Commentario del 25.08.17

IN PRIMA PAGINA
Profughi, guerriglia a Roma per lo sgombero di eritrei in centro (Repubblica, Corriere, Messaggero). Avvenire: accoglienza fallita. Il Giornale: immigrati in rivolta, la polizia difende l'Italia. Gabrielli a Repubblica: "Gli scontri si potevano evitare, con Tronca avevamo trovato le soluzioni". Sul Fatto la frase che imbarazza la Polizia "Spezzare le braccia". Su tutti la foto dell'agente che accarezza l'eritrea. Sulla Stampa il piano sugli sgomberi. Stoltenberg: "A Napoli l'ombrello Nato per i profughi".
Roma in prima pagina anche per l'emergenza conti, trasporti e rifiuti (Sole). Il Messaggero: "Il dissesto è vicino". Sul Giornale i timori del governo e le mosse del Colle. Marino: "Raggi rimarrà, conviene a tutti" (Corriere). Su Repubblica e tutti il nuovo assessore al Bilancio. Su Corriere e tutti il pasticcio dell'Atac.
Su Fatto e Mattino ancora Ischia in primo piano. Priva di agibilità anche la sede della Protezione Civile. Cantone a Repubblica: ora svolta anti-abusivismo.
Economia, Visco "smorza" la ripresa: non è strutturale (Corriere). Manovra, il governo cerca 15 miliardi (Messaggero). Lavoro, il bonus è un boomerang per i giovani (QN).
Esteri, Trump all'Italia: "Servono più soldati per l'Afghanistan. Battiamo i talebani" (Giornale). Ma la Difesa studia il parziale ritiro (Messaggero).
In cronaca, un anno dal terremoto. Sul Messaggero l'urlo di Amatrice: "Basta burocrazia, vogliamo ripartire". Su Repubblica i racconti di chi resiste, sul Fatto le norme "a castello" che dicono l'una il contrario dell'altra.

ITALIA-POLITICA
Sicilia, rottura Pd-Mdp sull'intesa con Alfano (Messaggero p.9 e altri), i bersaniani voglio andare da soli  e candidare Mineo o Fava. Renzi tira dritto: "Micari vincerà" (Repubblica) e rassicura Alfano: "Il patto sulla Sicilia sarà utile per il futuro" (Stampa p.9). Speranza attacca: "Con Alfano seppellito il centrosinistra" (su tutti). Rosato a Repubblica: "Mdp ci pensi bene, il loro atteggiamento è strumentale: sono stati loro a chiederci di mantenere il 'modello Palermo'". Poi sull'intesa con Ap: "Nessuno scambio, solo un rapporto di fiducia reciproco. E a livello nazionale, se serve costruire un'alleanza, penso alle forze con cui oggi stiamo governando". Il renziano Faraone al Corriere (p.9) conferma: "Governiamo insieme ad Ap dal governo Letta, si sta facendo un accordo in sintonia con gli esecutivi nazionali degli ultimi 4 anni. Per la Sicilia Alfano non ha detto no a Micari. Mentre il veto di Mdp su Micari favorisce M5S e destra: è surreale, prima ci hanno chiesto un'alleanza larga e gli è stata subito servita. Poi hanno chiesto il 'modello Palermo' e gli abbiamo messo sul tavolo un candidato civico. Se dicono no a prescindere è chiaro che vogliono rompere l'alleanza". Per Messaggero (p.12) la posizione di Mdp serve a convincere Pisapia dell'impossibilità di un accordo con Renzi, ma l'ex sindaco di Milano si smarca: "In Sicilia serve unità" (p.17).
Intanto è stallo nel centrodestra, Berlusconi avverte gli alleati: "Serve l'unità del centrodestra" (su tutti). Libero (p.11): "Papà Silvio fa la predica a Matteo e Giorgia", ma l'appello alla maturità rivolto a Meloni e Salvini non sembra aver sbloccato la situazione. Per Messaggero (p.12) le parole di Berlusconi evidenziano la richiesta di andare su Armao, scaricando Musumeci, sponsorizzato dalla Meloni. Per il Giornale (p.8) Berlusconi non vuole rompere l'alleanza, e si ipotizza un vertice con Meloni e Salvini per la prossima settimana. Per Libero la vittoria si allontana, così come il vertice che Berlusconi aveva chiesto, ma che Meloni e Salvini non hanno neppure messo in agenda.


