Commentario del 8.1.2015

IN PRIMA PAGINA
I fatti di Colonia "un caso europeo" (Corriere): la Merkel annuncia espulsioni mentre si moltiplicano le denunce da Helsinki a Zurigo. "Donne molestate, c'era un piano" (Messaggero): Germania sotto choc. E la Slovacchia annuncia lo "stop ai profughi musulmani". Su tutti anche l'offensiva dell'Isis in Libia, "caserme e petrolio sotto tiro" (Corriere), e il ritorno del terrore in Francia a un anno da Charlie: "tenta di colpire gli agenti, ucciso. A Parigi torna la grande paura" (Corriere), "Senza (più) pace" (Avvenire). Unisce gli argomenti l'apertura de La Stampa: "Francia e Libia, l'Isis fa paura". E intervista Gentiloni: "Troppe liti nell'Ue. Dublino rischia di far saltare Schengen. Serve asilo europeo e anche i rimpatri devono essere gestiti dall'Unione".
Repubblica apre con l'addio al reato di clandestinità, "ma è scontro": Ncd frena il governo. Tiene banco anche il caso Quarto, "l'ombra della camorra che offusca le stelle di Grillo" (Repubblica), "il sindaco grillino e quell'appalto dato a un'impresa bandita dal Comune" (Stampa). Ieri sono arrivate anche le prime condanne per Mafia Capitale, 2 anni a Ozzimo (Messaggero).
Per l'economia, i dati positivi dell'occupazione - "a novembre 36 mila occupati in più" (Sole), "cala la febbre" (Avvenire) – e il nuovo tonfo dei mercati: "lo shock Cina pesa sulle Borse" (Sole).

ITALIA-ECONOMIA
Su tutti i quotidiani, i dati Istat che certificano il calo dei disoccupati all'11,3%, "ai minimi dal 2012" (Corriere p.11 e altri). Renzi: "il jobs act funziona". Per Di Vico "il lavoro adesso cresce davvero" ma, si chiede, continuerà anche senza gli incentivi? (Corriere p.8). "I segnali della ripresa ci sono" concorda Fortis sul Messaggero (prima e p.22). "Bene, ma ora serve una politica industriale" commenta Bentivogli (Fim Cisl) su Avvenire (p.7). "Roma non esageri" (Corriere p.10 e altri): da Bruxelles paletti sulla flessibilità, monito dall'Eurogruppo.
"Borse mondiali, la Cina fa ancora paura" (Corriere p.8 e tutti): ancora -7% a Shanghai, giù Europa e Wall Street. Milano limita i danni a -1,1%. "Pesa l'incapacità di Pechino di comunicare le sue scelte" secondo Hu (Primavera Capital) intervistato dal Corriere (p.8). "Ma niente effetto domino, non è una crisi strutturale" rassicura l'esperto di macroeconomia, Dean Baker (Messaggero p.6). Per Lucrezia Reichlin (Corriere prima e p.27) la zavorra dei mercati però non è la Cina "ma il fatto che i grandi volumi di transazioni finanziarie globali inducono a un'elevata volatilità dei prezzi dei tassi di cambio e dei prezzi degli attivi finanziari". Fitoussi a Repubblica (p.7) vede comunque un'Europa in miglioramento ma "sono le divisioni politiche a favorire le turbolenze. Le conseguenze sui corsi azionari della volatilità cinese potevano essere molto più contenute".
"La ex Etruria verso la bancarotta" (Messaggero p.9 e altri): il liquidatore ha depositato la dichiarazione di insolvenza al Tribunale di Arezzo il 28 dicembre. I documenti potrebbero essere trasmessi in Procura. Sui rimborsi, vertice Padoan-Cantone: "priorità ai risparmiatori più poveri" (Messaggero p.9 e altri), l'arbitrato sarà corsia preferenziale rispetto al procedimento giudiziario. Sulle banche salvate "in campo anche Bnl, prime offerte entro fine febbraio" (Messaggero p.9).

ITALIA-POLITICA
Il caso Quarto e camorra tiene banco nelle pagine di politica. Grillo: "voti non decisivi" (Corriere p.12). Ma il Pd rincara la dose: "serve un'audizione all'Antimafia". Il Movimento sta con il sindaco ma c'è chi ha dubbi sulle sue scelte. E sono in arrivo "nuove mosse dei pm" mentre si parla di un appalto a una ditta sospetta" (Corriere p.13); la gara sui servizi idrici vinta da un'azienda in odore di mafia, poi estromessa. "Ora Cantone chiede le carte" (Messaggero p.12 e altri). "Quarto va sciolto per mafia" commenta Rosaria Capacchione nell'editoriale de l'Unità (prima e p.2). Grane per il M5S anche da Livorno dove "fallisce il piano di rilancio. Numeri in bilico per Nogarin" (Corriere p.12). A Roma invece prime condanne per i politici di Mafia Capitale (su tutti). Orfini (Pd) parla al Corriere (p.14): "già un anno fa abbiamo tagliato i rami secchi. Ora rinnovamento nelle liste". Di Battista al Tempo (p.4): "i Dem ci accusino pure ma ripuliremo Roma".
Altro caso del giorno sono le Unioni civili, ieri vertice Renzi-Boschi per "l'ultima mediazione" (Corriere p.16) sull'affido rafforzato con più tutele. Ipotesi che resta "al palo", invece, secondo Avvenire (p.8). I cattolici vanno verso il Family Day ma c'è "il gelo della Cei" (Repubblica p.17) e anche i laici si organizzano per la piazza (Repubblica p.16). Il cardinale Bassetti al Corriere (p.16): "sì al riconoscimento di coppie omosessuali. Ma senza le adozioni. C'è il diritto di manifestare". "Ok i conviventi ma l'utero in affitto è barbaro" aggiunge a Repubblica (p.16). Gli italiani intanto "pronti a nuove affettività ma tenendo fuori i bambini" rivela il sondaggista Noto (Avvenire p.8). Per il Messaggero (p.12) e Repubblica (prima e p.8) con il decreto del governo che cancella il reato di clandestinità, "dopo le unioni civili si apre un nuovo fronte" con Ncd che tenta di bloccare il provvedimento.
Nel centrodestra ancora tensioni in FI. Brunetta al Corriere (p.17) assicura: "io resto al mio posto e FI correrà con il suo simbolo. E' meglio la nostra coalizione, con diverse identità, che il pensiero unico del Pd". Secondo Libero (p.12) "il Cav vuole i parlamentari nelle liste per le Comunali".
Su tutti l'addio a Zanone, "il liberale che scelse il centrosinistra" (Corriere p.13).

EUROPA
Immigrazione, mezza Europa alza il muro (QN p.7). Juncker torna ad attaccare: "I controlli alle frontiere sono inaccettabili. Con l'istituzione di una guardia europea delle frontiere e il sistema delle quote si può salvare Schengen" (Repubblica p.9). "L'Europa somiglia a un condominio dove ciascuno litiga con i vicini" attacca il ministro Gentiloni alla Stampa (p.5). Parlando degli accordi di Berlino dice "rischiamo di far saltare Schengen. Intanto Polonia e Ungheria firmano un patto anti-Ue (Stampa p.4) e la Slovacchia chiude gli ingressi agli islamici (su tutti) mentre in Germania proseguono le polemiche per i fatti di Colonia nella notte di Capodanno. La Merkel cambia linea e annuncia "espulsioni e tagli al welfare" (su tutti).
A un anno dall'attacco a Charlie Ebdo a Parigi torna la paura per un tentativo di attentato (su tutti). La svolta di Hollande: lo stato di emergenza diventerà permanente (Corriere p.2).

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