Commentario del 3.1.2016

IN PRIMA PAGINA
"Arabia Inaudita" (l'Unità): gli esteri in primo piano su tutti i quotidiani con "La rivolta degli scitti contro l'Arabia" (Corriere). L'uccisione di al Nimr, leader religioso e politico, scatena le proteste in tutta l'area, dall'Iran al Bahrein. "L'ira scitta su Riad" (Repubblica) e Teheran minaccia: pagherete caro. Per il Messaggero è "guerra del petrolio": dietro lo scontro religioso il tentativo di fermare Teheran che vuole riattivare i pozzi. "Una miccia accesa nella polveriera" commenta Venturini (Corriere), "un altro incendio nel Medio Oriente" per Guolo (Repubblica). La Stampa indaga la via terroristica dei Balcani, sulle tracce dei combattenti: "vi uccideremo". E intervista il ministro Alfano: "pugno duro coi fanatici, un dubbio e li cacciamo". Su QN l'economia con la "svolta sindacale" sui contratti: intervista alla Furlan (Cisl) che annuncia l'intesa con Uil e Cgil su salario di produttività, welfare aziendale, partecipazione dei lavoratori. Sul Sole la "ripresina degli appalti: 26,5 miliardi in gara nel 2015" dice l'osservatorio Cresme-Sole, sprint a dicembre. Libero attacca Roma e la figuraccia mondiale: "chiusa per cacca". Per la politica, su tutti il "caso Rai" e l'attacco dell'Osservatore Romano: "tv fuori controllo". Campo Dall'Orto avvia un'indagine e prepara il cambio dei vertici. Su tutti il "Quo vado" di Zalone, "il qualunquista buono che brucia tutti i record" (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Svolta sui contratti. A QN (prima e p.5) parla Furlan (Cisl) che annuncia l'adesione anche della Cgil sui contratti aziendali e la produttività: "a metà gennaio la proposta di tutti i sindacati. Tutti siamo d'accordo che vada rinnovato il contratto e sbloccata la contrattazione di secondo livello. Il rilancio della produttività e del servizio è un elemento condiviso. Stiamo lavorando a un modello rinnovato dove la produttività è un elemento. Entro metà mese offriremo una proposta a tutte le associazioni datoriali e, in quanto datore di lavoro, al governo. Immaginiamo un contratto nazionale che rimane e dà garanzie per tutti. E una contrattazione di secondo livello territoriale o aziendale, che si incentri sulla produttività con la partecipazione del lavoratore come in tanti altri paesi europei". E sempre QN (p.4) ricorda che al governo "piace il modello Fiat".
Etruria, "indennizzi anticipati anche prima degli arbitrati. Il governo accelera sui decreti" (Repubblica p.10 e altri): il Tesoro esclude il pagamento senza i provvedimenti attuativi ma insieme a Bankitalia continua a lavorare alla soluzione di un interventi che per i casi più gravi preceda l'avvio del lavoro guidato dall'Anac di Cantone. "Soluzione adeguata con le norme giuste gli istituti potranno dare presto sollievo" dice Zanetti intervistato da Repubblica (p.11): "dalla buona gestione delle sofferenze i fondi per ripagare il prestito bancario e restituire qualcosa agli azionisti". Il Fatto (p.2) sostiene che le nuove banche siano "già nei guai" con raccolta in calo ed esuberi. Intanto su Etruria arriva una "maxi causa agli ex vertici" (Corriere p.11): il liquidatore prepara l'azione di responsabilità nei confronti delle passate gestioni. Si stimano danni per quasi 300 milioni.
Prosegue anche il dibattito sull'evasione fiscale, dopo il messaggio di Mattarella. Il sottosegretario Zanetti al Fatto (p.3) ribatte: "il Colle deve capire che il penale non abbassa l'evasione". Critico con l'esecutivo, invece, il procuratore di Udine che, sempre al Fatto (p.3), dice che "più che un fisco giusto, il governo vuole fare cassa".
Su l'Unità (p.4,5) il sondaggio Swg: "gli italiani scommettono sul cambiamento", l'88% vuole che il rinnovamento vada avanti premiando il merito e combattendo la corruzione. Il sottosegretario Bellanova (intervistata da l'Unità p.5) parla di "clima di fiducia da coltivare". Il Messaggero (p.4) annuncia rincari per aerei, treni e autostrade "ma casa e metano costeranno meno" e ci saranno "maggiori risparmi sull'energia per le famiglie più numerose" (Messaggero p.5). "Adesso la crisi fa meno paura" anche secondo la sociologa Di Nallo (QN p.14)

