Commentario del 30.01.2016

IN PRIMA PAGINA
Renzi-Merkel, le valutazioni del giorno dopo sono contrastanti: "lento disgelo" (Corriere), "prove di pace" (Repubblica), "passi avanti" (Sole). Al contrario, per la Stampa "Berlino gela Roma", per il Messaggero "la svolta non c'è" e per QN Italia-Germania "senza intesa". Dal vertice l'elogio delle riforme italiane e l'offerta di un posto nel direttorio franco-tedesco. La cancelliera: ora un patto sulla Turchia. Renzi: prima le risposte dalla Ue. "Roma oggi aspetta il popolo della famiglia" (Avvenire): altro tema in evidenza la manifestazione del pomeriggio al Circo Massimo e le divisioni politiche sul ddl Cirinnà. "Assist dei vescovi. Unioni civili più forti dopo il rimpasto" (Messaggero). Dagli esteri, la guerra all'Isis in Siria: "il regime di Assad avanza (protetto dai jet di Mosca)" ma i negoziati arrancano (Corriere). "Hillry e Trump, via alle primarie show" (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
"Prove di pace" (Repubblica) tra Merkel e Renzi ma resta il nodo della flessibilità e si registra "un'apertura sui conti sotto esame". Secondo la Stampa (p.3), invece, sui conti pubblici non è arrivata nessuna sponda e Roma rischia un buco da 2 miliardi. Nonostante per S&P l'economia italiana "si rafforzi" (Sole p.5), è proprio sulla flessibilità che sarà concessa dalla Commissione che "si gioca la manovra 2017" scrive Pesole. Per Padoan "nel 2016 crescita più consistente" (Sole p.9).
Il Sole (p.5) rivela, intanto, che l'obiettivo del governo sulle cartolarizzazioni è fissato a 70 miliardi e il Tesoro va in pressing sugli investitori (Repubblica p.24). "Un target ambizioso" commenta il Sole (prima e p.5). "Ma l'Italia è solida, risolverà i problemi bancari senza aiuti" assicura Strauch (Esm): "non stiamo lavorando sul fronte ricapitalizzazione, sono voci assurde e del tutto infondate" (Sole p.5). Intanto sembra ormai fatta per le nozze Ubi-Mps (su tutti) ma Libero (p.2) attacca sul rischio di 10mila esuberi. Per Sabatini (Abi) "non è tardi per rivedere il bail-in" (Sole p.30).
Arriva il riordino delle pensioni che tocca anche quelle di reversibilità (Messaggero p.4): molte prestazioni sociali saranno razionalizzate, le novità potrebbero interessare solo i trattamenti futuri. Novità anche per gli studi di settore, "più aderenti ai redditi reali" (Messaggero p.4): parte la revisione per semplificare la vita ai contribuenti con meno adempimenti e attività raggruppate. Il nuovo fisco nell'intervista del Corriere (p.13) al neo viceministro Zanetti: "tutto da cambiare. Va colpito il sommerso. Lotta all'evasione farà veri progressi quando cominceremo a farla per quello che deve essere: lotta alla illegalità di chi è sommerso, non caccia al gettito di chi è già emerso".

