Commentario del 24.11.2015

IN PRIMA PAGINA
Parigi-Londra, patto di guerra (Corriere). Cameron promette: "Raid in Siria". Putin schiera i tank. Hollande tesse la tela (Unità): oggi vedrà Obama, mercoledì la Merkel, giovedì Renzi, fermo sul no a interventi militare stile Libia. L'Italia prepara un vertice a Roma per rilanciare il dialogo nel Mediterraneo (Corriere, Sole). Su tutti gli sviluppi delle indagini: Bruxelles resta in massima allerta (Sole), a Parigi trovata una cintura esplosiva (Repubblica). I kamikaze arrivati sui barconi (Messaggero, QN). Il Giornale: chi aiuta il killer in fuga? Allarme degli 007 francesi anche per il viaggio del Papa in Africa: "Rischia la vita" (Libero e altri). Sul fronte interno quattro immigrati espulsi dall'Italia: "Sono pericolosi" (Corriere, Messaggero). Gabrielli al Messaggero: "Criminali questi falsi allarmi, ma Roma è protetta". Il Fatto insiste sulla impreparazione delle forze di polizia, Libero contro i giudici: in libertà chi progetta attentati. Spazio anche alla politica - col Pd spaccato sul lodo anti-Bassolino (Messaggero) – e all'economia – con le Ferrovie in Borsa nel 2016 (Sole, MF). Al via la privatizzazione, ma rete pubblica (Messaggero). Per Libero una svendita per fare cassa. Intanto Piazza Affari promuove il piano salva-banche. Per il Sole un sacrificio alto ma necessario. Doris al Giornale: "Un dovere morale salvare i correntisti ed evitare il panico".

ITALIA-ECONOMIA
Ferrovie dello Stato, in vendita il 40%. Ma la rete dei binari resterà pubblica: sul Corriere (p.32) e su tutti il decreto varato ieri dal consiglio dei Ministri per la quotazione a Piazza Affari di una quota fino al 40% del gruppo, sulla falsa riga della privatizzazione di Poste e Fincantieri. Pagani (Mef) al Sole (p.3): "La privatizzazione non servirà solo per fare cassa ma per rendere la società più efficiente". Un'operazione da 3-4 miliardi che vede però i ministri divisi sulla strategia: Delrio insiste con la proprietà pubblica della rete, e questo significherebbe sfilare dal patrimonio di Ferrovie quello di Rfi. Padoan è orientato a una quotazione tout court dell'intero gruppo, per accelerare l'operazione e avere più entrate per abbattere il debito pubblico. Una spaccatura che riflette quella dei vertici di Ferrovie, con Messori ed Elia dati da giorni per dimissionari. Governo in pressing per il ricambio: in pole Mazzoncini (Sole p.2). Cattaneo (Ntv) a Repubblica (p.19): "E' l'occasione per aprire il mercato purché la rete resti pubblica". Libero (p.16) attacca: Renzi svende le Ferrovie e getta la società nel caos. Da Bruxelles nuovo richiamo all'Italia su riforme e investimenti (Sole p.7): il giudizio sulla legge di Stabilità sospeso fino a primavera. Allo studio dei ministri europei riuniti ieri a Bruxelles anche l'impatto su conti e crescita degli attentati terroristici (Sole p.7). Il governo spera in ulteriore flessibilità per immigrati e terrorismo. Ma per le imprese campanello d'allarme dall'export: svalutazioni, frenata delle bonomie e guerre pesano sul made in Italy (Sole p.15). Il saldo rimane positivo di 4,4 milioni ma solo l'embargo della Russia ha determinato una perdita di 1,8 mld. Deaglio (Centro Einaudi) ad Assolombarda: "Strategico far crescere la domanda interna del 2,5% per controbilanciare i rallentamenti globali". Solo così la ripresa da rimbalzo può diventare una "prospettiva realistica" (Sole p.15 e altri).

