Commentario del 31.08.17

IN PRIMA PAGINA
Roma, raid contro il centro migranti: "Non li vogliamo più nel quartiere". Su Repubblica e tutti gli scontri di ieri al Tiburtino tra romani e eritrei. Avvenire: guerre tra poveri. Il Giornale:l'Italia sta per esplodere. Sul Corriere parla il capo della Polizia Gabrielli: "Problemi sociali, basta scaricare sulla polizia". Governo diviso. Orlando a Minniti: non vedo rischi di tenuta democratica (Sole). In Sicilia altri 600 sbarchi, ma per la Stampa ora si apre una nuova rotta che attraversa il Mar Nero e punta sulla Romania. Su Libero l'elenco di chi si arricchisce con la tratta dei neri.
Economia, piano "salva-precari" del governo: pensione ai giovani da 650 euro anche con pochi contributi (Sole, Stampa e tutti). E Moody's alza le stime sull'Italia: più ottimista sulla crescita (Corriere, Messaggero). Fiducia record anche nella Ue, e negli Usa la crescita accelera: +3% (Sole). Rivoluzione in arrivo per le visite fiscali (Italia Oggi e tutti). QN: Boeri acchiappafurbetti. Troppi gli invalidi dell'Inps (Corriere). Statali malati il doppio dei privati (Libero, Giornale).
In politica, Gentiloni si mangia Renzi (Fatto), Salvini mangia pizza e vino (Giornale), Berlusconi al governo ha guadagnato 1,1 miliardo (Fatto).
In cronaca: su Repubblica il caos vaccini nelle scuole. Fedeli: no a rinvii. Allarme anche per 15 mila cattedre ancora in cerca di professore (QN). Su Corriere e tutti Matt Damon a Venezia, alla Mostra del Cinema inaugurata da Mattarella. Su Stampa e tutti l'omaggio di William e Harry alla mamma: fiori come 20 anni fa. Mantel: Lady D dentro la fiaba sbagliata (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
La ripresa batte (un altro) colpo: Moody's alza le stime sull'Italia, da 0,8% a 1,3% (Stampa p.6 e tutti). L'avevano già fatto Fmi, Bankitalia, Confindustria (prevedendo 1,3-1,4%), mentre l'Istat ipotizza fino all'1,5%. Sale anche l'indice di fiducia Ue (in Italia di 3,6 punti) e la crescita Usa (+3%). L'economista Quadrio Curzio ad Avvenire: "Riconosciuti i nostri progressi ma adesso va rilanciata la produttività. Serve un salto dimensionale delle pmi per aumentare il numero delle aziende in grado di operare su mercati internazionali".
Ma il super euro preoccupa: la moneta unica sembra inarrestabile, e potrebbe salire ancora se Draghi dovesse tirare il freno sulla politica monetaria fortemente espansiva della Bce. Ciò potrebbe penalizzare le esportazioni italiane extra Ue (97 mld nel primo semestre). L'economista Daveri alla Stampa: "Il dollaro debole ostacolerà la crescita. A rischio l'export".
Preoccupa anche il lavoro, con la disoccupazione all'11,1% e quella giovanile al 35,4%. Per la Stampa (p.6) il Jobs Act non va: a trovare un posto sono solo gli over 50, e il numero dei dipendenti a termine è al top dal 1992.
Dal governo, ieri a confronto con i sindacati, un piano salva-precari (Stampa p.7 e tutti): pensione minima tra 650-680 garantita anche ai giovani con carriere discontinue e lavori precari a 68-69 anni. Si supererebbe così lo scoglio dei 20 anni minimi di contributi e dei 70 anni e soprattutto la soglia di un assegno minimo maturato almeno 1,5 volte l'assegno sociale. Ma per Repubblica (p.6) è solo una proposta, ben lontana da essere inserita in Bilancio. Leonardi: "La misura costa e comporta una trattativa con l'Europa perché cambia la curva delle pensioni. E comunque non siamo in grado di prendere impegni ora, dobbiamo aspettare i saldi della manovra". Altra proposta sul tavolo di governo e sindacati: una rendita ponte per consentire a lavoratori che hanno 63 anni e stanno per perdere il lavoro per crisi aziendale. Versando tutta la liquidazione o l'eventuale buonuscita in un fondo pensionistico integrativo potrebbero avere una rendita ponte fino al raggiungimento dell'età della pensione. Leonardi: "L'obiettivo è completare il quadro e offrire tre strade per uscire prima dal lavoro a chi ha 63 anni: Ape sociale, Ape volontaria e la Rita" (che sta per rendita integrativa temporanea anticipata). Dal governo nessuna concessione sull'innalzamento automatico dell'età pensionabile, che dal 2019 arriverà a 67 anni. Poletti: "Ne parleremo quando avremo i dati Istat sulle aspettative di vita". Sindacati, delusi. Camusso: "Governo reticente" (Corriere p.6). E sulle pensioni già in corso: "Per gli anziani serve un'inflazione ad hoc" (Repubblica p.6).
Lavoratori in malattia, cambia il sistema dei controlli: con l'Inps polo unico degli accertamenti per dipendenti pubblici e privati più visite fiscali e più stringenti. Obiettivo principale, stanare i furbetti del cartellino, che si mettono in malattia a ridosso di ponti e week end. Previsti mezzo milione di controlli l'anno, con orari di reperibilità uguali per tutti, più visite anche lo stesso giorno e un algoritmo (Savio) per selezionare i target. I dati diffusi ieri da Boeri parlano di dipendenti pubblici "malati doppi" rispetto al privato (Messaggero p.6 e tutti). Sul Corriere un'altra anomalia: il picco di "Aoi", l'assegno ordinario di invalidità per persone con capacità lavorativa ridotta, concesso a dipendenti Inps.