ITALIA-POLITICA
E' il giorno del Family Day, assist dei Vescovi: "unioni civili alternative alla vera famiglia" (Messaggero p.6). Il neo ministro Costa al Corriere (p.9): ascolto tutti, indeciso fino all'ultimo sulla presenza al Circo Massimo. In piazza ci sarà il collega Galletti: "Alfano non può ma è d'accordo". L'Unità (p.13) intervista Tarquinio: "unioni distinte dalle nozze e stralcio adozioni". "Metà degli italiani pro diritti, ma il 70% contro l'adozione" sostiene Avvenire (p.4) che intervista Gandolfini: "Insieme per una grande sì alla famiglia". Severgnini sul Corriere (p.24) si schiera tra i favorevoli alla Cirinnà: "regolare le unioni civili come avviene in Europa". Aperture anche dai banchi di FI. Questa volta tocca alla De Girolamo: "sposata civilmente e respinta in chiesa, io voto la legge Cirinnà" dice a Repubblica (p.9). Per Ceccanti "è la Costituzione che chiede le Unioni civili" (l'Unità p.13). Nel Pd, inoltre, si discute ancora sul Partito della Nazione, ieri "duello Orlando-Boschi" (Corriere p.10). Per Verderami (Corriere p.10), invece, è nato il "governo della Nazione" che rinsalda un'ampia maggioranza e punta al referendum di ottobre. Per Pagnoncelli (Corriere p.11) il sì al referendum vince "ma non sfonda": al voto solo il 46% dell'elettorato.
Il Corriere (p.6) rivela un pranzo di Salvini, Le Pen e Meloni a casa Santanché, "un nuovo centrodestra" ma le assenze "disegnano una linea di frattura che passa in Forza Italia". Secondo Cremonesi, "il bacino gravitazionale di Salvini da ieri pare aumentato". Nuove frizioni con il Cav sui nomi dei candidati, Lega e Cav "sempre più distanti" (Sole p.8). Poprio Berlusconi parla al Foglio (p.16) ripercorrendo il suo "ventennio": "Merkel e Cameron certamente modelli. Ho una colpa della quale non mi do pace: non sono riuscito a convincere gli italiani a darmi il 51%".
Sul Corriere (p.6) "la protesta dei diplomatici 'disorientati' dal caso Calenda" (Corriere p.6): varie lettere al premier in cui si chiede di non proseguire con altre nomine politiche.  

EUROPA
Incontro Renzi-Merkel: lento disgelo (Corriere in prima e p.2) ma la svolta non c'è (Messaggero in prima e p.2). Tentativo di ricucire l'Europa ma restano le divisioni sui migranti (Avvenire p.8). Cancelliera spinge per un'intesa sulla Turchia mentre Renzi avverte: "Prima la Ue chiarisca sui fondi". Da Bruxelles assicurano che i finanziamenti saranno esclusi dal deficit (Sole p.6) e Pittella al Mattino (p.3) dice: "Ho la promessa di Juncker, e i fondi saranno gestiti dalla Ce". Per Teresa Meli (Corriere p.3) "se Roma blocca i fondi alla Turchia potrebbe restare isolata su Schengen e migranti". Ma per Dassù (Stampa in prima e p.23) "dietro a questa discussione c'è un disaccordo sulle priorità di azione". Intanto la Cancelliera deve fare i conti con i dissidi interni: per lei ora conta solo ridurre l'arrivo di profughi (Sole p.7). Dopo le polemiche dei giorni scorsi sui rapporti privilegiati Francia-Germania, arriva l'offerta della Merkel a Renzi: un posto nel direttorio Ue (Corriere p.2) e un patto di consultazione per mettere Roma al pari di Parigi (Repubblica p.3). E per Bonanni (Repubblica in prima e p.28) quello di accrescere lo status italiano in Europa "è l'obiettivo della strategia di Renzi". "Il risultato più importante dell'incontro – scrive Auci sull'Unità (in prima e p.15) - è che l'Italia ha chiarito di voler essere protagonista sulla politica Ue" e Sapelli sul Messaggero (in prima e p.18) parla di "accordo indispensabile Italia-Germania per il futuro della Ue". Marco Pannella, intervistato dall'Unità (p.3) dice: "E' l'Europa la soluzione di tutti i problemi: non l'Ue della patrie ma la patria europea". Contrari al "Superstato Ue" Salvini e Le Pen che nella due giorni di incontri rilanciano l'Europa delle Nazioni "basata sulle diversità" (Tempo p.5). Intanto sulla questione migranti Commissione al lavoro: più poteri a Frontex e respingimenti (Messaggero p.3). "Senza Schengen l'Europa si condanna alla decadenza. No a nuovi muri" dice a Repubblica (p.4) l'ex ministro francese Taubira. Mentre l'ambasciatore greco Demiris sulla Stampa (p.23) vede sulla questione migranti "minacce contro l'anima dell'Europa". Intanto sull'Europa continua a pesare lo spettro Brexit: Cameron e Bruxelles ancora distanti (Stampa p.4). Juncker non convince il premier britannico sui benefici sociali (Sole p.12).

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