ITALIA-POLITICA
"No a una Libia bis: la pace inizia in periferia" (Repubblica p.10): oggi ai musei capitolini la proposta di Renzi alle forze politiche per la lotta al terrorismo, anticipata ieri alla direzione dem. Due le direttrici di marcia: sicurezza, poggiando su forze dell'ordine e intelligence, e cultura, puntando su scuole, università e riqualificazione delle periferie. D'Alema a Repubblica (p.11): "L'Occidente ha fatto troppi errori, saggio il basso profilo di Renzi". Ma serve unità contro l'Isis e non si può escludere un intervento di terra. Libero (p.8) attacca: contro i terroristi il Pd sgancia supercazzole. Strali anche contro il governo (p.6): "troppo Gentiloni con l'Islam, è un governo di fifoni".
Il ritorno di Bassolino spacca il Pd: le norme "ad excludendum" annunciate ieri dai vice Serracchiani e Guerini non piacciono né alla sinistra dem né ad altri settori del partito. Renzi in direzione chiede una moratoria sulle primarie. Un rinvio a gennaio che suona come una marcia indietro sul veto a Bassolino. Su Repubblica (p.16) intervista all'ex sindaco: "Resto candidato, ma Renzi deve correggere la linea. E' un figlio delle primarie, imprima una correzione". Su Bassolino più che regole nuove serve il coraggio di scelte politiche, scrive la Palmerini sul Sole (p.33) e non è chiaro che partito Renzi abbia in mente. Folli su Repubblica (p.17) parla di renzismo "povero di talenti", su cui prendono il sopravvento i veterani locali. E le primarie diventano una trappola. Freno tirato anche in Fi su Sallusti candidato sindaco a Milano. Se ne riparla giovedì, a sondaggi fatti. L'Ncd, fuori dal tavolo a tre Fi-Lega-Fdi, guarda a Passera (Corriere p.17). Anche i 5Stelle in cerca di candidati: solo a Roma tra consiglio comunale e municipi ne servono 300 (Corriere p.17). Da definire anche le regole del voto per sceglierli. Ma il Movimento è in ascesa e con Di Maio cresce e sfonda anche al Sud (Fatto p.14): i consensi viaggiano verso il 27% (+7,5% da gennaio).

EUROPA
Guerra all'Isis, patto Londra-Parigi: Cameron promette raid in Siria e mette a disposizione la base aerea della Raf a Cipro (su tutti). Hollande prosegue il tour diplomatico, oggi incontro con Obama, il presidente Usa è disposto ad entrare nella coalizione ma nega "sconti" a Mosca sull'Ucraina (Stampa p.2). In vista di un fronte comune il 10 dicembre vertice a Roma tra Kerry e Lavrov per discutere "un nuovo ordine nel Mediterraneo" (Corriere p.3) mentre ieri Putin ha incontrato Khameni per rinsaldare l'asse con l'Iran: "Saremo noi a decidere le sorti di Assad" (Sole p.12 e altri). Il Fatto (p.6) attacca definendoli "alleati ributtanti". Intanto per la Stampa (p.3) si sta delineando una coalizione eterogenea con Daesh anche se restano diversi gli obiettivi geopolitici: il nodo principale è il ruolo di Assad. "Occidente ha fatto troppi errori, ora uniti contro Is" spiega D'Alema a Repubblica (p.11). Intanto la Francia potenzia i raid con i bombardieri che partono dalla portaerei Charles de Gaulle nel Mediterraneo (Repubblica p.2-3 e tutti) mentre Putin schiera i tank, ed è polemica sull'utilizzo di bombe al fosforo sui civili (Messaggero p.3). Prosegue anche il lavoro della fanteria curda contro il Califfato, le milizie sarebbero vicine a Raqqa (Repubblica p.2). L'ex capo di Stato maggiore della Difesa, Camporini, al Foglio (in prima e p.3): "Se c'è volontà, in 15 giorni la coalizione può spazzare via Isis. Ma bisogna incrementare le azioni, finora solo lavoro simbolico". Intanto Gentiloni e Steinmeier sulla Stampa (p.33) si dicono convinti della "necessità di contrastare il terrorismo" ma ribadiscono l'importanza "di non confonderlo con l'immigrazione. Italia e Germania  - spiegano – sono unite nella sfida migratoria".

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