Commentario del 15.10.2017

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano. Pd, festa e assenze. Renzi: corpo a corpo con il centrodestra (Corriere). Berlusconi: "Vinco o mi ritiro"(Giornale, Libero e altri). Renzi-Berlusconi, no a larghe intese (Messaggero). Fatto torna ad attaccare sulla legge elettorale. "Ecco il trucco del Fascistellum: nominati tutti i parlamentari".
Ampio spazio anche alle tematiche economiche. Manovra, cuneo e lavoro hi-tech, incentivi "allargati" (Sole). Giornale: gli aumenti per gli statali si "mangiano" la manovra. Conti pubblici, Leipold (Fmi): "Ridurre il debito è la priorità" (Stampa). Padoan prevede un calo deciso del debito nel 2018 (Corriere). Su Repubblica parla il ministro Delrio: "30 mld per i trasporti, presto detraibili le tessere del bus". Dagli esteri, in primo piano le elezioni in Austria: un nuovo test per i populisti (Sole). L'ultra-destra favorita che chiude ai profughi (Messaggero). Anche le vicende della Siria in evidenza. "La capitale dell'Isis cade": ultime ore a Raqqa assediata (Corriere). In Europa è allarme per i miliziani in fuga (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Conti pubblici, dagli "Annual meettings" del Fmi le preoccupazioni sul debito italiano. Sulla Stampa (in prima e p.6) il futuro rappresentante dell'Italia nel Fondo, Leipold: "Il governo usi il tesoretto per tagliare il debito. Sul welfare italiano una lacuna difficile e importante da correggere perchè la finanza pubblica italiana ha margini di manovra strettissimi". Da Washington, Padoan rassicura: "Siamo d'accordo che il debito deve scendere. E' sempre stato un obiettivo del governo. Scenderà nel 2017 e in maniera significativa nel 2018, anche se in sentiero è stretto" (Corriere p.8 e altri). Poi il ministro aggiunge: "Ora servono le riforme, il prossimo governo non deve abbassare la guardia sui conti" (Messaggero p.3).
Domani il varo della manovra in Consiglio dei ministri: cuneo, apprendistato e lavoro 4.0, il governo "allarga" gli incentivi (Sole in prima e p.2). Libero (p.19) torna ad attaccare sui numeri "taroccati" su disoccupati e poveri. Accuse all'Istat per le cifre troppo ottimistiche: sottostimati gli indigenti, mentre vengono considerati "inattivi" i 4 mln di italiani censiti come lavoratori in nero.  Intanto, nella manovra, si cercano 14 mld per il 2018, gran parte (circa 10 mld) dei quali saranno finanziati in deficit. I restanti dovrebbero arrivare dalla lotta all'evasione attraverso le fatture elettroniche e i nuovi tagli ai ministeri (Corriere p.8). Per combattere l'evasione arriva anche la multa per gli esercizi commerciali che non accettano pagamenti con bancomat o carta (Messaggero in prima e p.2-3): secondo uno studio Ambrosetti, aumentando le transazioni con il Pos il "nero si può ridurre di 6 mld. Il contante costa ogni anno in Italia lo 0,5% del Pil, cioè 10 mld di euro.
E sulla legge di Bilancio l'annuncio di Delrio a Repubblica (in prima e p.10): "E' partito un piano Marshall per il trasporto pubblico locale, abbiamo messo oltre 30 mld da qui a 15 anni. Stiamo cercando 70 mln di euro. L'obiettivo è stanziare i fondi per i trasporti pubblici e aiutare le famiglie a usarli". Investimenti che saranno rivolti sia all'allungamento dei km di metropolitane e ferrovie suburbane, ma anche per il rinnovamento dei bus, "al ritmo – dice il ministro – di 2.500 l'anno".

ITALIA-POLITICA
Politica in primo piano. Ieri la festa per i dieci anni del Pd. Festa incompleta per il Corriere (p.2) per via delle assenze. Festa disertata dalla minoranza (Repubblica p.2). La polemica di chi non c'era: "Noi esclusi per recidere le radici – dice Rosy Bindi al Corriere (p.2) -. La legge elettorale riduce il Pd a stampella di Berlusconi. Se Fi e il partito di Renzi avranno i voti per governare, sarà Berlusconi a dare le carte". Tra gli assenti anche i capifila dell'opposizione interna. Cuperlo a Repubblica (p.2): "Vedo i rischi di una sconfitta se non si ricostruisce il centrosinistra. Un partito nato per federare non è riuscito a tenere unito se stesso, ma la mia casa è sempre stata dove sta la sinistra e continuerà ad esserlo". La replica di Fassino al Messaggero (p.5): "Il partito non ha mutato natura, dagli ex una regressione politica".
Renzi, intanto, schiera il Pd: "Il corpo a corpo sarà con la destra" (Messaggero e tutti). "Sono d'accordo con Renzi, corpo a corpo nei collegi tra centrosinistra e centrodestra. La legge spinge a unire le forze, e abbiamo già dimostrato di poter vincere" dice Romani (Corriere p.5). Mossa di Berlusconi: "Se non vinciamo, stavolta mi ritiro perchè è colpa degli italiani se non sanno giudicare chi è capace, ma gli italiani avranno buon senso" (su tutti). Per alcuni è una chiusura alle larghe intese, per altri no. In visita nelle aree terremotate di Ischi, Berlusconi si rivolge a Salvini: per dividerci i collegi usiamo come parametro i sondaggi. Salvini: "Non ne avrai più di noi" (su tutti). Romani al Corriere (p.5): "Ci sarà un confronto leale con la Lega, non sono preoccupato". Per Giornale (p.3) nel centrodestra la priorità è creare una coalizione il più ampia e armoniosa possibile. E infatti anche i rapporti con la Lega si vanno rasserenando, perfino con Matteo Salvini pare si vada verso una tregua in nome del superiore interesse di una possibile vittoria elettorale.

EUROPA
Austria pronta alla svolta populista (Sole p.8), al voto con l'ombra della stretta sui profughi (Messaggero p.11). Nelle urne di oggi favorito Kurz, che dovrebbe governare con la destra. Già annunciati maggiori controlli al Brennero, e in Ue crescono le preoccupazioni. L'allarme dello scrittore viennese Menasse a Repubblica (p.14): "Tutta l'Austria è caduta nella trappola populista".  Enigma Kurz, il voto sexy della destra (Corriere p.10): il leader dei popolari ha rivoluzionato l'identità del partito e punta a diventare il più giovane capo di governo al mondo, alleandosi con gli estremisti di Strache.

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