ITALIA-POLITICA
Ancora polemiche per il concerto di Capodanno in Rai. "Ira del Vaticano" (Repubblica p.6), l'Osservatore Romano attacca: "tv fuori controllo". Campo Dall'Orto ordina un'inchiesta (Corriere) e Guelfi al Fatto (p.5) attacca Leone "offende il pubblico. Ora nessuno è intoccabile". Pronta la girandola dei cambi. Per la prima rete "sale la Andreatta" (Repubblica p.7) al posto di Leone, per il Tg3 Mannoni o Gruber. Secondo il Messaggero (p.7) direttori "esterni e con contratti modello spoil system" di 3 anni: Andreatta a RaiUno, Varetto al Tg1 e Riotta al Tg3.
Riforme costituzionali, secondo il sondaggio Ipr su QN (p.2) gli italiani sono scettici sul referendum, "solo il 40% voterà" ma i favorevoli sono ben oltre la metà. Bocciato l'Italicum. "Renzi si gioca tutto, vinceremo" assicura Rosato (QN p.3). E la sinistra è in allarme per "il rischio centrista" (Repubblica p.8): Speranza chiede che il referendum non sia "la prova generale del partito della Nazione". Renzi pronto a cambiare il Pd dopo il voto (Messaggero p.9): ultimatum a Sel per le amministrative ma Fratoianni chiude: "Il Pd è un avversario" (Corriere p.10). Nel centrodestra, Forza Italia a picco nei sondaggi e "tentata dal ritiro del simbolo, solo civiche" (Repubblica p.9). Per il Messaggero (p.8) "patto dei colonnelli per il dopo Berlusconi" e lista unica con la Lega Nord.
Il ministro Alfano alla Stampa (p.3) sulla lotta al terrorismo: "preferisco un'espulsione rude a un fanatico in città". Sui Balcani "è un fronte pericoloso che può crescere".
Sempre sulla Stampa (p.6) le prossime battaglie al Senato: Ius Soli - "c'è un nuovo fronte del no. Forza Italia si radicalizza. I 5S non sanno cosa fare" - e Unioni civili.

EUROPA
Prosegue il dibattito sul completamento dell'Unione economica e monetaria. Quadro Curzio sul Sole (in prima e p.17) propone di "usare il fondo salva Stati per rilanciare il piano Juncker e ridurre la burocrazia" mentre è polemica per le misure sul sistema bancario: nel mirino soprattutto il meccanismo del bail-in, in vigore in ordine sparso nei Paesi Ue a causa di una "giungla di eccezioni, correttivi e cause legali" (Sole p.5), e lo scontro sulla bad bank che, per Avvenire (p.8), evidenzia "tutti i limiti dell'Unione bancaria". L'entra in vigore del bail in minaccia i bond bancari, un tesoro da 380 mld sul quale ora pesa il "rischio fuga" (Repubblic p.11). Il Messaggero (in prima e p.17) analizza gli effetti del Qe di Draghi: a quasi un anno dal lancio, lo strumento ha portato i maggiori benefici alla Germania che ha ridotto fino al 71,9% il debito pubblico, ha incrementato l'export con un avanzo di 106 mld e ridotto la disoccupazione al 6,3% mentre sull'Italia gli effetti sono modesti, segnala il Centro studi di Confindustria (Messaggero p.17).  

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