Commentario del 11.01.2016

IN PRIMA PAGINA
Colonia ancora in primo piano, "più di 500 denunce" (Corriere), "attacco pianificato: 'molestate la donna bianca'" (Repubblica), il governo tedesco parla di una "regìa per gli assalti" (QN): il branco sarebbe nato sul web. Violenze di gruppo anche in Westfalia. "Difendere le donne è di sinistra" commenta il ministro Pinotti sulla Stampa. "Gas, Putin chiede aiuto a Renzi": la Stampa apre con il Nord Stream, il presidente russo ha bisogno che l'Italia entri per superare le obizioni di monopolio della Ue mentre Roma è allo sprint nella corsa a un seggio del Consiglio di Sicurezza Onu. "Perché sbagliamo a battere i pugni sul tavolo" è il titolo dell'intervista del Corriere a D'Alema.
Per la politica interna, "affondo di Renzi su Europa e riforme" mentre Grillo "dimissiona la sindaca di Quarto" (Corriere). "Resa" dei 5 Stelle e di Grillo per Repubblica e l'Unità. Ma Capuozzo restite e Pizzarotti attacca il direttorio. Per il governo intanto, dopo unioni civili e clandestini, "un nuovo caso": la depenalizzazione della cannabis (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Padoan "lima il deficit per evitare bocciature ma per il 2017 si rischia la manovra 'monstre'": retroscena di Repubblica (p.8) sul lavoro del ministro che sta cercando di portare al 2,3% il parametro 2016 per allontare le minacce di una procedura d'infrazione. Per il 2017 bisogna disinnescare 16 miliardi di clausole e c'è la promessa del taglio dell'Ires. Per questo Renzi prepara l'offensiva nella Ue in tre mosse: sconti grazie alle riforme, diminuzione del debito e modifica di alcuni criteri per il calcolo del deficit. E intanto attacca: "il modello è l'economia di Obama" (Repubblica p.8,9). CorrierEconomia (prima e p.20) segnala che le tasse rimangono alte anche nel 2016 ma occorrono "due giorni di lavoro in meno per pagarle" e Trovato (p.18) analizza i "tre indizi che fanno una prova della ripresa": fallimenti ridotti, pagamenti più veloci, rimborsi meno problematici dei crediti.
Capitolo pensioni, "Boeri rilancia la flessibilità" (Messaggero p.7 e altri): "la Ue può dire di sì. Uscita più elastica per favorire l'occupazione dei giovani".
In primo piano ancora le banche. Fubini sul Corriere (p.5) anticipa la riforma delle Bcc: un centinaio su 363 presenta fragilità di bilancio. Senza un intervento in tempi brevi almeno 15-17 istituti a rischio nei prossimi 18 mesi. E intanto nuove polemiche tra i Dem per l'intervista della Boschi nella quale ha parlato dell'ipotesi Etruria-PopVicenza: "frase inopportuna" (Corriere p.5 e altri). Su Repubblica (p.15) "tutti i guai dei Boschi nello scandalo".
Il futuro dell'Ilva su vari quotidiani. Per A&F (p.6) tra i pretendenti, insieme a Marcegaglia, anche il re dell'acciaio, Lakshmi Mittal. Su CorrierEconomia (p.6) la provocazione di Cuneo: "E se restituissimo l'Ilva alla famiglia Riva? Difficile trovare acquirenti, meglio ridare l'impianto con l'impegno di usare i fondi sequestrati". Per il Secolo XIX (p.9) "prende quota l'ipotesi affitto".

