Commentario del 30.10.17

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano, con Renzi che apre a sinistra. Ma per Mdp è tardi (Corriere). "Sei un disco rotto" (Repubblica). Martina al Corriere: "Pronti al dialogo su scuola e lavoro". Cuperlo al Mattino: "Prove di dialogo sulla manovra". Mucchetti al Fatto: "Pd fuori controllo, Veltroni e Fassino devono cacciarlo". Sul referendum Emiliano copia Lombardia e Veneto: "Voglio la Puglia autonoma" (Libero). L'Economia: referendum, si parte dal fisco ma non si sa dove si finisce. Su Affari&Finanza la corsa delle Regioni all'autonomia.
Da Mattarella ok alla manovra, ma è assalto alla diligenza (Stampa). Sul Corriere il bonus di 80 euro esteso agli statali. Sul Sole chi guadagna e chi perde negli stipendi statali.
Sulla Stampa il sentiment degli italiani sui migranti: più paura che solidarietà. A Roma botte e insulti a un bengalese. A Milano pm e avvocati digiunano per lo Ius soli (Corriere).
Sul Sole le pagelle verdi alle città: è Mantova la regina dell'ambiente. In Piemonte è emergenza sfollati per gli incendi (Stampa, Repubblica).
Dall'estero. Su Repubblica la mediazione del Papa sulla Corea del Nord: vertice in Vaticano con Onu e Nato. Sul Messaggero la marea unionista in piazza a Barcellona. Puigdemont pensa all'asilo in Belgio. Su Corriere e Messaggero le molestie a Westminster. May torna nel mirino. Sul Messaggero la retata di jihadisti in Tunisia che mette in allarme anche l'Italia.
Sport, Hamilton campione. L'applauso di Vettel (Corriere). Dallo spazio intervista a Nespoli: "Cucino le mie lasagne nello spazio".

ITALIA-ECONOMIA
Manovra, ok di Mattarella ma è assalto alla diligenza (Stampa p.7): nelle due settimane tra l'approvazione in consiglio dei ministri e la firma del Colle il testo è lievitato e cambiato più volte, sotto la pressione "enorme" dei ministeri. "Stanno letteralmente svuotando i cassetti" le voci che rimbalzano da Palazzo Chigi. La legge vieterebbe di trasformare la Finanziaria in un omnibus ma la realtà è quella di una legge piena di norme ad hoc e nei campi più disparati. Martedì il primo esame in commissione Bilancio del Senato. Su Messaggero (p.11) e Corriere (p.4) la novità dell'ultim'ora, l'allargamento della platea dei beneficiari del bonus da 80 euro: con le nuove disposizioni sarà pieno per chi ha redditi fino a 24.600 (contro i 24 mila attuali) e decrescente fino a 26.600 (contro i 26 mila attuali). In questo modo aumenta la platea dei beneficiari e si restringe il numero dei dipendenti statali che con l'aumento contrattuale da 85 euro rischiano di perdere il bonus da 80 euro. E infatti le risorse a regime per il rinnovo del contratto degli statali sono scese a 2,85 miliardi.
Sul Sole, chi vince e chi perde tra gli statali nella "lotteria" degli stipendi: alla scuola il conto maggiore della crisi. Dal 2010 lo stipendio medio reale nella scuola ha perso il 12,4% del potere d'acquisto, quello dei tecnici dell'Università l'11,8%. Invece le buste paga a Palazzo Chigi hanno fatto segnare un +23,5%, quelle della magistratura +9,4%, delle Authority + 7,6%, quella di Cnel e dell'Agenzia per l'Italia digitale del 7%.
Sulla Stampa (p.16) le grandi manovre in Parlamento per silurare Boeri: alla Camera procede a tappe forzate la discussione sulla legge sulla governance dell'Inps. A spingere per una riforma che cambierebbe i rapporti di forza in seno all'Inps Damiani, Sacconi e soprattutto i sindacati, da tempo in rotta di collisione con Boeri. La Camusso non vede l'ora di liberarsene.

