Commentario del 25.10.17

IN PRIMA PAGINA
"La vita è più lunga". In pensione cinque mesi più tardi (Corriere, Sole). Dal 2019 in pensione a 67 anni. Sindacati in rivolta: una follia (Repubblica).
In subbuglio anche il Senato, per la fiducia sulla legge elettorale. Mdp va al Quirinale: "Noi fuori dalla maggioranza" (Corriere, Sole e tutti). Di Maio: "Mattarella non sia complice di questa riforma" (Repubblica).  Mauro: "Se rifarà le larghe intese il Pd tradirà il suo elettorato" (Fatto).
Dal Nord, Zaia alla Stampa: modello Gandhi per il Veneto. Ma il governo frena: "Su queste richieste non si può trattare". Il federalismo può attendere (Italia Oggi).
Da Tunisi all'Italia: sulla Stampa la grande fuga degli ex detenuti verso Pantelleria.
Sul fronte banche, Visco verso la riconferma in Bankitalia (Sole, Messaggero, Avvenire), Mps torna in Borsa (Sole). Telefonia e pay tv, dal governo stop alle fatture ogni 28 giorni (Sole). Il Fatto: così le aziende telefoniche ci sfilano 2 miliardi.
In cronaca in primo piano su tutti il caso degli ultras laziali e del fotomontaggio di Anna Frank in maglia giallorossa. Lotito in Sinagoga, gelo della comunità (Messaggero). Mattarella: "Stadi, basta antisemitismo" (Corriere). Ieri in campo distribuito il Diario di Anna Frank (Stampa). Repubblica: troppi patti tra calcio e ultrà antisemiti (Repubblica). Il Corriere: ora puniteli senza indulgenze. Giornale e Libero: indignatevi anche quando si insulta Israele.
Dall'estero. In Arabia nasce Neom, la città sul Mar Rosso da 500 miliardi (Sole). In Honduras l'isola circondata dalla spazzatura: cartoline dai Caraibi di plastica (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
Pensione sempre più lontana: dal 2019 l'età sale a 67 anni (Stampa e tutti). Come previsto, l'Istat ha certificato l'allungamento dell'aspettativa di vita per uomini (80,6 anni) e donne (82,8 anni): se non verrà ritoccata la legge Monti-Fornero, bisognerà aspettare cinque mesi in più per andare in pensione e quindi a 67 anni contro i 66 anni e 7 mesi di oggi; chi lascia prima dovrà aver cumulato 43 anni e 3 mesi di versamenti per gli uomini e 42 anni e 3 mesi le donne. Per il Messaggero solo oltre 80 mila le persone che devono rinviare l'uscita: l'anno spartiacque è il 1952. I nati fino a giugno escono, da giugno in poi aspettato. La palla passa al Mef, che di concerto con il Ministero del Lavoro dovrà decretare l'adeguamento. Per l'Inps, fermare gli scatti costerebbe 141 mld fino a 2040. Governo diviso: Gentiloni aveva promesso di applicare la legge, ricorda il Messaggero, Padoan ha strappato flessibilità sui conti a Bruxelles garantendo inflessibilità sulle pensioni, scrive Repubblica. Poletti prende tempo: "Abbiamo un anno per una discussione sul tema". I sindacati sono contrari, ma con accenti diversi. Camusso (Cgil): "Una follia da fermare". Damiano (Pd): "il governo rimandi la decisione al 2018". Sacconi:"Serve gradualità". Il M5S parla di "mostruosità", Salvini di "infamia". Ma nell'Italia delle deroghe – scrive Repubblica – tra esodati e attività usuranti vanno a riposo i 63enni.
Sulle pensioni decisiva anche la parola della Consulta, che oggi si pronuncia su assegni e inflazione: una sentenza da 17 miliardi, ricorda il Messaggero, da 21 miliardi per il Sole, per decidere se lo Stato debba riconoscere o meno l'adeguamento all'inflazione a tutte le pensioni bloccate dal governo Monti ai tempi della riforma Fornero e farlo retroattivamente. E' il secondo intervento della Consulta sul tema, e già in passato la sentenza era stata favorevole ai pensionati ma l'applicazione parziale, per evitare il dissesto delle casse pubbliche.
Intanto l'Inps "apre" sull'Ape sociale (Sole e altri): validi anche i periodi contributivi maturati all'estero.

