Commentario del 13.08.17

IN PRIMA PAGINA
Migranti, strappo delle ong. "Stop ai soccorsi, non c'è sicurezza" (Repubblica e tutti). Il Giornale: chiude il servizio taxi per i clandestini. Alfano alla Stampa: "Ora la Libia controlla le coste" (Stampa). Gozi ad Avvenire: "Sfruttiamo i fondi europei per l'integrazione" (Avvenire). Il commissario Ue: "Sulle navi con le armi" (Messaggero). Intanto da Catania, nuova accusa alle ong: "Associazione per delinquere" (Fatto). Saviano: cara Sinistra, ti racconto Medici Senza Frontiere (Espresso).
Spazio anche alla politica, con Berlusconi che dal Mattino lancia un appello ad Alfano e alla Meloni: "In Sicilia la vittoria dipende dall'unità". Anche Orlando corteggia Alfano (e Bersani): "L'Italia non regge più governi instabili" (Stampa). Sul Sole il "rating" al governo: riforme attuate al 78,5%, restano 259 decreti. Ma per il Messaggero è caos leggi: sono troppe e scritte male. Intanto è scontro tra De Luca e governo sui condoni. Di Maio a Repubblica: "L'abusivismo è colpa della politica, la casa resta un diritto".
Sul Sole la linea del Pd sull'economia. Nannicini: "Subito gli sgravi per i neo assunti, tagli Irpef nella prossima legislatura". Sulla Stampa il boom del turismo: il Belpaese festeggia. Ma per le case vacanze, in nero un affitto su due (Sole, Corriere). Su Repubblica allarme cybersicurezza: falla nei computer, i segreti d'Italia a rischio hacker. Sul Messaggero l'allarme cibo, dopo le uova i polli. Lorenzin alla Stampa: "Più regole europee e nuovi controlli". Sull'Espresso allarme terrorismo: Kamikaze attivati via web, come il Jihad globale recluta terroristi per gli attacchi in Europa.
Dall'estero. Negli Usa, in Virginia, scontri e morti alla marcia dei suprematisti bianchi. I manifestanti anti razzisti travolti con le auto. In Kenya rivolta dopo il voto: decine di morti, l'opposizione contesta la vittoria di Kenyatta.
In cronaca il caso del giovane avvocato di Milano tamponato e ucciso sulla sua auto da un ubriaco.

ITALIA-ECONOMIA
"Subito gli sgravi fiscali per i neoassunti, con tagli strutturali al cuneo fiscale. Riforma dell'Irpef pro-famiglie in avvio della prossima legislatura": in un'intervista al Sole Tommaso Nannicini traccia la linea del Pd sull'economia. E sulle pensioni "richiama" Damiano e Sacconi: "No a retromarce sull'adeguamento dell'età pensionabile alle aspettative di vita: sono una "mina" per i conti pubblici e per l'equità tra generazioni". Per Nannicini "piuttosto che rivedere l'età pensionabile meglio rafforzare l'ape sociale per alcuni lavori. E va fatta partire subito l'Ape volontaria".
Ape volontaria per la quale si parla di decreto a fine mese, con alcune modifiche: sarà retroattiva, con il riconoscimento del diritto al primo maggio scorso, e con una clausola di allungamento nel caso in cui nel 2019 venissero modificati i requisiti di pensionamento per l'adeguamento alla speranza di vita (Sole). Leonardi alla Stampa: "Diremo sì alla retroattività dell'Ape ma solo a chi ha maturato i requisiti prima dell'entrata in vigore del provvedimento". Per il consigliere economico del governo "il successo dell'Ape dipenderà dalla rapidità: se entrerà in vigore entro l'autunno i finanziamenti si agganceranno alle condizioni ancora favorevoli dei tassi Bce".
"Alcuni segnali di ripresa ci sono ma sono dovuti a fattori esogeni, come il turismo – dice Berlusconi in un'intervista al Mattino - I segnali di ripresa non sono strutturali e appaiono troppo timidi e contraddittori per avere effetto sulla vita reale delle persone". Per Berlusconi "la crescita è troppo debole per avere un effetto significativo sull'occupazione. Perché si vedano effetti bisogna crescere al di sopra del 2% l'anno. L'Europa lo ha raggiunto e superato ma l'Italia è ancora lontanissima. Per arrivare a quel tasso di crescita servono interventi rivoluzionari sul piano fiscale, su quello delle infrastrutture, della burocrazia, del funzionamento della giustizia".
Sulla Stampa il boom del turismo nel Belpaese: il Mediterraneo si è ristretto (per paura del terrorismo) e il turismo italiano vola, facendo registrare un +16% rispetto all'anno scorso. 10 milioni le presenze previste sulle spiagge a Ferragosto. Tutto esaurito negli alberghi per il maxi ponte dell'Assunta, e l'onda lunga continuerà anche in autunno. Lanza (Prometeia): "Questo business vale circa il 12% del pil", ovvero circa 185 mld di euro. "Ma potrebbe valere di più almeno il 15% se diventasse una vera industria com'è in Spagna, per esempio con un coordinamento tra Stato e Regioni".
Su Sole e tutti il primo bilancio del piano estivo anti-evasione della Guardia di Finanza: sulle case vacanza, un affitto su due è in nero; illegalità diffuse anche sulla benzina: irregolare un distributore su cinque. Il comandante Toschi: "Un cancro che va estirpato per il bene del sistema economico del Paese".

