Commentario del 2.10.2017

IN PRIMA PAGINA
Referendum in Catalogna in primo piano su tutti i quotidiani. Violenza, voto nel caos (Corriere). La polizia contro i votanti. "Sì all'indipendenza". Madrid: "illegale" (Repubblica). Da oggi ci sono due Spagne (Fatto). L'urlo di Barcellona: addio Spagna (Stampa). L'analisi di Bonanni (Repubblica): hanno perso tutti, inclusa l'Europa. Spazio alle vicende dagli esteri anche per notizie di terrorismo: attacco a Marsiglia, due ragazze uccise (Corriere, Stampa e altri). Mentre colpiva ha invocato Allah (Repubblica). Cinque feriti anche in Canada (Fatto). Il ministro Pinotti al Messaggero: "Un esercito europeo per combattere il terrorismo globale". Tra le vicende extra Ue, tiene banco il caso Usa-Corea del Nord: Trump ferma la sua diplomazia: "Non perdiamo tempo con Kim" (Messaggero).
Tra le vicende italiane, spiccano gli scontri al G7 Torino, 5 Stelle solidali con gli antagonisti (Repubblica). Renzi: "M5S complice della violenza nelle piazze" (Stampa). Giornale attacca: "Delinquenti a 5 Stelle".
Roma, sanità-malata: i dati anti-Raggi sono di quando non c'era (Fatto, Messaggero). Contatti Raggi-Calenda, slitta il tavolo (Messaggero).
Oggi la festa dei nonni. Chi trova un nonno trova un tesoro (Libero). Sono i veri eroi del nostro welfare (Stampa). Giornale: evviva i nonni che salveranno questo Paese.

ITALIA-ECONOMIA
Def,  Gentiloni cerca l'asse con Pisapia per blindare la votazione (Repubblica p.11): stamattina incontro tra il premier e l'ex sindaco di Milano. Intanto arriva l'attacco dell'ex viceministro dell'Economia, Baldassarri, che a Libero (p.6) dice: "Non mi convincono le previsioni sull'economia: le stime sulla crescita tendenziale sono salite rispetto al Def di aprile, ma il tasso di cambio euro-dollaro è salito, mi pare incoerente. Inoltre mi pare improbabile che l'inflazione passi dallo 0,6% all'1,9%. Dobbiamo fare una novena perchè Draghi continui la sua politica monetaria".
Fisco, cartelle rottamante fino al giugno 2017 (Corriere p.15): l'ipotesi di una rottamazione bis per sanare le cartelle notificate nei primi 3/6 mesi del 2017. Il successo dell'operazione, che potrebbe portare almeno 1,5 mld in pià dei 7,2 preventivati dal governo, e la necessità di reperire risorse fresche per le misure a sostegno della crescita, suggeriscono di puntare sulla riedizione della rottamazione, alla quale hanno aderito oltre 1 mln di persone-
Il governo accelera sulle Coop: l'esecutiva punta a varare la riforma entro gennaio, integrando una serie di emendamenti per introdurre le nuove regole a inizio 2018 (Stampa p.16). I cardini della riforma, evidenziati da Morando, sono 4: limiti severi alla possibilità di raccolta del prestito sociale in rapporto al patrimonio netto di ogni coop; obbligo di mantenimento di una parte del prestito raccolto in forma liquida; garanzie per i soci prestatori; obblighi di informazione, trasparenza e responsabilità.

ITALIA-POLITICA
Lite dopo gli scontri al corteo durante il G7 di Torino. La presa di posizione a favore di un antagonista arrestato da parte di alcuni esponenti del consiglio comunale a guida M5S provoca la reazione di Renzi, che ha visto decapitare un manichino dalle sue sembianze in piazza: "Fa effetto vedere amministratori comunali, pagati da tutti i cittadini che, anziché schierarsi con le forze dell'ordine e con le istituzioni, rilanciano le immagini dei tempi della ghigliottina" (su tutti). Giornale attacca: "Delinquenti a 5 Stelle".  La vicenda imbarazza Di Maio, che in questa fase di accreditamento istituzionale tutto vorrebbe tranne che essere assimilato ai centri sociali (Stampa p.8). Imbarazzo anche di Appendino (Repubblica p.9).
Centrosinistra, Pisapia alla prima festa nazionale di Mdp annuncia che parteciperà all'incontro di oggi con Gentiloni sulla manovra insieme a Mdp (su tutti). "Con questa legge impossibile allearsi con il Pd – dice il leader di Campo Progressista – ma la soluzione non è il Rosatellum, io punto a prendere un voto in più" (Repubblica e tutti). Il capogruppo dem Rosato: "Intesa con Pisapia? Non è fantascienza. Noi vogliamo una coalizione larga, di certo senza Pd non esiste centrosinistra".
Centrodestra, il Ppe agita il centrodestra: tra Salvini e Berlusconi il nodo delle diverse visioni d'Europa (Corriere p.11). Toti al Messaggero (p.9): "Fi mai in un governo senza Lega e FdI, metterebbe a rischio il governo di tanti Comuni e Regioni e il futuro di un'alleanza che spero evolva verso una federazione e un partito unico". E sulla leadership della coalizione ribadisce che il principio di chi prende più voti "è democratico e corretto". Salvini intanto di propone come "federatore" ma avverte: "Ad Arcore non metto piede" (Repubblica p.13). L'incontro con Berlusconi potrebbe essere venerdì, anche se rischia di slittare alla prossima settimane per l'impegno del Cavaliere a Mosca per il compleanno di Putin. "Salvini-Berlusconi? Il patto si fa a tre" avverte Giorgia Meloni al Mattino (p.11). "L'incontro dovrebbe essere la prossima settimana, spero che sarà per definire l'alleanza e parlare di programmi e non per rivendicare posizioni personali. Sulla leadership facciamo scegliere gli italiani".

