Commentario del 30.08.2017

IN PRIMA PAGINA
Missile di Kim sopra Tokyo, corsa ai bunker (Stampa). Usa e Giappone: pronti a fermare la Corea (Repubblica). I venti di guerra nel Pacifico in primo piano su tutti i giornali. La provocazione della Nord Corea spaventa le Borse: mercati in trincea con euro e oro (Sole), vola il Bitcoin (MF).
Dalla finanza all'economia: contro la povertà arriva l'assegno del governo da 490 euro (Repubblica e tutti). Un acconto, per il Corriere, una beffa per il Fatto: Gentiloni toglie ai poveri per ridare ai poveri. Critico anche Libero – miliardi alle banche, mance ai poveri – e Giornale: un azzardo del Pd per imitare il M5S. In arrivo anche il riordino dell'ecobonus (Sole) e misure per le donne per andare in pensione prima (Messaggero).
Politica, su tutti l'intervento di Minniti alla festa del Pd: "Con la crisi migranti ho temuto per la tenuta democratica del Paese". Giornale contro la Boldrini per il silenzio sullo stupro di Rimini: Boldrini clandestina. Libero contro i giudici: vogliono uccidere la Lega. Rossi contro Pisapia: "Di' qualcosa, meglio se di sinistra" (Fatto). In Sicilia, il centrodestra punta su Musumeci-Armao, Alfano decisivo per il centrosinistra (Sole).
In cronaca: cento giorni senza pioggia (Corriere). La beffa di Roma: regina dell'acqua che muore di sete (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Il reddito di inclusione è legge, dal primo dicembre per 500 mila famiglie in difficoltà arriva un assegno che a seconda dei requisiti va da 188 a 485 euro per un massimo di 18 mesi, rinnovabile dopo uno stop di 6 (Repubblica in apertura e a p.2 e su tutti). Poletti: "Per la prima volta l'Italia si dota di una misura permanente contro la povertà". Gentiloni: "E' un aiuto alle famiglie più deboli". Pessi (Luiss) al Messaggero (p.2): "Misura ok, non premia l'ozio come il bonus di cittadinanza". Gori (Alleanza contro la povertà) a Repubblica (p.2) e Avvenire (p.5): "Un risultato storico ma mancano 5 miliardi. Se ci fermiamo qui sarà un'altra riforma incompiuta. Per aiutare tutti servirebbero 7 miliardi l'anno: 2 miliardi  sono pochi. A settembre presenteremo al governo la proposta di un piano triennale: dobbiamo raggiungere tutti i poveri". Critiche anche da Mdp - il Rei "è solo una misura insufficiente che rischia di fallire" – M5S – "Servono politiche del lavoro contro il precariato" – e FI: "Strumento parziale e tardivo". Il Giornale (p.8): il governo rincorre Grillo. Il Fatto (p.17): Gentiloni prende ai poveri per ridare ai poveri: i soldi erano già stati stanziati con un nome diverso e coprono 400 mila famiglie su 1,6 milioni. Libero (p.11): alle banche 25 miliardi e ai poveri gli spicci.
Sul Messaggero (in apertura e a p.3) l'anticipo della pensione più facile per le donne: governo pronto a ridurre di due anni i contributi richiesti per accedere all'Ape social. Il beneficio pensato per lavoratrici con figli. Oggi nuovo round governo-sindacati. Tra i temi sul tavolo anche la nuova soglia a 67 anni dell'età della vecchiaia: sindacati contrari, ma il governo tiene duro.
Sul Sole la proposta al vaglio dei tecnici del Mise per rivedere le detrazioni fiscali al 65% per gli interventi di risparmio energetico sugli edifici. L'idea è di modulare l'ecobonus in base all'efficacia e dunque al risparmio effettivo generato da ciascun intervento, "premiando" quelli più radicali.