ITALIA-ECONOMIA
Economia, Visco "smorza" la ripresa: "C'è ma è solo congiunturale. Le imprese innovino"  (Corriere p.38 e tutti). Dal Meeting di Rimini il governatore di Bankitalia richiama politica e imprese su riforme e innovazione. "La ripresa c'è ma attenzione, è congiunturale e non strutturale. Perché diventi stabile bisogna proseguire lungo la linea delle riforme e delle innovazione in grado di far crescere le imprese e metterle in condizioni di competere a livello globale". Da Visco quattro priorità suggerite alle imprese: investire, per recuperare il ritardo rispetto ai partner europei, non sprecare risorse in aziende decotte, investire sul recupero del patrimonio urbanistico, ripensare l'organizzazione della vita lavorativa.
Manovra, si apre il cantiere, ieri Padoan a colloquio con Gentiloni. Il governo cerca 15 miliardi. Tre le priorità già individuate: gli sgravi per i giovani, gli aiuti per i più poveri e il rilancio degli investimenti per le imprese (Messaggero).
Ma sugli sgravi per i giovani c'è il rischio boomerang, avverte QN. Il bonus in cantiere mette a rischio 150 mila contratti già esistenti. E infatti Confindustria si prepara a stroncarlo.
Sul tema anche il Fatto (p.9) che attacca: gli sgravi ai giovani servono solo alle imprese. Il rischio è quello di sostituire forme contrattuali diverse senza generare nuova occupazione.
Sotto la lente del Corriere finisce invece l'assegno di ricollocazione: bella idea ma che finora non ha funzionato. Meno di 3000 (su 30 mila potenziali interessati) i disoccupati in Naspi che hanno chiesto l'assegno che aiuta a trovare un nuovo impiego. Per Del Conte (Anpal) a frenare i disoccupati potrebbe essere stato il timore di perdere la Naspi in caso di rifiuto del lavoro trovato. Per il Corriere invece c'è chi all'assegno di ricollocazione preferisce il lavoro in nero. Ora il governo vuole estendere il voucher a tutti i disoccupati in Naspi da 4 mesi (4-500 mila persone). Ma Del Conte sollecita una campagna di informazione massiccia.

EUROPA
Linea dura dell'Austria sui profughi (Repubblica, Stampa): militari in azione lungo il Brennero per controllare i flussi. L'altra notte controllate centinaia di autobus, furgoni e automobili in transito lungo la A13. Analoghi controlli anche sulla linea ferroviaria sui treni provenienti da sud. Scelte che per Repubblica si spiegano con l'avvicinarsi delle elezioni politiche. Dal ministro dell'Interno Sobotka nuovo attacco a Schengen. "La sospensione dei controlli di frontiera dentro l'area Schengen è ammissibile solo se c'è un adeguato controllo delle frontiere esterne della Ue".
Intanto Macron ha annunciato un vertice all'Eliseo per lunedì con Merkel, Gentiloni, Rajoy, Mogherini e alcuni Paesi africani slla questione migratoria.
Altro fronte caldo in Francia, la riforma del lavoro. Mentre Macron prosegue il suo viaggio nell'Europa dell'Est per difendere la direttiva sui lavoratori distaccati e contro il "dumping sociale" che rischia di smantellare l'Unione, il premier Philipp ha sostanzialmente rinviato la promessa soppressione dei contributi salariali mentre non si parla più di soppressione della tassa sull'abitazione per l'80% dei francesi. Il Fatto parla di Macron En RetroMarche.
In retromarcia anche gli europei verso la Gran Bretagna: a Londra immigrazione ai minimi da 3 anni (Sole p.6). L'effetto Brexit "disattiva" la calamita britannica: nell'ultimo anno sono arrivati sull'isola 81 mila persone in meno, per non dire di chi ha deciso di lasciare il Paese.. L'emigrazione di cittadini Ue è aumentata di 33 mila unità, arrivando a 122 mila, il livello più alto del decennio. Per il governo May è un dato positivo: l'obiettivo resta quello di ridurre l'immigrazione netta annuale sono quota 100 mila.

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