Commentario del 10.08.2017

IN PRIMA PAGINA
Cronaca in primo piano. Far West in Puglia: 4 morti in strada nella faida di mafia (Corriere e altri).
Spazio ancora alle vicende dei migranti: stretta sui permessi (Messaggero). Sbarchi dimezzati a luglio. Delrio: "intesa con Minniti" (Corriere). Il Fatto registra le "7 giravolte di Renzi". Per la Stampa la strategia del segretario dem passa dalla Sicilia.
Tra i temi economici spiccano i dati sulla produzione industriale: un giugno da incorniciare (MF ), si rafforza la ripresa: +5,3% (Sole). Sulle pensioni ancora l'allarme di Boeri (Inps): "Abbassare l'età pensionabile costa 141 mld. Chi li tira fuori?" (Sole in prima e p.7).
Dagli esteri in primo piano la tensione Usa-Corea del Nord: minacce e armi (Corriere). Gli Usa: "Basta minacce o il regime finirà". E la Cina dice stop alle provocazioni (Stampa). Le tensioni fanno calare i listini, rialzo dei beni rifugio (Sole). Intanto, in Francia torna la paura. Attacco terroristico ai soldati, algerino fermato per essere piombato con l'auto sui militari (Corriere e tutti).
Repubblica dedica l'apertura ad un caso di cronaca: niente soccorsi, il papà muore: "Troppe falle nel nuovo 112". La Stampa invece si occupa di sanità: in agro un letto su tre chiuso per ferie.
Spazio anche alle notizie su Roma. Sul Fatto parla Flick: "Non sono impazzito: aiuto Raggi a Roma". Sfascio Atac: raccolte 33 mila firme, si farà il referendum per aprire ai privati (Repubblica). Stadio, sul Messaggero il pasticcio nel governo su Tor di Valle.

ITALIA-ECONOMIA
Industria, un giugno da incorniciare (MF in prima e p.2 e tutti), si rafforza la ripresa: +5,3%  tendenziale a giugno (Sole in prima e p.3). Positiva la quasi totalità dei settori produttivi, al top auto (+19,9%) e farmaceutica (+18,5%, per il Fatto spinta dal decreto vaccini). E arrivano i primi segnali di ripresa degli investimenti pubblici: +3,3% a giugno nei bandi di gara rispetto al 2016 (Sole p.3). Guerini al Messaggero (p.9) rivendica: "E' merito dei governi Pd, delle riforme e delle misure per la crescita, come super ammortamento, Industria 4.0, abbassamento delle tasse, sostegno alla domanda e bonus 80 euro. C'è molto da fare ancora, nella prossima legge di bilancio bisogna andare avanti con il sostegno a crescita e investimenti, calo della pressione fiscale e lotta alla povertà". Governo pronto a rivedere il Pil, la crescita stimata potrebbe salire dall'1,2 all'1,3% (Corriere p.29) e Calenda segnala come i dati siano "la conferma di una ripresa sempre più strutturale". Bentivogli al Corriere (p.29): "Se questa ripresa diventa ancora più strutturale si impone un ragionamento anche sulle retribuzioni. Con Industria 4.0 sta aumentando l'innovazione di processo e di prodotto, aumentano anche le competenze dei lavoratori. Il passaggio successivo è in busta paga, ma deve essere vincolato ad uno scambio coerente con l'aumento della produttività". Poi il segretario dei metalmeccanici Cisl aggiunge: "Per un crescita più sostenuta manca la spinta del Meridione, dove c'è un isolamento senza precedenti delle imprese, amplificato dalle dimensioni piccole delle aziende".

ITALIA-POLITICA
Migranti, i ministri siglano la pace, anche se restano i sospetti tra Renzi e Minniti (Messaggero p.2). Per Repubblica (p.5) c'è la corsa alla premiership 2018 nella sfida tra segretario Pd e ministro. Rosato al Corriere (p.8): "Minniti agisce in sintonia con Renzi: nessuna battaglia per la leadership del partito". Renzi rivendica i risultati sui migranti: "Nessuna polemica li può oscurare" (Corriere p.8). Fatto (in prima e p.2) lo attacca per le "7 giravolte" sul tema per seguire i sondaggi e l'umore dell'opinione pubblica. Intanto, linea dura del Viminale sugli irregolari: respinti 2 su 3, e dal Ministero chiedono alle questure di "fare in fretta" nell'accertamento di chi ha diritto all'asilo (Messaggero in prima e p.2). Resta però l'ostacolo dei Paesi d'origine e degli alti costi per i rimpatri.
Regionali Sicilia, accordo Pd-Alfano, che riguarda anche il Senato. Lupi: "Così non ci sto" (Repubblica p.10). Per la Stampa (in prima e p.8) il piano di Renzi parte dalla Sicilia per arrivare a Roma: l'isola è il primo tempo di una partita che servirà al segretario per segnare un punto contro chi non lo vorrebbe in corsa alle politiche 2018. Guerini al Messaggero (p.9): "Con Alfano partita aperta". Anzaldi alla Stampa (p.8): "Con il modello Palermo ce la possiamo fare, l'avversario è il centrodestra, non il M5S". Con il patto Pd-centristi a un passo, Fi va su Musumeci (Messaggero p.8). Ma Miccichè (Fi) a Libero (p.8): "Con Alfano tratto ancora. L'accordo è meno probabile di ieri. Ci spero ancora, e sono sicuro che l'accordo Ap-Pd non sia ancora raggiunto". Casini al Mattino (p.5) "Alfano non ha scelta, inevitabile l'intesa con il Pd".

EUROPA
Torna il terrore a Parigi: sei militari travolti da un'auto (Stampa in prima e p.11 e tutti). L'uomo alla guida era un algerino non schedato e con documenti regolari: puntava al Belgio (Corriere). Agguato studiato e calcolato contro l'antiterrorismo (Stampa p.11). "L'attentato è islamico ma non voglio dirlo" accusa Libero (in prima e p.2). Micalessin sul Giornale (in prima e p.10): non si può abbassare la guardia, l'Isis è ancora qui.
Migranti, inversione di tendenza dopo l'ondata di fine giugno: gli arrivi crollano del 51%, e a inizio agosto il calo è del 76% rispetto all'anno scorso (Corriere p.9). Ora spunta la rotta alternativa: boom (+230%) di sbarchi in Spagna come reazione alle difficoltà di passare dalla Libia all'Italia (Messaggero p.3). Mentre dalla Germania temono che l'Italia, senza aiuti, sia costretta ad aprire le frontiere (Repubblica p.5).
Germania, alla Merkel può costare caro il "vizietto" delle big dell'auto (Giornale). In vista del voto del prossimo 24 settembre, le vicende dieselgate e le accuse di cartello peseranno sulle elezioni tedesche. Rischio-boomerang: il settore è vitale per la Germania che proprio a ridosso del voto, inaugurerà il Salone di Francoforte, laddove due anni fa scoppiò proprio il caso Dieselgate.

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