ITALIA-POLITICA
Quarto in primo piano. "Grillo silura il sindaco: dai l'esempio, dimettiti", ma lei resiste (Repubblica p.2 e tutti). L'ordine arriva dal blog e Pizzarotti insorge: "chi e come ha deciso? No al metodo Marino". Il Corriere (p.9) racconta i malumori della base: "perché non è stato fatto un referendum?". Repubblica (p.2) rivela l'alta tensione tra Fico e Di Maio: "alla fine vince la linea dura": il primo sponsor del Sindaco contro il "falco" di Pomigliano il quale, in un colloquio con il Corriere (p.9), ammette: "questo episodio mi ha fatto male nell'anima. Beppe garante, lui dà il simbolo e lo toglie". Capuozzo resiste: "la gente è con me" (Repubblica p.3) "ho invitato Fico e Di Maio a manifestazione antimafia". Fo difende i 5S: "linciaggio spudorato" (Repubblica p.3).
Renzi: "la riforma madre di tutte le battaglie" (Corriere p.6). Oggi la Camera vota sul nuovo Senato "se i cittadini non saranno d'accordo ne subirò le conseguenze". E rilancia sull'Europa: "finiti i tempi in cui ci davano i compiti da fare a casa, l'Italia c'è e si fa sentire". Sulle amministrative: "in questi mesi non voglio passare le giornate a ragionare di coalizioni". Sul candidato renziano a Milano, Sala, arriva l'endorsement di Veronesi: "Sala è un vero civil servant. Potrà dare continuità a quanto fatto da Pisapia. Milano è in grado di diventare un modello". (Corriere p.6)
Per il capo della Polizia, Pansa, la legge sui clandestini "si può migliorare" (Corriere p.3 e altri), per Renzi la legge "crea problemi ma va cambiata senza fretta, non ora" (su tutti). Sull'altro tema oggetto di discussione in questi giorni, le unioni civili, "parte il balletto degli emendamenti" dei senatori Pd (Corriere p.7). Cirinnà a l'Unità (p.3) assicura: "Il Pd saprà essere unito". E a destra l'apertura di ieri di Berlusconi "terremota Forza Italia" (Messaggero p.5) mentre spunta un documento contro il ddl. Si apre anche un "nuovo fronte" per il governo relativo alla depenalizzazione della Cannabis (Messaggero prima e p.7): con i decreti la coltivazione non sarà più reato. Ma per Repubblica (p.12) è già arrivato lo stop di Ncd "alla linea soft".
Sul Sole consueta rilevazione sul consenso ai Sindaci che "continua a risalire" (p.2): al top Perrone (Lecce), Brugnaro (Venezia), Ricci (Pesaro), bene Nardella e Fassino, Pisapia recupera ed è 18°.

EUROPA
"Finiti i tempi in cui la Ue dava i compiti a casa, l'Italia c'è e si fa sentire" (Corriere p.6 e altri): Matteo Renzi torna sul rapporto con Bruxelles dopo le incomprensioni dell'ultimo periodo. "Fatte le riforme che per anni si erano solo promesse: abbiamo le carte in regola per dire che l'Europa deve cambiare". Ma per D'Alema, intervistato dal Corriere (in prima e p.13) "sbagliamo a battere i pugni sul tavolo: Renzi anziché baccagliare con la Merkel, dovrebbe farsi promotore di una nuova politica". Intanto il sottosegretario Gozi a Repubblica (p.9) chiede "nuove regole per cambiare la Ue, che altrimenti si disintegrerà. Riforma entro il 2017: Ue a due cerchi con al centro i Paesi della moneta unica". Sempre più importante per l'Italia la partita energetica, Putin chiede aiuto a Renzi sul gas: "Un'azienda italiana nel Nord Stream" (Stampa in prima e p.3). Mosca preme per l'ingresso di una ditta italiana nel gasdotto del Baltico, l'obiettivo è superare i dubbi e indebolire le sanzioni. Deaglio sulla Stampa (in prima e p.26) parla di "Europa divisa" nella partita dell'energia. Altra sfida decisiva per la politica estera italiana è lo "sprint per il seggio nel consiglio di sicurezza Onu: diplomazia si muove. Africa la battaglia decisiva" (Stampa in prima e p.2).
Sul Corriere (in prima e p.26) l'approfondimento di Murizio Ferrara sulle limitazioni al welfare per i lavoratori stranieri, anche Ue: dopo Cameron, la proposta presentata anche dai socialdemocratici tedeschi: "Norme comunitarie lo vietano, ma Bruxelles dovrà ammorbidire qualche regola". Intanto scoppia il caso Polonia: asse segreto con l'euroscettico Orban (Messaggero p.12 e tutti).

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