Commentario del 25.01.2016

IN PRIMA PAGINA
Attesa per il vertice europeo di Amsterdam. Il Corriere parla di una proposta italo-tedesca per concordare le sospensioni di Schengen ed evitare la lite sui confini. Avramopoulos al Messaggero: "E' a rischio l'unità dell'Europa". La Stampa parla di un patto Ue tra servizi segreti per fermare l'Isis. Attesa anche per la riapertura dei mercati, stretti tra panico e ripresa (Giornale). Per banche e bad bank strada in salita per il governo (Repubblica). Giornale e Fatto accusano Renzi e il finanziere Serra per i loro scambi di sms: il finanziere specula, il governo paga (Giornale). Libero rivela il piano dei massoni per Etruria: trasformarla in banca islamica. Acceso anche lo scontro sulle unioni civili. Boldrini: "L'adozione è un diritto" (Stampa e tutti). Lorenzin come Alfano: non andrò al Family day ma sono contraria alle adozioni gay (Messaggero). Ultimatum 5 Stelle al Pd (Repubblica). Rosato all'Unità: no a mediazioni al ribasso. Ora i voti di Verdini sono decisivi anche per le unioni civili (Fatto).Gandolfini: "Bugie sui numeri delle piazze Arcobaleno" (Stampa). Sul Corriere i nuovi diritti delle partite Iva. Sul Sole la mappa delle pensioni: in calo quelle di anziantià, aumentano le invalidità. Sempre sul Sole le "partecipate" a rischio taglio (Sole). Addizionale Irpef, scattano i rincari per i redditi più alti (Messaggero). Su Messaggero e Unità la visita di Rohani a Roma. Sul Sole cosa significa una "pole position" a Teheran.

ITALIA-ECONOMIA
Panico o ripresa? Apertura dei mercati all'insegna dell'incertezza e a Milano di più (Giornale p.2). Occhi puntati su Padoan e sulla trattativa con Bruxelles sulla bad bank, per capire quanto peserà e quanto sarà estesa la garanzia statale sulle sofferenze da smaltire e quanto il fardello sulle banche.Repubblica (p.10) e Messaggero (p.10) a riguardo parlano di trattativa in salita. Giovedì sarà la volta della riforma delle Bcc e poi del Mps, per il quale nei palazzi romani si cerca un cavaliere bianco. Giornale e Fatto all'attacco di Renzi e Serra: il finanziere specula, il governo paga, scrive il Giornale (p.2). Nel mirino del Fatto (p.3) gli sms tra i due e le omissioni del finanziere su Mps e Etruria. Dalla finanza agli statali. Con la riforma Madia oltre 200 mila dipendenti pubblici da ricollocare: sul Corriere (p.4) l'allarme della Uil all'indomani dell'intervista della ministro e alla luce dei provvedimenti su Forestale, Province e società partecipate. Fanno discutere anche le nome contro i dirigenti inattivi contro i dipendenti infedeli, che prevedono il licenziamento dello stesso dirigente. Ma per Brunetta il governo non è credibile: "Le norme anti furbetti già c'erano, i nuovi decreti ancora no". Rizzo sul Corriere (p.4) torna sul caso delle partecipate, da tempo condannate al taglio ma che continuano a sopravvivere. In caso di inazione degli enti locali dovrebbe intervenire il Mef ma il Ministero si è sempre guardato dal farlo. Il Sole (in prima e a p.5) "aggiorna" l'elenco delle società a rischio: alienazione obbligata per 2.500 aziende sotto il milione di euro di fatturato. Altra categoria condannata, le società che producono beni e servizi commerciali in settori aperti alla concorrenza: sarebbero altre 1.651 da depennare. Poi ci sono le 3.035 società che hanno più amministratori che dipendenti. Sul Corriere (p.5) focus anche sul lavoro privato, in vista del consiglio dei ministri di giovedì dedicato al piano contro la povertà e allo Statuto dei lavoratori autonomi. Sul Sole (in apertura e a p.2 e 3) la mappa dell'Italia delle pensioni, con quelle di anzianità in calo (-4,2% tra 2011 e 2015) e invalidità civile in aumento (+3,7%). Vecchiaia e anzianità concentrate al  centro nord; più assegni sociali al sud.
Rohani a Roma, il nuovo Iran in cerca di affari (Messaggero in prima e a p.13, Stampa p.4): "Pronti accordi per 17 miliardi" (Corriere p.13). Mentre il FT (in apertura) annuncia un ordine di 114 Airbus da parte di Teheran, arriva a Roma il presidente della Repubblica islamica.