ITALIA-POLITICA
Berlusconi dal Mattino lancia un appello ad Alfano e alla Meloni: "In Sicilia la vittoria dipende dall'unità". "Pensiamo al bene della Sicilia e dei siciliani, le tattiche e le schermaglie vengono dopo. Io per la Sicilia sogno un centro-destra coerente e inclusivo, fatto di persone capaci di rappresentare lo scontento e la voglia di cambiamento e di tradurle in una prospettiva di governo seria, non una serie di slogan vuoti come fanno i grillini. Le nostre probabilità di successo dipendono da questo". Per Berlusconi è "offensivo" considerare le regionali siciliane come una prova generale delle politiche e quindi "non sopravvaluta" la portata nazionale del voto siciliano, "ma sono contento che il centrodestra abbia la possibilità di scegliere tra più candidati di altissimo livello".  E sulla legge elettorale dice: "Il sistema di voto non si sceglie in base alle convenienze immediate, la legge elettorale dovrebbe essere una legge di sistema. Noi siamo favorevoli a un sistema proporzionale, l'unico che consenta agli italiani di decidere da chi vogliono essere rappresentati". 
"Accordo con Alfano e i bersaniani di Mdp: l'Italia non regge più governi instabili": sulla Stampa è Orlando a parlare, tra voto siciliano e Politiche 2018. "In Sicilia e anche a livello nazionale per vincere ci vogliono anche le forze moderate. Partiamo dall'interesse nazionale: se votiamo con questa legge abbiamo l'altissima probabilità di non avere una maggioranza di governo. Il Paese sarebbe esposto a rischi di sistema. L'Italia non è la Spagna dove sono andati a votare tre volte e nonostante ciò l'economia è cresciuta. Abbiamo un debito pubblico molto più alto e siamo sempre esposti alla speculazione. L'Italia non può permettersi elezioni continue o governi precari". Per Orlando "occorre ridurre le distanze nel centrosinistra, discutendo di proposte comuni con le altre forze della sinistra e le forze più moderate".
Su Repubblica i malumori di Renzi verso i ministri "rivali" nella corsa alla premiership: il più indigeribile è Calenda – "e pensare che l'ho creato io" – feroce anche lo scontro con Minniti; con Orlando e Franceschini rapporti ai minimi storici. Anche con Gentiloni c'è solo tolleranza, ma ormai il premier gioca da "riserva della Repubblica" pronto ad un eventuale prossimo incarico: il suo gradimento (32%) supera quello di Renzi (25%). Per Repubblica anche Renzi comincia a considerare di dover rinunciare a Palazzo Chigi anche se vuole essere decisivo per la scelta del prossimo capo del governo.
Sul Sole il "rating" al governo: riforme attuate al 78,5%, restano 259 decreti. Ma per il Messaggero è caos leggi: sono troppe e scritte male.
Intanto è scontro tra De Luca e governo sui condoni. Il presidente della Campania contro Delrio: "La nostra legge sull'abuso di necessità non è una sanatoria. Se il governo vuole procedere alle demolizioni mandi l'Esercito, il Genio Militare".
Di Maio a Repubblica: "L'abusivismo è colpa della politica, la casa resta un diritto". "Se un giudice dice che un immobile va abbattuto si fa, ma non possiamo voltare le spalle a chi ha una casa abusiva perché la politica non ha fatto il suo dovere. La prima casa è un diritto, con noi al governo non si potrà pignorare". E sulla Sicilia: "Crediamo che dopo anni di malgoverno le cose possano cambiare puntando su innovazione e introducendo misure come il reddito di cittadinanza. Vogliamo che diventi la prima regione ad adottarlo".

