Commentario del 12.11.2015

IN PRIMA PAGINA
Assedio a De Luca (Repubblica). "Io parte lesa" (Sole, QN). Ma c'è la telefonata che rivela la sentenza (Stampa). "E' fatta, abbiamo finito" (Messaggero). "Ok, vediamoci con De Luca". E lui non denunciò il ricatto (Fatto). In apertura su tutti i giornali gli sviluppi del caso De Luca che all'Unità dice: "Dimissioni? Ma non scherziamo". Il Corriere: lo Sceriffo ha perso la stella. Il Messaggero: intreccio malato fra la politica e la giustizia. Il Sole: nomine pubbliche come merce.  Nel Pd paura di un altro caso Marino (Corriere e tutti). In primo piano su tutti anche il piano Unicredit con 18 mila esuberi (Messaggero, Repubblica). Il Sole parla di "sfida da 5,3 miliardi". Ghizzoni: sarebbe stato folle l'aumento di capitale (MF). Intanto anche i Bot a 12 mesi piazzati a tassi sottozero. E dal rientro dei capitali già 3,2 mld per le casse statali (Sole). Dall'estero. Sul Corriere parla Rouhani: "Iran pronta a una nuova era". "In Siria lotta comune all'Isis, poi elezioni". E a Repubblica: "Rispetteremo il patto nucleare. Israele? E' illegittimo". Dalla Ue: Madrid stoppa la secessione catalana  (Repubblica, Messaggero), l'Europa non trova l'intesa sugli immigrati. Avramopoulos: "Quote, responsabilità o svanisce il sogno Ue" (Stampa). In cronaca: su tutti l'abate ladro di Montecassino, mezzo milione di offerte sparite (Repubblica). Rubava i soldi della carità per vacanze da sogno (Messaggero). Su Libero, Giornale e QN "le belve dell'Est": morta la donna pestata in casa. "E adesso chi paga per questa donna uccisa in casa dai ladri romeni?".

ITALIA-ECONOMIA
Dopo Expo, Giubileo, Terra dei Fuochi, Bagnoli: il governo prepara un decreto legge omnibus da 500 milioni per la gestione di interventi urgenti a Milano, Roma e in Campania (Sole p.5). Sull'Expo il Fatto (p.8) parla di un buco nei conti da 400 milioni che il governo vorrebbe sanare facendo una società unica e accollando gli oneri alla Cdp. A Roma sfuma il dream team in Campidoglio: a Palazzo Chigi una cabina di regia per il Giubileo e in città competenze divise tra i prefetti Tronca e Gabrielli (Messaggero p.9). Parallelamente prosegue il "lavorio" intorno alla legge di Stabilità: sanatoria per le concessioni demaniali sulle spiagge, decontribuzione piena per neo assunti al Sud con credito di imposta specifico per gli investimenti (Sole p.5). Dietrofront sui giochi: la norma che obbligava Comuni e Regioni a uniformarsi alla normativa nazionale proposta dal Pd è stata ritirata. Sul Fatto (p.13) l'assalto dei lobbisti per "rifare" la Stabilità: in pista Confindustria, Eni, Lottomatica, Anci e ambientalisti. E Gutgeld difende la manovra: "In due anni abbiamo tagliato 20 miliardi di spesa. Dispiace per l'addio di Perotti ma non facciamo passi indietro" (Corriere p.9). Intanto finiscono sottozero anche i tassi sui Bot a 12 mesi (Sole p.3, Messaggero p.7): ma all'asta da 6 mld di ieri la domanda è stata pari a quasi il doppio dell'offerta. Un "sostegno" dei mercati al bilancio dello Stato per 1,5 mld quest'anno, 6,7 mld nel 2016, 9,4 mld nel 2018. Lauti incassi anche dalla voluntary disclousure: ad oggi 3,2 mld, ma c'è tempo fino al 30 novembre il che rende alla portata l'obiettivo di 4 miliardi fissato dal Mef (Sole p.6). Fa bene ai conti pubblici italiani anche il "Qe" della Bce: per Visco, da qui al 2016 porterà oltre un punto di pil in più (Sole p.2). Ma questo non esime il governo dal proseguire le riforme, per migliorare giustizia, scuole e infrastrutture. Sulla proposta di bad bank per "sanare" le sofferenze delle banche italiane è invece scontro tra Padoan e Bruxelles: "Proposta non pervenuta", fa sapere la Commissione Ue. Il Tesoro: "Da febbraio innumerevoli scambi e riunioni" (Corriere p.8 e su tutti).