ITALIA-POLITICA
Al voto dopo il varo della legge di Bilancio: Corriere e Giornale rilanciano l'ipotesi di voto anticipato. La legge elettorale non decolla, e difficilmente lo farà prima delle elezioni siciliane. Al Pd, al netto delle divisioni, sta bene il sistema attuale e quindi la legislatura potrebbe dirsi conclusa a novembre dopo il varo della manovra e non a marzo. Solo un accordo su una nuova legge consentirebbe le urne a maggio. Per il Giornale anche Berlusconi vede le urne dopo la manovra, dunque a gennaio. Zanda (Pd) al Sole: "La ripresa economica non va sprecata. Dalla manovra allo ius soli ci aspettano mesi intensi. La legislatura finirà a scadenza, tra febbraio e aprile e fino ad allora lavoreremo bene". Romani (FI): "Da Forza Italia nessun sostegno alla maggioranza. L'aggiornamento del Def se lo votino da soli". Azzurri contrari anche allo ius soli. E sulla legge elettorale Romani dà appuntamento a dopo le elezioni in Sicilia. Un voto decisivo, col centrodestra che andrà coeso sul ticket Musumeci-Armao, mentre il centro sinistra (e gli alfaniani) sono più divisi che mai sulle alleanze (Corriere p.10).
Sul tema dei migranti il governo resta diviso. A Minniti che aveva parlato di rischi per la tenuta del sistema democratico nel Paese per l'ondata di arrivi, ha replicato ieri Orlando, prendendone le distanze: "Non cediamo alla narrazione dell'emergenza. Bisogna evitare di associare immigrazione e sicurezza. Con l'immigrazione dovremo convivere" (Sole e tutti).
Su scala nazionale, la fine della pausa estiva vede il governo Gentiloni in ascesa nei sondaggi (43% contro il 38% di Renzi) con punte di popolarità importanti per Minniti e Calenda (Fatto in apertura e a p.2). Piace anche Gentiloni, per il suo silenzio e il suo profilo di grande tessitore e ricucitore. Tutto l'opposto di Renzi, che per il Fatto (p.3) ha sempre meno chance di essere il candidato premier del centro sinistra: Minniti, Gentiloni, Calenda, Franceschini e Delrio le possibili alternative. Anche il Giornale (p.6) parla di grande freddezza e disillusione per il ritorno di Renzi: ora si prepara a un tour in treno ma il libro è stato un flop e la sua popolarità è crollata. Al contrario Berlusconi tra sondaggi, diete e lifting prepara la tregua con Salvini (Stampa p.8). Di Maio si prepara all'esame di Cernobbio, il forum dei big dell'industria e della finanza: "Parliamo a tutti, anche a chi ci teme" (Stampa p.9).

EUROPA
Nell'eurozona balzo dell'indice di fiducia ai massimi da dieci anni,grazie al miglioramento di industria e servizi. Tra i big è la fiducia dell'Italia a crescere di più, mentre in Germania arretra, per i timori di riduzione delle esportazioni per via dell'euro forte (Sole). Il dato positivo della fiducia potrebbe influenzare la Bce,alle prese con la road map di uscita dal quantitative easing. Prossimo board il 7 settembre.
Anche l'Unione Europea in fase di "ristrutturazione". Per il Sole dopo il voto tedesco in autunno partirà il processo di revisione della governance dell'eurozona. Merkel e Macron concordi sull'idea di un bilancio e di un ministro delle Finanze unico. Attesa per il discorso di Junker all'Unione del 13 settembre.

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