Commentario del 19.11.2015

IN PRIMA PAGINA
A Parigi l'assalto al covo del terrore (Corriere), in Italia l'allarme Fbi per quattro città (Corriere, Sole): nel mirino San Pietro, il Duomo, la Scala. Sono le notizie del giorno, con Francia ed Europa sotto quella che Avvenire e Unità chiamano la congiura della paura. A Parigi ucciso il capo dei killer, titola Repubblica, ma la certezza ancora non c'è. C'è invece la prima kamikaze donna a colpire in Europa, una manager diventata terrorista (Repubblica). Sul Corriere l'intervento dello scrittore Houellebecq: "Io accuso Hollande e difendo i francesi". Fitoussi al Mattino: "Francia sola in guerra, dall'Europa arriva solidarietà a parole". E in soldi: dal patto di stabilità Ue fuori le spese per la difesa (Sole, Unità). In Italia è allarme rosso (Giornale). Stretta su Roma e Milano. Renzi: niente leggi speciali (Messaggero). Ma a Roma siamo all'anno zero, denuncia il Fatto: Capitale senza soldi, senza governo e con tanta paura. Ieri Piazza San Pietro semivuota. Il Papa: non blindate la Chiesa (Messaggero). In Italia il 50% pronto a cambiare abitudini (Stampa). Squinzi: temo difficoltà per il commercio (Sole). Giornale e Libero incalzano i musulmani: ambigui sui crimini commessi nel nome di Allah. L'Unità striglia Grillo e il M5S: sulle stragi di Parigi non pervenuti Foglio e Tempo critici con i pm: presi per terrorismo a Merano. Metà di loro sono già "liberi" (Tempo). Su Avvenire l'export di armi "oscurato". Su Repubblica il boom dei finanziamenti sospetti ai terroristi. C'è spazio anche per la politica interna. Casaleggio alla Stampa: "Gli altri sono senza benzina, noi pronti". Della Valle a QN: "Potrei fare politica". Centrodestra, no a Marchini. Candidati comuni ovunque (Giornale, Tempo). A Milano ipotesi Sallusti (QN).

ITALIA-ECONOMIA
Juncker: "Per la sicurezza deroghe al Patto" (Sole in apertura e a p.3). Il Patto non lo consentirebbe ma l'orientamento è quello di invocare circostanze speciali. A Parigi sarà probabilmente concesso un rinvio del calo del disavanzo sotto il 3% del pil. Renzi: "Sacrosanto. Quello che vale per la Francia varrà anche per l'Italia". Per l'Italia si parla di un bonus di almeno 500 milioni, nel quale rientrerebbero anche i 200 milioni del decreto Giubileo (Sole p.3). Dijsselbloem (Eurogruppo): "Comprensione non vuol dire deriva dei conti pubblici). Il clima per la Ue e per l'Italia potrebbe cambiare in meglio anche per il ritorno "in partita" della Russia (Sole in prima e a p.2). Squinzi: "Temo ripercussioni sul commercio internazionale, specie con i Paesi più coinvolti" (Sole p.7). Su Messaggero (p.7) e Repubblica il boom dei flussi finanziari sospetti in materia di finanziamenti al terrorismo internazionale. Sul fronte della legge di Stabilità si va verso una stretta sugli affitti in nero e sul taglio della Tasi anche per i separati. Probabile già domani il voto del Senato (Sole p.8 e su tutti). Le misure su Sud, sicurezza e esodati rinviate alla Camera (Sole p.10). Perde quota la proroga della decontribuzione sui nuovi assunti, sale l'ipotesi di un nuovo credito di imposta finanziato dal Fondo sviluppo e coesione. Mini ritocchi su esodati e opzione donna. Ma la partita sulle coperture – scrive Pesole sul Sole (p.10) – è tutta da giocare. Sul Corriere (p.35) parla Marattin, consigliere economico del premier: "Nella manovra una riforma silenziosa ma fondamentale: consentirà agli enti locali di spendere 3 miliardi in più l'anno per investimenti, con una crescita del 12% rispetto al 2014". Furlan dalla convention della Cisl: "Più coraggio sulla crescita e sul Sud" (Sole p.10). Landini torna sul Jobs Act: "Serve un referendum per cancellarlo". Poletti: "E' stato un bene per il Paese" (Repubblica p.24). Squinzi pronto al confronto sui contratti con i sindacati (Messaggero p.20).