ITALIA-POLITICA
Pd in fibrillazione, per il caso De Luca e per la nascita di Sinistra Italiana. Renzi tace sul governatore campano ma attacca i fuoriusciti: "Essere di sinistra non è organizzare partitini che non vincono mai" ma ridurre il precariato come ha fatto il governo con Jobs Act e Buona Scuola (Corriere p.10, Sole p.31 e su tutti). Nel centrodestra lo scontro è sulla leadership. Berlusconi torna in tv "per riacciuffare Salvini" (Libero p.7): stasera sarà a Porta a Porta. "Devo recuperare terreno". La Meloni: "Berlusconi non può avere il ruolo di 20 anni fa" (Sole p.23). E anche Salvini dovrà passare al vaglio degli italiani. Toti, sulla Stampa (p.8) evoca il modello Liguria: "Per vincere nel 2018 serve un listone unico con la Lega". Ma Salvini ha posizioni troppo estreme, e a pensare alla leadership sarebbe lui stesso. Anche QN (p.8) parla di listone Fi-Lega e Fdi, "ma Salvini vuole 6 posti su 10". Nelle grandi città avviate al voto è tutto in alto mare. A Milano Sel minaccia la rottura in caso di una candidatura Sala: si va verso primarie solo con il Pd (Sole p.31). A Roma candidature ancora in alto mare, con Sel che strizza l'occhio ai 5Stelle e il centrodestra diviso tra Meloni e Marchini (Sole p.31). Secondo il Messaggero (p.4) e Libero (p.7) Berlusconi avrebbe sciolto ogni riserva e deciso di puntare su Marchini a Roma, Lettieri a Napoli e Osvaldo Napoli a Torino, dove l'ombra del ballottaggio rischia di ingoiare Fassino: con la Sinistra che corre per Airaudo, Torino "contendibile" (Corriere p.11). Il sindaco uscente verso la ricandidatura nonostante dubbi e timori di non farcela. Sul Fatto e sulla Stampa (p.9) la svolta dei Cinque Stelle: il candidato per Roma sarà scelto da tutti gli iscritti e non solo dai romani. Sul Tempo il sondaggio DataMedia: a Roma Meloni in cima alle preferenze dei romani come candidato sindaco (26,7%), seguita da Di Battista (19,4%) e Marchini (13,1%). In gara anche Marino, quarto col 12,8%.  

EUROPA
Migranti, vertice a Malta per la regolazione dei flussi: Ue cerca l'intesa con l'Africa (Sole p.9). Due miliardi al Continente nero per rimpatriare gli irregolari (Repubblica p.16 e altri) ma le parti sono ancora lontane (Avvenire in prima e p.5). L'Europa difetta di una strategia comune e si ritrova con più muri (Stampa p.4): la Slovenia blinda i confini, la Svezia ripristina i controlli, i Paesi scandinavi stringono sull'accoglienza mentre a Berlino si litiga sul Patto di Dublino. Il Commissario Ue Avramopoulos alla Stampa (p.5) chiede "più responsabilità sulle quote o svanisce il sogno europeo". All'attacco il ministro degli Esteri ungherese, Szijarto, al Sole (p.9): "All'Ungheria non servono i migranti, quote assurde". Intanto Renzi a La Valletta chiede "più risorse per la cooperazione" e ammonisce: "Non si possono costruire nuovi muri" (Sole p.8). Polemico il Giornale (in prima e p.10): al super summit l'Italia paga il caos tedesco. Cerretelli sul Sole (p.8) analizza il tentativo europeo di costruire un ponte con Africa e Turchia sulla vicenda migranti: "L'Ue deve giocare di rimessa rinunciando a principi fondamentali". Intanto Ban Ki Moon pronto a dare a Filippo Grandi la guida di uno staff Onu di 10mila persone (Corriere p.16).
Spagna, dopo la richiesta di secessione della Catalogna, arriva lo stop dell'Alta corte: è crisi costituzionale (Corriere p.17 e tutti). Accolto il ricorso di Madrid contro l'avvio del processo di indipendenza. Ma a Barcellona avvertono: "andiamo avanti". Il filosofo Savater a Repubblica (p.19): "Mi chiedo perchè la Ue non si pronunci, secessione non è solo questione spagnola".
In Gran Bretagna, stampa ed elettori mettono sotto accusa Camerom: "Troppo deboli le sue richieste all'Ue per scongiurare Brexit" (Giornale p.13).

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