Commentario del 14.08.17

IN PRIMA PAGINA
Tasse e macerie: protestano i sindaci del sisma. Su Corriere e Messaggero i nodi irrisolti a un anno dal terremoto del centro Italia. Sulla Stampa i volti della rinascita di Amatrice.
Dal cuore d'Italia al Mediterraneo. Migranti, il mare si svuota (Fatto). Altre tre Ong lasciano i soccorsi (Messaggero, Stampa). No Ong, no sbarchi (Giornale): arriva la legge, si ferma l'invasione. E' la prova che le Ong aiutano gli scafisti (Libero). Su Repubblica il piano del Viminale per sostituire le Ong con le navi di Triton.
Spazio anche alla politica: piace all'Italia il grigio Gentiloni (Repubblica). Non piace la Boldrini: "Denuncio chi mi insulta" (Corriere). A destra la Meloni gela Berlusconi: niente alleanze con gli alfaniani (Mattino). Al Nord il Veneto gela l'Italia: a due mesi dal voto i sì all'autonomia sono al 92% (Libero).
Sulla Stampa l'appello di Morando sui conti: "La manovra 2018 parte da 12 miliardi. Mdp voti con noi". Sul Sole i conti dell'economia rosa: dall'occupazione femminile fatturato di 600 miliardi (Sole).
Dall'Europa. A Londra la regina Elisabetta pronta a cedere la reggenza a Carlo (Stampa). A Berlino sorpasso delle bici sulle auto (Repubblica).
Sul Sole la classifica delle province più "sportive" d'Italia: sul podio Trieste, Trento e Livorno. In cronaca, la morte del ventenne toscano ucciso in una discoteca in Spagna: "In tre lo hanno finito a calci" (Corriere, Fatto). L'estate dei ventenni terrorizza i genitori (Giornale). A Ischia immersione fatale ad un sub e a una ragazzina di 13 anni. Polemiche per l'abbattimento dell'orsa Kj2: ma non si poteva sedare? (Corriere). Il Giornale: boicottiamo il Trentino.

ITALIA-ECONOMIA
"La manovra 2018 parte da 12 miliardi. Mdp la voti con noi": sulla Stampa l'appello di Morando ai bersaniani. Date "priorità fuori discussione, come rispettare gli impegni con l'Europa, cancellare le clausole di salvaguardia e ridurre il saldo strutturale di tre decimali", per Morando la manovra parte da una base di 12 miliardi. La linea è "concentrare le risorse sui giovani, sia su chi può trovare lavoro che sui più poveri". L'ipotesi più concreta è il "dimezzamento permanente dei contributi previdenziali nei primi 2 anni di assunzione per tutti gli under 32. Nel medio termine si potrebbe associare a questo un taglio di altri 4 punti dei contributi a partire dal terzo anno: 2 a favore del lavoratore, 2 dell'impresa". Misura costosa ma che potrebbe essere coperta "con l'aumento del gettito Iva atteso dall'estensione della fatturazione elettronica tra privati". Un'offerta "ghiotta" a Mdp: "Mi auguro che la facciano propria anche Bersani e D'Alema".
"La crisi non è passata. La politica si impegni a ridurre subito le tasse": sul Giornale parla Carlo Sangalli (Confcommercio). "Se il pil crescesse del 2% potremmo riassorbire la disoccupazione". Nel mirino di Sangalli anche le multe previste per i commercianti che non hanno il Pos: "Una vera ingiustizia. Per promuovere e diffondere l'uso della moneta elettronica servono incentivi e riduzioni dei costi".
Intanto si tirano le somme sui redditi: in cinque anni crescita del 26%. E con i rimborsi Irpef tornano nelle tasche degli italiani 20 mld di euro (Stampa p.19 e altri). 950 euro l'importo medio restituito a persona, su un totale di 21 milioni che hanno chiuso le dichiarazioni in credito (poco più della metà del totale). Su scala regionale, prima la Lombardia, secondo il Lazio, terza l'Emilia Romagna.