ITALIA-POLITICA
"Piazze Arcobaleno? Erano poca gente". Sulla Stampa (p.6) parla l'organizzatore del Family day, Gandolfini. E chiede un segnale a Renzi: "Chiediamo di fermare tutto, ripartire dalla Commissione Giustizia per scrivere un testo che riconosca i diritti civili alla persona in una formazione sociale qual è l'unione civile". Parole destinate ad acuire uno scontro già altissimo sulle Unioni civili, dopo quelle di ieri della Boldrini che ha parlato di adozione gay come di un diritto-dovere (su tutti). Lupi al Corriere (p.6): "Un intervento scorretto, l'arbitro sia imparziale. Ora questa legge va cambiata". Fanno discutere anche le parole di Alfano: "Da ministro non andrò, ma col cuore e la mente sarò al Family day". Calderoli lo stronca: "Alfano non va per salvare la sua poltrona e non mettere in difficoltà Renzi: sarebbe devastante manifestare contro un ddl che se non passa rischia di mandare a casa il suo governo" (Giornale in prima e a p.6). In piazza non andrà neanche la Lorenzin, anche lei per ragioni di "opportunità": "Ma ai bimbi dobbiamo garantire una mamma e un papà" dice alla Stampa (p.7). Su Repubblica l'ultimatum M5S: "Adozioni o salta il nostro sì". Orfini a Repubblica (p.9): "La legge si può limare ma i pilastri non si toccano. E dopo tanto confronto voto palese in aula". Giovedì il testo in aula: il Fatto (p.2) parla di verdiniani decisivi anche stavolta, anche per la "maggioranza" Pd-Cinque Stelle. Tra Vescovi, Merkel, e banche sarà una settimana da brivido per Renzi scrive la Stampa (p.7). "Per Renzi cambia tutto" dice a Libero (p.11) la sondaggista Alessandra Ghisleri. Il primo colpo è stato Banca Etruria, "per la prima volta Renzi è sceso sotto il 30%". "Poi la strage di Parigi e le donne molestate a Colonia, che ha cambiato l'approccio con il terrorismo islamico più dei video delle decapitazioni. Oggi la maggioranza di governo si attesta al 30-35%. Il restante 60-65% è opposizione, rappresentata da M5S e centrodestra". Ma il problema del centrodestra "è mostrare di essere una forza compatta. L'elettorato c'è ma manca un programma comune su cui chiedere il voto e in forza del quale esprimere un leader".

EUROPA
Attesa per il vertice di Amsterdam su profughi e confini. Il Corriere (in prima e a p.2) rivela un'intesa Roma-Berlino su Schengen: lo Stato che vuole ripristinare temporaneamente i controlli alle frontiere dovrà concordare l'iniziativa con gli altri Paesi dell'Unione. Ciò porterebbe alla creazione di un tavolo di coordinamento per evitare iniziative estemporanee che mettano a rischio l'intero sistema. Questa, per Fiorenza Sarzanini, la linea di mediazione che sarà proposta oggi da Italia e Germania, per scongiurare la sospensione di due anni dell'accordo di Schengen, che avrebbe sull'Italia un impatto devastante. Avramopoulos al Messaggero (in apertura e a p.3) torna a smentire una mini-Schengen che escluda la Grecia e avverte: "A rischio non è solo Schnengen ma l'unità europea nel suo insieme. Italia e Grecia non sono pienamente preparati per affrontare una pressione migratoria come questa. Ma nessun Paese lo sarebbe: serve la solidarietà europea. Spero che Italia e Grecia aprano tutti gli hot spot entro il consiglio europeo di febbraio. Poi bisogna sostenere la Turchia applicando l'accordo, cominciando col trovare tutti e tre i mld di euro promessi". Su QN (p.6) intervista a Fitoussi: "E' peggio della crisi greca. Se cade Schengen addio alla Ue". A sostegno della Turchia, e della necessità di dare corso all'accordo Ue da 3 mld, anche la Germania. Alfano:"Siamo contrari a passi indietro su Schengen ma diciamo sì a un controllo ferreo delle frontiere esterne dell'Unione" (Messaggero p.2). La Stampa (in apertura e a p.2) anticipa invece un nuovo patto tra i Paesi Ue contro il terrorismo: al vertice dei ministri dell'Interno si discuterà livelli e modalità di un maggior coordinamento fra servizi segreti e interventi sociali per combattere il radicalismo nelle città.

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