Commentario del 7.11.2015

IN PRIMA PAGINA
Attentati, voli sospesi per l'Egitto (Messaggero). Alla fine anche Putin si "arrende" all'allarme Is (Repubblica). Su Corriere e Stampa reportage tra i turisti spaventati di Sharm, costretti a partire senza bagaglio". Ancora in primo piano anche il caso delle spie e delle spese folli in Vaticano. Dal Papa nuova sferzata: "Basta faraoni e arrampicatori" (Corriere). E spunta un altro corvo, un funzionario di Palazzo Chigi (Messaggero). Il cardinale de Aviz ad Avvenire: "Il rinnovamento va avanti". Sul fronte interno Renzi rilancia sulle grandi opere: "Faremo il Ponte sullo Stretto ma prima le emergenze del Sud" (Stampa). Il Fatto: è il nuovo Contratto con gli Italiani. Intanto ieri il governo ha varato il decreto salva-Regioni: deficit spalmati in 30 anni (Sole e tutti). Una beffa, per QN: con i soldi spesi le Regioni dovevano pagare i debiti alle imprese. Sul Mattino il caso della bimba di Scampia morta dopo il trapianto di cuore. Il medico indagato per omicidio: "Lascio Napoli. Organico insufficiente, qui non posso lavorare con serenità"Dall'estero i dati dell'economia Usa: disoccupati al 5%, quasi parità tra euro e dollaro (Repubblica).Fed verso la stretta (Sole). La Malmstrom, su Avvenire, spinge sull'accordo tra Ue e Usa: "Il Ttip porterà benefici".  

POLITICA
Renzi rilancia le grandi opere, Ponte sullo Stretto compreso (Stampa p.4), Berlusconi-Salvini alla prova della piazza (Sole p.10). Nel libro di Vespa il Renzi-pensiero sulle grandi opere: "Il Ponte sullo Stretto si farà ma prima c'è da risolvere i problemi del Sud". Delrio cauto – "Il Ponte solo dopo le sfide più importanti" – Pd spaccato, Civati ironico: "Quello che non ha fatto Berlusconi lo fa il Pd". Il Fatto ironizza sul duo Renzi&Vespa: è il nuovo Contratto con gli Italiani. Per la Stampa (p.5) Renzi punta a far fare un salto in avanti al Pd contro la vecchia sinistra dei "non si può" e all'immagine del Paese, ovvero crescita e sviluppo attraverso grandi opere.
Divide la politica e gli opinionisti anche la scelta di Berlusconi di salire domani sul palco leghista di Bologna. Maroni al Foglio (in prima e a p.4): "Bologna è l'inizio di una svolta per vincere a Milano, Roma, Torino e Napoli. E se Renzi perde quelle elezioni dovrà fare come D'Alema nel 2000, dimettersi". "Una mossa che non ha futuro", per Ferrara (Stampa p.11), "Berlusconi va da Salvini e non sbaglia", scrive Vespa sul Mattino (in prima e a p.51). Per Cazzullo (Corriere in prima e a p17) è stato montato uno psicodramma sul nulla: finito il Patto del Nazareno, per Berlusconi l'alleanza con i leghisti e la ricostruzione del centrodestra è la via obbligata. Ma la distanza tra il Cavaliere e la piazza leghista è abissale, ricorda Verderami (Corriere p.16), per esempio sulle unioni gay.
Movimenti in corso anche a sinistra: oggi il battesimo di Sinistra Italiana, il nuovo gruppo parlamentare con Sel ed ex Pd. Ma la sinistra che si ritrova è già divisa (Corriere p.17). All'appuntamento di oggi non ci sarà Civati e nemmeno Landini. Camusso al Corriere (p.13): "Le frammentazioni non sono utili. L'orizzonte deve essere quello di un grande partito socialdemocratico". Ma a Torino la sinistra può far perdere Fassino, scrive il Fatto (p.5): il "Laboratorio" spinto da Sel, ex Pd e ex M5S che candida Airaudo può essere fatale al sindaco uscente.

ECONOMIA
Tregua tra governo e regioni: varato ieri il decreto che spalma in 30 anni il deficit innescato dall'uso disinvolto dei fondi per pagare i debiti della pubblica amministrazione (Sole in apertura e a p.2 e su tutti). Chiamparino respira. QN (p.2) attacca:lo Stato deve un tesoro alle imprese ma i soldi stanziati si sono persi per strada. Dei 56 mld erogati alle Regioni ai fornitori ne sono arrivati solo 20. Sul Sole (p.2) i bilanci-monstre delle Regioni a statuto speciale: 62% di spese in più. Ancora caldo anche il tema pensioni, dopo la sortita di Boeri sul taglio delle pensioni d'oro per finanziare il reddito minimo. Camusso al Corriere (p.13): "Boeri ossessionato dalle pensioni d'oro, ma un piano del governo per le pensioni ancora non c'è". Nella piattaforma del sindacato ritorna la patrimoniale, per immobili al disopra del milione di euro: "Così ci sarebbero risorse non solo per le pensioni ma anche per dare lavoro ai giovani". Boccia Boeri e la sua proposta di riforma Poletti, che conferma il rinvio al 2016 della riforma su eventuali uscite anticipate: "Non voglio pensare che a 55 anni una persona non possa più lavorare". Critico anche Giannino sul Messaggero (in prima e a p.20): "Una proposta che non pensa ai giovani". Il Nobel Deaton alla Stampa (p.9): "Tagliare le pensioni troppo alte è un tema da affrontare". Intanto si stringe sulla legge di Stabilità con gli ultimi emendamenti: i dem chiedono di far pagare il canone Rai in due rate e di ampliare la no tax area per i pensionati già dal 2016 (Sole p.5). Emendamenti anche dalla Lega,che chiede di introdurre un tetto del 10% dell'ammontare totale del debito pubblico per gli investitori esteri (Sole p.5).

EUROPA
"Senza l'accordo transatlantico l'Europa perderà peso nel mondo": il Commissario europeo al Commercio, Cecilia Malmstom, parla ad Avvenire (p.6) dell'intesa sul Ttip: "E' un negoziato difficile ma stiamo facendo progressi, non si può dimenticare che stiamo trattando solamene da 2 anni. L'obiettivo è chiudere entro il 2016. L'accordo è importante per la ripresa economica e per non lasciare spazio a economie che non condividono i nostri valori. Per quanto riguarda il made in e la difesa del concetto di denominazione d'origine non abbiamo ancora trattato, ma sono consapevole che Paesi come Italia e Francia è una questione chiave". Intanto Ue e Usa continuano a lavorare in vista di un accordo sul trasferimento dei dati sensibili: la Commissione europea si è data tre mesi per chiudere per formalizzare l'intesa su un nuovo trattato che superi il "Safe Harbour" considerato invalido dalla Corte europea di Giustizia (Sole p.19).

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