Commentario del 17.11.2017

IN PRIMA PAGINA
Fine vita, in primo piano su tutti i quotidiani l'apertura del Papa: "Moralmente lecito sospendere le cure se non proporzionali, non è eutanasia". Il Papa rilancia la legge (Stampa). Ddl biotestamento fermo al Senato: il Pd pronto alla fiducia, ma c'è il nodo centristi (Messaggero). I senatori a vita: "Approvarlo subito" (Repubblica).
Ampio spazio sulle prime pagine al caso Banca Carige. Si tratta sull'aumento, resta l'incognita Malacalza (Sole, MF). Stampa: "Carige a un passo dal baratro. Allarme di Padoan". E il Fatto: "Salta un'altra banca: zero capitali".
Politica, il ministro Delrio a Repubblica: "Un'alleanza dell'intera sinistra sul fronte del lavoro".
Sulle prime pagine anche la rivincita di Berlusconi nei confronti di Veronica Lario: la Corte d'Appello ribalta la sentenza e cancella l'assegno di mantenimento (Su tutti). L'ex moglie deve restituire 43 mln. Libero: "Però, ci sono tre giudici dalla parte di Berlusconi".
Il boss Totò Riina morto nella notte, era in coma da giorni. "E' Stato la mafia": per il Fatto, Cosa Nostra riunita per eleggere il nuovo capo dei capi.
Spazio sui quotidiani all'asta per il "Salvator Mundi" di Leonardo: vale 450 mln (Corriere e altri). E' il dipiento più costoso della storia, nel '58 fu acquistato per 45 sterline.
Anche la trattativa per Alitalia sulle prime pagine. Vertice di 7 ore con Lufthansa (MF). Divergenze sul piano industriale (Sole). Intanto, dal governo arrivano altri 300 mln di euro (MF)

ITALIA-ECONOMIA
Il decreto fiscale passa la fiducia. Il Senato ieri ha approvato la fiducia sul maxi-emendamento, fuori dalla maggioranza Mdp (su tutti). Tra le misure spiccano quelle per il sisma e quelle fiscali, in prima fila la maxi-rottamazione delle cartelle che varrà per gli ultimi 17 anni e da cui si conta di ricavare oltre 200 mln. Previsto anche il mini scudo del 3% per i transfrontalieri che potranno far rientrare i propri capitali. Passa anche l'obbligo della fatturazione mensile per telefoni e pay-tv. Nel decreto anche lo stop alla vendita delle sigarette elettroniche online: potranno essere acquistate solo dal tabaccaio (Corriere e tutti). Iniziati, intanto, i lavori sulla legge di Bilancio, con Padoan che replica agli attacchi Ue: "Sui conti illazioni insopportabili" (Messaggero p.11). Per Avvenire (p.8) resta aperto lo scenario di una manovra-bis. Intanto, tra politica ed economia, le manovre tra Pd e Mdp per un'alleanza potrebbero costare oltre 6 mld: è il costo dell'eventuale via libera a superticket e rinvio dello scalino pensionistico del 2019 (Repubblica p.8). L'abolizione dell'imposta sanitaria vale 300 mln e il blocco dello scatto a 67 anni 3 mld l'anno.
"La battaglia delle tasse": sulla Stampa (p.6-7) focus sulle promesse elettorali dei partiti che, in vista della campagna elettorale, annunciano tagli delle imposte. Fi punta su flat tax e abolizione del bollo auto, il Pd sul cambio dell'Irpef lasciando solo 3 aliquote, mentre il M5S punta sul deficit, tagliando le imprese. La stretta Bce sul Qe e gli obblighi sul rispetto delle clausole Ue rischiano – per la Stampa - di rendere vane le promesse politiche.

