Commentario del 29.01.2016

IN PRIMA PAGINA
L'Europa del Nord respinge i migranti. Svezia: via in 80 mila (Sole). "Sono troppi, abbiamo paura" (Stampa). Il Corriere: espulsioni di massa. Libero: l'Europa caccia i clandestini. E oggi Renzi vede Merkel (Messaggero). Gentiloni alla Stampa: "Europa a due velocità". "Ripartiamo dai sei Paesi fondatori". Weber (Ppe) ad Avvenire: "La Ue deve ascoltare Roma. Germania e Italia più vicine". Le Pen e Salvini si vedono a Milano: siamo l'Internazionale anti-Ue (Giornale). Ieri intanto nuovo tonfo delle banche in Borsa (-3,49%): la bad bank non piace ai mercati (Avvenire, Corriere). Dal governo un piano anti-povertà – il Family day, per l'Unità – e il Jobs Act per partite Iva (Stampa): scrivania a casa e per gli autonomi tutele su malattia e maternità (Repubblica). Dalla Ue stretta sul fisco contro Google e Apple (Repubblica). Orlandi: l'Italia non fa sconti (Repubblica). Google rischia 600 milioni (Messaggero). Renzi vara il rimpasto: Costa ministro, a Nannicini regia economica di Palazzo Chigi (Sole). Family rimpasto: Ncd si prende cinque poltrone (Fatto). Congelata la nomina di Carrai (Repubblica). I giudici riaprono lo scontro sul reato di clandestinità (Corriere): "Inutile il reato" (Messaggero). Dall'estero. Paura a Parigi, entra armato a Eurodisney. Arrestato (Corriere). Nella valigia pistole e Corano (Roma). Zika, 4 milioni a rischio contagio (Corriere). Le stime dell'Oms: "Evitare i viaggi" (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Piazza Affari cade con le banche: -3,5% (Sole p.3 e su tutti). Pesano i dubbi sull'efficacia della bad bank di Padoan: la "soluzione 5%" non basta a curare gli istituti italiani, scrive Manacorda sulla Stampa (p.7), con Fitch che parla di "misura con effetti limitati". Intanto il risiko accelera: Bpm e Banco Popolare vicini alle nozze, Ubi pronta a stringere su Mps ma chiede garanzie alla Bce. Viola (Mps) a Repubblica (p.10): "Il bilancio è solido, fusione a due con Ubi meglio del trio con Bpm". Merletti (Confartigianato) al Giornale (p.2): "Salvate le banche, adesso il governo si ricordi delle piccole e medie imprese". E chiede la compensazione secca tra i crediti che gli imprenditori vantano verso la pubblica amministrazione con le imposte da pagare al fisco. Ieri mossa del governo su famiglie e lavoratori autonomi: più tutele alle partite Iva, 700 milioni contro la povertà (Messaggero in apertura e a p.2). Sostegno al reddito e presa in carico dei Servizi sociali e per il lavoro i due pilastri del piano anti-povertà, che punta ad accompagnare persone e famiglie fuori dalla condizione di povertà ed esclusione sociale. Riguarderà 280 mila famiglie, 550 mila bambini, in tutto un milione di persone; in Stabilità stanziati 800 milioni per il 2016. Slitta invece il decreto legislativo con le nove norme sulla trasparenza finanziaria (Messaggero p.3): non c'è accordo sulla pubblicazione soltanto on line delle notizie sensibile per i risparmiatori. La Ue in campo per contrastare evasione ed elusione fiscale delle multinazionali: obiettivo, far pagare le tasse nei Paesi dove vengono realizzati i profitti (Corriere p.39 e tutti). Ma per i sindacati europei restano ancora aperti "varchi enormi" agli evasori. Al contrario, per Business Europe (che raccoglie le Confindustrie dei 28 Paesi membri) si prospettano "danni per l'attrattività della Ue come luogo di investimento" (Avvenire p. 27). In Italia Google rischia 600 milioni, tra sanzioni e interessi, per non aver pagato tasse per un miliardo di ricavi tra il 2009 e il 2013 (Messaggero p.4 e tutti): la notizia in prima pagina sul WSJ. Orlandi: "Cambia il clima con le multinazionali" (Repubblica p.12).