EUROPA
In primo piano il referendum separatista in Catalogna e le violenze. Vince l'indipendenza, ma il premier Rajoy frena: "Il referendum non esiste" (Repubblica in prima e p.2 e tutti). Oltre 800 feriti ai seggi per le cariche della polizia spagnola. La sindaca di Barcellona contro il premier: "E' stata una vergogna, ti devi dimettere". Il vicepresidente del governo regionale di Barcellona, Oriol Junqueras, mente del secessionismo, al Corriere (p.3): "La democrazia non deve subire minacce, una repressione di questo tipo è incredibile in una democrazia europea. Ora faremo ciò che dicono le leggi votate dai deputati del Parlament e lo faremo dialogando e negoziando con tutti". Rajoy vuole commissariare Puigdemont, che rischia l'arresto. Il consigliere dell'Interno della Generalitat catalana, Joaquim Forn al Messaggero (p.2): "Inaccettabili le cariche della polizia. Noi stiamo semplicemente rivendicando di poter votare, di poter decidere il nostro futuro. E' semplice capire chi sta operando in modo democratico e chi in modo violento. Esprimo la mia preoccupazione e chiedo ai Paesi Ue di prendere una posizione, noi siamo disponibili al dialogo". "Europa complice, non si può togliere la voce  ai popoli" scrive (Libero p.3), e anche Giornale (p.3) attacca: debole, incapace e latitante, è l'Ue la grande sconfitta. Ma Enzo Moavero alla Stampa (p.5) spiega: "L'Ue non ha nessuna competenza diretta. Ci sono due valori Ue fondamentali: da una parte la democrazia, dall'altra lo Stato di diritto: il voto era illegale e quindi era legittima l'opposizione di Madrid, ma esprimere la volontà popolare con il voto è democrazia, ma come valutarlo se avviene in un contesto d'illegalità?". Oggi sciopero generale contro le violenze, mentre è polemica per la presa di posizione a difesa dei cittadini delle forze dell'ordine di Barcellona, che hanno rischiato lo scontro con i colleghi inviati dalla Capitale (su tutti). "Adesso Barcellona dichiarerà l'indipendenza, una tragedia" dice alla Stampa (p.2-3) Josep Borell, ex presidente dell'Europarlamento. Per Giornale (p.3) debole, incapace e latitante: è l'Ue la grande sconfitta del voto.
Cazzullo sul Corriere (p.5) segnala la catena degli errori e l'azzardo di entrambi i governi, di Madrid e di Barcellona, che si sono lanciati l'uno contro l'altro come due temerari che si sfidano a chi frena per ultimo. Salvare l'unità della Spagna tocca al re Felipe. "Hanno perso tutti, inclusa l'Europa" analizza Bonanni su Repubblica. Stefanini sulla Stampa parla di "colpevole silenzio dell'Europa" nel giorno in cui si scava un abisso tra Madrid e Barcellona.
Ampio spazio agli esteri anche per l'ennesimo episodio di terrorismo in Francia. Al grido di "Allah Akbar" un uomo di origine maghrebina ha aggredito e ucciso due donne alla stazione Saint-Charles di Marsiglia (Corriere e  tutti). Intervenuti i militari, hanno ucciso l'uomo a colpi di pistola. L'Isis rivendica: era un nostro soldato (Messaggero p.6). Terrorismo anche in Canada: a Edmonton camion sulla folla, cinque persone ferite nel nome del Califfato (su tutti). Il ministro Pinotti al Messaggero (in prima e p.7): "E' il tempo del coraggio, la sicurezza è un'esigenza sentita dai cittadini europei. Solo un'ampia e condivisa visione politica sul futuro della Difesa europea potrà consentire di fronteggiare i rischi che il nuovo quadro internazionale pone non solo all'Europa, ma al mondo intero.

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