ITALIA-POLITICA
La Meloni gela Berlusconi: "Noi insieme ad Alfano? No, Berlusconi sbaglia. Dica con chi vuole stare". La leader di Fratelli d'Italia risponde dal Corriere alle avances del cavaliere per andare uniti in Sicilia, rilanciate ieri dalle pagine del Mattino. "Anch'io sogno di dare alla Sicilia un governo di rottura con il passato ma come è possibile farlo alleandosi con chi governa con Renzi e con Crocetta? Lancio io un appello a Berlusconi: costruiamo una proposta seria per vincere". Proposta che per la Meloni porta il nome di Nello Musumeci. Dalla Sicilia al voto nazionale: "In un sistema tripolare il centrodestra non potrebbe mai vincere col proporzionale. Berlusconi dica da che parte vuole stare: sta preparando un governo di inciucio?".
Legge elettorale e alleanze tengono sotto pressione anche Renzi e il Pd. Orlando e Franceschini spingono per un asse con gli alfaniani di Ap e i bersaniani di Mdp. Per il Corriere (p.8) l'idea dell'entourage renziano è cercare un accordo con FI, Lega e M5S per armonizzare i sistemi elettorali ma se l'intesa fallisce andare al voto con le leggi vigenti magari con un listone alla Camera che tenga dentro Pisapia e Boldrini. E dopo il voto fare l'alleanza con Mdp e Ap per fare il governo. Ma l'idea non piace alla sinistra. Nel mirino della sinistra anche Orlando, che ieri dalla Stampa aveva chiamato Mdp e Ap ad una grande alleanza per salvare il Paese dall'instabilità: "Impossibile una coalizione con i centristi e il Pd di Renzi" (Stampa). Rosato al Mattino:"Sulla legge elettorale siamo pronti al dialogo ma solo se c'è un accordo a quattro", dice il capogruppo dem. E sulla Sicilia: "Ripartiamo dal modello Palermo: intesa con Ap".
Tra i big, piace il "grigio" Gentiloni, scrive Repubblica: un anti-leader gradito a un italiano su tre stufo della politica degli eccessi. Non piace invece la Boldrini, che stufa di essere bersagliata sul web annuncia: "Da oggi denuncio chi mi insulta online. Così incoraggerò le altre vittime" (Corriere).

ESTERI
Migranti, il mare si svuota (Fatto). Altre tre Ong lasciano i soccorsi (Messaggero, Stampa). Dopo Medici senza Frontiere anche Save the Children e Sea Eye  e Sea Watch fermano le operazioni: "Libia ostile". "Il far west è finito" dicono al Viminale (Repubblica). Ma le ong accusano Italia ed Europa di essere complici della Libia. Neugebauer (Sea Watch) al Messaggero: "La Ue chiarisca che le minacce arrivate dalla Libia contro le navi che dovessero entrare in acque internazionali sono contrari a tutte le normative vigenti. Una presa di posizione così chiarirebbe che ad essere illegale sono le azioni contro i volontari. Il silenzio ci fa pensare che ci sia un mutuo assenso". No Ong, no sbarchi, titola il Giornale. Arriva la legge, si ferma l'invasione. E' la prova che le Ong aiutano gli scafisti, il titolo di Libero.  Su Repubblica il piano del Viminale per sostituire le Ong con le navi di Triton. "Se il traffico di migranti dovesse riprendere in modo intenso chiederemo alle missioni europee Sophia e Triton e ai mercantili di passaggio di aiutare la Guardia Costiera nei soccorsi, come avveniva prima dell'arrivo delle navi umanitarie nel Mediterraneo". Sempre su Repubblica la testimonianza dei capi della Marina di Tripoli: "Il nostro scontro è con i trafficanti, che hanno motovedette armate pesantemente con cui difendono innanzitutto i carichi illegali di petrolio". Ma è forte anche l'ostilità con le ong: "Non rispettano la nostra legge, e offrono un servizio eccellente ai trafficanti: le loro navi non fanno salvataggio, loro fanno trasbordo diretto dei migranti. Il loro lavoro è prezioso ma per salvare i migranti non per trasportarli. Altrimenti diventano un elemento decisivo nella catena criminale che permette a questo sistema di essere efficiente".
Sul Messaggero il progetto Onu per due campi in Libia. Ma gli analisti ribadiscono che il Paese non è stabile e temono una emergenza umanitaria, e l'impossibilità di garantire il rispetto dei diritti umani ai migranti presenti in Libia (tra i 400 e gli 800 mila).

EUROPA
Elisabetta sul trono fino al 2021: di abdicazione non si parla, scrive la Stampa, ma allo scoccare dei 95 anni invocherà il Regency Act del 1728, che prevede la nomina di un reggente che assuma tutte le incombenze della sovrana ma non il titolo di re. In questo modo Carlo diventerà reggente ma non re se non alla morte di Elisabetta. Del tutto campata in aria l'ipotesi di passare il trono direttamente a William, ancora "impreparato": lui e il fratello Harry dovranno comunque accompagnare la regina nei suoi ultimi impegni assolvendo al loro ruolo nella Royal Family.
A Berlino le bici sorpassano le auto: il 18% si muove prevalentemente in bici contro il 17% di chi usa soprattutto l'automobile (Repubblica). E la città studia un sistema di mobilità sempre più tarato sulle due ruote a costo di sfidare la potente lobby automobilistica. Il piano prevede entro il 2030 piste "blindate", ciclabili allargate per i sorpassi, 100 mila nuove rastrelliere, edifici con parcheggi dedicati e lo smaltimento delle bici abbandonate. E le vecchie ferrovie abbandonate diventano "superstrade" per le bici, altri 100 km di ciclabili veloci.

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