ITALIA-POLITICA
Cresce l'attesa per il Family Day. Gandolfini a Repubblica (p.19): "I vescovi con noi, saremo un milione. La distinzione tra unioni civili e matrimonio superata dalla legge, che apre a un matrimonio mascherato con diritto di adozione. Il ddl Cirinnà va riscritto". La Cirinnà al Tempo (p.6): "C'è una nuova generazione politica che sta producendo cose che in passato erano impensabili. In termini di diritti civili ma anche in altri settori: penso sia utile al Paese". Intanto i cattodem alzano il tiro: "Troppi diritti alle coppie etero" (Repubblica p.19). Ma all'appuntamento di domani si presentano divisi (Messaggero p.13): Fioroni ci sarà, la Bindi no.
All'insegna del "Family" anche il rimpasto nel governo, scrive il Fatto (in prima e a p.5): il riferimento è alle 5 poltrone di peso per il Pd, gli Affari Regionali con delega alla Famiglia a Enrico Costa, poi Giro vice ministro degli Esteri, Zanetti vice ministro dello Sviluppo, la Bianchi sottosegretaria ai rapporti col Parlamento e Gentile sottosegretario allo Sviluppo. Con Nannicini il premier si fa il "pensatoio economico" a Palazzo Chigi, scrive il Corriere (p.10). Dopo di lui arriveranno altri ricercatori e bocconiani, il che sposterà ulteriormente verso il governo la regia della politica economica. Altri ingressi di peso nel governo, Amendola sottosegretario degli Esteri, Cesaro alla Cultura, Migliore alla Giustizia, la Chiavaroli alla Giustizia, la Vicari alle Infrastrutture, la Bellanova vice ministro allo Sviluppo e Scalfarotto al posto di Calenda. Congelata la nomina di Carrai alla cyber security (Repubblica p.17).

EUROPA
"Europa a due velocità? Possibile, ripartiamo dai sei Paesi fondatori" dice Gentiloni alla Stampa (in apertura e a p.2), all'indomani dell'annuncio della Svezia di rimpatri di massa per 80 mila migranti - "Abbiamo paura, sono troppi" (Stampa p.5) – e a poche ore dall'incontro Renzi-Merkel. Gentiloni rilancia il tema dell'Europa a due velocità: di fronte al rischio del crollo di Schengen "qualcosa deve cambiare. Non possiamo proseguire con le regole di Dublino che scaricano sui Paesi di primo arrivo asilo o respingimento dei migranti. Servono diritto di assistenza, azione di rimpatrio, polizia di frontiera europee". Gentiloni immagina un nocciolo duro tra i 6 Paesi fondatori, e dell'asse franco-tedesco dice: "Italia e Germania hanno differenze sulle regole economiche ma possono lavorare a una visione comune sul futuro dell'unione". Oggi Renzi dalla Merkel con i consigli di Napolitano (Stampa p.3): i segnali arrivati da Berlino lasciano intendere un confronto in salita. Più che le sfuriate di Renzi – ieri il NYT gli attribuiva la frase "questa non è l'Europa, è un incubo" - pesano le incertezze sul deficit italiano, in uno scenario globale in peggioramento (Stampa p.3). Per il Corriere (p.6) nel faccia a faccia di oggi Renzi tenterà di far valere il nuovo peso dell'Italia in Europa mentre la cancelliera proporrà un'Unione ristretta, riservata ai "volenterosi", nella speranza che Roma voglia farne parte. Intanto a Milano va in scena "l'Internazionale nera" riunita da Salvini. Le Pen: "Schengen è finito" (Stampa p.8). In platea la Lega nemica dell'euro e della Ue che sogna di cacciare gli immigrati.

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