Commentario del 6.01.2016

IN PRIMA PAGINA
Lo choc di Colonia (Corriere) – novanta donne molestate a Capodanno da un migliaio di stranieri – riapre il caso immigrati. Merkel: "Li punirò" (Stampa). Ma al vertice Ue è lite sulle frontiere chiuse ai migranti (Repubblica). Il Giornale: così l'Italia diventa un campo profughi. Libero: ma se tornano le frontiere è una buona notizia: l'Europa è morta. Alfano a QN: "L'Italia non chiude le frontiere". Napolitano al Corriere: "Guai a far saltare Schengen". Negli Usa il nemico di Obama sono le armi: lacrime in diretta per i troppi morti (Messaggero e tutti). In Medio Oriente i nemici sono Arabia e Iran. Teheran blocca i viaggi alla Mecca (Sole): "Riad non garantisce la sicurezza" (Repubblica). Su Qn (e tutti) lo scontro tra Roma e Bruxelles sui posti chiave in Commissione. Tajani: "La colpa è la nostra". Sul fronte interno lo scontro è sulle unioni civili. Alfano ad Avvenire: "Carcere per chi sfrutta gli uteri in affitto, referendum se passa il ddl Cirinnà". Sulla Stampa i timori del Pd per mosse del Quirinale. Su tutti l'inflazione a zero che ci riporta al '59: vietato illudersi sui prezzi bassi (Corriere). Sul Messaggero intervista a Cantone: "Più poteri su appalti e banche". E gli indennizzi ai risparmiatori slittano a febbraio. Sul Fatto l'Ilva modello Alitalia: Marchionne in campo per cercare "patrioti" per Renzi.

ITALIA-ECONOMIA
L'inflazione si ferma a 0,1%, mai così bassa dal 1959 (Repubblica p.14 e tutti): discesa dovuta al crollo di petrolio e carburante che ha frenato i prezzi di trasporto e le bollette. Ma il quadro fornito dall'Istat non promette nulla di buono perché a prezzi fermi corrispondono domanda interna e investimenti e produzioni altrettanto fermi. I consumatori prevedono una svolta nel 2016 ma per il Sole (p.7) le aspettative restano tiepide. Repubblica (p.15), grazie a Draghi e alla ripresa della manifattura, prevede un'Europa più forte ma l'Italia cresce meno dei partner Ue e deve recuperare terreno. Intanto sulla banda larga pubblica il governo annuncia un investimento diretto da 4 mld nelle aree periferiche del Paese senza aspettare gli operatori privati (Repubblica p.24). Giacomelli: "Con la proprietà che resta allo Stato garantita più concorrenza". Sul Messaggero (p.3) intervista a Cantone: "Per l'Anac questo sarà l'anno della svolta, a partire dalla riforma del codice degli appalti. Più poteri su appalti, banche Pubblica amministrazione. Non saremo più solo un ente di vigilanza ma anche regolatore". Per la Guardia di Finanza irregolare una gara su tre ma l'illegalità è in calo (Messaggero p.3). Sul fronte delle banche fallite slittano a febbraio i due decreti sugli indennizzi (Messaggero p.2): la definizione dei criteri è più complicata del previsto anche per le implicazioni costituzionali. Sul Fatto (p.15) le nuove trappole per i risparmiatori che si profilano all'orizzonte: non arrivano dalle banche ma dal sistema delle Coop. "In Italia ci sono 12 mld gestiti così ma Bankitalia finge di non vedere". Sempre sul Fatto (p.17) gli italiani popolo di emigranti: +30,7% tra il 2012 e il 2014. La metà dei 90mila espatriati ha meno di 40 anni. Regno Unito e Germania le mete preferite.

ITALIA-POLITICA
Unioni civili, l'ipotesi di un sì con i voti M5S innervosisce Ncd. Aut aut di Alfano a Renzi: "Rischio slavina sul governo" (Corriere p.12 e tutti). E ad Avvenire (p.7) dice: "Se passa la stepchild adoption pronto a guidare il referendum". Un'opzione che "rischia di portare il Paese verso l'utero in affitto, un mercimonio ripugnante. Vogliamo che diventi un reato universale e venga punito con il carcere". "La battaglia in Parlamento non ci spaventa ma le maggioranze variabili fanno un danno alla tenuta del governo". La Stampa (in apertura e a p.2) parla di Pd in allarme per possibili riserve del Quirinale sul ddl Cirinnà, con Marcello Sorgi che evoca il ritorno di una questione cattolica. Sul Colle escludono interventi preventivi ma è certo che a testo approvato soppeserà tutti gli aspetti costituzionali della legge. Rosato al Messaggero (p.13): "Il gruppo Pd decide e così vota, il testo ormai non cambia più. Né ci preoccupa un referendum sulle unioni civili". Speranza a Repubblica (p.17): "Non vogliamo la crisi ma questa alleanza deve finire con la legislatura. Renzi lasci Ncd e Verdini e scelga il centrosinistra: il partito della Nazione sarebbe la morte del Pd". Tensioni anche in vista delle amministrative e del referendum. Nel centrosinistra Vendola s'impunta: niente alleanze col Pd (Unità p.6). Nel centrodestra Salvini gela FI: la Lega corre da sola (Repubblica p.18). Pur d'accordo con la Carfagna su primarie e listone unico per le politiche, per le amministrative ognuno si presenterà con il suo simbolo.

EUROPA
L'Europa licenzia l'Italia (QN in apertura e p.2): via l'unico italiano nel team Juncker, il giurista Zadra esautorato lascia la commissione. "Mi dimetto". Palazzo Chigi spiega: "Iniziare così il 2016 non facilita i rapporti" (Corriere p.6). Il sottosegretario Gozi chiede di "nominare un altro italiano nel gabinetto" (Sole p.12). Per QN (p.4) Berlino occupa tutti i posti chiave e Roma si mette fuori gioco da sola mentre l'analisi del Corriere (p.6) evidenzia "le tensioni crescenti" ma a Bruxelles "gli italiani restano in posti chiave". All'attacco Tajani, vicepresidente del Parlamento Ue, su QN (p.4): "A Bruxelles senza strategia, distratti e divisi: così contiamo poco". Polito, sul Corriere (in prima e p.23), guarda al ruolo italiano nell'Ue: "Non solo ripicche, bisogna lavorare a un programma di riforme europee per dare un nuovo motore all'Europa".
Ampio spazio alla questione migranti. La Commissione convoca Germania, Svezia e Danimarca: Ue preoccupata per l'effetto domino dopo la chiusura delle frontiere (Repubblica p.2-3 e tutti). Il Presidente emerito Napolitano al Corriere (p.7): "Guai a far saltare Schengen" e Alfano, intervistato da QN (p.7) e Avvenire (p.7), tranquillizza: "Non faremo come i Paesi del Nord, l'Italia non sospenderà Schengen. Quello che stiamo facendo è aumentare i controlli in funzione antiterrorismo. Sulla partita dei migranti si gioca il futuro della Ue". Gozi all'Unità (p.3): "Non si metta a rischio la libera circolazione" e il prefetto Morcone a Repubblica (p.3) accusa: "Ue rischia di ripetere gli errori del passato lasciandoci soli sotto il peso della pressione migratoria".

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