ESTERI
Msf ferma i soccorsi i mare: "Non c'è sicurezza" (Repubblica in prima e a p.4 e su tutti). De Filippi: "Tripoli ci minaccia Roma vuole solo arrestare i profughi" (Avvenire p.5).  Argenziano: "Mano libera ai libici, noi non saremo complici – dice a Repubblica (p.4) il coordinatore di Msf – La nostra decisione non nasce da un problema di sicurezza ma dall'assurda e crudele linea politica del governo italiano e dell'Europa per risolvere il problema dei migranti. Il codice di condotta non ha alcuna base legale: chi rispetta la legalità siamo noi. Illegali sono gli accordi con la Libia, che fanno proliferare scafisti e mafie". Anche Save the Children sta valutando la sospensione di ogni intervento. Alfano alla Stampa: "Ora Tripoli controlla quelle acque: c'è più equilibrio nel Mediterraneo. Anche la decisione di Msf rientra nel quadro di un riaggiustamento degli equilibri. Quelle acque non sono più di nessuno ma della Libia". "Il vice ministro Bubbico al Corriere: "Se la Ong si sente minacciata dalla Guardia costiera libica che non viola i trattati internazionali non c'è nulla che possiamo fare per loro. C'è un nuovo scenario, è inevitabile che le Ong rivedano il loro modo di operare". Il Commissario Ue Avramopoulos al Messaggero (p.7) conferma l'appoggio alla linea Minniti: "C'è bisogno di regole certe per non facilitare la vita ai trafficanti. E' importante che le ong firmino il codice di condotta. Giusta la presenza di agenti armati a bordo: garantiscono sicurezza". Quotidiani divisi. "Meno soccorsi" per Avvenire, con la Libia che pretende di estendere arbitrariamente l'area di navigazione interdetta alle ong, e l'Italia che ha ormai cambiato "mission"; non più soccorso ma contenimento politico-militare dei flussi. Idem l'Espresso: l'obiettivo del governo è chiaro, mano libera alla Guardia costiera al largo delle coste libiche. Stiamo consegnando un'altra volta alla Libia il monopolio dell'arma degli sbarchi senza preoccuparci di quello che accade a sud. "Chiude il servizio taxi per i clandestini" il titolo del Giornale. Idem QN (p.2) che intervista una giornalista polacca "esperta in ong": "Sono l'industria della solidarietà. Da loro solo business e propaganda". Sull'Espresso Saviano difende Msf: "Immigrati e Ong sono diventati la causa di tutti i mali italiani, sulla base di falsità divenute verità accettate. La sinistra non ha battuto ciglio sul codice Minniti, che ha come unico scopo di impedire gli sbarchi. Così sta smarrendo se stessa". Idem Rampoldi, sul Fatto: ora l'Italia non vede i 150 mila migranti intrappolati in Libia. E' la stessa finzione che andava in scenda durante la strage bosniaca, anche quella rappresentata come un ineluttabile destino.

©riproduzione riservata


Nessun commento:

Posta un commento