Commentario del 2.01.2016

IN PRIMA PAGINA
"Troppi senza lavoro, evasione fiscale inaccettabile" (Sole): coro di consensi per il messaggio di Mattarella (Repubblica). "Una smentita al premier" per Libero e Fatto. Solo Grillo attacca Mattarella – "un'ologramma" – ma il Fatto prende le distanze: "Rispetta il Colle, difende le tue stesse battaglie". E dopo gli auguri, le stangate del nuovo anno: aumentano autostrade, treni, luce e acqua (Libero, Fatto, Stampa). Su Repubblica la Guidi annuncia gli stati generali dell'Industria per febbraio e apre a una cordata italiana per salvare l'Ilva. Sulla Stampa Delrio promette il raddoppio di Fiumicino e investimenti moltiplicati per Ferrovie e scuole. Sul Foglio intervista a Raffaele Cantone, lo "smacchiatore d'Italia". Sul Sole e tutti l'avvento delle nuove regole Ue per le banche: col bail in il rischio sui privati (Avvenire). A Tel Aviv assalto armato a un pub fa due morti. Caccia al killer: è un arabo israeliano (Repubblica e tutti). In Italia fa discutere il Capodanno Rai, per la bestemmia in sovrimpressione e l'anticipo del brindisi (su tutti). La Rai di Renzi come Fantozzi, attacca il Giornale. E ora Dall'Orto vuole cacciare Leone (Fatto).  

ITALIA-ECONOMIA
"Troppi senza lavoro, evasione fiscale inaccettabile" (Sole in apertura e a p.5): lavoro e fisco in primo piano nel messaggio di fine anno di Mattarella. Il Messaggero (p.5) parla di asse tra Renzi e il Colle sulle tasse: nei 120 miliardi di evasione fiscale da recuperare Renzi punta a trovare le risorse per un drastico taglio dell'Irpef da inserire nella manovra del prossimo anno, un taglio di cinque punti dell'aliquota al 38% per il ceto medio. Sempre sul Messaggero (p.3) l'ipotesi di prorogare di due mesi la voluntary disclousure per recuperare altre risorse.  Sulla Stampa (p.9) l'annuncio di Delrio: "Dopo la variante di valico ora potenziamo Fiumicino". E annuncia fondi triplicati per le Ferrovie e raddoppiati per l'edilizia scolastica: "Nel 2016, se sapremo cogliere tutte le occasioni ci sono tutte le condizioni perché l'Italia ricominci a correre".
Su Milano Finanza (p.13) intervista a Catherine Mann (Ocse): "L'Italia deve accelerare sulle riforme, sciogliere il nodo del credito ed è troppo rigido nel far fallire le attività improduttive. Deve fare un grande sforzo sul fronte del lavoro: troppo poche persone lavorano, e troppo poche donne".
Su tutti gli aumenti dei pedaggi in sei autostrade (Sole p.9), aumento maxi per la Milano-Torino (Corriere p.15): per Libero sono gli auguri di Renzi. Il gruppo Gavio: "Rialzi giustificati, in un anno abbiamo speso 120 milioni" (Stampa p.12). Il Corriere (in prima e a p.41) anticipa il piano del governo per le partite Iva che dovrebbe arrivare in Parlamento entro gennaio: garanzie e certezze sui pagamenti, maggiore formazione e tutele per malattia e maternità. Sul Sole (p.7) anticipazione sui decreti Madia per la riforma della pubblica amministrazione: anche le società partecipate della pa potrebbero fallire; a luglio il piano i digitalizzazione della Pa, la nuova conferenza dei servizi e la riorganizzazione dei servizi pubblici locali, con la "strada spianata ai privati per lo smaltimento dei rifiuti".

ITALIA-POLITICA
"Evasione fiscale inaccettabile e troppi giovani ancora senza lavoro" (Messaggero p.2 e su tutti): il messaggio di Mattarella, nel senso della discontinuità con Napolitano, raccoglie consensi bipartisan e la stroncatura di Grillo, che paragona Mattarella ad un ologramma. "Ma anche questo è un classico", scrive la Stampa (p.7), e non fa neanche più ridere, scrive l'Unità. Padellaro sul Fatto chiede a Grillo rispetto per il Colle: "Difende le tue stesse battaglie". Berlusconi spegne il televisore (QN p.4), Pannella bolla Mattarella come "il nulla"; dal Pd, alla Lega e a Fdi esaltano il Quirinale. Sul fisco Salvini, su QN (p.6) rilancia sulla flat tax, l'ex ministro Visco accusa: "Renzi frena sull'evasione fiscale perché teme di perdere consensi". Quotidiani quasi tutti concordi nell'apprezzare il messaggio. Il Giornale (p.3) politicamente lo stronca – "Mattarella salva Renzi, seppellendo le mine banche e riforme" – ma sugli immigrati apprezza: "i buonisti dell'immigrazione spiazzati dal rigore del Colle". Belpietro su Libero (p.7) coglie invece due siluri a Renzi (su lavoro e immigrazione): "il presidente smonta la favola di Renzi del Paese ripartito".  Sul Corriere (in prima e a p.17) Verderami torna sul referendum costituzionale: un azzardo, la scelta di Renzi di volerlo usare come "plebiscito" su di sé, ora che il consenso del premier sta scendendo e i dati dell'economia non sono migliorati abbastanza. Travaglio schiera il Fatto a sostegno dei comitati per il "no".

EUROPA
Banche, al via le regole Ue (Sole in apertura e a p.2 e 3 e tutti). La normativa europea sul bail-in introduce una piccola rivoluzione per banchieri, investitori e risparmiatori. In caso di insolvenza di una banca, nella copertura dell'8% delle perdite saranno coinvolti anche azionisti, obbligazionisti e correntisti con più di 100 mila euro di depositi sui conti. Ma il capitale degli istituti – pari a 126 mld – dovrebbe essere sufficiente a tollerare impatti di rilievo. In Italia banche a posto sul capitale ma non ancora sulle sofferenze e sui crediti deteriorati, il triplo rispetto alla media Ue, scrive Pavesi sul Sole (p.2). Bassi margini d'interesse e rettifiche sui crediti malati terranno molto bassa la profittabilità delle banche e anemica la propensione al credito. In prospettiva – scrive il Sole p.3 – digerito il bail in il sistema bancario italiano sarà nuovamente "sotto stress" per i test Bce (le prime 5 banche); verifiche in arrivo anche per le banche popolare e un ciclo di ispezioni sui crediti da parte della Bce: non è esclusa la richiesta di un aumento degli accantonamenti su crediti non performanti. In generale c'è però da aspettarsi ancora conflittualità con la Ue, scrive Onado (Sole p.3): l'unione bancaria non è ancora completa, come vorrebbero far intendere i tedeschi. Manca ancora il meccanismo dell'assicurazione dei depositi e questo apre a disparità di trattamento intollerabili. Sul Corriere (p.40) lo scontro che si profila sui prospetti informativi per i risparmiatori: l'Italia li vorrebbe più snelli, la Ue vorrebbe alleggerire le imprese di adempimenti.

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