Commentario del 26.01.2016

IN PRIMA PAGINA
Schengen in bilico per due anni (Corriere), frontiere chiuse (Messaggero), Schengen spacca l'Europa (Repubblica): i 6 Paesi che hanno già interrotto la libera circolazione vogliono prolungare i controlli. Per l'Italia incubo-Balcani: se bloccano le frontiere arriveranno 400mila profughi. "Ma non è la fine dell'Europa" secondo la Stampa. In grande evidenza anche l'allarme Ue sul debito dell'Italia. Ma Renzi: "con me 50 milioni di italiani" (Corriere), "Padoan: lo stiamo tagliando" (Messaggero). E intanto "la borsa reclama la bad bank" (MF). Cronaca e commenti su tutti i quotidiani anche della prima visita del presidente iraniano in Italia: "Affari e terrorismo, l'agenda Rohani" (Stampa). E proprio nel giorno dell'allarme Europol su 5mila terroristi pronti ad attaccare in Europa, la grande paura a Roma: "uomo con fucile, terrore a Roma. Fermato e rilasciato: era un giocattolo" (Messaggero). La Stampa intervista De Mistura: "Medio Oriente, serve una nuova architettura". Nella politica italiana ancora scontro sulle Unioni Civili in vista del Family day: "La famiglia è unica. Prima il bene dei figli": Avvenire apre con la prolusione di Bagnasco al Consiglio Cei, "diritto a crescere con mamma e papà". "Il compromesso impossibile" commenta Folli su Repubblica.

ITALIA-ECONOMIA
Allarme Ue, per l'Italia troppo debito. "Rischi a medio termine". Ira di Renzi (Corriere p.2 e tutti): "non sono isolato. Con me 50 milioni di italiani". La linea del Tesoro è di non fare polemiche ma puntare sui numeri (Corriere p.3). Nel mirino Ue per la sostenibilità finanziaria ci sono pensioni, sanità, assistenza (Corriere p.5), per l'Italia preoccupano le sofferenze bancarie. Ma il Messaggero (p.3) segnala che la riduzione del debito "è già in arrivo grazie ai conti tornati in ordine": lo stock dell'indebitamento a metà anno comincerà a scendere in relazione al Pil. A fine 2016 dovrebbe risultare rispettata la regola che richiede il taglio netto del 5%. Per il Corriere (p.2) il tedesco Schauble rispolvera "la vecchia idea dell'Europa a due velocità". Pesole (Sole p.5) parla di una "corsa a ostacoli" verso il pareggio di bilancio: a maggio probabile ok alla manovra dalla Ue ma resta il rischio di procedura per squilibri eccessivi. Intanto il ministro Padoan va a Bruxelles per chiudere la partita sugli Npl: "confronto con Vestager. L'ipotesi mini-bad bank" (Corriere p.3): il valore delle garanzie però non deve essere troppo basso per non risultare aiuto di Stato. Ma la Borsa "reclama la bad bank" (MF prima e p.3) e ieri ancora una seduta condizionata dall'incertezza sugli esiti delle trattative nella Ue. Per Mediobanca ribassi eccessivi: i prezzi scontano svalutazioni da risoluzione superiori a quelle da realizzare anche nella peggiore delle ipotesi. Per il Messaggero (p.17) la bad bank "resta al palo": "troppe aspettative" sull'incontro Padoan-Vestager. Per le banche salvate, invece, iniziano ad arrivare le offerte (Sole p.22) anche da private come Blackstone.
Tornando all'economia reale, "export record: mai così dal '93" (Mattino p.11 e altri): per l'Istat scambi favoriti da dollaro debole e calo del petrolio. Per l'industria, bene gli ordinativi.
Altra partita europea quella dell'Ilva: "i commissari a Bruxelles, gli operai Fiom in piazza a Genova" (Corriere p.37 e altri): ma i sindacati sono divisi sull'occupazione della fabbrica
Bilaterale Renzi-Rouhani: "Prove di dialogo e primi contratti" (Sole p.9). "13 memorandum firmati e 17 mld di contratti, ma è solo l'inizio" annuncia il premier. "Teheran riparte e le nostre imprese daranno modernità" dice Guidi a Repubblica (p.11). Energia, infrastrutture, trasporti e agroalimentari i settori più interessati. Negri (Sole p.8) "Export italiano potrebbe crescere di 3 mld" e per Giannino (Messaggero in prima e p.24), "il commercio con Teheran vale il 2% del nostro Pil".