ITALIA-POLITICA
Mossa di Renzi sulle alleanze: non metto veti al centro e a sinistra (Corriere p.2 e tutti). "La legge elettorale impone le coalizioni e nel prossimo governo il Pd dovrà essere il perno di una coalizione inclusiva", dice da Napoli, "sono più importanti i voti dei veti". Con una coalizione forte "possiamo fare da soli senza andare alle larghe intese". Ma Renzi non convince Mdp. Speranza: "Da Renzi ancora un racconto dell'Italia tutto rose e fiori. Un disco rotto. Destra e populismi sono forti per le politiche sbagliate di questi anni". Sul Corriere (p.4) parla Martina: "Speranza evidentemente non ha seguito la conferenza programmatica di Napoli. A giorni invieremo il programma a tutti. Siamo pronti a confrontarci con Bersani e D'Alema". Ma il Pd "non rinuncia alla leadeship di Renzi". Sul Messaggero (p.6) parla Orlando: "Sulla coalizione Renzi ha fatto un passaggio importante. Ora bisogna costruire il quando e il dove". Cuperlo al Mattino (p.3): "Si apra a Mdp a partire dalla manovra. Possiamo condividere poche scelte cominciando da chi ha più bisogno, ossia dal sud".
Ma Rossi chiude la porta: "Non vedo le condizioni per un'alleanza col Pd alle prossime politiche – dice alla Stampa (p.6) il governatore toscano – Si sono approvati questa legge elettorale con una grave forzatura e nell'apoteosi di Verdini e ora scoprono che serve una coalizione?". Durissimo con Renzi il senatore dem Mucchetti: "Questo Pd è pericoloso, serve un nuovo segretario" dice al Fatto (p.6). "Da Veltroni a Fassino, chi crede ancora nel Partito Democratico convochi subito una direzione straordinaria per individuare un nuovo leader". Fredda con Renzi anche la Bonino, reduce dal congresso dei Radicali: "Difficile una intesa con questo Pd che attacca la Ue" (Repubblica p.7).
Si smarca da Renzi anche Romano, pronto al divorzio con Verdini per tornare a destra.
Salvini sbarca in Sicilia, accolto dagli insulti di Grillo, ma il leader della Lega lo spiazza: "Se dopo le elezioni non vince nessuno io non telefonerei a Renzi, Gentiloni o ad Alfano ma chiamerei Grillo. La loro onestà non basta, per governare serve l'esperienza della Lega" (Corriere p.5 e tutti). Concetto ribadito in un'intervista a Repubblica (p.9): "Sia chiaro: io lavoro per costruire una maggioranza di centrodestra, Ma se all'indomani del voto non ci fossero i numero non farei mai un governo con i vari Gentiloni, Renzi, Alfano. Se fossi costretto a chiamare qualcuno chiamerei Grillo".  Musumeci a Libero (p.7): "Salvini al Sud può farcela, Grillo non più.
Ius soli, sulla Stampa (p.4) la svolta di Gentiloni: pronto a mettere la fiducia. Dopo l'apertura colta nel discorso di Renzi a Napoli, il premier, in visita in India, starebbe considerando l'ipotesi di un voto di fiducia dopo il passaggio della legge di Stabilità al Senato. Salvini a Repubblica: "Vogliono coprirsi a sinistra ma è pura follia, è una roba che non interessa gli italiani e neppure gli stranieri. Quella roba non deve uscire dal Parlamento". Anche i grillini pronti a sfilarsi dallo ius soli, per "coprirsi a destra" scrive il Giornale (p.5). Sulla Stampa (p.5) il sentiment degli italiani verso gli immigrati: la paura prevale sulla solidarietà. Favorevoli allo ius soli il 30,9%, allo ius sanguinis il 21,6%, favorevoli a una cittadinanza solo a chi la chiede e ad alcune condizioni il 47,5%.

EUROPA
Barcellona, marea unionista in piazza. Puidgemont pensa all'asilo in Belgio: su Messaggero e tutti gli sviluppi della crisi spagnola. Stavolta in piazza sono scesi gli unionisti, almeno un milione: "Siamo noi la maggioranza". Il leader catalano rischia l'arresto: potrebbe chiedere asilo politico in Belgio. Tensione tra il premier spagnolo Rajoy e quello belga
Regno Unito scosso dalle rivelazioni sulle molestie a Westminster. Chiamava l'assistente tette di zucchero: deputato nei guai (Libero). E' il sottosegretario al Commercio estero Mark Garnier, che chiamava così la sua segretaria e la mandava a comprare giocattoli sessuali al pornoshop. Lui ha ammesso le circostanze ma non le molestie: era solo uno scherzo. May ordina un'inchiesta, il suo governo trema. 

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