Commentario del 17.11.2015

IN PRIMA PAGINA
"Francia in guerra, l'Europa ci aiuti" (Stampa, Corriere, Messaggero). Hollande chiama la Ue alla guerra e vuole cambiare la Costituzione (Fatto). Ma la Francia è sola (QN). Obama esclude truppe di terra. Putin accusa: finanziamenti all'Isis da 40 Paesi. Renzi: agiamo se ci sono Usa e Russia (Corriere, Stampa). Occidente disunito (Corriere). Delude il G-20 dei rinvii (Sole). In Siria e Iraq, raid "sparsi" e nessuna azione da terra (Sole). Su Repubblica lo scacco al terrore in quattro mosse. Sul Sole la cassaforte del terrore: greggio illegale e donazioni. Su tutti gli sviluppi delle indagini: preso l'artificiere della strage, braccato l'ultimo kamikaze (Messaggero). Giornale e Libero cavalcano la reazione: iniziata la guerra, Renzi tentenna (Giornale). E Libero: la vita di un italiano per Renzi vale 2 euro. Il Fatto: li stiamo armando noi, vendendo caccia al Kuwait. Intanto il Papa apre ai musulmani: "E' l'offensiva della misericordia". Vescovi divisi (QN). Per il Giubileo, piazze sorvegliate speciali (Messaggero). Sul fronte economico Borse con i nervi saldi. E adesso il super Qe di Draghi è più vicino (MF). Sulla manovra modifiche su casa e Sud. La Ue rinvia il giudizio (Sole, QN, Messaggero). Rinvio anche per il decreto su Expo e Giubileo (Fatto). In cronaca la svolta a Siena del giallo Mps: "David Rossi fu assassinato" (Fatto).

ITALIA-ECONOMIA
Borse con i nervi saldi: l'Isis non spaventa i mercati (MF in apertura e a p.2). Stabili Cac40 e Piazza Affari, euro sotto 1,07 dollari in attesa della Bce, con gli analisti che danno il "super-Qe" più vicino. Nel mercato azionario pagano dazio lusso e trasporti (MF p.5); guadagnano i titoli della Difesa, i colossi aeronautici e i petroliferi (MF p.4). Intanto in Senato governo in movimento su casa e Sud: cambia la manovra (Sole p.12). Stop alle tasse sulla casa per i separati e decontribuzione triennale al 40% per chi assume nel Mezzogiorno; ma il governo potrebbe optare, in alternativa, per un mini-credito di imposta per nuovi investimenti. Governo a caccia di risorse aggiuntive per 1,5 miliardi. Dalla Ue un avvertimento – "molti rischi" sul deficit – e un rinvio: a marzo il giudizio sui conti italiani. Ma c'è apprezzamento per le riforme economiche del governo. Sul FT Munchau parla di rischio di uscita dell'Italia dalla Ue, per l'economia globale esposta al rischio recessione e il tasso di crescita dell'Italia troppo lento e limitato. Padoan: "Previsioni economiche sbagliate, politicamente inopportuno" (Sole p.12). Per il pubblico impiego in arrivo il decreto attuativo della riforma Madia: più facile licenziare gli statali (Sole p.14), non solo per ragioni disciplinari ma anche per scarso rendimento. Più poteri ai dirigenti e procedure semplificate.

ITALIA-POLITICA
No di Renzi alla guerra: "Nessuna iniziativa se non ci sono anche Russia e Usa" (Corriere p.7 e tutti). Dal premier massima solidarietà a Hollande ma l'appello alla guerra del presidente francese non viene raccolto. La linea, per l'Italia, è "prudenza e serietà", d'accordo con Obama e alla ricerca del contributo della Russia, l'unica che può agevolare una svolta in Siria senza ripetere gli errori fatti in Libia. Sul fronte interno piena sintonia con Gentiloni, "fuori linea" la Pinotti, che al Messaggero aveva detto che "bombardare non è un tabù". Per il Corriere Renzi non vuole spaventare gli italiani – "non usiamo la parola guerra" (Stampa p.19) - e soprattutto non vuole mettere l'Italia al centro del mirino dei terroristi. Ma il richiamo all'unità nazionale di Renzi fallisce la prova della Camera. Ieri Gentiloni e Alfano alle Camere. "L'Italia pronta a fare di più contro l'Isis" ha detto Gentiloni. Alfano ha annunciato l'innalzamento dei livelli di allerta: "Per il Giubileo vietato volare su Roma" (Corriere p.6). Ma in tv offende Salvini: "Sembra che gli dispiaccia che gli attentati non siano avvenuti in Italia" (Giornale p.7). Salvini gli dà dell'incapace e ne chiede le dimissioni, l'opposizione si sfila (Messaggero p.12). Forza Italia: giusto l'appello all'unità di Renzi ma dica cosa vuol fare (Giornale p.13). Libero (in apertura e ap.3) contro il governo per i 120 milioni in più stanziati per la sicurezza: "Arrivano i kamikaze ma Renzi dà i soldi alla Sicilia e agli statali". Una mancanza di unità che indebolisce il Paese, scrive Franco sul Corriere (p.21). Per il Sole (in prima e a p.11) il duello tra Salvini e Alfano ha coperto in realtà la spaccatura tra Salvini e Berlusconi sul tema dell'unità nazionale con Salvini chiaramente inadeguato e Fi che può sperare di riconquistare un ruolo politico-parlamentare di primo piano.

EUROPA
"Francia in guerra, l'Europa ci aiuti": su tutti i giornali l'appello di Hollande alla solidarietà Ue di fronte alle Camere riunite. Ma la Francia è sola (QN in apertura). Bruxelles spiazzata: "non abbiamo soldati, agisca la Nato" (Messaggero p.2). Dal G-20 piano anti-terrorismo ma Obama esclude l'invio di truppe (su tutti) e Friedman sul Corriere (p.29) parla di "pericolosa inerzia degli Usa". Avvenire (p.10) accusa: fronte del G-20 unito solo su finanza e intelligence mentre Libero (p.12) attacca: per Usa, Germania e Italia è ora della ritirata. "Occidentali spietati con Is solo a parole, non hanno idee chiare sulla Siria" spiega lo storico Ferguson a Fubini sul Corriere (in prima e p.18). Panebianco sul Corriere (in prima e p.18) torna a sottolineare "le divisioni dell'Occidente" mentre Borgonovo parla di "unità nella vigliaccheria per paura di perdere i petrodollari arabi" (Libero in prima e p.15). Emma Bonino al Messaggero (p.12): "Ue è venuta meno, intelligence agisce in ordine sparso". Intanto Putin ad Antalya: "All'Isis soldi da 40 Paesi, anche membri G-20" (su tutti). Leader russo imbarazza sauditi, Qatar, Emirati e Turchia (Stampa p.8). Un'inchiesta del Sole (in prima e p.8) evidenzia come "greggio illegale e donazioni" incrementino la cassaforte del terrore mentre Fatto (in apertura) attacca: "Li stiamo armando noi": l'Italia si prepara a vendere al Kuwait i caccia. Andrea Margelletti, presidente Ce.S.I. a Libero (p.14): "Terrorismo si sconfigge con 200 mila soldati e anni di guerra" mentre Silvio Pons, direttore Istituto Gramsci all'Unità (p.3) avverte: "Non è Terza Guerra Mondiale, evitiamo che lo diventi". A guidare l'attacco informatico ai terroristi è Anonymous: un hacker del gruppo a QN (p.11) annuncia "Califfo è tra i nostri obiettivi".

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