ITALIA-POLITICA
Allerta in Italia: San Pietro, Duomo e Scala possibili obiettivi dei terroristi (Sole p.7). Un "warning" dell'Fbi fatto trapelare in modo ufficiale scatena il putiferio. Renzi: "Né isteria, né sottovalutazione. Escludo categoricamente leggi speciali". Confermati maggiori fondi per la sicurezza e per l'intelligence (Stampa p.3) e aiuto alle periferie perché non diventino zone off limits (Stampa p.2). Per il Messaggero (p.8) nel basso profilo scelto dal premier c'è l'obiettivo di evitare allarmismi e non esporre troppo l'Italia. Grillo: "Renzi dialoga con chi finanzia i terroristi". Salvini: "Da Renzi solo chiacchiere. Le poche cose concrete le ha copiate dalla Lega". Brunetta: "Renzi chieda il ritiro delle sanzioni Ue alla Russia". Sulla Stampa (.12) il sondaggio Piepoli sulle rinunce degli Italiani nel dopo Parigi: il 76% teme nuovi attentati, il 47% teme che i prossimi saranno in Italia, il 49% non cambierà le sue abitudini. Sull'Unità (p.6 e 7) il sondaggio Swg: il 77,3% pensa che l'Italia rischi gli attentati, il 74% condivide le parole del Papa e di Mattarella sul pericolo di una III Guerra Mondiale ma il 51,8% è contrario alla partecipazione della guerra in Siria contro l'Isis. Tra i sentimenti predominano rabbia e paura. Parisi all'Unità (p.11): "Anche noi siamo in guerra".
Su tutti le mosse di Della Valle, ieri sera a Otto e Mezzo: "Ora movimento di solidarietà, poi, se saremo in tanti la fase due" (QN p.14). "A giugno il movimento può entrare in politica" (Repubblica p.18, Corriere p.21). "Noi italiani non è né di destra né di sinistra. Vogliamo far sentire la voce dei delusi. Saremo come i 5 Stelle". Sulla Stampa (p.15) intervista a Casaleggio: "Il leader è il movimento stesso: non contano i nomi ma i programmi e la partecipazione". Stesso discorso per i programmi: "I cittadini devono scegliere le priorità e i metodi di intervento, non possono essere calati dall'alto". Su tutti anche il vertice a Palazzo Grazioli tra Berlusconi, Salvini e Meloni: "Sulle amministrative centrodestra unito" (Sole p.27 e tutti). I candidati sindaci scelti insieme, ma su Roma e Milano ancora nessuna decisione. A Roma in pole la Meloni, a Milano Sallusti. Sulla Stampa (p.14) i tormenti del Pd. Richetti: "Rottamazione fallita, il Pd è senza identità. Serve un cambio di passo, Renzi deve ascoltarci".

EUROPA
"Francia in guerra" ripete Hollande prolungando lo stato di emergenza: "E' giusto restringere le libertà" (Corriere p.10). Il presidente francese chiede appoggio Ue contro l'Isis, ma non è chiaro chi aiuterà Parigi (Corriere p.12). Londra è l'unica che valuta di unirsi ai raid, altri Paesi pensano a soccorsi su altri fronti. Roma e Berlino sollevano dubbi sulla strategia francese in Siria (Messaggero p.8). Fitoussi al Mattino (in prima e p.5): "Dall'Ue solo solidarietà a parole". Russia già attiva in Siria ma, dopo il colloquio tra Putin e Obama al G-20, il capo del Cremlino attacca: "Raid americani in Siria volutamente deboli, vogliono che Califfato indebolisca il regime" (Stampa p.8). Repubblica (p.16) guarda ai bombardamenti di Mosca e Usa sul petrolio dell'Is, una "guerra al tesoro di Al Baghdadi". Luttawak al Tempo (p.11): "Putin aiuta la Francia ma poi gli presenterà il conto". Anche Poroshenko a Repubblica (p.10) mette in guardia dal coinvolgimento di Putin in Siria: "Un errore fidarsi di lui, non aiuterà la pace". Equilibri geopolitici instabili. Assad accusa gli Usa: "L'Isis? Colpa loro. Liberarono Al Baghdadi dal carcere in Iraq ed è nato l'Is" (Stampa p.9 e altri). Mieli sul Corriere (in prima e p.33) sottolinea invece "le colpe di Assad" e "i compromessi" dell'Occidente che "deve praticare un oblio momentaneo sui suoi crimini per chiedergli aiuto e posticipare la deposizione". Intanto allerta terrorismo in tutta l'Ue, possibili ripercussioni su politiche accoglienza. Ue ai ripari: confini blindati e voli schedati (Stampa p.10). Renzi dice "no" ad accostare immigrazione e terrorismo (su tutti) mentre Berlino potrebbe cambiare linea dopo l'allarme di Hannover (Sole p.5). Hollande a gran voce: "Chiudiamo le frontiere" (Repubblica p.10).

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