Commentario del 23.01.2016

IN PRIMA PAGINA
Unioni civili, richiamo del Papa (Corriere): "Unioni e famiglie, basta confusione" (Stampa). Parole come pietre, per la Stampa. Ma per il Corriere il Vaticano evita il muro contro muro. Renzi: si va avanti (Repubblica) ma con libertà di voto. Laici in allarme: qui salta tutto (Repubblica). Sul Giornale il sondaggio di Mannheimer: sulle adozioni gay contrari 7 italiani su 10. Il Fatto torna sul caso Etruria, col documento che "incastra papà Boschi & C.". Il Giornale sull'accordo tra Verdini e Renzi. In primo piano su tutti anche la crisi europea legata ai migranti: Berlino pronta a chiudere le frontiere senza un accordo Ue (Sole). Renzi: sbagliato toccare Schengen. E torna l'asse Parigi-Roma (Stampa). Ieri altra tragedia nel mare della Grecia. Dalla Bce nuovo traino alle Borse europee (Sole). Anche da Cook spinta all'Europa: "Sia più coraggiosa" (Repubblica). Intanto in Spagna Podemos verso il governo: dal re con i jeans (Repubblica). Sul fronte interno, alle primarie di Milano Sala stacca i suoi avversari (Corriere). Ma le polemiche sulla villa e sui conti dell'Expo continuano: "Solo fango su di me" dice a Repubblica.

ITALIA-ECONOMIA
Borse ancora in rialzo grazie a Draghi: "Inflazione in caduta ma abbiamo tutti gli strumenti per cambiare la situazione e soprattutto il potere e la volontà di usarli" (Repubblica p.10). Milano recupera un altro 2,7%. Ma sulle banche italiane Padoan critica la Bce (Messaggero p.8, Giornale p.6): "L'Eurotower sottostima gli equivoci dei suoi test". E sulla bad bank ammette: "L'avrebbero dovuta fare i governi precedenti", ma ora lo stato delle trattative "è buono" (Corriere p.10): per i crediti deteriorati cessioni meno costose (Messaggero p.9). Jamie Dimon (Jp Morgan) al Corriere (p.10): "L'economia reale? Molto meglio delle Borse". Ma per Gorge Soros si prospetta un anno difficile: "La crisi dei mercati non è ancora finita" (Repubblica p.10). Su Repubblica (p.11) la vita a inflazione zero: bene per benzina e mutui, un incubo per aziende e debito. Ieri tra Renzi e Cook, patto digitale per il Sud (Stampa p.10): "L'Italia è esattamente il Paese dove Apple vuole investire, un Paese con un incredibile spirito imprenditoriale e un gusto per il design che altrove non esiste – dice Cook a Repubblica (in prima e p.9) -. In Europa respiro pesantezza, burocrazia, difficoltà, mentre qui in Italia c'è una meravigliosa aria di cambiamento, ottimismo opportunità" . E sulla scelta di Napoli: "E' per lo spirito imprenditoriale e perchè dal punto di vista economico possiamo dare una mano, quando Renzi mi ha detto che l'Italia è come divisa in due dal punto di vista economico e demografico da una linea immaginaria, abbiamo scelto di investire sotto quella linea, e Napoli ci è sembrata la scelta più logica". "Stanno tornando gli investitori, è un buon segno ora però bisogna accelerare sul digitale" dice Elio Catania di Confindustria Digitale all'Unità (in prima e p.12).

ITALIA-POLITICA
In primo piano su tutti la mossa del Papa su unioni civili e matrimonio: "Non bisogna fare confusione" (Corriere p.2), "irrinunciabile la verità del matrimonio" ma bisogna "amare chi vive nell'errore". "Parole nette ma caute: Francesco non vuole un muro contro muro", scrive Franco sul Corriere (p.3). "Un'ingerenza nella vita politica italiana", per Sorgi (Stampa in prima e a p.21) ma anche la confusione sul ddl Cirinnà non aiuta i diritti civili. Cirinnà alla Stampa (p.3): "Il Pontefice fa il suo mestiere ma anche il Parlamento farà il suo. Miglioreremo il testo senza stravolgerlo". L'intervento del Papa ha comunque rimesso in moto una trattativa frenetica all'interno del Pd. Il "Renzi scout" "sfila" il governo dall'impasse: "La legge va fatta ma se non si trovano punti di equilibrio si voterà in Parlamento a scrutinio libero e secondo coscienza" (Stampa p.3). Fronte laico in allarme: "Ora rischia di saltare tutto" (Repubblica p.2). Su Repubblica (p.3) e Corriere (p.5) le modifiche alla Cirinnà: divorzio immediato, meno adozioni e nessuna equiparazione alle nozze. Cacciari al Fatto (p.6): "Renzi ce la farà a portare a casa il provvedimento, chi si oppone alle unioni civili difende una trincea vuota. Dietro la scelta di Renzi non c'è alcuna scelta culturale: si adegua all'andazzo". Sul fronte amministrative: gli "Scenari" di Pagnoncelli per le primarie di Milano danno Sala al 49%, Balzani al 19% e Majorino al 15% (Corriere p.15). Ma la polemica sulle spese per la villa e sui conti dell'Expo continua. Sala a Repubblica (p.15): "Mi attaccano perché sono forte. Non sto lasciando buchi all'Expo".


EUROPA
Conto alla rovescia per salvare Schengen (Corriere in prima e p.8): al vertice dei ministri degli Interni di lunedì si discuterà della reintroduzione dei controlli alle frontiere ma da Germania e Italia arriva lo stop (Unità p.8 e altri). "Sono molto preoccupato  - ha detto Matteo Renzi (su tutti) -, è a rischio il concetto di Europa". Concordi Schaeuble e Schulz che parlano di "drammatico rischio economico e politico". Bruxelles rassicura ma si fa strada l'ipotesi di una mini-Schengen (Sole p.5). "Ritorno delle frontiere potrebbe causare la fine dell'euro", titola l'Unità (p.8) citando Juncker mentre Draghi sottolinea le "opportunità di crescita per l'eurozona" dalle spese per i migranti (Corriere p.6). Intanto il Sole (p.5) riporta il "piano di Berlino" sui confini Ue: in caso di mancata intesa si potrebbero chiudere le frontiere esterne, con l'ipotesi di una esclusione della Grecia dalla  libera circolazione per dirottare i flussi verso i Balcani. E la Merkel va in pressing sulla Turchia per gestire i flussi: a febbraio verifica della collaborazione (Sole p.5). Ma Ankara rincara la dose e Davutoglu dice "3,2 mld di euro non bastano" (Messaggero p.4 e tutti). Repubblica (p.7) riporta le spese per l'emergenza: 9,9 mld di euro l'esborso Ue, di cui 3,9 spesi all'interno dell'Unione e 6 fuori. "Se del tutto sgovernata, questa crisi sfascerà l'Europa – commenta Cerretelli sul Sole (in prima e p.5) -. In 2 mesi si dovrebbe fare ciò che non è riuscito in 6: quote, riforma di Dublino, hotspot e guardia di frontiere. Realistico?". Intanto strage nell'Egeo: 45 vittime di cui 17 bambini (su tutti).
Dopo le polemiche tra Renzi e l'Europa, interviene Napolitano che, alla premiazione del riconoscimento "Altiero Spinelli", dice: "Basta polemiche e scontri" (su tutti).

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