Commentario del 14.06.16

IN PRIMA PAGINA
Obama bolla la strage di Orlando come "estremismo interno" (Sole) e il killer un terrorista di casa nostra. La rabbia dei gay: noi discriminati (Repubblica). Negli Usa è buio dopo la strage: lite Trump-Obama e flop Fbi (Fatto). L'Unità: siamo tutti gay. In Europa è la Brexit che fa paura: crollano i mercati, affondano le banche (Repubblica e tutti). Pronto il paracadute della Bce (Stampa). In Italia apprensione per Berlusconi e attesa per i ballottaggi. Contro le ragazze a Cinque Stelle adesso Renzi schiera la Boschi (Stampa). Il Fatto: il governo ricatta gli elettori. Sul fronte economico lo scontro governo-Consob su banche e risparmiatori. Calenda contro Vegas: "Ha fatto errori gravi". Vegas: "Accuse infondate, l'Authority è indipendente" (Sole). Su tutti Microsoft che rileva LinkedIn: Il social dei professionisti vale 26 miliardi (Corriere). Sul Sole gli accordi-quadro per la crescita lanciati dagli industriali di Pisa. Spazio anche agli Europei, con la vittoria degli azzurri sul Belgio: Giaccherini e Pellè fanno felice l'Italia (Stampa). Il Foglio: non solo calcio. In Francia va in scena la rivincita delle nazioni.

ITALIA-ECONOMIA
Timori per la Brexit, sul "no" alla Ue dato avanti di 6 punti l'Europa brucia 130 miliardi (Corriere p.12 e tutti): a Milano, maglia nera d'Europa, banche nel mirino, con Banco Popolare e Bpm a -9/-10% e Intesa e Unicredit a -5/-6% (Sole p.3). Ma su sondaggi e esito del voto non c'è affatto certezza (Corriere p.13). Nouy (Bce): pronto un piano per ogni banca colpita dall'effetto Londra (Sole p.3). Dall'inizio dell'anno il prezzo delle azioni bancarie è calato in media del 30%. "Bisogna completare l'unione bancaria, con una garanzia unica di protezione dei depositi". Tengono i titoli italiani: ieri l'asta del Tesoro di BTp a 3, 7 e 30 anni, solo lievi oscillazioni nei rendimenti (Sole p.4). Intanto sul fronte interno si fa esplicito lo scontro governo-Consob sulla gestione della crisi delle banche e della tutela dei risparmiatori. "Consob ha fatto errori gravi, la Gabanelli ha ragione", ha detto il ministro Calenda a Radio 24 (Sole p.8 e tutti). Vegas: "prendo atto delle pressioni politiche ma ho già dimostrato l'infondatezza delle accuse rivoltemi" (Sole p.8). Palazzo Chigi non interviene ma nemmeno lo blinda (Sole p.8). Repubblica (p.14 e 15) parla di commissari divisi e Vegas isolato dentro la Consob e governo pronto a lanciare un'operazione di sfiducia per il presidente, ritenuto responsabile della malagestione dei fallimenti bancari. Il Giornale (p.4): il governo vuole la Consob, l'ultima casella mancante.  Oggi intanto, nuovo round governo-sindacati su lavoro e previdenza: per la gestione di crisi aziendali "complesse" si fa strada l'ipotesi di un mix di interventi tra formazione e anticipo pensionistico (Sole p.10). Parallelamente si comincia a parlare di anticipo pensionistico anche per il dipendenti pubblici (Sole p.10). Ma intervenire su lavoro (col taglio del cuneo fiscale), sulle pensioni e sull'Irpef può far salire il conto della Stabilità a 20 mld (Sole p.10). 

ITALIA-POLITICA
"Preoccupato per l'intervento, ma l'affetto di tanti mi confronta. Bella l'Italia in cui tutti si vogliono bene" (Sole p.11 e tutti): così Berlusconi alla vigilia dell'intervento al cuore previsto stamattina. La famiglia lo blinda, Forza Italia prega ma la politica non si ferma: Salvini gli fa gli auguri ma già lavora agli stati generali della Lega d'Italia (Repubblica p.21). Sul Foglio (in prima e a p.3) la linea Confalonieri per la successione del Cav: "E' già capitato che si accapigliassero per la leadership del niente – dice del contorno berlusconiano – Berlusconi è un'anomalia, e la sua successione, se mai ci sarà, sarà anomala come tutto il resto". Spazio anche alle amministrative. Il Pd gioca la carta "Boschi" contro Raggi e Appendino (Stampa p.9). Il Fatto (in apertura e a p.4 e 5) attacca il governo: promettendo aiuti o negando fondi ricatta gli elettori. Rebus ballottaggi: nelle grandi città nessun apparentamento né alleanze ufficiali con chi corre al secondo turno. L'elettore non segue i partiti (Messaggero p.12). Ma al di là delle posizioni ufficiali, tra Lega, M5S e sinistra è il momento delle "alleanze di fatto" (Repubblica p.16). Folli su Repubblica (p.19): un valore politico il voto locale ce l'ha.. A Milano il test sulla capacità del premier di attirare l'area moderata: se dovesse vincere Parisi l'intero progetto vacillerà. Premier incerto anche se festeggiare o meno il "no Imu day": la festa coinciderebbe comunque col pagamento di 24 tasse (Stampa p.11).

EUROPA
"Brexit fine della civiltà occidentale" dice il presidente del Consiglio europeo Tusk (Sole p.5). Un voto favorevole all'uscita del paese rafforzerebbe tutti i movimenti politici euroscettici: "i nemici esterni stapperebbero champagne". Ieri vertice Draghi-Juncker per discutere le risposte della Ue all'esito del referendum (Messaggero p.6): "Se vince la Brexit sarà il caos politico". La Stampa (p.3) parla di Bce pronta ad aprire un "paracadute anti-Brexit" per evitare il panico sui mercati. Ma l'establishment comunitario è diviso tra la tentazione di intervenire nel dibattito interno inglese e sugli effetti di Brexit. Schaeuble: "L'Europa è molto più equilibrata con la Gran Bretagna che senza. Più gli inglesi sono coinvolti e meglio funziona l'Europa". Sul Corriere (p.13) le mosse degli hedge fund, pronti a trasferirsi a Dublino. Sul Sole (p.5) cosa succede se Londra esce dalla Ue. Su Libero (p.2) come guadagnarci. Repubblica (p.13) torna invece sul rischio contagio: con la Brexit anche Olanda Svezia e Danimarca tentate dalle urne. Ma se Londra resta avrà meno vincoli e anche questo sarà un precedente pericoloso. Sul Corriere (in prima e a p.12) l'analisi di Alesini e Giavazzi: non sarà il referendum britannico a demolire la costruzione europea, quale che sia il risultato. Le istituzioni europee si distruggeranno da sole se non sapranno ritrovare il consenso dei loro cittadini. La crescita dei partiti anti-europeisti esprime un disagio vero, a lungo sottovalutato. La dissoluzione della Ue renderebbe i singoli Paesi europei pressoché irrilevanti, ma è altrettanto irrilevante un'Europa di 28 Paesi che non riesce a condividere politiche accettate dalla base. Su Libero (in prima e a p.2) opinioni a confronto. Giacalone: "Se abbandoniamo l'Europa ci tolgono pure le mutande". Feltri: "Ma da quando c'è l'euro è un continuo peggiorare". Mazzuca sul Giornale (in prima e a p.15): "Peggio lo "yes" di Londra o il "sì" alle nostre riforme?

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