ITALIA-POLITICA
Cinque fiducie per la legge elettorale, e i bersaniani lasciano la maggioranza (Corriere e tutti). Decisione formalizzata nelle mani di Mattarella da una delegazione salita al Colle, mentre la De Petris (Si) al Senato occupava simbolicamente la poltrona del presidente Grasso. I grillini in aula con le bende sugli occhi. Renzi: "La fiducia è un atto legittimo, il resto è discussione autoreferenziale". Attesa per l'intervento in aula di Napolitano, contrario al Rosatellum blindato, come pure Micchetti, Chiti, Manconi e Tocci: "Questo testo favorisce solo le destre" (Messaggero).
Di Maio a Repubblica: "Mattarella non firmi, non si renda responsabile dell'ennesima legge anticostituzionale". Di Maio ribadisce le accuse di tradimento alla Lega: "Gli interessano solo le poltrone: Salvini sta aprendo le porte a un governo Renzi-Berlusconi, si dovrebbe vergognare. Quella della Lega è un'opposizione di facciata: mai alleanze con questi partiti".
Alleanze tema sensibile anche a sinistra. "Un altro governo di larghe intese con Berlusconi sarebbe un tradimento delle ragioni che hanno portato alla nascita del Pd – dice Ezio Mauro al Fatto – E soprattutto un disastro per l'Italia perché imporrebbe al Paese una politica minima. Si stanno cercando al buio, Renzi e Berlusconi: la ratio di questo Rosatellum è rendere possibile l'alleanza".
Autonomia, Gentiloni ieri in Veneto: "Governo aperto al confronto sull'autonomia ma l'Italia non si discute" (Messaggero e tutto). Maroni si smarca da Zaia e fa asse con l'Emilia (Corriere). Salvini al Corriere: "La richiesta di statuto speciale per il Veneto? Non lo sapevo. Ma chiedere è lecito, rispondere è cortesia, e in Veneto il referendum è stato appoggiato dal 60" dei veneti. Ma Lombardia e Veneto sono due realtà diverse: facile che procedano anche diversamente". Sul Corriere parla anche Bossi: "Il lavoro della Lega ha premiato, il popolo ha capito. Adesso devono fare sul serio: o danno a Lombardia e Veneto quello che chiedono o le conseguenze della crisi economica e sociale travolgeranno tutti". Zaia, in un'intervista alla Stampa, rilancia: "Non cerco la rissa, ma voglio tutte le 23 competenze e questo comporta di conseguenza il trasferimento al Veneto dei nove decimi del gettito fiscale. Altra questione p la richiesta al Parlamento di una modifica costituzionale perché al Veneto sia riconosciuto lo statuto speciale. Non c'entra niente col referendum ma in passato abbiamo votato richieste identiche". Per Zaia "il governo è tenuto a trattare con noi, non è una gentile concessione. Il fatto che ci siano elezioni a marzo non vuole dire niente anzi. Entro le elezioni si può arrivare a firmare l'intesa col governo". 

EUROPA
Sulla Stampa la battaglia di Macron contro il lavoro a basso costo: viene dalla Francia la spinta maggiore all'approvazione della nuova direttiva Ue sui cosiddetti lavoratori distaccati, misura che punta a ridimensionare il "dumping sociale" dei Paesi dell'Est, che esportano manodopera a basso prezzo alimentando disparità e danneggiando l'occupazione degli Stati che la accolgono. Ora le nuove regole ruotano intorno al principio-chiave per cui a parità di lavoro deve corrispondere parità di trattamento economico. Lunedì a Lussemburgo il via libera al testo, dopo 10 ore di trattative e nonostante il voto contrario di Polonia, Lettonia, Lituania e Ungheria e l'astensione di Regno Unito, Irlanda e Croazia. L'Italia ha votato a favore: ora il testo passa al Parlamento per l'approvazione. Le nuove regole in vigore dal 2022. Escluso il settore dei trasporti: imprese italiane deluse (Sole).
Macron: "L'Europa avanza: più protezione, meno frodi".
 Su Repubblica la turbolenta seduta inaugurale del Bundestag: contro Schaueble, eletto alla presidenza del Parlamento, si scaglia Gabriel (Spd), con l'accusa di aver trasformato, da ministro delle finanze tedesco, l'Europa in un cumulo di macerie. Erano ministri dello stesso governo. Stop del Parlamento alla nomina di Glaser (AfD) a vice presidente  del Parlamento per le sue posizioni islamofobiche. Per il Corriere, una Germania concentrata sugli affari domestici più che in passato e una cancelliera ridimensionata, non è la migliore notizia per l'Europa.
Sul Corriere la sfida di Gina Miller alla Brexit: "Darò scacco in quattro mosse". L'attivista pro-Europa convinta che si possa tornare indietro. "C'è una minoranza di estremisti che tiene il governo in ostaggio: usano il referendum per intimidire. I parlamentari, per timore di non essere rieletti, non osano votare contro il partito, ma sono i primi a capire quanto sarebbe catastrofica una rottura con l'Europa". Il numero due di Bank of England dice che senza un compromesso 107 banche inizieranno a muoversi da Londra. "La gente non ne parla ma nella City rischiamo di perdere quattromila posti in 18 mesi". Illusorio pensare che vadano a Parigi, Francoforte o Milano: "Molte banche americane, canadesi e asiatiche iniziano a pensare che se l'Europa è in un tale caos, la Brexit colpirà economicamente anche Francia e Germania, allora è meglio tornare a casa". Sottovalutate anche le conseguenze, catastrofiche, di un no deal, un mancato accordo. "Oggi prevale un incantesimo: c'è stato il referendum ed è irreversibile. Ma se ci fosse volontà politica, si potrebbe farla finita con la Brexit, legalmente, anche domani".
Catalogna, la crisi prolungata minaccia la crescita spagnola: il governo di Madrid ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del 2018 dal 2,6 al 2,3% ma potrebbe dover tagliare di più le stime. Pressioni per un dialogo tra Rajoy e Puigdemont ma le imprese e l'economia in generale si stanno preparando a una lunga stagione di scontro e confronto.
Da Tunisi all'Italia: sulla Stampa la grande fuga verso le coste siciliane di ex detenuti tunisini, dopo un indulto che ha messo fuori dalle carceri 2700 persone. Per la traversata bastano 400 euro. Lo scafista: "Il governo chiude un occhio sulla loro partenza e chiederà più soldi a voi per fermarli. E' tutto un gioco politico, come con la Libia".


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