Commentario del 07.06.2016

IN PRIMA PAGINA

Il Pd soffre nelle grandi città, M5S corre a Roma e Torino, testa a testa Sala-Parisi a Milano (Sole): nel voto per i sindaci un'Italia sempre più divisa (Stampa). Repubblica parla di tripolarismo imperfetto, Avvenire di tre poli e nessun padrone. Renzi deluso dal Pd: "un leader sempre più solo al comando" (Fatto). La Raggi: "Noi pronti a governare" (Repubblica). Salvini e il ballottaggio: "Voterei per i 5 stelle" (QN). Berlusconi: voto scheda bianca, né con Raggi né con Giachetti (Mattino). Il Giornale: con questi voti al referendum il no al 62,5% (Giornale). Intanto Banca d'Italia rivede il Pil a 1,1% (Sole), la Consulta smentisce Monti sui tagli ai Comuni (Italia Oggi), la Consob finisce sulla graticola per gli inganni ai risparmiatori (Libero). E la Cina fa shopping in Italia (QN): l'Inter passa a Suning (Sole), in Pirelli la quota Industrial passa a ChemChina (Sole). Dalla Ue impegni per 70 mld nel piano migranti (Messaggero). Mogherini alla Stampa: "Sui migranti molti leader usano slogan".

 

ITALIA-ECONOMIA

Bankitalia taglia all'1,1% la crescita 2016 (Sole in prima e a p.13 e su tutti): pesa il rallentamento dei paesi emergenti e l'incertezza globale. Tiene solo la domanda interna, spinta dall'accelerazione dei consumi, il miglioramento del mercato del lavoro e la ripresa degli investimenti. Rivisto al ribasso anche il tasso di disoccupazione ma grazie agli interventi a sostegno del lavoro si stima un aumento del 2% dell'occupazione totale nell'arco del triennio (e +2,5% nel settore privato). Il Sole (p.13): spingere sull'acceleratore degli investimenti. Negativa la dinamica dei prezzi, con l'inflazione che resta lontana dal target Bce. Andamento positivo delle entrate tributarie: +1,7% nel primo quadrimestre. Boom dell'Iva, +10% (Sole p.13).

Intanto sui mercati, già nervosi per Brexit e tassi americani, si riaffaccia il rischio politico in Italia (Sole p.8), per la tenuta del governo Renzi rispetto alla spinta di M5S e centrodestra: i mercati, sulla politica italiana si erano messi tranquilli, scrive la Bufacchi, ma l'esito delle amministrative, e più ancora il risultato del referendum di ottobre avranno effetti sulle ricette di cui ha bisogno il Paese per rafforzarsi economicamente ed essere in grado di sostenere shock esterni. Ora l'agenda del governo riparte dal decreto competitività, le correzioni al Jobs Act e, nella prossima Stabilità il taglio alle tasse e la flessibilità per le pensioni (Sole p.7).  Intanto la Corte Costituzionale boccia la spending review del governo Monti: nel 2012 i 2,2 mld di tagli ai Comuni, ora cassati nel merito e nel metodo. I municipi dovevano essere coinvolti nelle scelte dove tagliare (Messaggero p.21).

 

ITALIA-POLITICA

Frena il Pd, avanza il M5S, Fi e Lega indietro dove divisi (Sole p.4): le grandi città vanno al ballottaggio ma dal voto esce un'Italia divisa (Stampa in apertura e a p.2). Avvenire parla di tre poli e nessun padrone, Ilvo Diamanti su Repubblica di un tripolarismo imperfetto. Renzi si dice deluso dal voto, ammette problemi nel Pd e commissaria Napoli (Corriere p.2 e tutti). Ma l'attenzione della stampa internazionale è su Roma: il FT (ripreso dal Corriere a p.6) parla del successo della Raggi come "una strigliata populista al Pd e al governo". E ora Renzi, "per il bene dell'Italia, deve riconquistare lo zelo riformista". Di Maio al Corriere (p.11): "Ai ballottaggi nessuna alleanza, stiamo crescendo e cresceremo ancora". Quanto ai timori della stampa estera "sono filtrate idee di noi che dobbiamo smentire e lo faremo con i fatti: il vero populista è stato Renzi, che ha sparato slogan senza dare un seguito". Per la Stampa (p.12) per il M5S si profila una campagna elettorale orientata verso destra su temi sociali e immigrazione e si lavora a un patto con la Lega. Salvini contraccambia: "Al ballottaggio voterei per i 5 Stelle" dice riferendosi al caso di Roma e Milano (QN p.7 e tutti). Berlusconi non si schiera: "A Roma voterò scheda bianca" ma nonostante la debacle di Fi è soddisfatto per la "lezione ai due saputelli", Meloni e Salvini, con Fi che a Milano ha doppiato la Lega (Stampa p.14). E pur di portare Parisi alla vittoria a Milano corteggia i 5 Stelle: non più un "fenomeno di protesta occasionale: è una realtà politica che merita rispetto e con la quale bisogna fare i conti". Molte le analisi. Ezio Mauro su Repubblica (in prima e a p.3): "Al Pd serve l'anima non l'uomo solo al comando". Della Loggia (Corriere p.36) bacchetta Renzi, che si presentò come giovane Cesare democratico e poi ha deluso su tutti i fronti. Per Polito (Corriere p.14) il centrodestra, e Berlusconi, sono frantumati ma vivi e sono ancora decisivi.

 

EUROPA

Sul Corriere (p.27) e su tutti, il piano europeo per frenare i flussi migratori dall'Africa, il cosiddetto "Migration Compact", oggi in aula a Strasburgo. La Commissione Ue propone un piano da 60 mld di euro tra fondi pubblici e privati per lo sviluppo dei Paesi d'origine per frenare le migrazioni. Nel dossier indicata nel dettaglio la strategia economica. A presentare il piano oggi sarà Federica Mogherini, che in un'intervista alla Stampa (prima e p.19) si dice ottimista " C'è accordo tra i ministri degli esteri" e prosegue "Libia e Niger i paesi più interessati dagli interventi per il controllo dei flussi". Sottolinea poi la necessità di raccontare la verità ai cittadini europei "il fenomeno migratorio è enorme e complicato ma può essere gestito". Il Ministro Calenda (Sole p.29) dice "ci aspettiamo che il nuovo piano d'azione vada nella direzione del pacchetto proposto in aprile dall'Italia.

 

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