ITALIA-POLITICA
Unioni Civili, affondo di Bagnasco: "i figli hanno diritto a madre e padre" (su tutti). Il Presidente della Cei avverte: "vescovi uniti sulla famiglia" (Messaggero p.13) ma nessun riferimento esplicito al Family Day. Prosegue la trattativa a oltranza nel Pd ma per i catto-dem le unioni "così sono invotabili" (Messaggero p.13). Al momento indispensabile il soccorso M5S mentre Zanda prova a siglare un patto con Lega, FI e Ap "per tagliare i 6mila emendamenti" (Corriere p.17). Franco spiega che Renzi punta ad una mediazione "che non spezzi il filo con M5S". "Sondaggi chiari, italiani contrari" afferma Sacconi (Ap) al Mattino: "ok solo ai diritti di assistenza". Rincara la dose il "giurista di Prodi" intervistato da Libero (p.10): "incostituzionali". Al contrario, Cicchitto (Ap) chiede "una soluzione per i gay che hanno un figlio" (Stampa p.10). A L'Unità (p.7) parla Cirinnà: "la legge tutela i bambini. I doveri sono dei genitori. Non c'è alcun automatismo nell'adozione. E nessuna confusione con il matrimonio". Fa discutere anche la "cautela" emersa dalla lettera di ieri al Corriere dal leader CL, Carròn: "non è un invito a mancare" dice il popolo ciellino (Corriere p.17).
Sul Corriere (prima e p.32) editoriale di Galli Della Loggia su Renzi e gli equilbri di un Paese nel quale si percepisce, forse, "l'avvento di 'gente nova' al posto delle élite di un tempo e delle loro istituzioni". Ma il Fatto (prima e p.2) riparte all'attacco del premier (in prima e p.2): "vuole prendersi pure la Finanza". I tre in corsa per il comando non piacciono al quotidiano.
Freccero vuole Grillo su RaiUno e scoppia il caso "ma l'Authority frena" (Repubblia p.15 e tutti). "Senza Beppe spero in più democrazia ma io non so se mi ricandido con loro" annuncia Pizzarotti a Repubblica (p.15): "non puoi parlare di trasparenza e condivisione se a decidere sono sempre in meno".
Nel centrodestra, il Giornale (p.13) annuncia la "frenata" di Berlusconi sulle primarie in tutte le città chieste da Meloni e il convincimento che ormai il centrodestra "è ad un'incollatura dal Pd". Ma Italia Oggi (p.6) ricorda i "nuovi guai" del Cav alle prese con l'addio di Nitto Palma e altri Senatori.
Il Sole (p.10) rilancia l'ipotesi del voto nel 2017.

EUROPA
Schengen spacca l'Europa (Repubblica in prima e p.2): Trattato in bilico per due anni (Corriere in prima e p.8 e tutti). Alfano assicura: "Patto salvo" ma per l'Austria "sta per saltare". Sei Paesi chiedono la proroga dei controlli, tra questi anche la Germania. Protesta l'Italia: "Danno enorme per l'Europa e l'economia". "Per difendere la libera circolazione dobbiamo difendere le frontiere esterne - avverte il sottosegretario Gozi al Messaggero (p.4) -. Il tempo c'è ma bisogna fare in fretta". Italia alle prese con l'incubo Balcani: se bloccano le frontiere arriveranno 400 mila profughi dall'Adriatico (Stampa in prima e p.3). Sarzanini sul Corriere (p.8) analizza i colloqui bilaterali tra Roma e Berlino sottolineando che, l'Italia "si ritroverà a gestire da sola i flussi in ingresso per tutti il 2016 vista la volontà tedesca di sospendere il Trattato". Alfano annuncia l'apertura di hotspot al Nord-Est ma è prevista un'ondata a Sudest (Messaggero p.7). Il nocciolo della questione europea riguarda la Grecia, considerata anello debole fra la minaccia turca e le pressioni tedesche (Stampa p.3). Atene, che rischia di restare isolata, si difende: "L'Unione è in ritardo, non siamo noi a dover fare i compiti a casa" (Unità p.2-3). "Una sospensione di Schengen non è la fine dell'Europa, piuttosto è la fine di un'Europa costruita male – scrive Martinetti sulla Stampa (in prima e p.2) -. Serve un nucleo più piccolo e più forte per superare la crisi" ma è di diverso avviso Iam Bremmer che al Corriere (p.9) dice: "L'Unione potrebbe finire in pezzi, uno stop a Schengen avrebbe costi economici e politici alti. E mi preoccupa la capacità dei Paesi Ue di rispondere alla crisi". "Non ho mai visto un'Europa così divisa, confusa  e debole" dice al Foglio (in prima e p.4) il politologo americano Mead. Intanto, il rapporto Europol, riporta la minaccia dei 5 mila foreign fighters in Ue: l'Isis programma attacchi su larga scala nell'Unione ma Alfano assicura: "Nessuna minaccia specifica per l'Italia" (su tutti).

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