ITALIA-POLITICA
In primo piano su tutti i quotidiani la svolta del Papa sul biotestamento. "Evitare le cure inutili – dice Bergoglio – ha un significato etico completamente diverso dall'eutanasia". E mette in guardia dalla tentazione di insistere con trattamenti che non giovano al malato (su tutti). Il no all'accanimento terapeutico spiana la strada alla legge (Repubblica p.4). Per Libero (p.15) "pure il Papa sveglia il Parlamento sul fine vita". L'appello dei senatori: "Adesso facciamo presto" . Dopo vent'anni di dibattito, e un primo sì alla Camera, ci sono le due settimane iniziali di dicembre per approvare la legge. M5S e Pd premono. "Vedrete, approveremo la legge" ha detto Renzi (Stampa p.2). Berlusconi frena, così come i cattolici di Ap, che invitano a interpretare bene le parole del pontefice. Radicali e sinistra a favore della legge. Per sbloccare il ddl, fermo da 7 mesi in Senato, Mattino (p.7) parla di asse Renzi-Gentiloni, ipotesi fiducia sul biotestamento. Con la blindatura il M5S non ci sta (Messaggero p.3).
Entro l'anno si voterà sullo Ius soli (Repubblica p.6). Il sì del governo alla fiducia scatena la destra: Fi e Lega promettono barricate. Dal Pd assicurano: "Andremo fino in fondo". Il ministro Delrio a Repubblica (p.7): "Non so se il voto avverrà con la fiducia, è una scelta del premier. Approvare lo ius soli, come le unioni civili o la legge sul 'dopo di noi' sarà un nuovo tassello alla modernità e alla civiltà del Paese". E alla domanda sulla possibilità che il voto aiuti a riallacciare i rapporti tra Pd e sinistra, risponde: "Le leggi giuste vanno approvate perchè ci crediamo, non per accordi politici".
Centrosinistra, Prodi si riavvicina al Pd e spinge Fassino a lavorare per l'unità: "E' la strada giusta" (Messaggero p.7). "Ti darò una mano a unire senza scendere in campo" è il messaggio di Prodi all'ex sindaco di Torino (Repubblica p.6). Messaggio di apertura di Gentiloni per una "sinistra larga e unita", ma i bersaniani chiudono la porta: "Parole tardive" (su tutti).  Arturo Parisi al Corriere (p.5) giudica "in grande ritardo" l'apertura di Renzi a Mpd. "Fassino il migliore per mediare  - dice Parisi -, ma la coalizione esiste anche senza Mdp". Il ministro Delrio a Repubblica (in prima e p.7): "Siamo pronti a discutere, ma su temi concreti, non su astratte leadership ed eventuali premiership. Il centrosinistra deve essere una coalizione larga, ma sarà la coalizione del lavoro e dedita agli ultimi, non votata ai veti tra nomenclature".
Centrodestra, Berlusconi spera nella riabilitazione di Strasburgo. L'ex premier gioca la carta del parere favorevole dell'ex presidente della Corte: il francese Costa d'accordo sui rilievi alla legge Severino (Corriere p.8).

EUROPA
Germania, Merkel al lavoro per la formazione della nuova maggioranza di governo: scade la data che la Cancelliera di era "autoimposta" per formare la coalizione. Notte di negoziati per risolvere il "dramma politico" (Corriere p.12). Nelle discussioni tra Cdu, Csu, liberali e verdi restano le distanze sul programma: tra i nodi centrali l'immigrazione, la lotta ai cambiamenti climatici, le tasse, le politiche sociali e il futuro dell'Ue.
UE, per superare la paralisi, il presidente della Commisione Ue Juncker propone un ritorno a maggiori competenze per i Paesi membri. "La Ue deve fare meno, ma meglio" è lo slogan (Stampa). Una commissione individuerà le arre dove aumenterà il ruolo degli Stati. Intanto, il Fatto (p.18) critica il passaggio verso la difesa unica europea, una mossa definita "indifendibile". Riproposto un esercito comune: è inutile, ma fa gola il budget e il "postificio" a Bruxelles.
La corsa dell'Est  Europa aggancia il boom tedesco (Sole p.10): crescita record per Polonia, Ungheria, Slovacchia e Cechia. La Commissione Ue ha alzato le stime sul Pil dei 4 Paesi Visegrad, il cui interscambio con Berlino supera quello francese.
Corsa finale per l'Ema: lunedì si decide la sede dell'Agenzia del farmaco in uscita da Londra (Corriere p.13). Milano resta tra le favorite, anche se nel gioco politico, l'Italia non potrà contare sul sostegno tedesco. L'Italia conta sull'appoggio dei Paesi mediterranei,  la rivale più accreditata sembra Bratislava, che fa leva soprattutto sulle rivendicazioni geopolitiche di un riequilibrio ad Est.

Nessun commento:

Posta un commento