ITALIA-POLITICA
Migranti sempre al centro dell'agenda politica del Paese. "Davanti all'ondata di arrivi, tra giugno e luglio ho temuto per la tenuta democratica del paese" dice il ministro Minniti alla festa del Pd di Pesaro (Corriere in prima e a p.10 e su tutti). E adesso, all'indomani del vertice di Parigi in cui Francia, Germania e Spagna hanno promosso la linea italiana "ora ci ringraziano. Il Mediterraneo è tornato al centro dell'attenzione della Ue". Ma le polemiche continuano. Di Maio nel mirino della sinistra per aver difeso la polizia dopo gli scontri di Roma: "Contro di me una campagna di odio. Non sono né razzista né fascista" (Corriere p.10). Boldrini nel mirino della destra per aver taciuto sullo stupro di Rimini. Meloni: "Nulla da dire sui vermi magrebini?". Boldrini: "Dibattito agghiacciante, abbiamo toccato il fondo" (Giornale). Sui migranti apre un altro fronte la Brambilla: "La macellazione islamica è barbarie – dice a Libero (p.9) – Va abolita. Celebrano Allah con il sangue degli animali. Vietiamolo e puniamo i trasgressori. Integrazione impossibile se non c'è rispetto".
Lega in difficoltà per la confisca dei beni da 49 milioni di euro disposta dalla Procura di Genova: "Rappresentiamo milioni di italiani, contiamo sul buon senso del tribunale" (Repubblica p.12). Libero (in apertura e a p.2 e 3) attacca: vogliono eliminare la Lega. I magistrati chiedono 49 milioni al movimento senza aspettare la condanna definitiva e a fronte di "presunti pasticci" che ammontano a meno di 300 mila euro. E' un favore a Pd e M5S. Cicchitto a Libero (p.2): "E' un esproprio giudiziario che potrebbe mettere in ginocchio una forza politica". Salvini rischia di perdere la casa, ma con la creazione di 12 federazioni ha messo al sicuro i soldi dei lumbard (Libero p.3).
Su Corriere e altri le mosse di Renzi: la linea è quella di stare alla larga dai palazzi romani e andare in mezzo alla gente. Prima uscita sabato alla festa di Bologna. E il 25 settembre, all'indomani della festa di Imola, via al grande tour, in treno 10 settimane. "Non sarà una campagna elettorale ma un incontro con le realtà vive dell'Italia. Il Pd è il vero argine ai populismi e l'unica forza politica che può rappresentare una speranza per milioni di persone". A fine novembre ritorna la Leopolda.
Intanto in Sicilia il centro destra ha scelto – il ticket Musumeci-Armao – il centrosinistra no (Messaggero). Dall'intesa tra Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia esce Musumeci candidato presidenti e Armao vice. Brunetta a QN: "Abbiamo la vittoria in tasca". Toti alla Stampa: "Il centrodestra è unito, non ripeteremo gli errori delle Comunali di Roma. Prossima mossa gli stati generali del centrodestra. Dobbiamo dare risposta alle ansie della gente su immigrati e sicurezza". La sinistra è ancora divisa, in Sicilia come a Roma. Crocetta non si arrende e invoca le primarie. "Se poi Renzi vuole perdere lo faccia" dice al Corriere, confermando l'intenzione di ricandidarsi.  Pd e alfaniani puntano su Micari, Mdp su Dava, Pisapia tace. Guerini a Repubblica: "Serve un centrosinistra largo, ragioneremo dopo il test Sicilia. Mdp? Vuole solo fare male al Pd". Casini al Messaggero: "Il centro stia con Renzi anche alle Politiche: il Ppe è un progetto che non esiste".

EUROPA
Ancora echi per il vertice a 4 di Parigi sui migranti. Sul Messaggero ed altri la soddisfazione italiana: a Parigi è nata l'Europa a doppia velocità. Resta da sciogliere il nodo delle regole di Dublino: per cambiarle, come auspicato da Macron e Merkel in chiave favorevole all'Italia, serve l'accordo di tutti i Paesi Ue.
Macron alla prova del lavoro: su Stampa e Sole il jobs act alla francese. Domani la ministra del lavoro Muriél Pénicaud presenterà in conferenza stampa i 5 decreti frutto di tre mesi di negoziato con i sindacati. Già questo è un passo avanti rispetto al muro contro muro visto con Hollande e Valls. Ma per la Stampa la scelta dei decreti governativi è comunque una forzatura, con i sindacati e la sinistra che già hanno prenotato la piazza e con un sondaggio che rileva che il 68% dei francesi non ha fiducia in Macron per questa riforma. Dunque, per quello che viene definito un Jobs act alla francese, con la stessa filosofia di quello italiano, la strada è tutta in salita.
Merkel sposa la tesi di Schaeuble – "Si a un Fondo monetario Ue" – rilancia su un ministro delle Finanze congiunto per i Paesi dell'eurozona e annuncia la linea dura sui confini: continueremo i controlli (Stampa). Merkel favorevole anche a un nuovo bilancio europeo di piccola entità per sostenere i governi dell'eurozona più colpiti dalla crisi. Oggi l'incontro con Juncker.

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