Commentario del 11.06.2016

IN PRIMA PAGINA
Brexit affonda le Borse. Farage al Corriere: "Assieme a Grillo faremo saltare la Ue". Schäuble: possibile effetto domino. Milano giù del 3,6% ma pesano il mega-buco delle banche e il caso Unicredit (Fatto). Sul fronte interno politica in primo piano, con Renzi dai giovani di Confindustria – "Ingovernabilità se vincono i no" (Messaggero) – e Berlusconi in ospedale: "Mi affido a Dio e ai medici, nessuna successione in Forza Italia" (Messaggero). Da Napolitano nuovo assist a Renzi: "Sul referendum lui ha corretto il tiro, gli altri no" (Mattino). Su tutti i dati Istat sull'Italia che si spopola: 130 mila italiani in meno, tra fughe e culle vuote. Rosina: come riportare gli italiani in Italia (Repubblica). Sul fronte del lavoro, la produzione industriale torna a salire (Sole) e i voucher diventano tracciabili (Italia Oggi). In cronaca l'emergenza femminicidi. La Boschi al Corriere: "Lucia Anniballi con noi nella lotta alle violenze". In Francia il via agli Europei di calcio, tra incidenti e scioperi (Corriere).

POLITICA
"Con il no al referendum governabilità a rischio" dice Renzi alla platea dei Giovani di Confindustria (Messaggero in prima e a p.6 e su tutti). Gay: "Referendum, occasione da non perdere" (Sole p.6). Anche Napolitano torna sul referendum e al Mattino (in prima e a p.2) dice: "Non può diventare una scelta a favore o contro il governo. Renzi, sul fronte della personalizzazione, ha corretto il tiro mentre gli oppositori continuano a insistere su una politicizzazione fuorviante. Questa riforma va sostenuta per i benefici che porta in termini di stabilità ed efficacia di governo". Ma sul fronte interno la notizia del giorno è il messaggio di Berlusconi dal San Raffaele di Milano: "Mi affido a Dio, Forza Italia pienamente operativa" (Sole p.13 e tutti). Il tentativo è quello di frenare fughe in avanti di dissidenti e successori. Feltri su Libero (in apertura): "Pensano già all'eredità". E lancia la candidatura di Parisi alla leadership. Salvini: "Spero che Parisi faccia il sindaco". Di Maio a Libero (in prima e a p.7): "Sono sconvolto per Berlusconi, ma la sua malattia non ci porterà più consensi". Quanto alle amministrative e all'asse Lega-M5S: "Ai ballottaggi voglio i voti dei leghisti ma con Salvini non ci sono accordi. Noi non facciamo alleanze: il timone p nelle mani dei cittadini".

ECONOMIA
I timori della Brexit, rinfocolati da un'intervista del ministro Schäuble al Der Spiegel, mandano a tappeto le Borse. Renzi: "La Brexit? Sarebbe un clamoroso errore". Per l'Italia turbolenze nel breve periodo, ma nessun dramma nel medio lungo termine (Corriere p.8). Milano maglia nera d'Europa con le banche (Corriere p.9 e tutti), con i dati di Bankitalia che indicano un nuovo aumento delle sofferenze (da 196,9 a 198,3mld), e lo "psicodramma Unicredit" (Fatto p.7): con Ghizzoni fuori, il presidente Vita ha annunciato che per il successore bisogna aspettare altri due mesi e il titolo ha perso il 6,37%. Sul fronte industriale, produzione in lieve ripresa ad aprile, +0,5% su scala mensile, +1,8% il dato tendenziale annuo: "bene ma non benissimo" l'analisi del Sole (p.9). Sul fronte del lavoro è arrivata l'attesa "stretta" sui voucher, che per evitare abusi diventano tracciabili (Sole p.8 e tutti). Poletti: "Confermato l'impegno del governo contro illegalità e precarietà". Ieri Renzi dai Giovani di Confindustria: "Chi è imprenditore non deve sentire lo Stato come un ostacolo ma come un alleato" (Sole p.7). Ma adesso serve un forte impegno sulla produttività, "un tema affidato alla contrattazione delle parti, anche se noi siamo pronti a intervenire". Dalla platea apertura di credito al premier: "Ma adesso le tasse devono calare davvero" (Messaggero p.6). E con la Madia è gelo sull'articolo 18: "Via anche per gli statali: le regole debbono essere uguali per tutti". La Madia: "Non cambieremo la norma, il lavoro pubblico ha prerogative diverse" (Messaggero p.7).  Su tutti il rapporto Istat sulla popolazione italiana, per la prima volta in calo dal 1917: nel 2015 persi 130 mila residenti, tra partenze (70 mila gli italiani che hanno lasciato il Paese), picco della mortalità e calo delle nascite (sotto il mezzo milione). Solo gli stranieri crescono: ora sono l'8% della popolazione. Rosina su Repubblica (p.32): "Servono un complesso di azioni su famiglie, imprese, integrazione dei migranti". 

EUROPA
Schäuble: "La Brexit può frantumare la Ue" (Corriere p.10 e altri). In un'intervista al Der Spiegel il ministro tedesco parla di tempi duri in caso di Brexit sia per il Regno Unito che per i Paesi che restano. . "Quel referendum è una sveglia, per dre che non possiamo più andare avanti come se niente fosse". Il timore di Schäuble è che l'uscita della Gran Bretagna spinga altri Paesi (come l'Olanda) sulla stessa strada. Ma la frase che innesca il crollo delle Borse p quella sulle conseguenze sull'economia: "In is in, out is out. Se Londra esce dalla Ue non farà più parte del mercato unico europeo e dovrà, per potervi accedere in futuro, accettare regole scritte da altri". Da Napolitano, nell'intervista al Mattino, richiamo sull'Europa: "Basta sfidare la Ue, così si logora la sua autorità". Ma il leader dell'Ukip Farage, al Corriere (p.11) annuncia: "Insieme a Grillo faremo saltare questa Europa dominata da Berlino".

IL CASO
"Analfabeti e primitivi digitali: gli europei vanno riqualificati": su Avvenire (p.6) ampio focus dedicato al lavoro digitale, a partire dai dati e dall'agenda Ue sul tema. "Sprechiamo i migliori talenti e lasciamo indietro i più deboli: per questo bisogna cambiare" scrive Marianne Thyssen, commissario europeo al Lavoro e agli affari sociali. "I sistemi di istruzione hanno un ruolo centrale ma occorre sviluppare di più percorsi di seconda opportunità". A corredo del servizio le interviste a Fabio Vaccarono (Google) e Luca Colombo (Facebook) ieri al convegno dei Giovani di Confindustria. Vaccarono: "E' in corso una rivoluzione trasversale e orizzontale, paragonabile all'avvento dell'elettricità ma il 40% dei nostri imprenditori rispondono ancora che internet non è importante per la loro azienda. Urge una riconversione culturale. Nascono posti di lavoro che non sappiamo coprire". Colombo: "In Italia già 70 mila persone hanno un mestiere social. In due anni sono quasi raddoppiati, Ma ci sono ancora 30 milioni di cittadini quasi del tutto off line". Sul Corriere (p. 45) l'esperienza di Cristina Scocchia, numero uno dell'Oréal Italia: "Uno dei punti centrali della ripresa è la crescita della produttività. Non possiamo solo bussare alla politica. Le imprese devono fare la loro parte e tornare a investire in tecnologia e digitalizzazione".

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