loro vittoria metterebbe il Paese nelle mani di incompetenti".
Renzi, in tv da Vespa, sfida invece Berlusconi a battersi contro di lui: "Spero che Berlusconi sia candidabile, sono pronto a sfidarlo in un collegio. Smentiamo le voci di chissà quale patto segreto tra noi: i cittadini vedranno che siamo candidati uno contro l'altro" (Messaggero e tutti). Contro Di Maio Renzi medita di schierare invece una giovane scienziata del Sud. Ieri è stato anche il giorno dell'incontro con Macron: dopo il caos tedesco, essenziale per il leader francese difendere la trincea italiana. La consegna è "fermare in Italia i populisti alla Salvini" (Repubblica). Il presidente: "Temiamo Cinque Stelle e Lega" (Stampa). Gozi al Corriere: "L'Eliseo può guidare il cambiamento: con Parigi un'alleanza per un'Europa diversa e partiti transazionali".
I Cinque Stelle nel caos dopo l'addio al Parlamento di Di Battista. "Nessuna ipotesi di staffetta con Di Maio, nessuna strategia, solo una scelta umana, personale" dice al Corriere Di Battista. "Il mio non è né un addio né un arrivederci. Resto a fare politica con il Movimento ma in altre forme, fuori dai palazzi. Voglio dedicarmi alla controinformazione". Stampa e Repubblica rilanciano l'ipotesi di una candidatura a sindaco di Roma nel caso in cui la Raggi venga condannata. Ma per il Fatto "Dibba" non ne poteva più e tutto vuole fare tranne che il sindaco di Roma o il presidente del Consiglio. Tornerà sulla scena, anche se non si sa quando. Ma per il M5S il suo passo indietro è un vero disastro.

ESTERI
Germania in stand by, scossa dall'impasse post-elettorale (Repubblica). All'improvviso la Merkel non è più intoccabile: da soluzione è diventata lei il problema. La Welt arriva a paragonarla a Mugabe, come il dittatore africano incapace di capire qual è il momento di lasciare spazio a un successore. E ora la palla passa nelle mani del presidente-grigio Steinmeier. "Meglio un nuovo governo con i socialdemocratici e Merkel cancelliera che nuove elezioni", dice il filosofo Habermas a Repubblica. Più pessimista l'economista Wolff: "L'impasse tedesca rischia di fermare l'Europa e congelare le riforme proposte dal presidente Macron", dice al Sole. Tra i dossier sospesi: ministro e bilancio unico e la nascita di un Fondo Monetario Europeo. Per Wolff "le elezioni anticipate al momento sembrano l'ipotesi più probabile e sarà ancora Merkel a guidare la Cdu, in assenza di alternative valide". Ma lo stallo politico a Berlino "avrà un impatto anche sulle nomine nelle istituzioni Ue". Junker segue da vicino la situazione di stallo sul governo tedesco e rassicura: "La Ue non andrà in pausa, continueremo a portare avanti le nostre proposte" (Sole).
Repubblica torna sulla crisi spagnola con un'intervista al premier Rajoy: "L'Europa ha isolato gli indipendentisti, adesso è ora di chiudere le ferite". Per Rajoy "ora regna maggiore tranquillità: il governo della Catalogna è nelle mani del governo spagnolo e il 21 dicembre si vota. Di vie d'uscita ce n'è soltanto una: il rispetto della Costituzione. Il governo spagnolo ha mostrato un'infinita pazienza con gli indipendentisti. Ora vanno superate le ferite politiche che hanno provocato". Quanto alla Germania "continuerà a essere riferimento di stabilità in Europa. Ho grande fiducia nella leadership di Merkel". Sul Sole il conto della crisi catalana: 17 miliardi. E i sondaggi sul voto, che vedono gli indipendentisti in leggero vantaggio sugli unionisti.

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