Commentario del 19.01.2016

IN PRIMA PAGINA
Attacco alla banche, crolla Piazza Affari (Repubblica e tutti). Pesano le sofferenze bancarie – dopo voci di un intervento della Bce – e soprattutto le tensioni tra Italia e Bruxelles (Corriere, MF). Ieri nuova lite Ue-Renzi (Repubblica e tutti). "A Roma non abbiamo interlocutori". "L'Italia fa sul serio" (Sole). Quirinale preoccupato. Libero e Giornale: "L'Europa licenzia Renzi". Sul governo anche l'ombra della P3 per il caso Etruria (Fatto): sui giornali parlano Carboni e Ferramonti. Anche il M5S in difficoltà per gli sviluppi del caso Quarto. La sindaco: "Dissi ai capi delle minacce, non fecero nulla" (Corriere e tutti). Intanto le unioni civili tornano in alto mare. Sul fronte europeo l'emergenza restano i migranti. L'Italia controlla i confini con l'Austria: stop a 200 profughi (Stampa). Schengen vacilla.  In Francia Hollande lancia un piano di 2 miliardi per l'occupazione: stato di emergenza sociale (Sole). Su lavoro e conti pubblici si allarga il solco tra Parigi e Berlino.
Su tutti il tentato suicidio della dodicenne di Pordenone: "Adesso i bulli saranno contenti" (Repubblica). Il bullismo potrebbe diventare reato (Corriere). Su tutti anche la denuncia della Bbc: "Il grande tennis truccato. Le basi in Sicilia e al Nord" (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
Attacco alle banche italiane (MF in apertura e a p.2): Mps cade di quasi il 15%, male anche le big (Intesa –5%, Unicredit –5,4%) e le popolari. "Ci sono mani italiane ed estere, vedremo chi ha venduto" ha detto Vegas (Cosnob) alludendo a manovre speculative degli hedge fund. Tutto è partito da voci di verifiche della Bce sulle sofferenze bancarie, "un problema da 200 mld per il governo italiano" (Stampa). Ma per gli operatori pesa anche la bagarre in corso tra Renzi e Commissione europea. Ieri nuova tensione per la missione della Commissione Ue al Tesoro per verificare la manovra 2016: Repubblica (p.11) riferisce le lamentele dei tecnici di Bruxelles per cifre e conti non attendibili e per la mancanza di un vero piano di investimenti. "Se la decisione sui conti italiani fosse presa oggi l'Italia entrerebbe in procedura per deficit". Moscovici punterebbe a un compromesso ma senza dettagli e in un clima così avvelenato trovare un'intesa si fa complicato. Il Sole (in prima e a p.9) si concentra invece sulla difficoltà nei rapporti per la mancanza di una rete di interlocutori e una abitudine di contatti che permettano di risolvere i problemi e smorzare le tensioni. Ad eccezione di Padoan e Gentiloni, "il rapporto tra Roma e Bruxelles appare sfilacciato, discontinuo, mediato dai media". E ora il rischio è che i tanti dossier aperti si incancreniscano rendendo una soluzione ancora più difficile.
Prende forma intanto il testo del governo contro i "furbetti" del cartellino: sospensione obbligatoria e senza contraddittorio da lavoro e stipendio entro 48 ore e contestuale avvio di un procedimento disciplinare che dovrà concludersi entro 30 giorni (Sole p.10). Dura la replica della Camusso: "Licenziare i furbetti? Le leggi ci sono. Basta applicare le norme. Tutto il resto è propaganda" (Corriere p.35). Sul Corriere (p.36) il progetto Common, ovvero la Borsa dei fallimenti: la riforma del diritto parlamentare in dirittura d'arrivo prefigura una sorta di mercato azionario delle aziende fallite.

ITALIA-POLITICA
"A Roma non c'è un interlocutore" (Corriere p.2 e tutti): nuovo scontro tra Ue e Italia, in un giorno ad alta tensione sui mercati. Gentiloni: "In Italia c'è un governo nel pieno dei suoi poteri, polemica inutile". Nel mirino di Bruxelles il sottosegretario Gozi. Nel mirino di Roma la Mogherini. Gozi a Repubblica (p.11): "Mai come ora il governo dà priorità alle politiche Ue, Ma siamo più attenti alle priorità nazionali. Renzi ha ragione a incalzare l'Europa: vogliamo che le nostre ragioni siano ascoltate". Mogherini: "Gli interessi dell'Italia e della Ue coincidono sia in campo economico che sull'immigrazione" (Corriere p.2). Sulla Stampa (p.6) il fastidio del premier per Mogherini, considerata ormai "fuori controllo": la rottura risale al mancato invito al vertice della Siria, e dopo che Lady Pesc ha difeso Juncker è sceso il gelo. Da Renzi ieri nessuna risposta ufficiale ma affidata ai "retroscena" dei giornali: "Ci attaccano perché hanno capito che adesso facciamo sul serio" (Stampa p.6). Per il premier le voci di Bruxelles sono una provocazione: "Paghiamo le timidezze dei governi passati. Ma non ci faremo tagliare fuori dai processi decisionali" (Corriere p.2). Per il Messaggero (p.3) dietro gli attacchi ci sarebbe Berlino" ma la linea italiana non cambia. Sul Corriere (p.3) le preoccupazioni del Colle, anche alla luce di come il WSJ ha registrato la frattura europea, "Rome versus Berlin". Preoccupano le voci di Bruxelles – che sembrano evocare una strisciante crisi di governo in corso – e il silenzio di altri Paesi di fronte allo scontro. E riappare il fantasma di un attacco speculativo contro l'Italia. Giornale e Libero parlano di avviso di sfratto per il premier italiano.  Berlusconi: "Svelato il bluff, l'Italia non conta più nulla". A fine mese l'incontro con la Merkel. "La Germania ha bisogno dell'Italia, ma senza polemiche" l'avvertimento dell'ambasciatrice tedesca a Roma Wasum Rainer.

EUROPA
Francia in emergenza, Hollande presenta un piano da oltre due mld per ridurre la disoccupazione (Sole in prima e p.8). "E' venuto il momento di proclamare lo stato di emergenza economica e sociale" ha detto il presidente annunciando misure di agevolazione fiscale per le imprese che assumono e raddoppiando il piano di formazione dei senza lavoro. "Misure che vanno nella giusta direzione" sostengono le imprese, mentre opposizione e sindacati sono critici e sollevano dubbi sulle coperture economiche. Geroni sul Sole (in prima e p.8) analizza il "divorzio economico tra Francia e Germania": con le due principali economie europee agli antipodi su disoccupazione e conti pubblici "c'è un problema in più per l'integrazione dell'unione monetaria".
Migranti, Slovenia e Croazia pronte a sospendere Schengen (Stampa in prima e p.7). Controlli sui flussi in entrata in Italia: respinti 200 profughi ai confini con l'Austria (Stampa in prima e p.7). "Il flusso dei migranti deve essere fermato subito" spiega alla Stampa (p.7) il premier olandese Rutte, secondo cui "è prematuro" parlare di mini-Schengen.Gozi ad Avvenire (p.9): "Di fronte al ritorno dei muri si è perso tempo per fare ciò che l'Italia proponeva sin dall'avvento di questo governo". E il Corriere (p.6) parla di "lenta agonia" di Schengen "ma – avverte – senza libera circolazione cadono mercato unico ed euro". Di diverso avviso Bill Emmott, editorialista dell'Economist, che alla Stampa (in prima e p.25) commenta: "E' tempo di sospendere Schengen per salvarlo".

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